Legambiente: Ecosistema Bambino 2004 (un pò lungo sorry)

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fonz
00lunedì 5 gennaio 2004 18:37
Ecosistema Bambino 2004 festeggia la sua settima epifania.
Nella calza di Legambiente caramelle e cioccolatini per le amministrazioni che si sono distinte nell'attenzione per i cittadini più piccoli.

La classifica viene stilata in base ai dati (relativi al 2002) che le stesse amministrazioni forniscono compilando il questionario che ogni anno viene loro inviato da Legambiente. Maggiore incidenza nella stesura della graduatoria è data dalle iniziative che favoriscono la partecipazione dei ragazzi realizzate dalle amministrazioni comunali, a seguire le strutture dedicate all'infanzia, poi gli interventi relativi alla legge 285/97, infine alle iniziative culturali rivolte agli under 14.

Progettazione partecipata (42%) e incontri con il Sindaco (41%) gli strumenti di partecipazione più utilizzati dalle amministrazioni per dar voce ai giovanissimi su bisogni e diritti. Nel campo dell'aggregazione e dell'offerta culturale vanno per la maggiore laboratori (73%) e feste all'aperto (73%) ma da segnalare c'è certamente la crescente organizzazione di rassegne di teatro per ragazzi (63%).

Ancora lungo il cammino verso la città a misura di bambino: i parametri ambientali di ecosistema urbano, infatti, ci dicono che i bambini ancora non hanno garanzia di aria pulita, spazi verdi e autonomia di movimento. Per questo la befana del cigno porta carbone a Sindaci e Assessori poco concreti sulle scelte ambientali.

"Opportunità di partecipazione in un ambiente più sicuro e pulito sono i requisiti per consentire la formazione dell'identità sociale dei giovanissimi - ha dichiarato il presidente di Legambiente Roberto Della Seta - ma l'obiettivo di consentire ai ragazzi di essere realmente partecipi della cosa pubblica è ancora lontano. Il nostro scopo non è dare premi e riconoscimenti ma creare confronto e dialogo affinché le cose dei più piccoli siano un progetto ampio e condiviso da tutti".

Dati positivi, dunque, che possono farci sorridere a patto di tenere alta la soglia d'attenzione in attesa di analizzare le politiche degli anni successivi quando il peso dello smantellamento della Legge 285 comincerà a farsi sentire.
Così come lascerà il segno l'assenza, ingiustificata, del riconoscimento delle città amiche delle bambine e dei bambini che il Ministero dell'Ambiente aveva assegnato negli ultimi anni a città piccole e grandi. Saranno allora le città che avranno puntato su politiche concrete, capaci di contaminare il tessuto sociale e culturale ad essere premiate. Le altre invece ripartiranno dal fondo della classifica e a perdere purtroppo saranno solo i più giovani.

Ecco la pagella nel dettaglio:

- OTTIMO (in ordine alfabetico): Arezzo, Belluno, La Spezia, Pesaro, Ravenna, Reggio Emilia, Udine.

- BUONO: Torino, Caltanissetta, Pistoia, Modena, Genova, Firenze, Sondrio, Trento, Bergamo, Piacenza, Siena, Ferrara, Macerata.

- DISCRETO (in ordine di posizione): Terni, Como, Foggia, Reggio Calabria, Matera, Ancona, Vercelli, Trieste, Massa, Cremona, Salerno, Teramo, Gorizia, Biella, Bari, Pordenone, Isernia, Forlì, Livorno, Cuneo, Vicenza, Roma, Savona, Campobasso, Lecce, Napoli, Potenza, Prato, Venezia, Brescia, Perugia, Lucca, Asti, Benevento, Lodi, Palermo.

- SUFFICIENTE (in ordine di posizione): Viterbo, Lecco, Verbania, Pisa, Pavia, Padova, Frosinone, Imperia, Rimini, Chieti, Mantova, Taranto, Ascoli Piceno, Caserta, Verona, Latina, Crotone, Milano, Bolzano, L'Aquila, Grosseto, Avellino, Alessandria, Aosta, Catanzaro.

- INSUFFICIENTE (in ordine alfabetico): Agrigento, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Cosenza, Messina, Oristano, Novara, Parma, Pescara, Rieti, Rovigo, Sassari, Trapani, Varese, Vibo Valentia.

- NON DISPONIBILI (in ordine alfabetico): Enna, Nuoro, Ragusa, Siracusa, Treviso.


Sono ben due le città campane che sono in seconda fascia e che mostrano nel 2002 un crescente interesse per le politiche per l'infanzia:

Napoli (43ª) tra le grandi città.
Il comune di Napoli (43ª) mostra un rinnovato e sempre maggiore interesse per i propri cittadini più piccoli. Non esistono consulte giovanili o consigli comunali dei bambini ma sono stati comunque organizzati incontri con il sindaco e forme di progettazione partecipata soprattutto nell'ambito di Agenda 21 per una città più sostenibile e partecipativa. Sul territorio cittadino sono presenti 20 ludoteche, 12 biblioteche comunali ognuna delle quali dotata di una sezione per ragazzi. Ancora ben visibili sul web alla pagina Musei dei Bambini gli esiti positivi della 285/97 i cui fondi sono stati ben utilizzati dal comune di Napoli - assessorato agli affari sociali- per realizzare un vero e proprio museo interattivo per i bambini e per chi si occupa di loro, un'occasione di conoscenza e di confronto sulle differenti esperienze italiane nel campo della creatività, dell'arte, della scienza.

Salerno (29ª) tra quelle medie, che non solo amplia le sue opportunità di partecipazione per gli under 14 con attività di adozione di beni culturali ma incrementa le iniziative per il tempo libero, quali rassegne di teatro, feste all'aperto e mostre a misura di bambino. In Ecosistema urbano mantiene la stabilità rispetto al 2002 per quanto riguarda le isole pedonali (0,12 mq/ab) e le piste ciclabili (0,01 m/ab), mentre diminuiscono le ZTL (2,01 mq/ab), le zone verdi (2,3 mq/ab) e il tasso di motorizzazione (57,7 auto/ab).

Un bel riconoscimento per le nostra città, anche se c'è ancora tanto da fare!!!

Per altre informazioni Il sito di Legambiente
Principe del foro
00lunedì 5 gennaio 2004 18:47
in una società dove altri sono i valori predominanti, napoli e altre città hanno dato una bella prova di carattere!!!


kusovme
00martedì 6 gennaio 2004 02:21
io speriamo che me la cavo...
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