Lettera aperta di FERMARE IL DECLINO a Mario Monti

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giusperito
00sabato 22 dicembre 2012 18:42
Signor presidente, apprezziamo che in questi giorni estremamente convulsi di fine legislatura voglia preservare – come leggiamo sul Corriere della sera – lo spirito di terzietà che ha caratterizzato la sua esperienza di governo e in primis la sua persona. Un senatore a vita non può candidarsi alle elezioni, ella ha ricordato a fine novembre. Ma può del tutto legittimamente, come ella dichiara, ambire a chiarire e identificare un'agenda intorno alla quale il Paese possa non solo osservare precisi vincoli in Europa e sui mercati, ma cambiare marcia per una crescita che a oggi è drammaticamente mancata.

E' esattamente lo spirito con il quale, quattro mesi fa, abbiamo dato vita al nostro movimento, sulla base di dieci precisi punti programmatici: ridurre l'eccesso di debito con dismissioni pubbliche anziché per via fiscale; abbassare la spesa pubblica di 6 punti di Pil in 5 anni; abbassare la pressione fiscale di almeno 5 punti in 5 anni; procedere rapidamente con le liberalizzazioni; finanziare il sostegno a chi perde lavoro anziché tutelare aziende non più efficienti; subito una legge sui conflitti d'interesse; una organica riforma della giustizia; riorientare a favore di giovani e donne il welfare; ridare a scuola e università la funzione di ascensore sociale, introducendo dovunque il merito come criterio guida nella PA; un vero federalismo dopo anni persi, sulla base di macroregioni e Comuni potenziati.

Noi non siamo interessati al confuso confronto in atto, su alleanze e liste che mettano insieme forze nuove e fresche con pezzi dei vecchi partiti alla ricerca di scialuppe. E' un confronto che avviene oltretutto in un grande caos. Che è istituzionale: non si sa ancora la data del voto e cresce, per chi è fuori dal Parlamento attuale, la difficoltà delle procedure che i vecchi partiti non devono rispettare. Ed è anche politico: coloro che l'hanno sfiduciata, signor presidente, sono oggi tra coloro che la invocano leader. Siamo al contrario interessatissimi al confronto per un'agenda vera di priorità per rimettere in marcia l'Italia. E più che mai convinti che la società civile mostri segni inequivocabili di rifiuto delle vecchie logiche compositorie, che non danno alcuna importanza e attenzione alle scelte concrete. Solo persone credibili e unite su punti chiari proposti agli italiani possono davvero cambiare il Paese.

Confidiamo che la nuova agenda per un'Italia diversa possa confrontarsi alla luce del sole, in modo che a tutti gli italiani sia chiaro chi sostiene che cosa. Un criterio che, da lei per primo in coerenza a quanto afferma, dovrebbe venire assai prima di chi sostiene chi.

Michele Boldrin, Paola Bruno, Sandro Brusco, Andrea Moro, Alessandro De Nicola, Silvia Enrico, Oscar Giannino, Carlo Stagnaro, Luigi Zingales


TUTTE LE INIZIATIVE SU: www.fermareildeclino.it
connormaclaud
00sabato 22 dicembre 2012 20:33
Una curiosità giusperito: quali sono gli esperti di settore -esclusi gli economisti- che partecipano alla lista?
giusperito
00domenica 23 dicembre 2012 11:53
I fondatori provengono per la maggior parte dall'esperienza del Chicago blog e di noisefromamerika. La caratterizzazione è quindi una conseguenza del punto di aggregazione. Credo che questa trazione economica sia un segnale importante visto che in Italia i problemi veri nascono all'interno del comparto economia.
Oltre agli economisti abbiamo un nutrito numero di persone provenienti dalla società civile. Imprenditori, insegnanti, giuristi, gente comune vanno a comporre le liste.
Dovete tener presente che Fermare il declino ha rifiutato tanti riciclati della politica che avevano bussato (Magdi Allam tra i vari). Inoltre ha rifiutato l'apparentamento con le liste di Montezemolo e co.
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