Choc al Suor Orsola Benincasa - Studentessa muore durante l'esame.

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=stipone=
00venerdì 10 giugno 2011 14:28
Una studentessa di 22 anni è morta questa mattina per un problema cardiaco mentre stava sostenendo l'esame di Storia Contemporanea all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Evento che ha generato lo sgomento di amici, professori e colleghi.

Antonella Di Iorio, nata a Santa Maria Capua Vetere, nel 1988 e residente a Sparanise, in Provincia di Caserta, era iscritta al quarto anno di Scienze della formazione primaria. Un curriculum di studi brillante, era in corso con gli esami e prossima alla laurea.

L'autorità giudiziaria ha constatato il decesso per cause naturali e il magistrato ha già disposto il rilascio della salma. Il rettore del Suor Orsola Benincasa Lucio D'Alessandro, presente sul posto iniseme alla famiglia e alla psicologa dell'univerità Simona Collina ha espresso il suo cordoglio per questa «tragedia improvvisa che ha lasciato sgomento tutto il corpo decente e i dipendenti dell'università che hanno raggiunto il posto».

E si è detto disponibile e vicino alla famiglia per ogni eventualità.

Fonte il Mattino on-line.
romano88
00venerdì 10 giugno 2011 14:32
assurdo...
itreniavapore@
00venerdì 10 giugno 2011 14:53
Il Sistema miete un'altra vittima !

Ecco a cosa porta il tentativo di trasformare l'uomo in un congegno meccanico, OBBLIGATO A PRODURRE IL MASSIMO NEL MINOR TEMPO POSSIBILE... PERCHE' BISOGNA SEMPRE ARRIVARE PRIMA ... PERCHE' BISOGNA ESSERE SEMPRE I MIGLIORI ... PERCHE' IL MERCATO DEL LAVORO E' SATURO E BISOGNA ARRIVARCI IL PRIMA POSSIBILE ...

Così si finisce col suicidarsi lanciandosi dai balconi della facolta di Farmacia perchè non si ha il coraggio di confessare ai genitori ed al fidanzato di essere in stand by con gli esami ;
così si finisce per crepare dinanzi al professore invece di prendersi cura della propria patologia a casa , al sicuro , circondati dall'affetto dei propri cari .

Il Sistema ammazza !
Adri84
00venerdì 10 giugno 2011 15:04
Re:
itreniavapore@, 10/06/2011 14.53:

Il Sistema miete un'altra vittima !

Ecco a cosa porta il tentativo di trasformare l'uomo in un congegno meccanico, OBBLIGATO A PRODURRE IL MASSIMO NEL MINOR TEMPO POSSIBILE... PERCHE' BISOGNA SEMPRE ARRIVARE PRIMA ... PERCHE' BISOGNA ESSERE SEMPRE I MIGLIORI ... PERCHE' IL MERCATO DEL LAVORO E' SATURO E BISOGNA ARRIVARCI IL PRIMA POSSIBILE ...

Così si finisce col suicidarsi lanciandosi dai balconi della facolta di Farmacia perchè non si ha il coraggio di confessare ai genitori ed al fidanzato di essere in stand by con gli esami ;
così si finisce per crepare dinanzi al professore invece di prendersi cura della propria patologia a casa , al sicuro , circondati dall'affetto dei propri cari .

Il Sistema ammazza !



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)ginevra(
00venerdì 10 giugno 2011 15:09
Re:
itreniavapore@, 10/06/2011 14.53:

Il Sistema miete un'altra vittima !

Ecco a cosa porta il tentativo di trasformare l'uomo in un congegno meccanico, OBBLIGATO A PRODURRE IL MASSIMO NEL MINOR TEMPO POSSIBILE... PERCHE' BISOGNA SEMPRE ARRIVARE PRIMA ... PERCHE' BISOGNA ESSERE SEMPRE I MIGLIORI ... PERCHE' IL MERCATO DEL LAVORO E' SATURO E BISOGNA ARRIVARCI IL PRIMA POSSIBILE ...

Così si finisce col suicidarsi lanciandosi dai balconi della facolta di Farmacia perchè non si ha il coraggio di confessare ai genitori ed al fidanzato di essere in stand by con gli esami ;
così si finisce per crepare dinanzi al professore invece di prendersi cura della propria patologia a casa , al sicuro , circondati dall'affetto dei propri cari .

