Oggi, 6 settembre 2004, 200 studenti dell'Unione degli Studenti e dell'Unione degli Universitari di Napoli hanno presidiato il piazzale d'ingresso della Mostra d'Oltremare, per manifestare contro le barriere all'accesso all'alta formazione, mentre, proprio all'interno del complesso, si svolgeva la prova di ammissione per la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Seconda Università degli Studi di Napoli.
La manifestazione pacifica ha bissato, a pochi giorni di distanza, l'iniziativa del 3 settembre, svoltasi presso il complesso didattico di Monte Sant'Angelo.
Gli studenti hanno, ancora una volta, esposto striscioni ("Gli studenti dicono NO al numero chiuso", "Diritto allo studio, diritto di tutti"), manifesti ("Difendiamo l'art. 33 e 34 della Costituzione", "Blocchiamo la Riforma Moratti", "Fermiamo la privatizzazione dei Saperi"), urlato slogan ("La riforma fatela davvero, fateci studiare a costo zero", "Pubblica, gratuità e di qualità, è questa la nostra università"), tenuto brevi comizi volanti che hanno suscitato l'approvazione dei numerosi genitori e parenti presenti, pronti a testimoniare la propria adesione ed il sostegno militante all'iniziativa.
Alle ore 11.30, gli studenti hanno invitato i presenti a seguire un mini-corteo verso la sede RAI di Via Marconi, ove l'Unione degli Studenti e l'Unione degli Universitari hanno proseguito il presidio.
La manifestazione è stata ripresa dalle telecamere del TG Regionale e di Telecapri News; numerose le fotografie scattate da agenzie di stampa e le dichiarazioni rilasciate a mezzi d'informazione locali e nazionali.
L'Unione degli Studenti e l'Unione degli Universitari ritengono che il Numero Chiuso e tutte le altre forme di barriere e controllo dell'accesso agli studi universitari costituiscano una grave forma di classismo e di discriminazione, precludendo di fatto, la reale fruizione del Diritto allo Studio ai giovani provenienti dagli istituti tecnici e professionali, e, quindi, da ambienti popolari.
Bisogna lottare contro il numero chiuso di oggi, ma anche contro il pericoloso disegno del Ministro Moratti: il "Percorso ad Y", meglio noto come 1+2+2, intensifica il ricorso al numero programmato, designando, attraverso la divaricazione tra percorsi generalizzanti e professionalizzanti (sulla scia di quanto fatto per la riforma della scuola superiore) due modelli di università: uno per le élite del paese, l'altro teso ad alimentare la domanda di precarietà del mercato del lavoro.
La nostra alternativa, che parte dal garantire a tutti gli studenti sostegni per accedere ai più alti gradi dell'istruzione, è anche questo: lottare per garantire l'accesso al sapere a tutti in tutte le sue forme. Lottare per una didattica autogestita e di qualità, svincolata dalle logiche del mercato.
Le iniziative del 3 e del 6 settembre, dichiarano l'Unione degli Studenti e l'Unione degli Universitari, rappresentano solo il punto di partenza per un autunno caldo che coinvolga scuola e università in ampie rivendicazioni. Prioritaria, secondo le associazioni, la battaglia per il diritto allo studio. "Se la Regione Campania - dichiarano Ciro Troise e Andrea Genovese, coordinatori di UdS e UdU - è davvero contro questo governo nazionale, che lo dimostri. Dia un segnale in forte controtendenza, investa sul Diritto allo Studio. Borse di Studio, sconti per l'accesso a tutte le forme di sapere, reali agevolazioni su trasporti e alloggi".
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