Crocefisso, Strasburgo assolve l'Italia "Esporlo non viola i diritti umani"

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AREOPAGO VESUVIANO
00venerdì 18 marzo 2011 18:46
c.v.d.
La Grande Camera assolve il nostro Paese dall'accusa di violazione della libertà religiosa di chi non è cattolico. Il ministro degli Esteri Franco Frattini: "Ha vinto difesa dell'identità". La soddisfazione del Vaticano

Crocefisso, Strasburgo assolve l'Italia "Esporlo non viola i diritti umani"
STRASBURGO - L'Italia ha vinto la sua battaglia a Strasburgo. La Grande Camera della Corte europea per i diritti dell'uomo l'ha assolta dall'accusa di violazione dei diritti umani per l'esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche.

La Corte ha scritto la parola fine sul dossier del caso 'Lautsi contro Italia'. Un procedimento approdato a Strasburgo il 27 luglio del 2006. Allora l'avvocato Nicolò Paoletti presentò il ricorso con cui Sonia Lautsi, cittadina italiana nata finlandese, lamentò la presenza del crocifisso nelle aule della scuola pubblica frequentata dai figli, ritenendo tale presenza un'ingerenza incompatibile con la libertà di pensiero e il diritto ad un'educazione e ad un insegnamento conformi alle convinzioni religiose e filosofiche dei genitori.

La prima sentenza della Corte (9 novembre 2009) diede sostanzialmente ragione alla signora Lautsi, affermando la violazione da parte dell'Italia di norme fondamentali sulla libertà di pensiero, convinzione e religione. Il Governo italiano, a quel punto, domandò il rinvio alla Grande Chambre della Corte, ritenendo la sentenza 2009 lesiva della libertà religiosa individuale e collettiva come riconosciuta dallo Stato italiano.

Con sentenza d'appello definitiva, i giudici dell'organismo del consiglio d'europa hanno sottolineato che, mantenendo il crocifisso nelle aule della classe frequentata dai figli della donna che ha fatto ricorso, "le autorità hanno agito nei limiti della discrezionalità di cui dispone
l'italia nel quadro dei suoi obblighi di rispettare, nell'esercizio delle funzioni che assume nell'ambito dell'educazione e dell'insegnamento, il diritto dei genitori di garantire l'istruzione conformemente alle loro convinzioni religiose e filosofiche". Il crocifisso, in particolare, non viene considerato dai giudici di strasburgo un elemento di "indottrinamento".

"Oggi - si legge in una nota del ministro degli Esteri, Franco Frattini- ha vinto il sentimento popolare dell'Europa. Perchè la decisione interpreta soprattutto la voce dei cittadini in difesa dei propri valori e della propria identità. Mi auguro che dopo questo verdetto l'Europa torni ad affrontare con lo stesso coraggio il tema della tolleranza e della libertà religiosa". Esulta anche radio Vaticana che parla di vittoria dell'Italia " e di quanti ritenevano assurda la rimozione". Mentre la Santa Sede esprime "soddisfazione". Si tratta, afferma il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi di una sentenza "assai impegnativa e che fa storia".

Di opposto tenore le reazione di Massimo Albertin, il medico di Abano Terme che otto anni fa aveva iniziato con la moglie la battaglia legale: "Il pronunciamento di Strasburgo mi delude molto, perchè la prima sentenza su questa vicenda era clamorosamente chiara". Perplesso anche il rabbino capo di Roma, Riccardo di Segni: "Dire che il crocifisso è simbolo culturale è, a mio parere, mancargli di rispetto. E non mi ci riconosco come simbolo culturale".
giusperito
00venerdì 18 marzo 2011 18:56
Concordo
sissy forte
00venerdì 18 marzo 2011 19:46
Concordo anch'io.
Ho sempre ritenuto l'idea che il crocifisso offenda le altrui convinzioni religiose o filosofie e violi i diritti umani un'immane stupidaggine, un isterismo assolutamente ottuso.
Chi sbandiera a destra e a manca la parola "laicità", molto spesso non ha la minima idea del significato di quello di cui sta parlando.
Topolino80
00venerdì 18 marzo 2011 20:46
Io penso invece che non offende proprio nessuno, la religione ufficiale dell'Italia è quella cattolica ( che poi ognuno può professare il credo che vuole)... Quindi se vado andassi a vivere nei paesi mediorientali, o in India dovrei far togliere tutti ii simboli religosi di quei luoghi perchè mi sentirei offesa.... mah [SM=x43667]
gran generale
00venerdì 18 marzo 2011 20:51
Re:
Topolino80, 18/03/2011 20.46:

Io penso invece che non offende proprio nessuno, la religione ufficiale dell'Italia è quella cattolica ( che poi ognuno può professare il credo che vuole)... Quindi se vado andassi a vivere nei paesi mediorientali, o in India dovrei far togliere tutti ii simboli religosi di quei luoghi perchè mi sentirei offesa.... mah [SM=x43667]



l'Italia non ha alcuna religione ufficiale
e poi stiamo parlando di luoghi pubblici

personalmente sento di esprimere la mia solidarietà verso la signora Lautsi, che in questi anni ha subito offese, minacce e atti di vandalismo di ogni sorta. cose indegne di un paese civile. come si vede, i fondamentalisti non sono solo islamici.
Giubo
00sabato 19 marzo 2011 08:23
credevo che il livello di laicità comunitario fosse infinitamente più evoluto di quello pseudo-bigotto italiano..mi devo ricredere
@MAYA@83
00sabato 19 marzo 2011 08:53
Re: Re:
gran generale, 18/03/2011 20.51:



l'Italia non ha alcuna religione ufficiale
e poi stiamo parlando di luoghi pubblici

personalmente sento di esprimere la mia solidarietà verso la signora Lautsi, che in questi anni ha subito offese, minacce e atti di vandalismo di ogni sorta. cose indegne di un paese civile. come si vede, i fondamentalisti non sono solo islamici.




Quoto. La mia tesi concerne proprio questo...la signora Lautsi ha sopportato stoicamente offese, ingiurie, minacce e altre cose assurde. Il problema è che qua non c'è nessuna religione ufficiale:cos'è, innalziamo sugli scudi la nostra Costituzione solo quando ci fa comodo?
E dire che sono profondamente credente e cattolica...
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