E'morto Oscar Luigi Scalfaro

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Giubo
00domenica 29 gennaio 2012 10:40
www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/29/dallassemblea-costituente-quirinale-morto-oscar-scalfaro...


non sarà stato una cima come Capo dello Stato ma decisamente meglio di Napolitano; ho avuto modo di incontrarlo dieci anni fa quando venne al mio paese per una celebrazione.
(peter crouch)
00domenica 29 gennaio 2012 12:16
pessimo elemento.
Giubo
00domenica 29 gennaio 2012 16:44
dici? Però io ricordo che seppe anche dire dei no che i suoi successori non avrebbero saputo fare; per esempio Previti Ministro della Giustizia.
gran generale
00domenica 29 gennaio 2012 17:37
Re:
Giubo, 29/01/2012 16.44:

dici? Però io ricordo che seppe anche dire dei no che i suoi successori non avrebbero saputo fare; per esempio Previti Ministro della Giustizia.



e per i suoi "no" fu accusato di fatti poi rivelatisi inesistenti.
ancora oggi gli si rimprovera pesantemente il cosiddetto ribaltone, quando non fece altro che applicare la Costituzione. solo oggi, dopo quasi 20 anni, qualcuno (per ora solo Alemanno) si è scusato per il fango che gli è stato gettato addosso.
non sarà piaciuto a tutti, ma è andato via un pezzo di storia della nostra Repubblica.
Giubo
00domenica 29 gennaio 2012 18:00
quel 'ribaltone' è in realtà uno dei più clamorosi falsi storici che i media berlusconiani hanno fatto passare...e il guaio è che ancora oggi c'è chi crede che fu veramente una specie di 'golpe comunista' innescato da quell'invito a comparire mentre basterebbe vedere cosa ha testimoniato Bossi al Tribunale di Brescia sulla denuncia di Berlusconi contro il pool di Milano per rendersi conto di come andarono davvero le cose..
certo,se non ci fosse stata la strage di Capaci proprio quel giorno,probabilmente avrebbero eletto Andreotti,e chissà cosa avrebbe fatto...
trixam
00lunedì 30 gennaio 2012 18:20
C'è qualcosa di interessante nel modo in cui si celebra la scomparsa di questo presidente. La sinistra lo incensa come un padre della patria, nemmeno fosse De Gasperi o giù di lì. Questo perché ormai in Italia il valore di un uomo si misura dal suo essere stato più o meno antiberlusconiano.
Scalfaro è stato molto antiberlusconiano e quindi via con le lodi, dimenticandoci chi era davvero, vale a dire un mediocre politico della sinistra democristiana, quella dello statalismo selvaggio, dell'assistenzialismo sprecone, dell'Iri tangentista, insomma quel complesso politico che trovò i suoi principi in Ciriaco De Mita e
Romano Prodi.

Gli si condona anche di essere stato l'unico democristo amico sincero di Craxi del quale fu ministro dell'interno e che difese sempre tanto che cercò di concedergli la grazia nel 1998 fermato dall'insurrezione di Borrelli e gli altri giudici di Milano.

In realtà non ci saremmo proprio ricordati di lui se per uno di quegli strani misteri italiani non fosse diventato presidente della repubblica in uno dei momenti più drammatici che abbiamo mai vissuto, ruolo in cui si rivelò inadeguato, sia a gestire la crisi giudiziaria, sia quella politica.
Fu lui ad inaugurare la linea parapresidenzialista che snaturò la costituzione e aprì il varco al berlusconismo, alla faccia del difensore della costituzione.
Vittima dei propri inganni mise in atto un colpo di stato, quello del 6 gennaio 1994, cedendo alle pressioni della gioiosa macchina da guerra di Occhetto che ebbra di vittoria cantava la terza internazionale e invece finì per incepparsi sull'uomo nuovo di Arcore. In italia i colpi di stato sono tutti così: si inizia per fare la
rivoluzione e alla fine arriva Berlusconi.

