Da Prandelli a Suarez

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
connormaclaud
00martedì 8 luglio 2014 11:09
tratto da: www.ilfoglio.it/articoli/v/118940/rubriche/brasile-2014-prandelli-se-frega-e-va-in-turchia-morso-suarez-inda...


Londra. C’è modo e modo di uscire da un Mondiale. Ci si può far ridere dietro dalla stampa sportiva per non essere stati in grado di mettere in campo una squadra vincente, per avere un allenatore ridicolo e giocatori troppo giovani o troppo vecchi. E questo è il caso dell’Inghilterra. Poi c’è l’Italia, dove la sconfitta in Brasile è stata gestita in modo surreale: fuga del c. t. in Turchia senza nemmeno una spiegazione, fuga del presidente della Figc che lascia il caos dietro di sé e un presidente ancora più anziano davanti a sé, retroscena sul ritiro pubblicati su tutti i giornali da far impallidire il Daily Star, e via dicendo. Almeno Hodgson ha avuto la decenza di non firmare per un ricco club di un campionato minore e di abbandonare le proprie responsabilità verso il suo popolo prima della fine del lutto. Probabilmente ha ragione Rio Ferdinand quando dice che all’allenatore manca un “extra ingredient”, ma la dignità no, quella non manca, e in questa coppa del mondo fortunatamente latino-americana solo per metà preservare l’onore non è poco. Il capolavoro finale è la procura di Roma che, dopo un esposto del Codacons, apre un’inchiesta sul morso di Suárez a Chiellini che sarebbe “un reato commesso all’estero a danno di un connazionale”. Povero Suárez, non gli bastava il biasimo della Fifa e dei perbenisti tutti, ora dovrà anche preoccuparsi della magistratura italiana (ringrazi che è la procura di Roma, e non quella di Milano, altrimenti almeno ci saremmo goduti una faida interna con procuratori in cerca di gloria che mandano i loro personalissimi periti a raccogliere prove sulla spalla di Chiellini). Indagano Suárez, e poi? Quale pena sperano di ottenere, la museruola? Il 41 bis? I servizi sociali a Cesano Boscone? Potrà però finire la sua carriera tranquillamente, e forse cominciare quella da allenatore: dati i tempi certi della giustizia in Italia, forse riceverà un invito a comparire quando in bocca avrà la dentiera. Roba “da brividi”, come titolerebbe un giornale italiano a caso. Noto con dispiacere che i media sono tornati nella fase pre-Mondiale: ora che le partite sono poche, ma le pagine sempre quelle, giornali e siti ci propinano vaccate inutili ma sempre “da brividi” (il discorso di Yepes, il coro dei giocatori argentini, il pianto di un giocatore sudamericano qualsiasi…).

Da brividi semmai è la notizia di Pato che vorrebbe tornare in Italia e “l’Inter ci pensa”, o l’entusiasmo per gli acquisti che leggo in questi giorni. Una volta i giocatori a fine carriera e senza contratto andavano in America o negli Emirati, adesso gli scarti della Premier League senza rinnovo vengono a svernare in Serie A. Ashley Cole è un signor giocatore, sia chiaro, ma se Mourinho non gli ha prolungato il contratto qualche motivo buono ce lo aveva, I suppose. Meglio Istanbul, a questo punto, dove Prandelli è volato in fretta, forse pagando un supplemento alle Turkish Airlines per il trasporto del confessionale, e dove spero che l’Università gli dia presto un corso in etica dello sport applicata ai grandi tornei. Titolo: “Non vinco un cazzo ma la prendo bene e lo insegno alle nuove generazioni”. E adesso che giornalisti e calciofili italiani finalmente la pensano come me su Prandelli, mi viene la forte tentazione di stare dalla sua parte. Ma basta un bicchiere di brandy e passa subito.

© FOGLIO QUOTIDIANO



[SM=g2725285] [SM=g2725285] [SM=g2725285]
Alessandro.1987
00martedì 8 luglio 2014 12:48
sposo in pieno la tua tesi. quella di Prandelli è stata una caduta di stile che getta un'ombra lunga su tutto quello che ha fatto dal 2012 (dopo l'Europeo) ad oggi.
non è solo un problema di Prandelli in quanto tale ovviamente ma del calcio italiano nel suo insieme, che si è impoverito, grazie ai tanti presidenti papponi (tra i quali, pur da tifoso del Napoli devo ahimé inserire De Laurentiis), di talenti, di giovani dei vivai nostrani e di qualità.
Insisto su un punto: un campionato a 20 squadre con le ultime due che già a metà stagione sono virtualmente retrocesse, con 80 punti di distanza tra la prima e l'ultima, con il 75% di stranieri di cui più della metà modesti, con la squadra che vince il torneo con 102 punti che non arriva a vincere nemmeno l'Europa League, diventata la coppa delle provinciali, non ha senso e non ha prospettive.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti e lo sforzo di naturalizzare paletta e romulo oltre che thiago motta più che il canto del cigno suona come un requiem per il nostro calcio.
Purtroppo il calcio è lo specchio del Paese, credo che i tanti pacchi che hanno comprato i club italiani in questi anni siano stati solo un modo per portare soldi all'estero ed in questo il nostro AdL si è mostrato vero esperto. Per un Hamsik, Lavezzi, Cavani, Callejon che arriva ci sono tanti Navarro, Uvini, Chavez, Vargas, Datolo, Sosa (non el pampa ovviamente) pagati profumatamente e velocemente spariti nel nulla. E come AdL sono in tanti: Gasperini, Lotito, Pulvirenti, Zamparini etc.
Ed eccoci alla situazione attuale:/, battuti da costarica e umiliati seppur virtualmente da giocatori di terza categoria della nazionale algerina, che oltre a vendere cara la pelle hanno fatto tiri in porta e messo l'anima in campo contro la semifinalista del torneo.
Non ci sono alibi, altro che il morso di Suarez, l'infortunio a montolivo, i crampi a Immobile e - non so se sia una leggenda metropolitana che sia stata accampata anche questa scusa - l'umidità.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:00.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com