Lodo Alfano, rivolta dei finiani sul web "Che fine ha fatto il tema della legalità?"
Sarà anche vero, come affermano in queste ore gli esponenti finiani, che il sì al lodo Alfano era già stato annunciato, ma ai sostenitori di Fli il voto a favore 1 nella commissione Affari Costituzionali del Senato non è proprio andato giù. Pesa la norma sulla retroattività inserita nel testo da un emendamento del relatore Vizzini. Pesa anche di più che, sempre ieri, la Camera abbia respinto 2, anche con i voti dei finiani, la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro Lunardi.
Così la delusione dei fan del presidente della Camera ha trovato sfogo su Facebook. I destinatari delle lamentele sono i soggetti che hanno convogliato in questi mesi l'interesse dei sostenitori nei confronti di "Futuro e Libertà": innanzitutto la Fondazione "Farefuturo" (vicina al presidente della Camera), e anche "Generazione Italia", del fedelissimo Italo Bocchino.
La protesta su Farefuturo. Il più bersagliato è Filippo Rossi, direttore del web magazine di "Farefuturo". Sulla sua pagina Facebook si è scatenata da ieri sera la delusione di chi si sente tradito. Centinaia di messaggi con lo stesso filo conduttore. "Che fine ha fatto la questione della legalità?" è la domanda più ricorrente. E ancora: "Che senso ha allora Futuro e Libertà?", "Se Fini appoggia il lodo Alfano retroattivo", scrive allarmato Adriano, "ch'è una bestemmia nel diritto, si gioca tutta la sua credibilità! Siamo al Burlesque!!!". Alcuni sostenitori arrivano a mettere in discussione l'esistenza stessa del nuovo soggetto politico dopo il doppio voto di ieri. "Valeva la pena farsi massacrare per tre mesi sulla casa di Montecarlo per poi cancellare il processo a carico di Lunardi?", scrive Angelo.
La prima risposta di Rossi non spegne le polemiche: "Su Lunardi sono perplesso come Granata. Sul Lodo è quello che i finiani hanno sempre detto. Si può non essere d'accordo e lo capisco. Ma non c'è novità". Le polemiche non si spengono nei 97 commenti che seguono: "Fini è un quaquaraquà", dice Giuseppe, uno dei più delusi, "ma questa non è una novità, è storia". Gli fa eco Alessandro: "Quasi quasi dimenticavo che siete alleati di Berlusconi da vent'anni, e anche tuttora". "Il sogno è durato poco", scrive Antonio, "siete la stessa pasta, solo due marche diverse".
L'editoriale di Rossi. Le proteste continuano anche questa mattina e costringono il direttore di Farefuturo a un editoriale sulla questione. Titolo del corsivo: "Ma il berlusconismo non può finire per via giudiziaria". "Considero il lodo Alfano un atto doveroso (e faticoso)", attacca Rossi, di realismo politico, di responsabilità". "Perché qualsiasi rifondazione", spiega il direttore del webmagazine nel passaggio più delicato, "del sistema politico italiano non può passare per un virtuale ma pericolosissimo 'piazzale Loreto'". Un parallelismo "ardito" tra i guai giudiziari del premier e la fine del regime fascista. In coda poi Rossi riporta alcuni dei commenti più critici per farsi, almeno un po', "portavoce di chi ci segue". Le critiche non si fermano. "La legge non può finire per via berlusconiana", è la risposta per le rime di Giacomo. Quasi incredulo Piero: "Ma stai scherzando??? e l'articolo 3 della costituzione??? lo sospendiamo "senza enfasi"?". Mentre c'è chi la butta sul calcistico: "Lasciamo stare", chiosa Gigi, "ieri è stata una giornata nera, ha pure perso la Roma...". "Li capisco tutti", dice Rossi a Repubblica.it. "Oltre ai messaggi su Facebook abbiamo ricevuto anche molte lettere che stiamo pubblicando, ma a volte i tempi della politica sono più lenti di quelli della piazza telematica".
Polemiche anche su Generazione Italia. Ha il suo daffare anche Gianmario Mariniello, responsabile di "Generazione Italia", per moderare i commenti sulla sua pagina. "Amici", scrive, "sul Lodo Alfano ci eravamo sempre detti favorevoli... E su Lunardi la partita è solo stata rinviata in attesa che in Aula arrivino tutte le carte dal Tribunale...". "Sarà", dice Jodit, "ma insieme sono indigesti, una pesantezza insopportabile". Mentre Matteo scrive: "Avresti dovuto vedere ieri la gente come mi attaccava sulla pagina di Generazione Italia semplicemente dicendo di temporeggiare e di capire bene che cosa fosse stato approvato". Mentre più d'uno con una buona dose di realismo politico scrive: siamo solo alla prima mossa di una partita a scacchi tra Fini e Berlusconi. Sarà anche così, ma l'impressione è che la prima mossa del presidente della Camera non sia piaciuta per niente ai suoi sostenitori.