Il rapporto tra Scalfaro e il Cav è roba da psichiatria, come due uomini possano odiarsi a prima vista.
Nel 1994 fu abilissimo.
Prima buttò fuori Berlusconi da palazzo Chigi con la collaborazione di Max D'alema che mise in atto una manovra politica da manuale, poi promettendo a Berlusconi che si sarebbe andati a votare presto in cambio dell'appoggio a Dini che invece tirò la volata alla vittoria del suo pupillo Romano Prodi.
Una grande manovra che però fu una maledizione per i suoi protagonisti e per il paese.

D'alema restò così soddisfatto del proprio successo, che da allora mise la tattica maneggiona al di sopra di tutto, anche del suo grande talento politico e questo portò alla catastrofe del centrosinistra del 1998.
Per SCalfaro ci un cattivo ritorno in termini di immagine visto che metà dell'opinione pubblica non approvò il suo comportamento, cosa che gettò un forte discredito sull'istituzione della presidenza.
Alla fine si rivelò un gran male per il paese perché fornì alla narrazione Berlusconiana il mito fondativo del '94 tradito.

PS Però capisco che è il momento del cordoglio, ma non diciamo sciocchezze, Scalfaro non era degno nemmeno di pulire le scarpe a Napolitano che è il miglior presidente che abbiamo mai avuto insieme a Giuseppe Sargat e Luigi Einaudi.
Questa idea che il PDR sia una sorta di cassazione del risultato elettorale e che la sua bravura si misuri dal modo in cui impedisce al governo che non ha il nostro gradimento di governare non è né costituzionale né democratica e mi fa capire quanto siamo stati fortunati ad avere come presidente un gran signore come Napolitano che non ha mai ceduto ai populismi, di ogni parte, ed i no li ha detti quando servivano davvero. Se non fosse troppo vecchio, si meriterebbe un secondo mandato a scatola chiusa. Nel frattempo che dio ce lo conservi allegro.
Giubo
00lunedì 30 gennaio 2012 20:54
trixam le tue considerazioni sono in parte condivisibili ma io rimango dell'idea che Scalfaro e Pertini, i presidenti che ho 'vissuto'da quando sono nato(sia pure quest'ultimo non lo ricordi direttamente)i migliori Capi di Stato che abbiamo avuto almeno negli ultimi quarant'anni.
kusovme
00martedì 31 gennaio 2012 00:15
Re:
trixam, 30/01/2012 18.20:

C'è qualcosa di interessante nel modo in cui si celebra la scomparsa di questo presidente. La sinistra lo incensa come un padre della patria, nemmeno fosse De Gasperi o giù di lì. Questo perché ormai in Italia il valore di un uomo si misura dal suo essere stato più o meno antiberlusconiano.
Scalfaro è stato molto antiberlusconiano e quindi via con le lodi, dimenticandoci chi era davvero, vale a dire un mediocre politico della sinistra democristiana, quella dello statalismo selvaggio, dell'assistenzialismo sprecone, dell'Iri tangentista, insomma quel complesso politico che trovò i suoi principi in Ciriaco De Mita e
Romano Prodi.

Gli si condona anche di essere stato l'unico democristo amico sincero di Craxi del quale fu ministro dell'interno e che difese sempre tanto che cercò di concedergli la grazia nel 1998 fermato dall'insurrezione di Borrelli e gli altri giudici di Milano.

In realtà non ci saremmo proprio ricordati di lui se per uno di quegli strani misteri italiani non fosse diventato presidente della repubblica in uno dei momenti più drammatici che abbiamo mai vissuto, ruolo in cui si rivelò inadeguato, sia a gestire la crisi giudiziaria, sia quella politica.
Fu lui ad inaugurare la linea parapresidenzialista che snaturò la costituzione e aprì il varco al berlusconismo, alla faccia del difensore della costituzione.
Vittima dei propri inganni mise in atto un colpo di stato, quello del 6 gennaio 1994, cedendo alle pressioni della gioiosa macchina da guerra di Occhetto che ebbra di vittoria cantava la terza internazionale e invece finì per incepparsi sull'uomo nuovo di Arcore. In italia i colpi di stato sono tutti così: si inizia per fare la
rivoluzione e alla fine arriva Berlusconi.

