Lodevole iniziativa di alcune pizzerie partenopee

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connormaclaud
00giovedì 14 novembre 2013 18:07
Ragazzini che lanciano bottiglie per ammazzare il tempo. Che passano le serate nei vicoli del centro storico facendo gli spavaldi con turisti e commercianti. Il problema delle baby gang ai Decumani spinge i titolari di 10 pizzerie a promuovere una raccolta fondi per avviare progetti di recupero per ragazzi a rischio in collaborazione con la Fondazione di Comunità del centro storico.

"Alla chiusura di uffici e università - racconta Antonio Elefante della pizzeria Dell'Angelo di piazzetta Nilo - siamo soli. Senza illuminazione pubblica fino alle 21 e senza controllo. Per questo ci siamo uniti ai pizzaioli del centro per fare qualcosa per questi ragazzi che vediamo 24 ore al giorno in giro, destinati a diventare i delinquenti di domani. Devolveremo parte del ricavato per fare qualcosa di concreto prima che sia troppo tardi".

Le 10 pizzerie che devolveranno 25 centesimi di incasso per ogni pizza venduta in otto date prestabilite sono le seguenti: 'A taverna do' re in Supportico Fondo di separazione; I Decumani e Sorbillo in via tribunali; La locanda del grifo di via Francesco del Giudice; Maccarò di via Pietro Colletta; O' Munaciello in piazza del Gesù; la pizzeria Aiello di via Santa Maria di Costantinopoli; la pizzeria Dell'angelo; la trattoria Medina di via Medina e Re Ferdinando in piazza Portanova.

I titolari stimano di raccogliere tra i 15 mila e i 20 mila euro ma l'entità effettiva della cifra raccolta sarà resa nota solo il 10 gennaio. I clienti che intendono contribuire alla causa possono recarsi nei locali il 6, 13, 20 e 27 novembre; il 4, 11 e 18 dicembre e l'8 gennaio. Nei prossimi giorni i cittadini troveranno dei gazebo informativi al centro storico.

"Sono cresciuto ai Tribunali - dice Gino Sorbillo - Sono felice di poter aiutare i ragazzi del quartiere in cui vivo e lavoro nonostante le difficoltà. Vogliamo migliorare la qualità della vita al centro storico. In questi anni molto è cambiato anche grazie alla nostra attività: con la pizza tentiamo di portare cultura e lavoro".

Una volta raccolti i fondi "chiederemo a onlus specializzate con i minori a rischio di proporre dei progetti - spiega Rossella Paliotto, vicepresidente della Fondazione - e quei progetti saranno selezionati con i titolari delle pizzerie. I privati si stanno dando da fare ma cogliamo l'occasione per lanciare un appello al Comune: a breve ci sarà una grande affluenza al centro storico per le festività natalizie, servono bagni chimici e vigilanza per garantire un minimo di civiltà. Inoltre speriamo vengano installate le luminarie come promesso a differenza dell'anno scorso".

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giusperito
00martedì 19 novembre 2013 16:15
Bellissima iniziativa.. Mettere in moto forze private per risolvere problemi sociali.
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