Cerca di far uccidere la madre dall' amica perche' ha ancora tempo per laurearsi...

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Astronascente86
00sabato 26 giugno 2010 21:08
BORDIGHERA (IMPERIA) - Assieme all'amica del cuore avrebbe pianificato l'uccisione della madre, sembra per non essere costretta e rivelarle di essere molto lontana dalla laurea, oltre che per intascare l'eredità.

Con l'accusa di tentato omicidio in concorso, i carabinieri di Bordighera hanno arrestato Federica Bellone, 26 anni, studentessa di giurisprudenza al polo universitario di Imperia, e la sua amica Chiara Cortese Pellin, 29 anni, milanese, volontaria della Croce Rossa Italiana. Federica avrebbe affidato il compito di uccidere la madre Paola Berselli, 56 anni, a Chiara. Ma il piano è fallito: la madre, aggredita da Chiara in casa, si è ben difesa e l'ha messa in fuga.

La sera di giovedì scorso Chiara Cortese Pellin si era presentata alla porta di Paola Berselli, in un alloggio in centro a Bordighera, con la scusa di avere un appuntamento con Federica. Nella borsa, però, aveva l'occorrente per compiere il delitto: un batticarne, un coltello da macellaio e un paio di guanti di lattice. Una volta dentro l'appartamento, aveva chiesto alla padrona di casa un bicchiere d'acqua, e si era allontanata in bagno. Qui aveva tirato fuori dalla borsa coltello e batticarne, e indossato i guanti di lattice. Poi aveva raggiunto la vittima designata in cucina.

Le era arrivata alle spalle, con il batticarne pronto a colpire. Ma la donna, forse avvertendo la presenza di Chiara dietro di sé, si è voltata di scatto, evitando il colpo mortale. Ferita solo di striscio, si era poi difesa con tutte le sue forze, riuscendo a mettere in fuga la donna più giovane. Poi aveva raggiunto il pronto soccorso, si era fatta medicare a aveva chiamato il 112, raccontando tutto ai carabinieri, fornendo loro anche il nome di chi aveva cercato di ammazzarla. I militari hanno arrestato Chiara Cortese Pellin mentre cercava di tornare in treno a Milano, da dove era partita quella stessa mattina. Interrogata dal sostituto procuratore Marco Zocco per oltre tre ore, alla fine la giovane è crollata, rivelando il piano criminoso.

E incolpando l'amica Federica, figlia della mancata vittima. La studentessa è stata rintracciata ieri sera, a Bordighera, anche lei mentre si preparava alla fuga. Ha negato tutto, ma la confessione dell'amica la inchioderebbe. Sembra che il progetto di uccidere la madre, inoltre, non fosse recente, ma che Federica avesse già cercato di assoldare altri due killer, uno dei quali pakistano. Ma all'ultimo momento entrambi si erano tirati indietro. Ora Federica si trova in carcere a Genova Pontedecimo, mentre Chiara Cortese Pellin ha ottenuto gli arresti domiciliari.

fonte: ansa

carmine88.
00domenica 27 giugno 2010 00:11
da brividi...follia....
EMILIO885
00domenica 27 giugno 2010 00:32
O.O
paco.84
00domenica 27 giugno 2010 00:40
pazzia allo stato puro.
Helios81
00domenica 27 giugno 2010 02:08


tutto ciò è fantastico...


cmq veramente la gente non sta bene...
.ClaudiaP.
00domenica 27 giugno 2010 02:21
Re:
Astronascente86, 26/06/2010 21.08:

BORDIGHERA (IMPERIA) - Assieme all'amica del cuore avrebbe pianificato l'uccisione della madre, sembra per non essere costretta e rivelarle di essere molto lontana dalla laurea, oltre che per intascare l'eredità.

Con l'accusa di tentato omicidio in concorso, i carabinieri di Bordighera hanno arrestato Federica Bellone, 26 anni, studentessa di giurisprudenza al polo universitario di Imperia, e la sua amica Chiara Cortese Pellin, 29 anni, milanese, volontaria della Croce Rossa Italiana. Federica avrebbe affidato il compito di uccidere la madre Paola Berselli, 56 anni, a Chiara. Ma il piano è fallito: la madre, aggredita da Chiara in casa, si è ben difesa e l'ha messa in fuga.