Il rapporto tra Scalfaro e il Cav è roba da psichiatria, come due uomini possano odiarsi a prima vista.
Nel 1994 fu abilissimo.
Prima buttò fuori Berlusconi da palazzo Chigi con la collaborazione di Max D'alema che mise in atto una manovra politica da manuale, poi promettendo a Berlusconi che si sarebbe andati a votare presto in cambio dell'appoggio a Dini che invece tirò la volata alla vittoria del suo pupillo Romano Prodi.
Una grande manovra che però fu una maledizione per i suoi protagonisti e per il paese.

D'alema restò così soddisfatto del proprio successo, che da allora mise la tattica maneggiona al di sopra di tutto, anche del suo grande talento politico e questo portò alla catastrofe del centrosinistra del 1998.
Per SCalfaro ci un cattivo ritorno in termini di immagine visto che metà dell'opinione pubblica non approvò il suo comportamento, cosa che gettò un forte discredito sull'istituzione della presidenza.
Alla fine si rivelò un gran male per il paese perché fornì alla narrazione Berlusconiana il mito fondativo del '94 tradito.

PS Però capisco che è il momento del cordoglio, ma non diciamo sciocchezze, Scalfaro non era degno nemmeno di pulire le scarpe a Napolitano che è il miglior presidente che abbiamo mai avuto insieme a Giuseppe Sargat e Luigi Einaudi.
Questa idea che il PDR sia una sorta di cassazione del risultato elettorale e che la sua bravura si misuri dal modo in cui impedisce al governo che non ha il nostro gradimento di governare non è né costituzionale né democratica e mi fa capire quanto siamo stati fortunati ad avere come presidente un gran signore come Napolitano che non ha mai ceduto ai populismi, di ogni parte, ed i no li ha detti quando servivano davvero. Se non fosse troppo vecchio, si meriterebbe un secondo mandato a scatola chiusa. Nel frattempo che dio ce lo conservi allegro.




però ne sembri stato colpito anche tu... [SM=g2725401]
maximilian1983
00martedì 31 gennaio 2012 00:45
Scalfaro non è mai stato della sinistra democristiana. Era il pupillo di Mario Scelba, il famoso ministro degli interni dei celerini degli anni del dopoguerra, che fece ricoprire delle antiche statue di Roma che potevano dare scandalo. Scalfaro fu espressione della destra democristiana. Divenuto di sinistra a causa della sua fase antiberlusconiana.
gran generale
00martedì 31 gennaio 2012 14:03
Re:
maximilian1983, 31/01/2012 00.45:

Scalfaro non è mai stato della sinistra democristiana. Era il pupillo di Mario Scelba, il famoso ministro degli interni dei celerini degli anni del dopoguerra, che fece ricoprire delle antiche statue di Roma che potevano dare scandalo. Scalfaro fu espressione della destra democristiana. Divenuto di sinistra a causa della sua fase antiberlusconiana.



in effetti Scalfaro di sinistra davvero non si puo' leggere.. [SM=x43822]
capisco che la storia venga interpretata a proprio piacimento, ma fino a un certo punto...
JuanManuelFangio
00mercoledì 1 febbraio 2012 10:57
Re:
trixam, 30/01/2012 18.20:

C'è qualcosa di interessante nel modo in cui si celebra la scomparsa di questo presidente. La sinistra lo incensa come un padre della patria, nemmeno fosse De Gasperi o giù di lì. Questo perché ormai in Italia il valore di un uomo si misura dal suo essere stato più o meno antiberlusconiano.
Scalfaro è stato molto antiberlusconiano e quindi via con le lodi, dimenticandoci chi era davvero, vale a dire un mediocre politico della sinistra democristiana, quella dello statalismo selvaggio, dell'assistenzialismo sprecone, dell'Iri tangentista, insomma quel complesso politico che trovò i suoi principi in Ciriaco De Mita e
Romano Prodi.

