Guerra e Pace-Lev N.Tolstoj

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J.Rebus
00venerdì 29 aprile 2011 19:38
E' la prima volta che apro il topic prima di leggere il libro.
Lo faccio perchè credo questo non sia un libro qualunque.
Lo si capisce già dalle prime righe dell'introduzione.
Perciò vi chiedo: come si affronta questo romanzo?
Consigli?
Grazie


giusperito
00venerdì 29 aprile 2011 21:53
Passa la mano reb.. credimi passa la mano..

Inutilmente lungo, inutilmente ripetitivo, banale, solo a tratti c'è qualcosa che valga la pena (a me sono piaciuti alcuni personaggi), un finale noioso ed inutilmente argomentato.
J.Rebus
00venerdì 29 aprile 2011 21:57
Re:
giusperito, 29/04/2011 21.53:

Passa la mano reb.. credimi passa la mano..

Inutilmente lungo, inutilmente ripetitivo, banale, solo a tratti c'è qualcosa che valga la pena (a me sono piaciuti alcuni personaggi), un finale noioso ed inutilmente argomentato.




wa [SM=x43607]
a me invece sembra super bellissimo da come è descritto [SM=x43829]
cmq appena finisco o lascio lo scrivo qua [SM=x43799]
grazie x il commento cmq [SM=x43828]

trixam
00venerdì 29 aprile 2011 22:39
Io dico che ne vale la pena, eccome. Naturalmente leggendo semplicemente, come si fa per un romanzo di John grisham, non è un libro così godibile e non se ne estrae nulla.
Bisognerebbe affrontare la lettura approfondendo di volta in volta gli argomenti che T tratta. è vero che alcune cose sono per noi scontate, tipo l'amore tra il principe e la rostova che può sembrare banalotto.
Però se lo contestualizziamo e pensiamo che è stato scritto quasi un secolo e mezzo prima del giovane holden che è il libro che ha fatto diventare banale l'innocenza giovanile, forse dobbiamo rivalutarlo. Per T fu una sorta di capriccio, perché era un uomo a suo modo profondamente popolare e scriveva per il popolo.
Quello che però va apprezzata è la potente forza evocativa dell'amore anche sciocco che simbolizza la pace, contrapposta all'altra forza simbolica della guerra. Il personaggio del generale Kutuzov, un uomo di guerra che T eleva ad eroe cristiano è secondo me una delle vette più straordinarie della letteratura.
E la filosofia della storia di t è tutt'altro che banale. Insomma è un libro imprescindibile.
J.Rebus
00venerdì 29 aprile 2011 22:49
Re:
trixam, 29/04/2011 22.39:

Io dico che ne vale la pena, eccome. Naturalmente leggendo semplicemente, come si fa per un romanzo di John grisham, non è un libro così godibile e non se ne estrae nulla.
Bisognerebbe affrontare la lettura approfondendo di volta in volta gli argomenti che T tratta. è vero che alcune cose sono per noi scontate, tipo l'amore tra il principe e la rostova che può sembrare banalotto.
Però se lo contestualizziamo e pensiamo che è stato scritto quasi un secolo e mezzo prima del giovane holden che è il libro che ha fatto diventare banale l'innocenza giovanile, forse dobbiamo rivalutarlo. Per T fu una sorta di capriccio, perché era un uomo a suo modo profondamente popolare e scriveva per il popolo.
Quello che però va apprezzata è la potente forza evocativa dell'amore anche sciocco che simbolizza la pace, contrapposta all'altra forza simbolica della guerra. Il personaggio del generale Kutuzov, un uomo di guerra che T eleva ad eroe cristiano è secondo me una delle vette più straordinarie della letteratura.
E la filosofia della storia di t è tutt'altro che banale. Insomma è un libro imprescindibile.