La sera di giovedì scorso Chiara Cortese Pellin si era presentata alla porta di Paola Berselli, in un alloggio in centro a Bordighera, con la scusa di avere un appuntamento con Federica. Nella borsa, però, aveva l'occorrente per compiere il delitto: un batticarne, un coltello da macellaio e un paio di guanti di lattice. Una volta dentro l'appartamento, aveva chiesto alla padrona di casa un bicchiere d'acqua, e si era allontanata in bagno. Qui aveva tirato fuori dalla borsa coltello e batticarne, e indossato i guanti di lattice. Poi aveva raggiunto la vittima designata in cucina.

Le era arrivata alle spalle, con il batticarne pronto a colpire. Ma la donna, forse avvertendo la presenza di Chiara dietro di sé, si è voltata di scatto, evitando il colpo mortale. Ferita solo di striscio, si era poi difesa con tutte le sue forze, riuscendo a mettere in fuga la donna più giovane. Poi aveva raggiunto il pronto soccorso, si era fatta medicare a aveva chiamato il 112, raccontando tutto ai carabinieri, fornendo loro anche il nome di chi aveva cercato di ammazzarla. I militari hanno arrestato Chiara Cortese Pellin mentre cercava di tornare in treno a Milano, da dove era partita quella stessa mattina. Interrogata dal sostituto procuratore Marco Zocco per oltre tre ore, alla fine la giovane è crollata, rivelando il piano criminoso.

E incolpando l'amica Federica, figlia della mancata vittima. La studentessa è stata rintracciata ieri sera, a Bordighera, anche lei mentre si preparava alla fuga. Ha negato tutto, ma la confessione dell'amica la inchioderebbe. Sembra che il progetto di uccidere la madre, inoltre, non fosse recente, ma che Federica avesse già cercato di assoldare altri due killer, uno dei quali pakistano. Ma all'ultimo momento entrambi si erano tirati indietro. Ora Federica si trova in carcere a Genova Pontedecimo, mentre Chiara Cortese Pellin ha ottenuto gli arresti domiciliari.
fonte: ansa





[SM=x43624] colei che ha dato mandato sta in carcere,
mentre colei che di fatto ha TENTATO l'omicidio, ha ottenuto gli arresti domiciliari [SM=x43624]
louren86
00domenica 27 giugno 2010 02:48
è assurdo...
mi è venuta la voglia di abbracciare la mia mamma!!!!
Paperino!
00domenica 27 giugno 2010 03:58
Cioè, quella pazza assassina che va girando con guanti in lattice e coltelli da macellaio sta libera????????
Arresti domiciliari?????????????????
Io voglio sapere con che motivazioni il giudice ha concesso una misura cautelare del genere.
Izzie86
00domenica 27 giugno 2010 08:47
Ma stiamo scherzando??????? o.O
Sono proprio senza parole!!!!! Ma la gente davvero non sta bene e ha problemi mentali seriiiiiiiiiiii!!!
Ma come si può solo pensare di fare una cosa del genere????? O__O E per che cosa poi?? Per una stupida laurea?? E' davvero sconcertante!!!! Spero ke restino in carcere a vita tutte e due!!! Una peggio dell'altra!! Non ci sono proprio giustificazioni per una cosa del genere, ne motivazioni ke tengano!
|Lyuba|
00domenica 27 giugno 2010 12:25
Re:
Izzie86, 27/06/2010 8.47:

Ma stiamo scherzando??????? o.O
Sono proprio senza parole!!!!! Ma la gente davvero non sta bene e ha problemi mentali seriiiiiiiiiiii!!!
Ma come si può solo pensare di fare una cosa del genere????? O__O E per che cosa poi?? Per una stupida laurea?? E' davvero sconcertante!!!! Spero ke restino in carcere a vita tutte e due!!! Una peggio dell'altra!! Non ci sono proprio giustificazioni per una cosa del genere, ne motivazioni ke tengano!




