Questa è la chiesa che tanto odiate COMPPLIMENTI...Vedete sempre la realtà a modo vostro
NAPOLI (19 settembre) - È gia stata ribattezzata «banca dei poveri». È stata promossa dalla curia arcivescovile di Napoli per aiutare «soprattutto i giovani ed i padri di famiglia senza un lavoro a darsi un'occupazione e a procurarsi un reddito» e sarà operativa entro la fine del mese. Lo ha annunciato oggi, parlando ai fedeli nel corso della cerimonia per la liquefazione del sangue di San Gennaro, l'arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe.
In questo modo si vuole «aiutare chi ha idee e progetti ma non ha risorse economiche per realizzarli». Nei mesi scorsi è stato costituito dalla Curia di Napoli l'apposito fondo 'Spes', speranza, per l'erogazione dei prestiti a tasso zero. Chi vuole avviare una nuova attività che serva per dare reddito alla propria famiglia o offrire un'occasione per i giovani potrà avere in prestito fino ad un importo massimo di 20mila euro da restituire in alcuni anni a tasso zero.
La valutazione per la concessione dei prestiti (non erogazioni a fondo perduto) verrà fatta da un pool di esperti che la diocesi di Napoli ha chiamato a collaborare. Insomma la Chiesa di Napoli vuole dare così un contributo concreto affinchè ci sia lavoro e reddito perchè la mancanza di lavoro, ha denunciato il cardinale Sepe «è forse il primo dei problemi che tengono in ostaggio Napoli».
Il lavoro, ha aggiunto il presule, «è dignità, ciò a cui tutti gli uomini hanno diritto». Un modo per contrastare anche la camorra, che - parole dell'arcivescovo - «tenta di strangolare ogni sussulto di coraggio e di sporcare di paura anche i giorni della speranza». Un'iniziativa che troverà il sostegno concreto anche degli enti locali. Ad iniziare dalla Regione Campania che, come ha assicurato il presidente della Giunta, Antonio Bassolino «ha tutta la volontà di collaborare».
Anche il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, garantisce che la sua Giunta sarà vicina al progetto. Un'analoga iniziativa è stata adottata nei mesi scorsi dalla diocesi di Milano, in collaborazione cone la Caritas e con le Acli, che ha stanziato la somma di un milione di euro proprio per aiutare quanti hanno perso il lavoro o stanno per perderlo. Un intervento, è stato evidenziato, non assistenzialistico ma finalizzato a fare in modo che chi perde il posto «non perda anche la dignità».