Grazie anche per il tuo parere trixam [SM=x43799]
giusperito
00venerdì 29 aprile 2011 23:58
Re:
trixam, 29/04/2011 22.39:

Io dico che ne vale la pena, eccome. Naturalmente leggendo semplicemente, come si fa per un romanzo di John grisham, non è un libro così godibile e non se ne estrae nulla.
Bisognerebbe affrontare la lettura approfondendo di volta in volta gli argomenti che T tratta. è vero che alcune cose sono per noi scontate, tipo l'amore tra il principe e la rostova che può sembrare banalotto.
Però se lo contestualizziamo e pensiamo che è stato scritto quasi un secolo e mezzo prima del giovane holden che è il libro che ha fatto diventare banale l'innocenza giovanile, forse dobbiamo rivalutarlo. Per T fu una sorta di capriccio, perché era un uomo a suo modo profondamente popolare e scriveva per il popolo.
Quello che però va apprezzata è la potente forza evocativa dell'amore anche sciocco che simbolizza la pace, contrapposta all'altra forza simbolica della guerra. Il personaggio del generale Kutuzov, un uomo di guerra che T eleva ad eroe cristiano è secondo me una delle vette più straordinarie della letteratura.
E la filosofia della storia di t è tutt'altro che banale. Insomma è un libro imprescindibile.




Certo come appendice ad un romanzo... in pratica è un modo per dire:
a- non mi sono spiegato bene, ora ripeto
b- ma avete capito che per me la storia è
c- sono uno scrittore mediocre e vi voglio dire che volevo dire questo, ma che non riuscivo a scriverlo

reb sparagnati la fatica... L'unico che si salva è Pierre, ma se proprio devi leggere qualcosa sulla bontà come massimo sistema meglio L'idiota.
Il generale K. è un personaggio statico da morire. E' uno che fa il generale per caso e sembra D'Alema... tutti stanno contro di lui, nessuno capisce la sua eccezionalità, ma alla fine fanno tutti come dice lui.
Il principe, invece, è un personaggio fantastico.
La storia d'amore è tipo Beautiful armati di carta e penna [SM=x43612]
trixam
00sabato 30 aprile 2011 00:24
Re: Re:
giusperito, 29/04/2011 23.58:




Certo come appendice ad un romanzo... in pratica è un modo per dire:
a- non mi sono spiegato bene, ora ripeto
b- ma avete capito che per me la storia è
c- sono uno scrittore mediocre e vi voglio dire che volevo dire questo, ma che non riuscivo a scriverlo

reb sparagnati la fatica... L'unico che si salva è Pierre, ma se proprio devi leggere qualcosa sulla bontà come massimo sistema meglio L'idiota.
Il generale K. è un personaggio statico da morire. E' uno che fa il generale per caso e sembra D'Alema... tutti stanno contro di lui, nessuno capisce la sua eccezionalità, ma alla fine fanno tutti come dice lui.
Il principe, invece, è un personaggio fantastico.
La storia d'amore è tipo Beautiful armati di carta e penna [SM=x43612]




Non mi sembra così strano che in un romanzo storico ci siano riflessioni storiche.

Ma non credo che siano per mascherare la mancanza di abilità narrativa. Nelle pagine in cui descrive il ballo ad esempio, T da un saggio di bravura racchiudendo in poche pagine quello che altri scrittori hanno cercato di scrivere in migliaia di libri senza riuscirci.

Questo è um romanzo che supera la forma tradizionale del romanzo, se T avesse avuto un editor probabilmente sarebbe stato diverso, il principe e la rostova avrebbero fatto sesso acrobatico mentre pierre si masturbava spiandoli o roba simile, ma non sarebbe stato uno dei libri più importanti mai scritti. Un libro che è poi molto russo e i russi sono molto diversi da noi per cui ci è difficile capirli.

Chi ama la letteratura, non può non leggerlo, per magari poi dire che gli ha fatto schifo.
giusperito
00sabato 30 aprile 2011 00:33
Riflessioni storiche come "saggio"in conclusione di un romanzo?
Manzoni era più discreto :D
secondo me la premessa è questa:
reb tu hai letto già altri libri di qualche grande scrittore russo?
Se la risposta è si, puoi procedere
Se la risposta è no, parti da Gogol e Dostoevskij

Di gogol in particolare il cappotto
sissy forte
00sabato 30 aprile 2011 11:19
Quoto su Gogol.
Cmq Tolstoj è un autore che mi ripropongo di affrontare da un po', ponendomi gli stessi interrogativi di Rebus, solo che il mio interesse è più su Anna Karenina.
Rebus permetti che estenda la richiesta di consigli anche a quelli su Anna Karenina?
mikele88uni
00sabato 30 aprile 2011 11:30
Re:
giusperito, 30/04/2011 00.33:


reb tu hai letto già altri libri di qualche grande scrittore russo?
Se la risposta è si, puoi procedere
Se la risposta è no, parti da Gogol e Dostoevskij

Di gogol in particolare il cappotto



[SM=x43799]
di gogol consiglio le anime morte che però è incompleto (il che per me vuol dire ancora più affascinante).