Come si diceva in un famoso spot: "si, e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata...?!" [SM=x43674]







Giubo
00domenica 27 giugno 2010 22:48
Re:
Paperino!, 27/06/2010 3.58:

Cioè, quella pazza assassina che va girando con guanti in lattice e coltelli da macellaio sta libera????????
Arresti domiciliari?????????????????
Io voglio sapere con che motivazioni il giudice ha concesso una misura cautelare del genere.




evidentemente avrà escluso il pericolo di reiterazione del reato....
Okki Verdi87
00domenica 27 giugno 2010 23:40
[SM=x43628]
Dio li fa e poi li accoppia!!!
La madre della mandante è un fenomeno! [SM=x43604]
stepa19
00lunedì 28 giugno 2010 01:54
no....accussì nun se po campà [SM=x43674]
OneOfTheesedays
00lunedì 28 giugno 2010 15:26
mi ricorda pietro maso -_-'

it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Maso

ViTAnUeVa
00lunedì 28 giugno 2010 15:53
Re: Re:
Giubo, 27/06/2010 22.48:




evidentemente avrà escluso il pericolo di reiterazione del reato....




la volontaria della croce rossa ha tentato l'omocidio per ottemperare ad un compito assegnatole dall'amica [SM=x43628]
sanimma
00lunedì 28 giugno 2010 16:13
che amarezza
ma questi veramente stanno fuori con il cervello
io non ucciderei mai i miei genitori per soldi e poi mia mamma non mi assilla sul tempo della laurea
non credo neanche sua madre........
Okki Verdi87
00lunedì 28 giugno 2010 16:18
Re:
sanimma, 28/06/2010 16.13:

che amarezza
ma questi veramente stanno fuori con il cervello
io non ucciderei mai i miei genitori per soldi e poi mia mamma non mi assilla sul tempo della laurea
non credo neanche sua madre........




Magari l'assillava pure ma ciò non giustifica il gesto.. [SM=x43606]
In alcuni casi i genitori non sbagliano neanche a pressare i figli: li vedi dalla mattina alla sera senza far niente e quando dovrebbero essere prossimi alla laurea scopri che stanno ancora ai primi esami.
sanimma
00lunedì 28 giugno 2010 18:01
ma infatti io non giustifico il gesto della figlia, anzi lo condanno,
ma credimi se sei in un periodo no più le persone ti assillano e tu più desisti dallo studiare, credimi ho qualche anno in più, e l'esperiennza insegna....
forse io sarò fortunata, ma siccome mi pago testi e tasse i miei genitori non mi dicono proprio niente, anzi se la vuoi tutta non mi hanno detto mai niente neanche quando non lavoravo
Okki Verdi87
00lunedì 28 giugno 2010 18:23
Re:
sanimma, 28/06/2010 18.01:

ma infatti io non giustifico il gesto della figlia, anzi lo condanno,
ma credimi se sei in un periodo no più le persone ti assillano e tu più desisti dallo studiare, credimi ho qualche anno in più, e l'esperiennza insegna....
forse io sarò fortunata, ma siccome mi pago testi e tasse i miei genitori non mi dicono proprio niente, anzi se la vuoi tutta non mi hanno detto mai niente neanche quando non lavoravo




Anche io ho avuto un periodo no all'università e nella vita privata ma i miei non mi hanno mai detto niente, solo incoraggiata.
Ci sono però persone che vivono perennemente in questi "periodi no" e si crogiolano nell'ozio.
sanimma
00martedì 29 giugno 2010 10:27
ma non ti fermare mai all'apparenza non puoi conoscere cosa c'è dietro un periodo no di una persona, è facile giudicare dall'esterno
Giubo
00martedì 29 giugno 2010 14:51
Re: Re: Re:
ViTAnUeVa, 28/06/2010 15.53:




la volontaria della croce rossa ha tentato l'omocidio per ottemperare ad un compito assegnatole dall'amica [SM=x43628]




la mia era una battuta ovviamente...certe decisioni non le capirò mai
(Hydra)
00mercoledì 30 giugno 2010 18:25


- «Il mio amore è più grande delle accuse»

«Perdono mia figlia che mi voleva
uccidere con la sua amica»

La lettera della madre aggredita



BORDIGHERA (Imperia) — Poche righe, scritte a mano. Con una calligrafia decisa che è l’impronta del temperamento di chi le ha pensate e legate a qualcosa che è più di una speranza: «Io non credo che sia stata Federica. In ogni caso, anche se davvero fosse stata lei a chiedere di fare quello che mi è stato fatto, le sto vicino e la perdono. In questi anni abbiamo vissuto tanti momenti difficili insieme».