Il Sistema ammazza !



[SM=x43624]

sanimma
00venerdì 10 giugno 2011 15:37
ragazzi però non montiamo assurdità su questa tragedia
è una nostra scelta laurearci e frequentare l'università
io sono stata bocciata tante volte e non mi sono suicidata e non lo farò mai....
la ragazza di stamattina ha avuto un infarto fulminante...
non si ha per colpa degli esami...
non si poteva prevedere...
l'unica cosa che consiglio è questo, non strafare con lo studio e non metteresi mai in competizione con gli amici...
la vita è la cosa più importante
che tu possa riposare in pace e che i tuoi genitori possano superare con la forza che solo il signore può dargli questa tragedia
asgard423
00venerdì 10 giugno 2011 15:39
se aveva 1 malattia di cuore poteva morire in qualsiasi momento. nn è colpa degli esami, specie di quelli del suor orsola benincasa dai...
pupazza86
00venerdì 10 giugno 2011 15:43
Re:
itreniavapore@, 10/06/2011 14.53:

Il Sistema miete un'altra vittima !

Ecco a cosa porta il tentativo di trasformare l'uomo in un congegno meccanico, OBBLIGATO A PRODURRE IL MASSIMO NEL MINOR TEMPO POSSIBILE... PERCHE' BISOGNA SEMPRE ARRIVARE PRIMA ... PERCHE' BISOGNA ESSERE SEMPRE I MIGLIORI ... PERCHE' IL MERCATO DEL LAVORO E' SATURO E BISOGNA ARRIVARCI IL PRIMA POSSIBILE ...

Così si finisce col suicidarsi lanciandosi dai balconi della facolta di Farmacia perchè non si ha il coraggio di confessare ai genitori ed al fidanzato di essere in stand by con gli esami ;
così si finisce per crepare dinanzi al professore invece di prendersi cura della propria patologia a casa , al sicuro , circondati dall'affetto dei propri cari .

Il Sistema ammazza !



dai ma che c'entra il "sistema" adesso...

povera ragazza e poveri genitori... che tragedia.
(sAlly_88)
00venerdì 10 giugno 2011 15:47
La morte di una persona è sempre dolorosa, che avvenga a casa, all'università o in qualsiasi altro posto. Questa tragedia non credo sia avvenuta per la tensione dell'esame. Altrimenti quanti di noi avrebbero avuto la stessa sorte? Certo, c'è chi è più emotivo e chi lo è meno. Ma un infarto è una cosa ben più grave della tachicardia che magari ci prende la mattina dell'esame. Come ha detto sanimma, nessuno ci impone di frequentare l'università o di dare per forza tutti gli esami nei tempi stabiliti, quindi non si può proprio menzionare l'università come "responsabile" di quel che è accaduto.
E' morta una ragazza ed è terribile. Spero che riposi in pace.
nando85
00venerdì 10 giugno 2011 15:49
Re:
itreniavapore@, 10/06/2011 14.53:

Il Sistema miete un'altra vittima !

Ecco a cosa porta il tentativo di trasformare l'uomo in un congegno meccanico, OBBLIGATO A PRODURRE IL MASSIMO NEL MINOR TEMPO POSSIBILE... PERCHE' BISOGNA SEMPRE ARRIVARE PRIMA ... PERCHE' BISOGNA ESSERE SEMPRE I MIGLIORI ... PERCHE' IL MERCATO DEL LAVORO E' SATURO E BISOGNA ARRIVARCI IL PRIMA POSSIBILE ...

Così si finisce col suicidarsi lanciandosi dai balconi della facolta di Farmacia perchè non si ha il coraggio di confessare ai genitori ed al fidanzato di essere in stand by con gli esami ;
così si finisce per crepare dinanzi al professore invece di prendersi cura della propria patologia a casa , al sicuro , circondati dall'affetto dei propri cari .

Il Sistema ammazza !




