come volevasi dimostrare...
Crisi trasporti, piano dell'Eav
per privatizzare le aziende
Le voci circolano da mesi e ora le indiscrezioni raccolte da "Repubblica" le confermano: la privatizzazione delle aziende su ferro è nei piani dell'Eav, la holding regionale che gestisce il settore in crisi, oberato da centinaia di milioni di debiti. Mentre continuano le proteste dei viaggiatori per i disagi nella Circumvesuviana e nella Cumana, in seguito al mancato pagamento degli stipendi
di TIZIANA COZZI
È un dubbio che aleggia da mesi: la privatizzazione delle aziende del gruppo Eav (Ente autonomo Volturno). È lo spettro che agita i lavoratori ma sul quale si punta come vera occasione di rinascita. Voci che circolano da mesi e che ora indiscrezioni confermano: la liberalizzazione delle aziende su ferro della holding regionale è una certezza. Più vicina che mai.
Tra maggio e giugno del prossimo anno partiranno i bandi per mettere sul mercato Cumana, Circumvesuviana e MetroCampania nord Est. La società regionale Eav, che dal primo gennaio si fonderà in un’unica azienda, conserva per sé la gestione delle infrastrutture (rete e binari) e lo sviluppo degli investimenti. Viene ceduto invece l’esercizio, vale a dire i treni e i servizi (anche la manutenzione dei mezzi).
La Regione cede cioè un ramo della società Eav a privati. Partner che hanno già manifestato interesse e potrebbero partecipare alle gare del prossimo anno. Ci sono stati contatti con Nuovo Trasporto Viaggiatori (la società di Montezemolo e Gianni Punzo che proprio nei primi mesi del 2012 dovrebbe inaugurare Italo, primo treno privato sui binari dell’ alta velocità), Trenitalia (che ha già contatti con Palazzo Santa Lucia per il trasporto regionale), Ansaldo Breda (possibile candidato alla manutenzione del materiale rotabile).
L’interesse è stato manifestato anche da società internazionali, soprattutto francesi (tra cui la Ratp che gestisce il trasporto pubblico
a Parigi, detenuta al 100 per cento dallo Stato francese, già partner dell’azienda di trasporto di Genova Amt). È una manche tutta da giocare, all’apertura dei bandi e della gara d’appalto, si potrebbero scoprire anche altri concorrenti.
La prima novità arriverà tra meno di due mesi. Dal primo gennaio l’Eav (Ente autonomo Volturno) diventerà una società unica, l’azienda aveva annunciato a settembre la fusione tra le tre società e agli inizi del 2012 diventerà operativa. Poi toccherà al cambiamento radicale,
nel primo semestre del 2012 partiranno i bandi e si procederà all’appalto. Il modello è quello della Lombardia che qualche anno fa ha inaugurato la LeNord che gestisce le infrastrutture e la TreNord, che si occupa dei treni in partnership con Trenitalia.
È l’Unione europea a spingere per la liberalizzazione e la distinzione in due rami delle aziende a capitale pubblico, in modo che il trasporto pubblico si apra alla concorrenza. In realtà è una strategia che può portare un vantaggio immediato in un periodo di scarsità di risorse. Anche se l’obiettivo è risanare le aziende per renderle più appetibili, qualche dubbio destano le condizioni di Circumvesuviana e Sepsa che da mesi fanno i conti con le difficoltà finanziarie ma trasportano milioni di viaggiatori ogni anno.
Insomma, le incognite restano.
Il rischio è la svendita di aziende portate al limite della deriva e un probabile “spezzatino” delle linee. I nuovi azionisti potrebbero scegliere, ad esempio, nel caso della Circumvesuviana, solo la linea più redditizia, quella tra Napoli e Sorrento, e lasciare in balia del disastro le altre meno frequentate. «Non accadrà», ripete con insistenza chi lavora al piano. È già partito lo studio sul rendimento possibile delle aziende, in seguito allo scorporo del ramo dell’esercizio.
Intanto ieri è stato raggiunto l’accordo con le banche e l’amministratore unico Eav Nello Polese, si va verso la soluzione della vertenza. Gli stipendi arriveranno mercoledì, i treni (soprattutto Cumana e Circumflegrea) hanno viaggiato a singhiozzo, solo 4 mezzi sono risultati idonei, fanno sapere i sindacati. Per la Circumvesuviana, corse a regime soltanto nel pomeriggio.
(05 novembre 2011)
Fonte: Repubblica