Il momento che Paola Berselli sta però vivendo nella sua casa di Bordighera da quando l’amica del cuore di sua figlia ha cercato di ucciderla con un coltello e un batticarne è così difficile da volerlo cancellare. Federica «Kikka» Bellone, la sua secondogenita, una laurea annunciata che esisteva solo nella menzogna raccontata dalla ventiseienne alla madre fino alla vigilia della tesi, è accusata di aver armato la mano di Chiara Cortese Pellin, 28 anni, che giovedì sera l’ha aggredita.
Così lei, poche ore prima dell’udienza per la convalida del fermo della figlia, ha scritto su un foglietto quello che negli ultimi giorni ha ripetuto ai pochi che ha voluto attorno nella sua casa gialla chiusa al mondo come un fortino. L’ha piegato in quattro e l’ha consegnato all’avvocato di Federica perché le facesse sapere che non crede alle accuse che le sono state mosse dall’amica e che in ogni caso il suo amore di mamma è più grande di ogni cosa. Ma quelle poche righe Paola Berselli le ha scritte anche perché la figlia potesse uscire al più presto dal carcere di Genova Pontedecimo. Almeno questa sua ultima speranza si è concretizzata: al termine dell’interrogatorio di garanzia, durante il quale Federica si avvalsa della facoltà di non rispondere, il gip Maria Grazia Leopardi ha accolto la richiesta di arresti domiciliari presentata dall’avvocato Alessandro Moroni perché non c’è rischio di reiterazione di reato.

Federica da ieri è a San Remo, nella casa del nonno e del padre con il quale non aveva più rapporti da quasi vent’anni. La stessa casa dove proprio il genitore, Mauro Vincenzo Bellone, 56 anni, promotore finanziario, ha appena finito di scontare a sua volta i domiciliari in seguito a una condanna per truffa. La sua amica e compagna Chiara, ex bambinaia e volontaria della Croce Rossa, invece, dopo aver confessato il tentato omicidio e aver accusato Federica di essere stata al suo fianco nel pianificare il gesto folle, è ospite di parenti in provincia di Cuneo.

Il legame tra le due ragazze, un rapporto che va oltre l’amicizia e che mamma Paola non approvava, rimane sullo sfondo. Al centro della vicenda sulla quale indagano i carabinieri di Bordighera c’è invece la bugia che Federica ha raccontato in famiglia per giorni, mesi, anni: per venerdì scorso la madre aveva organizzato la festa di laurea della figlia, ma la ragazza, studentessa di Giurisprudenza, da tre anni ormai non dava più esami. Una bugia pesante al punto da essere coperta alla vigilia della falsa laurea con un gesto così estremo? I precedenti, da Stefano Diamante in poi non mancano, ma forse le due ragazze puntavano anche ad ereditare i soldi della donna, figlia a sua volta di una famiglia benestante ed ex dirigente di una società specializzata in forniture alimentari per il settore della ristorazione. Un’ipotesi alla quale però gli investigatori non credono fino in fondo.

Indagano invece sui contatti che Chiara avrebbe avuto con due possibili «sicari» prima di decidere di aggredire in prima persona la mamma di Federica: due giovani residenti in provincia di Varese, uno italiano, l’altro di origini pachistane. A loro la giovane avrebbe dato 32 mila euro, un anticipo di una somma ben più consistente mai intascata dopo il rifiuto dei due di portare a termine il piano omicida. A casa di uno di loro i carabinieri hanno trovato duemila euro in contanti.
Ma anche un’auto comprata di recente forse proprio con il denaro ottenuto. Fonti investigative dicono che la prima a implorare dal carcere il perdono della madre sia stata Federica. Anche in questo caso attraverso un biglietto la cui esistenza è stata però negata dal difensore della ragazza: una richiesta di perdono, del resto, equivarrebbe a un’ammissione di colpa. Di certo ci sono le lacrime della giovane davanti al biglietto della madre, prima e poi durante l’interrogatorio di garanzia: quando l’ha letto s’è commossa.



pacovarra
00mercoledì 30 giugno 2010 21:55
che gentaglia
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