Antonella Ferrari

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Giubo
00lunedì 13 gennaio 2003 18:00
Tra poco a Centovetrine tornerà finalmente Antonella Ferrari, bravissima attrice che ha fatto parlare di sé in quanto è il primo caso di disabile impiegato in una fiction, mescolando realtà e finzione.
Antonella, che fin da sempre ha sognato di far parte del mondo dello spettacolo, ha studiato danza fin da bambina, ma a soli 11 anni la sclerosi multipla, che pure le è stata diagnosticata solo nel ’99, ha cominciato a fare sentire i primi, lenti ma dolorosi sintomi, e così è stata costretta ad appendere le scarpette la chiodo, ma non a rinunciare al suo grande sogno, fare parte di questo mondo dello spettacolo, così stupendo quanto spietato nelle sue leggi, ripiegando sulla recitazione.
Ma non è stato facile: “Sei troppo carina per fare l’handicappata”, ecco la risposta che le veniva data ai provini, nella convinzione ottusa che il vero invalido metta tristezza, che si possa essere attori anche nel fingere di provare il dramma della malattia.
Eppure questa ragazza non ha mai smesso di crederci, e alla fine è arrivata per lei la notorietà con Centovetrine.
Una notorietà che però sembra essere sparita. Il grande pubblico sembra essersi dimenticato di lei, tanto coraggiosa quanto simpatica, alla mano, alla faccia della convinzione di cui sopra.
Io, sia pure via chat, ho avuto la fortuna di conoscerla, e l’estate scorsa anche di parlarle al telefono. A Ischia è stata festeggiata come i grandi divi hollywoodiani che di tanto in tanto scelgono l’Isola verde come paradiso di fuga e di riposo.
Io continuo a guardare Centovetrine, ho anche fatto la comparsa, ma non vi nascondo che ero anche un po’ triste quando a settembre sono stato a Torino; speravo tanto di vedere anche lei, e non è stato così(ma le ho promesso che la mia vita non finirà senza che ci saremo mai incontrati) e soprattutto perché ho avuto la fondata sensazione, poi confermata, che là tutt’intorno la si fosse dimenticata, come uno dei tanti personaggi che entrano ed escono, una dei tanti estranei che si incontrano per la strada e poi spariscono.
Ma lei non è così! Lei non può essere dimenticata, e io sono convinto che la sua forza e la sua tenacia alla fine avranno ragione. Nel frattempo posso solo starle vicino come amico, sia pure lontano mille miglia.

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