Matrimonio gay in una fiction RaiUno fa saltare la puntata

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Selkis
00mercoledì 7 settembre 2011 16:09
UN MATRIMONIO gay celebrato in un convento. Due uomini che convolano a nozze, tra la gioia delle suore e del sindaco. Una scena che RaiUno ha deciso di censurare, non mandando in onda un'intera puntata di Un ciclone in convento, la serie tedesca trasmessa in Italia dal 2004. Ieri mattina, infatti, al posto dell'ottava puntata, intitolata "Romeo e Romeo" (e incentrata appunto sulle nozze omosessuali), si è deciso di mostrare il meno problematico "Un nonno mitico". Diverso il trattamento riservato al tema da Das Erste, la principale rete pubblica tedesca dalla quale la Rai ha acquistato la serie, e che non ha avuto alcun problema a mostrare la puntata "incriminata", e per di più in prima serata.

La serie (titolo originale Um himmels willen), giunta alla decima edizione, viene trasmessa il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì alle 10.50 su RaiUno. I protagonisti sono il sindaco di Kaltenthal, Wolfgang Wöller (interpretato da Fritz Wepper, noto soprattutto per il suo ruolo nell'ispettore Derrick), che vuole trasformare il convento del paese in un moderno centro congressi, e la sorella Lotte Albers, che lotta per salvare l'antico convento. Dopo aver mandato in onda, lunedì 5, l'episodio "Ippoterapia", martedì - stando all'elenco completo delle puntate prodotte in Germania - sarebbe toccato a "Romeo e Romeo". Lo scenografo Gerhard Scharf e l'insegnante Günther Reichert decidono di sposarsi proprio nella cappella del convento, completo nero per uno, bianco per l'altro, con la collaborazione del sindaco e di tutte le suore (una novizia accompagnerà il "sì" con alcuni canti). Al termine della cerimonia, officiata dal sindaco, lancio tradizionale di riso e viaggio su un calesse.

In Germania le unioni omosessuali sono realtà dal 2001, quando è stato introdotto l'istituto della convivenza registrata, in tedesco "Eingetragene Lebenspartnerschaft", esclusivamente per le coppie omosessuali. E a Francoforte si è sposata, lo scorso mese di agosto, la deputata Paola Concia, che si è ufficialmente unita alla storica compagna, la criminologa Ricarda Trautmann. "Ormai in Italia arrivati alla censura della realtà - è il commento della deputata - in Germania le nozze tra persone dello stesso sesso sono la normalità. Quando mi sono sposata, ho visto, nella funzionaria pubblica avevo davanti rispetto e amore, tanto quanto ne aveva verso le coppie eterosessuali. Non c'è nulla di strano. In queste settimane, ho ricevuto moltissimi messaggi da parte di persone cattoliche, che mi volevano testimoniare la loro vicinanza. La Rai, che è ormai completamente nelle mani del centrodestra, è lontana anni luce da quello che è il sentimento generale degli italiani".

"La decisione di censurare la puntata è stata presa da Rai 1, ovvero Rai Vaticano, la rete più vicina alle gerarchie cattoliche - fa notare Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia- il problema sono i dirigenti della televisione pubblica, i quali pensano che gli italiani non siano pronti a vedere scene di questo tipo. Non è così". Mancuso chiede che la Rai trasmetta la puntata "tagliata": "Gli italiani hanno un grande potere, che è quello del telecomando. Se non lo dovessero gradire, cosa che non ritengo possibile, potranno cambiare canale".
In passato, la Rai era già stata fortemente criticata per essere intervenuta sul film di Ang Lee I segreti di Brokeback Mountain, una storia d'amore cult per la comunità omosessuale, dalla quale i dirigenti della tv pubblica hanno ritenuto opportuno censurare alcune scene giudicate troppo forti. In realtà, si trattava soltanto di alcuni romantici baci tra i due cowboy - mentre non vennero tagliate le scene di sesso eterosessuale. La prima censura si è abbattuta sulla pellicola nel dicembre del 2008, quando venne trasmessa in versione ridotta da Rai 2. Dopo le polemiche, la rete si scusò, e la trasmise integralmente in seconda serata, ma soltanto nel marzo del 2009. Nel settembre del 2010 e ancora nel giugno 2011 è toccato al digitale terrestre di Rai Movie epurare i baci gay.
giusperito
00mercoledì 7 settembre 2011 16:11
Quando la privatizzano non è mai troppo tardi
MARTINA.SANNINO83
00mercoledì 7 settembre 2011 16:29
Che cavolata!!Non seguo la serie ma non è la prima volta che la rai censuri qualcosa. Mi par di ricordare anche "i segreti di brokeback mountain".
sanimma
00mercoledì 7 settembre 2011 16:30
nel 2011 dobbiamo ancora assistere a questi tabù?
Selkis
00mercoledì 7 settembre 2011 16:45
ma a parte l'anacronismo... è pensabile che una tv PUBBLICA decida di censurare una scena del genere perché non è d'accordo con l'idea di base? A me sembra gravissimo l'aspetto ideologico...
ObbligazioneNaturale
00mercoledì 7 settembre 2011 19:20
Ma a parte l'anacronismo, quand'e' che finiranno di realizzare fiction di merda ed inizieranno a produrre roba decente, che ne so? Prodotti alla: Game of Thrones, Breaking Bad, True Blood. Insomma, materiale che possa generare utili.
Paperino!
00mercoledì 7 settembre 2011 20:18
La censura di una puntata perché giudicata inadeguata, sottende all'esistenza di un unico canone di moralità collettiva, deciso da poche persone (non necessariamente brave persone...magari ci sono pure 2-3 pedofili in mezzo) ed imposto collettivamente a tutti come ciò che è giusto ed opportuno.
Direi che le scelte di opportunità, di morale etc... possano finalmente esser lasciate al singolo individuo, non ci serve la mamma Rai...siamo tutti grandi e grossi, oppure abbiamo la mamma - quella vera e di cui ci fidiamo - a dirci cosa è giusto vedere e cosa no.
Ma cosa ne capiranno mai 4 parrucconi in Rai di cosa è giusto vedere, ma pensassero agli ascolti.
Idioti ipocriti e presuntuosi.
federico.2
00mercoledì 7 settembre 2011 20:39
In Rai 1 il Vaticano S.p.a. ha una golden share... basta guardare il Tg1: qualsiasi argomento termina con il punto di vista del Vaticano...
cannonball
00mercoledì 7 settembre 2011 21:50
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:113040742=Paperino!, 07/09/2011 20.18]La censura di una puntata perché giudicata inadeguata, sottende all'esistenza di un unico canone di moralità collettiva, deciso da poche persone (non necessariamente brave persone...magari ci sono pure 2-3 pedofili in mezzo) ed imposto collettivamente a tutti come ciò che è giusto ed opportuno.
Direi che le scelte di opportunità, di morale etc... possano finalmente esser lasciate al singolo individuo, non ci serve la mamma Rai...siamo tutti grandi e grossi, oppure abbiamo la mamma - quella vera e di cui ci fidiamo - a dirci cosa è giusto vedere e cosa no.
Ma cosa ne capiranno mai 4 parrucconi in Rai di cosa è giusto vedere, ma pensassero agli ascolti.
Idioti ipocriti e presuntuosi. [/QUOTE][/POSTQUOTE]

giusto [SM=x43799]
ma dove finiremo con tutte queste censure? [SM=x43817]
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