Addio a tutti i reati più piccoli (saranno archiviati senza processo)

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Koogar
00mercoledì 22 febbraio 2012 13:03
Piccoli reati addio. Archiviati dal giudice senza arrivare al processo. Niente più primo, secondo, terzo grado. Un decreto per dire che non hanno né il peso né il valore per meritare ore di dibattimento. Proprio perché sono piccoli e occasionali reati. Perché hanno un valore economico modesto. Perché possono essere "perdonati". Alla Camera stanno per approvare un nuovo articolo del codice di procedura penale, il 530bis, il "proscioglimento per particolare tenuità del fatto". Il relatore, il pd Lanfranco Tenaglia, fa l'esempio del furto della mela: "Se la rubo in un supermercato è un furto, ma il danno per il proprietario è tenue. Ma se la rubo alla vecchietta che ne ha comprate tre, quel fatto non sarà tenue". La Lega lo ha già battezzato legge "svuota-processi" dopo quella svuota-carceri. Ribatte la pd Donatella Ferranti: "È un articolo rivoluzionario, una pietra miliare sulla via della depenalizzazione". Basta leggere il testo: "Il giudice pronuncia sentenza di proscioglimento quando, per le modalità della condotta, la sua occasionalità e l'esiguità delle sue conseguenze dannose o pericolose, il fatto è di particolare tenuità". Chi commette reati di frequente è fuori. Fuori rapine, omicidi, sequestri, violenze sessuali. Il giudice archivia e avvisa la parte offesa che può utilizzare il decreto per rivalersi in sede civile.

Furto al supermercato
Di un capo di biancheria, reggiseno, slip, maglietta intima. Forzando e sganciando la placchetta anti-taccheggio. Il ladro viene scoperto e fermato. Il suo, codice alla mano, è un furto aggravato con violenza sulle cose, a stare agli articoli 624 e 625 del codice penale la persona rischia da uno a sei anni. Ma il giudice prende in mano il caso, valuta innanzitutto l'esiguo valore dell'oggetto portato via, poi si documenta e soppesa la personalità e la storia del soggetto che ha commesso il furto. Scopre che si tratta della prima volta. Il suo non è un reato abituale. Decide di archiviare per la "tenuità del fatto".

Assegni trafugati
Un commerciante in difficoltà economiche e strozzato dagli usurai incassa un assegno di cento euro senza andare troppo per il sottile. Lo riutilizza pagando un fornitore. Purtroppo l'assegno arriva da un furto e il commerciante rischia, come ricettatore e in base all'articolo 648 del codice penale, da due a otto anni di reclusione. Ma se davanti al giudice riesce a dimostrare la sua buona fede, rivela le sue difficoltà, documenta che nella sua vita professionale non è mai incorso in un simile incidente, potrà evitare il processo e ottenere un'archiviazione.

I beni pubblici
Telefonate private di due dipendenti da un ministero di Roma. Nel quale è in corso un'inchiesta proprio per evitare questi abusi. Il primo chiama una volta New York perché suo figlio, che vive lì, è gravemente malato. Il secondo telefona ogni giorno, e a lungo, alla fidanzata che vive a Milano. Il codice, all'articolo 314, punisce il peculato dai tre ai dieci anni. La prima persona potrà fruire di un'archiviazione perché il suo è un "piccolo" reato, una sola chiamata e per ragioni gravi. Il secondo andrà incontro al suo processo perché abusa quotidianamente e di nascosto di un bene pubblico.

Lite di condominio
In un appartamento vive una coppia di coniugi. In quello accanto un gruppo di studenti che spesso invitano gli amici e si divertono fino a notte fonda. Un giorno, dopo l'ennesima nottata, scoppia una lite furibonda in cui volano parole grosse e si arriva alle mani. I vicini si allarmano e chiamano la polizia. Scatta una denuncia per minaccia e violenza privata contro i coniugi. Il 612 prevede il carcere fino a un anno e la procedibilità d'ufficio. Passa qualche giorno e i ragazzi chiedono scusa. Il fatto è isolato, occasionale, non ha precedenti. Il giudice archivia pure questo "piccolo" reato.

Armi dimenticate
Un fucile vecchio, ma funzionante, scoperto in soffitta dalla polizia durante un controllo. Ma il proprietario della casa dice di non saperne niente, poi si ricorda che quel fucile era di suo padre, che aveva un regolare porto d'armi e aveva fatto regolare denuncia. Alla sua morte il figlio non si è più ricordato del fucile chiuso in un baule. La sua è detenzione illegale d'armi punibile da uno a otto anni in base alla legge 895 del 1967 poi modificata da quella del 1974, la 497. Rischia l'arresto in flagranza. Ma se dimostrerà la buona fede e proverà d'aver davvero "dimenticato" il fucile lasciandolo inutilizzato, potrà ottenere un'archiviazione.