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.pisicchio.
00venerdì 10 giugno 2011 16:15
Re:
=stipone=, 6/10/2011 2:28 PM:

Una studentessa di 22 anni è morta questa mattina per un problema cardiaco mentre stava sostenendo l'esame di Storia Contemporanea all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Evento che ha generato lo sgomento di amici, professori e colleghi.

Antonella Di Iorio, nata a Santa Maria Capua Vetere, nel 1988 e residente a Sparanise, in Provincia di Caserta, era iscritta al quarto anno di Scienze della formazione primaria. Un curriculum di studi brillante, era in corso con gli esami e prossima alla laurea.

L'autorità giudiziaria ha constatato il decesso per cause naturali e il magistrato ha già disposto il rilascio della salma. Il rettore del Suor Orsola Benincasa Lucio D'Alessandro, presente sul posto iniseme alla famiglia e alla psicologa dell'univerità Simona Collina ha espresso il suo cordoglio per questa «tragedia improvvisa che ha lasciato sgomento tutto il corpo decente e i dipendenti dell'università che hanno raggiunto il posto».

E si è detto disponibile e vicino alla famiglia per ogni eventualità.

Fonte il Mattino on-line.




Riflettiamo...

Riposi in pace
@MAYA@83
00venerdì 10 giugno 2011 16:17
che tragedia!
IMMA85
00venerdì 10 giugno 2011 16:36
mamma mia, ditemi che questa notizia è assurda! E'troppo scioccante per esser vera! [SM=x43607] morire per cause naturali a 22 anni è stroncante e straziante,chissa'forse aveva qualche mal formazione e non era a conoscenza.Che possa dall'aldila' star vicino ai suoi cari.
erikaarfe
00venerdì 10 giugno 2011 16:41
povera ragazza...
immagino allo strazio che ha lasciato andando via...

un fiore nel pieno della vita

le morti fanno sempre riflettere ma quando colpiscono coetanei è davvero pesante...
sanimma
00venerdì 10 giugno 2011 16:57
Re:
IMMA85, 10/06/2011 16.36:

mamma mia, ditemi che questa notizia è assurda! E'troppo scioccante per esser vera! [SM=x43607] morire per cause naturali a 22 anni è stroncante e straziante,chissa'forse aveva qualche mal formazione e non era a conoscenza.Che possa dall'aldila' star vicino ai suoi cari.




l'infarto può colpirti in qualsiasi momento della tua vita...anche mentre dormi...
...se ti colpisce quando sei giovani date le pulsazioni elevate del cuore, è letale, in pratica il cuore si spacca....


purtroppo molti anni fa è morta la sorella di una mia cara amica in questo modo assurdo....


non sono medico ma in casa ho mio padre che a 39 anni ha avuto tre infarti e per fortuna si è salvato...

e credo anche che ognuno di noi abbia un destino
si vede che la nostra giovane collega...oggi aveva un appuntamento con il destino...


però non scherzate sulla morte: quella battuta sugli esami del suor orsola non si può sentire...
la nostra è una facoltà tosta ma non possiamo dire che gli altri che sostengono altri esami in altre facoltà siano tutti stupidi o siano così facili...
stiamo parlando di una tragedia che si è consumata all'interno di una facoltà che dovrebbe far riflettere tante persone che dicono: se non vengo promossa voglio morire... [SM=x43607]
invece non si muore per un esame andato male
non si muore per amore
non si muore per il lavoro
ma si vive e basta...............


grazia.85
00venerdì 10 giugno 2011 17:42
è terribile morire così giovani, e poi all'improvviso. però trovo davvero inutile continuare a demonizzare "il sistema universitario"; non ha senso trovare una motivazione così sciocca per giustificare qualcosa di terribile, come la morte di questa ragazza. l'università prevede un percorso difficile, ma nessuno ci impone di essere i primi, di laurearci nei tempi migliori.. intanto le nostre chiacchiere, i nostri giudizi non valgono nulla, perchè una ragazzina è morta.. e non c'è una valida giustificazione a ciò
Topolino80
00venerdì 10 giugno 2011 17:43
Di studio non è mai morto nessuno e manco la morte di questa ragazza può essere imputata a ciò. Non conosciamo le cause, non possiamo giudicare,è successo all'università come poteva succedere nel treno, nel bus o a casa. Ciò che angoscia è la giovanissima età di questa ragazza. Dispiace davvero.
Selkis
00venerdì 10 giugno 2011 17:43
Re:
itreniavapore@, 10/06/2011 14:53:

Il Sistema miete un'altra vittima !

