Re:
J.Rebus, 22/07/2011 16.17:
Premetto che,causa esami,l'ho letto in troppo tempo.
Avrei dovuto metterci di meno,invece l'effetto è stato diluito.
Che dire,un bel libro,di sicuro scritto egregiamente,non perchè lo dica io.Tuttavia alcune soluzioni non mi sono piaciute.
Come quella di far fare ai personaggi troppi giri di parole;artifico fatto,probabilmente,per aumentare la tensione,ma che personalmente ha suscitato un pò di noia.
Per il resto nulla da dire:la febbre,il delirio,il vagare per Pietroburgo come un fantasma,sono cose che non si dimenticano.
Sicuramente un libro che consiglio ma che tuttavia alla fine mi ha lasciato come se non avessi afferrato tutto ciò che aveva da dire,tutte le sue potenzialità,probabilmente anche per colpa mia.
ps:luzin è proprio uno stronzo.
Un libro straordinario, tra i classici della letteratura.
Sui "giri di parole": non so se è il primo romanzo dell'autore che leggi, ma è tipico di Dostoevskij e della letteratura russa in generale. L'interesse dell'autore è proprio quello di far trasparire il più possibile il carattere e la psicologia dei personaggi e lo fa attraverso questi lunghi giri di parole, a volte anche su cose non proprio rilevanti ai fini della trama.
L'impressione di non aver afferrato tutto è normale, non a caso l'ho letto due volte (cosa che di solito non faccio mai).
Cmq ti consiglio dello stesso autore il libro "L'adolescente", non è tra i suoi romanzi più famosi (cmq consigliati come "L'idiota" o "I Demoni" o "I fratelli Karamazov"), ma è davvero bello e intrigante.