Fiat: Fiom proclama lo sciopero generale

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giusperito
00martedì 29 novembre 2011 10:36


Si asterranno dal lavoro per almeno 4 ore con manifestazioni territoriali. Il segretario Landini: «Non è contro il governo»


Maurizio Landini (Imagoeconomica)
MILANO - A una settimana dalla decisione di Fiat di disdire gli accordi sindacali in tutti gli stabilimenti del gruppo, la Fiom rilancia e proclama per il 16 dicembre lo sciopero generale dei metalmeccanici, con l'astensione dal lavoro di almeno quattro ore e manifestazioni territoriali. È stato il segretario generale delle tute blu della Cgil, Maurizio Landini, a proporre lo sciopero durante la riunione del comitato centrale che si è svolta a Roma, sottolineando che «la proposta non è preventiva contro il governo». La proposta è passata all'unanimità. Nel documento si legge che il sindacato giudica «grave e inaccettabile la decisione della Fiat di disdire tutti gli accordi aziendali, di uscire dall'applicazione del Ccnl e di estendere a tutti i dipendenti del Gruppo i contenuti dell'intesa separata del 29 dicembre 2010, già applicata per la Newco di Pomigliano».
CASSA DI RESISTENZA - «Non penso che sarebbe utile - ha spiegato Landini - un atteggiamento pregiudizialmente contrario al nuovo governo. Gran parte di quelli che rappresentiamo ci capirebbero poco». La vera novità, tra le iniziative che saranno messe in campo, è costituita dalla «cassa di resistenza» per fronteggiare la perdita delle entrate, stimata in un milione e mezzo di euro, che deriverebbe dall'esclusione della Fiom dalle rappresentanze sindacali nel momento in cui il Lingotto estenderà il contratto Pomigliano a tutte le fabbriche.

VIE LEGALI - La Fiom ritiene che l'accordo siglato a Pomigliano e Mirafiori, e non sottoscritto dai metalmeccanici della Cgil, sia lesivo dei diritti dei lavoratori in termini di diritto allo sciopero, retribuzione in caso di malattia e pause per chi è impiegato nelle catene di montaggio. L'intesa prevede poi che al sindacato non firmatario sia negato il diritto ad eleggere le proprie rappresentanze sindacali. Proprio per questo Fiom è pronta anche ad adire le vie legali qualora da gennaio, applicando un nuovo contratto sul modello Pomigliano, Fiat non riconoscesse più le Rsa dei meccanici Cgil. Inoltre la segreteria avanzerà «formale richiesta alle controparti e a Fim e Uilm di apertura di un tavolo sulle regole di rappresentanza e democrazia, così come definito in piattaforma. La Fiom denuncia l'assenza di un reale piano industriale e di investimento, e quindi il rischio di un disimpegno verso l'Italia, da parte del Gruppo Fiat e conferma la disponibilità a una vera trattativa che nell'ambito e nel rispetto del Ccnl ricerchi soluzioni rispettose delle condizioni di lavoro e delle libertà sindacali».
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