Ecco a cosa porta il tentativo di trasformare l'uomo in un congegno meccanico, OBBLIGATO A PRODURRE IL MASSIMO NEL MINOR TEMPO POSSIBILE... PERCHE' BISOGNA SEMPRE ARRIVARE PRIMA ... PERCHE' BISOGNA ESSERE SEMPRE I MIGLIORI ... PERCHE' IL MERCATO DEL LAVORO E' SATURO E BISOGNA ARRIVARCI IL PRIMA POSSIBILE ...

Così si finisce col suicidarsi lanciandosi dai balconi della facolta di Farmacia perchè non si ha il coraggio di confessare ai genitori ed al fidanzato di essere in stand by con gli esami ;
così si finisce per crepare dinanzi al professore invece di prendersi cura della propria patologia a casa , al sicuro , circondati dall'affetto dei propri cari .

Il Sistema ammazza !




Tragedia su GIURISTI FEDERICIANI: Utente muore d'ictus mentre scrive un post
Skogfrost
00venerdì 10 giugno 2011 18:12
Era malata di cuore.Non c'entrano esami,non c'entra l'università e probabilmente era a conoscenza sia lei che la famiglia della sua salute precaria.Se capitava in un bar,non potevamo dire che era colpa del caffè o del barista..
Topolino80
00venerdì 10 giugno 2011 18:15
Re: Re:
[SM=x2569604] [SM=x2569604] [SM=x2569604]
Selkis, 10/06/2011 17.43:




Tragedia su GIURISTI FEDERICIANI: Utente muore d'ictus mentre scrive un post




Ciccio_79
00venerdì 10 giugno 2011 18:23
Re: Re:
Selkis, 10/06/2011 17.43:




Tragedia su GIURISTI FEDERICIANI: Utente muore d'ictus mentre scrive un post




[SM=x43636] [SM=x43636]
(pollastro)
00venerdì 10 giugno 2011 18:42
Dal professor Prisco, ch mi prega di postare

Una tragedia presumibilmente spiegabile con una malattia della povera ragazza, nota o meno che fosse a lei e ai suoi familiari. Ha ragione chi dice qui che, se fosse accaduta al bar, non sarebbe stata imputabile al caffé che magari stava prendendo. La settimana prossima ho esami. Ne approfitterò per un discorsetto iniziale rasserenante: nello studio bisogna impegnarsi, certamente, ma non a prezzo della salute e della vita; e un esame non può essere preparato e sostenuto sotto tensione. Lo dirò ai miei studenti e ne prendo buona nota per me [SM=x43642] [SM=x43610]
@MAYA@83
00venerdì 10 giugno 2011 19:56
quoto le parole del professor prisco!non sappiamo se la ragazza fosse a conoscenza dei suoi problemi cardiaci...c'è un'immensa tristezza x una giovane vita che se ne va!
giusperito
00venerdì 10 giugno 2011 20:14
Con tutto il cordoglio di questo mondo, ma certe cose non si possono leggere.
Quale fretta metta quest'università non me lo riesco a spiegare. Abbiamo fuori corso ancora dell'ordinamento da 4 anni.
Poi era al Benincasa non da noi né ad Alcatraz.
Prof. agli esami dica ai suoi studenti che se non sanno gestire l'ansia questa non è la strada che fa per loro: commissario, pm, giudice penale, prefetto, lo stesso avvocato. Insomma se piangi come un ossesso\a per un esame e allora vai a raccogliere i pomodori.