Gli si condona anche di essere stato l'unico democristo amico sincero di Craxi del quale fu ministro dell'interno e che difese sempre tanto che cercò di concedergli la grazia nel 1998 fermato dall'insurrezione di Borrelli e gli altri giudici di Milano.

In realtà non ci saremmo proprio ricordati di lui se per uno di quegli strani misteri italiani non fosse diventato presidente della repubblica in uno dei momenti più drammatici che abbiamo mai vissuto, ruolo in cui si rivelò inadeguato, sia a gestire la crisi giudiziaria, sia quella politica.
Fu lui ad inaugurare la linea parapresidenzialista che snaturò la costituzione e aprì il varco al berlusconismo, alla faccia del difensore della costituzione.
Vittima dei propri inganni mise in atto un colpo di stato, quello del 6 gennaio 1994, cedendo alle pressioni della gioiosa macchina da guerra di Occhetto che ebbra di vittoria cantava la terza internazionale e invece finì per incepparsi sull'uomo nuovo di Arcore. In italia i colpi di stato sono tutti così: si inizia per fare la
rivoluzione e alla fine arriva Berlusconi.

Il rapporto tra Scalfaro e il Cav è roba da psichiatria, come due uomini possano odiarsi a prima vista.
Nel 1994 fu abilissimo.
Prima buttò fuori Berlusconi da palazzo Chigi con la collaborazione di Max D'alema che mise in atto una manovra politica da manuale, poi promettendo a Berlusconi che si sarebbe andati a votare presto in cambio dell'appoggio a Dini che invece tirò la volata alla vittoria del suo pupillo Romano Prodi.
Una grande manovra che però fu una maledizione per i suoi protagonisti e per il paese.

D'alema restò così soddisfatto del proprio successo, che da allora mise la tattica maneggiona al di sopra di tutto, anche del suo grande talento politico e questo portò alla catastrofe del centrosinistra del 1998.
Per SCalfaro ci un cattivo ritorno in termini di immagine visto che metà dell'opinione pubblica non approvò il suo comportamento, cosa che gettò un forte discredito sull'istituzione della presidenza.
Alla fine si rivelò un gran male per il paese perché fornì alla narrazione Berlusconiana il mito fondativo del '94 tradito.

PS Però capisco che è il momento del cordoglio, ma non diciamo sciocchezze, Scalfaro non era degno nemmeno di pulire le scarpe a Napolitano che è il miglior presidente che abbiamo mai avuto insieme a Giuseppe Sargat e Luigi Einaudi.
Questa idea che il PDR sia una sorta di cassazione del risultato elettorale e che la sua bravura si misuri dal modo in cui impedisce al governo che non ha il nostro gradimento di governare non è né costituzionale né democratica e mi fa capire quanto siamo stati fortunati ad avere come presidente un gran signore come Napolitano che non ha mai ceduto ai populismi, di ogni parte, ed i no li ha detti quando servivano davvero. Se non fosse troppo vecchio, si meriterebbe un secondo mandato a scatola chiusa. Nel frattempo che dio ce lo conservi allegro.



Ma Napolitano non era l'artefice del golpe che ha portato Monti al governo? La tecnocrazia che ha sconfitto la politica e quindi la democrazia? Secondo me soffri di sdoppiamento della personalità. A volte per leggerti c'è bisogno di un manuale di psicologia.
ObbligazioneNaturale
00giovedì 2 febbraio 2012 01:16
Re: Re:
JuanManuelFangio, 01/02/2012 10.57:



Ma Napolitano non era l'artefice del golpe che ha portato Monti al governo? La tecnocrazia che ha sconfitto la politica e quindi la democrazia? Secondo me soffri di sdoppiamento della personalità. A volte per leggerti c'è bisogno di un manuale di psicologia.



Piu' di una volta ho avuto l'impressione che trollasse o quotasse roba da disinformazione.it
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:46.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com