Guida in stato di ebbrezza
Un giovane manager va a cena a casa di amici che abitano poco lontano da lui. Tre isolati in tutto. Usa l'auto perché sa che rientrerà tardi. Durante la serata beve un paio di bicchieri di vino e un paio di whisky. Al ritorno, quando sta per arrivare sotto casa, viene fermato da una volante che lo sottopone alla prova del palloncino. Che risulta positiva. In base al codice della strada rischia il sequestro dell'auto, la revoca della patente, il processo. Ma se non ha infranto il codice della strada né provocato incidenti e se il fatto è isolato può usufruire dell'archiviazione.

La diffamazione
Il giornalista scrive un articolo su un personaggio pubblico riportando nel suo pezzo una citazione dal pezzo di un suo collega che contiene una ricostruzione, peraltro non smentita, ma giudicata falsa e diffamatoria solo quando essa viene riportata, per citazione, in questo articolo. L'articolo 595 del codice penale sulla diffamazione infligge una pena da sei mesi a tre anni. Ma se il giornalista può dimostrare che riteneva la fonte attendibile, che non aveva un intento persecutorio nei confronti del destinatario dell'articolo, che il suo curriculum professionale è immacolato, il giudice può archiviare la sua posizione.

Ingiuria aggravata
Due colleghi, di fronte ad altri dello stesso ufficio, litigano per il possesso di una scrivania. S'insultano malamente ("Sei un cornuto..." dice uno all'altro, "tua moglie è una grande p..." risponde l'altro), arrivano alle mani, parte un cazzotto che colpisce a un occhio uno dei due. È un caso classico di ingiuria aggravata, punita dal 594 del codice penale con una pena fino a un anno di carcere. Ma se, di fronte ad altri testimoni che possono provare l'autenticità del fatto, i due si riappacificano veramente, il giudice può valutare l'opportunità di un'archiviazione.
|Lyuba|
00mercoledì 22 febbraio 2012 13:13
Non mi sembra un decreto da giudicare negativamente soprattutto se consideriamo che il processo per il furto di un ovetto kinder è durato 3 anni...
gegge82
00mercoledì 22 febbraio 2012 13:22
Re:
Koogar, 22/02/2012 13.03:



Guida in stato di ebbrezza
Un giovane manager va a cena a casa di amici che abitano poco lontano da lui. Tre isolati in tutto. Usa l'auto perché sa che rientrerà tardi. Durante la serata beve un paio di bicchieri di vino e un paio di whisky. Al ritorno, quando sta per arrivare sotto casa, viene fermato da una volante che lo sottopone alla prova del palloncino. Che risulta positiva. In base al codice della strada rischia il sequestro dell'auto, la revoca della patente, il processo. Ma se non ha infranto il codice della strada né provocato incidenti e se il fatto è isolato può usufruire dell'archiviazione.

QUOTE]

che cosa?????
ma scherziamo? [SM=g2725333]




nicole991
00mercoledì 22 febbraio 2012 13:25
Re: Re:
gegge82, 22/02/2012 13.22:



che cosa?????
ma scherziamo? [SM=g2725333]










stavo per scriverlo anche io

sulla guida in stato di ebbrezza non si scherza

non mi interessa se tizio è in grado di guidare senza infrangere il codice della strada e senza provocare incidenti anche se supera di poco il limite dell'alcool test

il solo fatto che avrebbe potuto provocare incidenti è già grave


chi deve guidare non beve e basta o se beve si contiene

|Lyuba|
00mercoledì 22 febbraio 2012 13:27
Suppongo che eviterà solo il processo, la macchina gliela sequestrano e la patente gliela revocano. Da come ho capito io, deve essere la prima volta e deve esserci la "lieve entità", quindi magari sfora di pochissimo il tasso alcolico consentito, solo in questo modo potrà usufruire di questo decreto.
gegge82
00mercoledì 22 febbraio 2012 13:33
"C'è una ragazza bona che indossa un jeans stretto che mette in risalto le sue forme, ad un certo punto le cade il telefonino, si piega. Il giovane impiegato accanto a lei le fa una maniata.
Sarebbero molestie sessuali, pero' se il giovane riesce a dimostrare che è la prima volta che fa il rattuso nell'autobus, che la sua mano era pulita e che quindi non ha sporcato il jeans allora il giudice puo' decidere di archiviare? " [SM=x43674]




Parlandone un minimo da conoscitori (piu' o meno) del diritto... il sindacato su quali reati siano da considerare piccoli chi lo fa? il giudice? o riguarda i reati con una pena inferiore nel massimo a x? oppure ipotesi previste tassativamente?