La ragazza è vittima di altre situazioni. Questa è una società in cui l'emotività deve essere sempre compresa e giustificata quasi che fosse un diritto poter piangere ed andare in panico anche per un esame. C'è gente che va in crisi anche per storia del diritto penale (complementare da 80 pagine che chiacchiera su cose trite e ritrite), ma vi prego non c'è mai fine al ridicolo.
cucciolottastupenda
00venerdì 10 giugno 2011 20:55
Re:
giusperito, 10/06/2011 20.14:

Con tutto il cordoglio di questo mondo, ma certe cose non si possono leggere.
Quale fretta metta quest'università non me lo riesco a spiegare. Abbiamo fuori corso ancora dell'ordinamento da 4 anni.
Poi era al Benincasa non da noi né ad Alcatraz.
Prof. agli esami dica ai suoi studenti che se non sanno gestire l'ansia questa non è la strada che fa per loro: commissario, pm, giudice penale, prefetto, lo stesso avvocato. Insomma se piangi come un ossesso\a per un esame e allora vai a raccogliere i pomodori.

La ragazza è vittima di altre situazioni. Questa è una società in cui l'emotività deve essere sempre compresa e giustificata quasi che fosse un diritto poter piangere ed andare in panico anche per un esame. C'è gente che va in crisi anche per storia del diritto penale (complementare da 80 pagine che chiacchiera su cose trite e ritrite), ma vi prego non c'è mai fine al ridicolo.




io penso che l'università serva anche a formarti emotivamente perchè per la prima volta impari a saperti gestire...diciamo che sei solo contro tutti...non condivido quello che dici tu: quindi le persone ansiose non possono svolgere i lavori da te nominati?mi sembra una cavolata, se permetti!

giusperito
00venerdì 10 giugno 2011 21:12
Attenzione:
L'università non è preclusa agli ansiosi, ma deve essere il banco di prova della propria capacità di gestire se stessi sotto stress (uno stress minimo paragonato alle questioni "importanti" della vita).

Se durante il percorso universitario, lo studente non è in grado di gestire la tensione e, anzi, si lasci abbattere, si blocca o rinuncia, dimostra una sua incapacità a gestire ansia, stress e situazioni "critiche".
Ora un soggetto del genere non è idoneo a certe mansioni. Per esempio il concorso per commissario prevede prove psico-attitudinali dove uno psicologo e poi un funzionario di polizia mettono alla prova la capacità di gestire la tensione. Un commissario deve prendere decisioni operative in situazioni critiche e sotto stress, per non parlare dell'uso della pistola, come potrebbe un soggetto ansioso solamente immaginare di fare un lavoro del genere?
Lo stesso discorso può essere esteso a tante altre professioni. Un giudice penale o un pm che possono essere oggetto di minaccia, di intimidazione non può essere un soggetto ansioso.
Insomma l'avvocato delle assicurazioni e tutti quelli che si limitano a giocare con le carte sicuramente possono anche essere ansiosi fino al midollo, ma quelli che seguono cause penali o particolarmente complesse come possono reggere l'impatto con il pm e la parte civile? (basta ascoltare qlc udienza per rendersi conto dell'atteggiamento aggressivo delle parti e degli stessi giudici).

L'università può insegnarti (lo fa?) a gestire le emozioni, ma non è il suo compito. In generale certe situazioni si superano nel quotidiano con l'aiuto di uno psicoterapeuta o con il confronto diretto ed obbligato con la vita vissuta. In fondo l'università produce ansia solo perché solitamente si è troppo ben abituati prima, ma se ci pensi una bocciatura non compromette nulla e se ci pensi con tutto il rispetto ci sono esami per i quali se vai in ansia ti devi far vedere da uno bravo davvero un bel po'.
Poi possiamo fingere che dobbiamo proteggere gli ansiosi ed accudirli, ristorandoli dalle paure, ma sinceramente tra un chirurgo ansioso ed uno no, tra un poliziotto ansioso e uno, tra un prefetto ansioso e uno no, immagino chi tu sceglierai.
(pollastro)
00venerdì 10 giugno 2011 21:38
Dal professor Prisco, che mi prega di postare

