Bimba dimenticata in auto: Elena è morta
La mamma di Elena: il padre non è colpevole, non si fermava mai
Elena Petrizzi, la bimba di 22 mesi dimenticata il 18 maggio in auto per 5 ore dal padre che era andato al lavoro a Teramo, e' morta: la morte cerebrale e' stata dichiarata alle 17, quella "giuridica" e ufficiale sei ore dopo, alle 23, una volta finito il periodo di osservazione previsto dalla legge.
Ancona, 22-05-2011
Elena Petrizzi, la bimba di 22 mesi dimenticata il 18 maggio in auto per 5 ore dal padre che era andato al lavoro a Teramo, e' morta: la morte cerebrale e' stata dichiarata alle 17, quella "giuridica" e ufficiale sei ore dopo, alle 23, una volta finito il periodo di osservazione previsto dalla legge.
Le sue condizioni, gia' gravi all'arrivo al presidio materno-infantile Salesi di Ancona, erano peggiorate ieri e ancora oggi, alle 13, tanto che un elettroencefalogramma a quell'ora era risultato piatto. I genitori hanno dato il consenso al prelievo degli organi.
Stanchi e tirati i volti dei medici dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona. "In 23 anni - si e' lasciata sfuggire la coordinatrice delle attivita' di trapianto e donazione Francesca De Pace - non mi era mai capitata una bambina cosi' piccola": Elena e' la piu' giovane donatrice in assoluto delle Marche, una delle piu' giovani in Italia. Donera' il cuore, il fegato e i reni, anche se a decidere sara' "il tavolo operatorio".
Il prelievo comincera' a breve. Non si conosce la destinazione degli organi: "c'e' un grande bisogno di organi pediatrici - spiega la dott. De Pace -. Sappiamo solo che c'e' un bambino di un anno a cui serve il fegato e uno di meno di un anno che ha bisogno di un cuore".
"Bisogna ammirare tantissimo il gesto di questi genitori - ha aggiunto -, perche' da questa morte nasce la vita, una nuova speranza. Un gesto prezioso che forse riuscira' a far superare questa tragedia".
I genitori di Elena sono rimasti al suo fianco fino all'ultimo. Il padre, Lucio Petrizzi, docente alla Facolta' di Veterinaria di Teramo, oltre al dolore e al rimorso dovra' affrontare anche l'accusa di omicidio colposo. Ieri pomeriggio ad Ancona e' arrivato anche il pm di Teramo Bruno Auriemma.
La sua compagna Chiara Sciarrini, all'ottavo mese di gravidanza di un'altra bimba, si schiera al suo fianco senza esitazione: quello che e' successo "puo' capitare ad ognuno di noi, perche' non ci si ferma mai".
E Lucio, "un padre esemplare", che adorava la figlioletta, "non si fermava mai perche' si preoccupava di me, della mia gravidanza e della piccola Elena". "Io non ho mai accusato Lucio e mai lo faro' - ha detto ieri pomeriggio, circondata da alcuni familiari e dai medici del Salesi - perche' lui non e' colpevole di niente. Elena adorava il suo papa', la sua prima parola e' stata 'ba-ba"'.
Ai piani inferiori del Salesi, tutti allegri e colorati perche' il Salesi e' l"'ospedaletto", il nosocomio dove i bambini vengono a nascere e a curarsi. Ci sono molti fiocchi rosa e celesti appesi alle porte. Sara' in uno simile a questi che Chiara potra' forse trovare un po' di consolazione.
Secondo il responsabile della Rianimazione pediatrica Fabio Santelli, la situazione di Elena era "grave fin dall'inizio e ha avuto un'evoluzione progressiva a livello cerebrale". Il cervello, l'organo piu' colpito, dovrebbe essere al centro dell'esame autoptico.
A causare il pesante quadro clinico, sempre secondo Santelli, ci sono stati vari fattori, come il lungo periodo trascorso dalla piccola immobile sul seggiolino dell'auto del papa', e la temperatura elevata.
Che ne pensate di questo crescendo di storie di bambini dimenticati?
Colpa della vita frenetica? Dei genitori che non sanno essere più genitori?