Essere di Destra

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LexImperat
00lunedì 15 dicembre 2003 23:02
Riporto un brano scritto, ormai 40 anni fa, da Adriano Romualdi, uno dei maggiori esponenti dell'ex MSI nonchè allievo di colui che è stato il maggior pensatore tradizionalista italiano: Julius Evola.
Vorrei sapere se tutti quelli che, su questo forum, si sono definiti "di destra" si riconoscono nelle sue parole e, comunque, cosa ne pensano.
Grazie.

«Essere di Destra significa, in primo luogo, riconoscere il carattere sovvertitore dei movimenti scaturiti dalla rivoluzione francese, siano essi il liberalismo, o la democrazia o il socialismo. Essere di Destra significa, in secondo luogo, vedere la natura decadente dei miti razionalistici, progressistici, materialistici che preparano l’avvento della civiltà plebea, il regno della quantità, la tirannia delle masse anonime e mostruose.
Essere di Destra significa in terzo luogo concepire lo Stato come una totalità organica dove i valori politici predominano sulle strutture economiche e dove il detto ‘a ciascuno il suo’ non significa uguaglianza, ma equa disuguaglianza qualitativa.
Infine, essere di Destra significa accettare come propria quella spiritualità aristocratica, religiosa e guerriera che ha improntato di sé la civiltà europea, e -in nome di questa spiritualità e dei suoi valori- accettare la lotta contro la decadenza dell’Europa».




siddharta75
00martedì 16 dicembre 2003 00:03
mi ritrovo in tutto.............il contrario![SM=x43611] [SM=x43611]
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