Dal professore Prisaco, che mi prega di postare

In linea generale sono d'accordo con chi dice qui che la vita in genere è (anche) esercizio di autocontrollo, per cui bisogna imparare a tenere l'ansia a bada. All'università può accadere wswmpio di assistere a ingiustizie vere o presunte, di subirle, di andare in panico per stress da esame rigido o vissuto come tale e via dicendo. Ci sono però cose più gravi nella vita: da un indicibile dolore fisico, alla perdita irreparabile di un amore serio, alla scomparsa di persone care (e, per me, anche degli amatissimi cani che ho nel tempo avuto). La formazione è un percorso di guerra e bisogna imparare a gestirsi, perché - come giustamente dice giusperito - il lavoro poi non fa sconti... Nel caso specifico, o ci si è trovati di fronte ad una fatalità, o la ragazza sapeva di avere una malattia. Personalmente mi propongo ora due comportamenti: a) addolcire il più possibile l'atmosfera dell'esame (come però già faccio), che però deve restare tale, non una burletta. Affabilità, pazienza, buona educazione, ma rimane un esame; b) porre al preside il problema di un presidio di pronto soccorso, magari cogestito con la vicina (a Via Marina) "Orientale": mi chiedo infatti se la ragazza avrebbe potto salvarsi con un'immediata rianimazione, respirazione bocca a bocca, massaggio cardiaco, ecc... Ma è senno di poi, poveretta. Riposi in pace [SM=x43642]
Adri84
00venerdì 10 giugno 2011 21:42
Re:
giusperito, 10/06/2011 21.12:

Attenzione:
L'università non è preclusa agli ansiosi, ma deve essere il banco di prova della propria capacità di gestire se stessi sotto stress (uno stress minimo paragonato alle questioni "importanti" della vita).

Se durante il percorso universitario, lo studente non è in grado di gestire la tensione e, anzi, si lasci abbattere, si blocca o rinuncia, dimostra una sua incapacità a gestire ansia, stress e situazioni "critiche".
Ora un soggetto del genere non è idoneo a certe mansioni. Per esempio il concorso per commissario prevede prove psico-attitudinali dove uno psicologo e poi un funzionario di polizia mettono alla prova la capacità di gestire la tensione. Un commissario deve prendere decisioni operative in situazioni critiche e sotto stress, per non parlare dell'uso della pistola, come potrebbe un soggetto ansioso solamente immaginare di fare un lavoro del genere?
Lo stesso discorso può essere esteso a tante altre professioni. Un giudice penale o un pm che possono essere oggetto di minaccia, di intimidazione non può essere un soggetto ansioso.
Insomma l'avvocato delle assicurazioni e tutti quelli che si limitano a giocare con le carte sicuramente possono anche essere ansiosi fino al midollo, ma quelli che seguono cause penali o particolarmente complesse come possono reggere l'impatto con il pm e la parte civile? (basta ascoltare qlc udienza per rendersi conto dell'atteggiamento aggressivo delle parti e degli stessi giudici).

L'università può insegnarti (lo fa?) a gestire le emozioni, ma non è il suo compito. In generale certe situazioni si superano nel quotidiano con l'aiuto di uno psicoterapeuta o con il confronto diretto ed obbligato con la vita vissuta. In fondo l'università produce ansia solo perché solitamente si è troppo ben abituati prima, ma se ci pensi una bocciatura non compromette nulla e se ci pensi con tutto il rispetto ci sono esami per i quali se vai in ansia ti devi far vedere da uno bravo davvero un bel po'.
Poi possiamo fingere che dobbiamo proteggere gli ansiosi ed accudirli, ristorandoli dalle paure, ma sinceramente tra un chirurgo ansioso ed uno no, tra un poliziotto ansioso e uno, tra un prefetto ansioso e uno no, immagino chi tu sceglierai.



ma il pippone è partito dal commento dell'esaltato?
no perchè sembra a chiaro a tutti che questa povera ragazza poteva morire a causa di qualsiasi tipo di emozione,se il suo è stato un problema cardiaco
sinceramente trovo il discorso fuori luogo,ma parecchio


|psiche84|
00venerdì 10 giugno 2011 21:44
Re:
giusperito, 10/06/2011 20.14:

Con tutto il cordoglio di questo mondo, ma certe cose non si possono leggere.
Quale fretta metta quest'università non me lo riesco a spiegare. Abbiamo fuori corso ancora dell'ordinamento da 4 anni.
Poi era al Benincasa non da noi né ad Alcatraz.
Prof. agli esami dica ai suoi studenti che se non sanno gestire l'ansia questa non è la strada che fa per loro: commissario, pm, giudice penale, prefetto, lo stesso avvocato. Insomma se piangi come un ossesso\a per un esame e allora vai a raccogliere i pomodori.