in linea di principio la possibilita' di archiviare per alcuni degli esempi proposti potrebbe effettivamente ridurre il numero di processi legati a cause inerenti a comportamenti che , magari per il basso allarme sociale provocato , magari per l'esiguita' di alcuni elementi sono visti piu' come il seguire rigorosamente una giustizia che magari è in grado solo di punire piccoli comportamenti e il classico povero cristo, impantanandosi invece per i reati gravi.
Il vero problema a mio modestissimo parere e' - come da quando l'uomo ha inventato la giustizia - la discrezionalita' del giudice , in particolare tra gli esempi riportati sopra mi sembra che ci siano alcune fattispecie che vanno un po' sopra il livello di "piccolo reato", questo proprio perchè credo che sia un concetto soggettivo.
Considerare poi quanto possa prestarsi a distorsioni un sistema simile, insomma auspico almeno , in caso di approvazione di tale norma, dei criteri il piu' possibile rigorosi per determinare quali fattispecie ed in quali casi il giudice possa utilizzare questo potere discrezionale.
gegge82
00mercoledì 22 febbraio 2012 13:36
Re: Re: Re:
nicole991, 22/02/2012 13.25:






stavo per scriverlo anche io

sulla guida in stato di ebbrezza non si scherza

non mi interessa se tizio è in grado di guidare senza infrangere il codice della strada e senza provocare incidenti anche se supera di poco il limite dell'alcool test

il solo fatto che avrebbe potuto provocare incidenti è già grave


chi deve guidare non beve e basta o se beve si contiene




ma si a parte l'effetto antideterrente, ma poi è pure una contraddizione questa frase... come si fa a guidare in stato di ebbrezza e non infrangere il codice della strada? stai gia' infrangendo il 186...se invece non metti anche la cintura allora si? chi l'ha scritto st'esempio? e poi mi fa ridere il fatto di aver scelto come protagonista il "giovane manager"... il muratore rumeno che si fa una birra con gil amici dopo una giornata id lavoro non va bene? [SM=x43808]

gegge82
00mercoledì 22 febbraio 2012 13:38
Re:
|Lyuba|, 22/02/2012 13.27:

Suppongo che eviterà solo il processo, la macchina gliela sequestrano e la patente gliela revocano. Da come ho capito io, deve essere la prima volta e deve esserci la "lieve entità", quindi magari sfora di pochissimo il tasso alcolico consentito, solo in questo modo potrà usufruire di questo decreto.




se lo sfiori di "lieve entita'" non ci sono revoca della patente e processo....
giusperito
00mercoledì 22 febbraio 2012 14:25
Condivido l'intervento più "tecnico" di gegge.
L'unico problema è che in realtà le cose già vanno così se non anche peggio. Qualche tempo fa un poliziotto mi disse che al tribunale di smcv addirittura si archiviavano gli omicidi colposi.
A mia madre è capitato di essere chiamata a spiegare i fatti al commissariato dopo 5 anni da quando aveva sporto denuncia per una lite condominiale. Insomma la giustizia già funziona così.

Mi ricordo una vecchia diatriba tra il prof. Amirante ed un suo collega spagnolo sulla possibilità dei giudici di scegliere all'inizio dell'anno giudiziario su quali reati concentrarsi. Effettivamente sembra un'eresia, ma è anche ipocrita fingere di poter perseguire tutti i reati e non perseguirne nessuno. I tempi biblici producono danni elevatissimi. Il decreto non è sbagliato nella misura in cui si tende a disincentivare denunce inutili. Tuttavia è necessario garantire alle persone il sacrosanto diritto alla vivibilità e non si può pensare che una lite di condominio non abbia alcun valore o importanza.
Giubo
00giovedì 23 febbraio 2012 06:43
è l'ennesima legge sulla rassicurazione che non funzionerà
Werty74
00venerdì 24 febbraio 2012 12:34
Ragazzi inutile dirvi che ogni reato va parametrato con il principio di necessaria offensività contenuto nella Costituzione. E' chiaro che nell'esempio riportato della guida in stato di ebbrezza, se non vi è stata nessuna offesa nonostante tu hai bevuto dei bicchieri di troppo ma senza causare incidenti, non c'è nessuna ricaduta nell'ambito penalistico (tranne che nel pericoloso catino dei reati di pericolo e qua si aprirebbero scenari apodittici), ma al massimo in quello del diritto amministrativo, con sanzioni annesse, e civilistico.
Werty74
00venerdì 24 febbraio 2012 12:35
Re:
Giubo, 23/02/2012 06.43:

è l'ennesima legge sulla rassicurazione che non funzionerà




Giuseppe tu sei un operatore del diritto e devi qualificare ciò che dici: che significa giuridicamente la tua affermazione?
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