J.Rebus
00sabato 30 aprile 2011 11:36
Re:
sissy forte, 30/04/2011 11.19:

Quoto su Gogol.
Cmq Tolstoj è un autore che mi ripropongo di affrontare da un po', ponendomi gli stessi interrogativi di Rebus, solo che il mio interesse è più su Anna Karenina.
Rebus permetti che estenda la richiesta di consigli anche a quelli su Anna Karenina?




@gius e trixam:lo avrei letto comunque,ma dopo le vostre parole la curiosità è aumentata.:)

@gius:no,solo bulgakov, ma giù ho anime morte e l'adolescente. ma ormai voglio guerra e pace.

figurati sissi [SM=x43610]
mio padre sta finendo ora anna karenina e non mi pare particolarmente entusiasta... ma sono gusti,personalmente come trama mi attira di più guerra e pace

nemesinonhapace
00sabato 30 aprile 2011 17:31
va affrontato avendo molto tempo libero, in ogni modo con concentrazione, è uno di quei libri che ti assorbe completamente :) da leggere almeno una volta nella vita
J.Rebus
00lunedì 2 maggio 2011 17:14
Ditemi che non parlano ogni tanto francese per tutto il romanzo.Porcaccia.

giusperito
00lunedì 2 maggio 2011 18:12
Re:
J.Rebus, 02/05/2011 17.14:

Ditemi che non parlano ogni tanto francese per tutto il romanzo.Porcaccia.





ahhahahah... purtroppo, porcaccia.
J.Rebus
00lunedì 2 maggio 2011 19:35
Re: Re:
giusperito, 02/05/2011 18.12:




ahhahahah... purtroppo, porcaccia.




marò ke palle [SM=x43647] e non c'è nemmeno la traduzione [SM=x43619]

J.Rebus
00lunedì 20 giugno 2011 13:57
1450 pagine e non annoiarsi mai....
Semplicemente un capolavoro.
Intenso,struggente,riflessivo,ironico,sarcastico.
T. riesce a descrivere cose semplici e banali e lo fa in modo semplice,eppure ogni volta che lo fa sembra di ricevere una rivelazione divina!
Questo libro è un inno alla vita.
Per bocca dei suoi personaggi T. da vita a rapporti di vita bellissimi e complicati.
In molte occasioni,nonostante che il periodo sia lontano( e con esso i suoi costumi) mi sono ritrovato a pensare " si è così è vero,anche io provai la stessa emozione!"
E' incredibile poi che ci si affezioni a personaggi le cui azioni sono discutibili.
Pierre,ad esempio,è quello che ho amato di più eppure a volte lo avrei voluto quasi picchiare data la delusione per alcune sue azioni(tipo quando si fa abbindolare dai massoni);altre gli sarei caduto ai piedi per le riflessioni,di una umanità profonda e ferita,che compie.
Natasa è l'altro personaggio che ho amato molto.
Kutuzov muove conmpassione ma non pietà in qunto dotato di grande dignità.
Non lo avrei detto ma sono bellissime le descrizioni di guerra e di una intensità e profondità che hanno del contagioso quelle di pace.
Alla fine le riflessioni sono un invito al lettore a ragionare.
Ma tutto il libro è un continuo invito a riflettere sulla vita e le se scelte.
Davvero un capolavoro. Dopo aver letto la biografia posso dire di essermi innamorato di T.. Cercherò di leggere tutto ciò che ha scritto.
Una persona che avrei voluto conoscere.
Unica pecca dell'edizione: molti dialoghi in francese non tradotti;se non avete qualcuno vicino che lo sappia son cazzi.

Lo consiglio,uno di quei libri che non va semplicemnete letto,ma ogni pagina assaporata.


giusperito
00lunedì 20 giugno 2011 14:52
ecco spiegata l'assenza... :D
J.Rebus
00lunedì 20 giugno 2011 16:57
Re:
giusperito, 20/06/2011 14.52:

ecco spiegata l'assenza... :D




è vero,tra procedura e guerra e pace....è stata na uerra! [SM=x43636]

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