.




Concordo con te..però solo sul fatto che certe cose non si possono leggere proprio [SM=x43827]

Il tuo discorso regge fino ad un certo punto.
Sembra quasi che per fare determinati lavori(quarda caso hai segnato quelli più affascinanti)si debba essere delle macchine.
Ovvio che gli stati d'ansia vanno gestiti,ma si superano anche senza un aiuto psicologico:basterebbe solo ricordarsi che un esame è una semplice verifica di ciò che hai studiato,stop!
Poi ci sono campi dell'emotività che non vanno letti necessariamente come debolezza umana.Tutto sta nel saperla gestire e dosare al meglio,facendola diventare una fonte di ricchezza.
L'università non ci forma emotivamente,anzi..la maggior parte degli studenti che vedo sono dei rincitrulliti,a differenza,invece, di quei ragazzini che dopo le superiori si trovano un lavoro e se la sanno cavare molto meglio in tante altre situazioni.
Le sfide della vita sono ben altre.

In ogni caso la ragazza è morta per un infarto e come hanno scritto gli altri poteva venirle anche al bar con gli amici o mentre faceva l'amore col fidanzato.
(antomar)
00venerdì 10 giugno 2011 21:48
Re:
giusperito, 10/06/2011 21.12:

Attenzione:
L'università non è preclusa agli ansiosi, ma deve essere il banco di prova della propria capacità di gestire se stessi sotto stress (uno stress minimo paragonato alle questioni "importanti" della vita).

Se durante il percorso universitario, lo studente non è in grado di gestire la tensione e, anzi, si lasci abbattere, si blocca o rinuncia, dimostra una sua incapacità a gestire ansia, stress e situazioni "critiche".
Ora un soggetto del genere non è idoneo a certe mansioni. Per esempio il concorso per commissario prevede prove psico-attitudinali dove uno psicologo e poi un funzionario di polizia mettono alla prova la capacità di gestire la tensione. Un commissario deve prendere decisioni operative in situazioni critiche e sotto stress, per non parlare dell'uso della pistola, come potrebbe un soggetto ansioso solamente immaginare di fare un lavoro del genere?
Lo stesso discorso può essere esteso a tante altre professioni. Un giudice penale o un pm che possono essere oggetto di minaccia, di intimidazione non può essere un soggetto ansioso.
Insomma l'avvocato delle assicurazioni e tutti quelli che si limitano a giocare con le carte sicuramente possono anche essere ansiosi fino al midollo, ma quelli che seguono cause penali o particolarmente complesse come possono reggere l'impatto con il pm e la parte civile? (basta ascoltare qlc udienza per rendersi conto dell'atteggiamento aggressivo delle parti e degli stessi giudici).

L'università può insegnarti (lo fa?) a gestire le emozioni, ma non è il suo compito. In generale certe situazioni si superano nel quotidiano con l'aiuto di uno psicoterapeuta o con il confronto diretto ed obbligato con la vita vissuta. In fondo l'università produce ansia solo perché solitamente si è troppo ben abituati prima, ma se ci pensi una bocciatura non compromette nulla e se ci pensi con tutto il rispetto ci sono esami per i quali se vai in ansia ti devi far vedere da uno bravo davvero un bel po'.
Poi possiamo fingere che dobbiamo proteggere gli ansiosi ed accudirli, ristorandoli dalle paure, ma sinceramente tra un chirurgo ansioso ed uno no, tra un poliziotto ansioso e uno, tra un prefetto ansioso e uno no, immagino chi tu sceglierai.



Mi permetto di dissentire perchè nessun test psicologico, per quanto approfondito sia, puòò prevedere come reagisce una persona a determinati stimoli (perchè l'istinto è qualcosa di ingovernabile) e se nutri l'illusione che tu sia in grado di farlo perchè magari nella vita hai affrontato qualcosa che magari i tuoi coetanei ancora devono affrontare, o perchè hai lavorato durante il percorso universitario e tu sei laureato nei tempi con il massimo ,o perchè semplicemente ti senti un superuomo bla bla bla permettimi ma resti un illuso [SM=x43812]...
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