Tralasciando quello che è il mio rapporto con la religione.. troppo complicato parlarne ora...
Karol Wojtyla è sempre stato l'UOMO che assieme alla spontaneità e all'impegno concreto di alcuni frati e preti,mi ha tenuta legata in qualche modo alla chiesa...dalla quale altrimenti sarei stata spesso piuttosto distante..
In questi giorni mi sono resa conto di averlo sempre inconsciamente osservato con gli occhi di bambina.. forse perchè alcune forme d’amore,nella loro immediatezza possono esser colte solo da loro..e pensando a Papa Wojytila a me non sovviene nessun sentimento,se non l”amore”.
Così come i bambini respingono l'idea di separarsi da una persona importante,così alla mia età mi sono ritrovata a convincermi che carismatico e combattivo,come è sempre stato,il Papa avrebbe avuto la forza di ricominciare anche dopo gli ultimi eventi e che l'affetto del mondo intero lo avrebbe protetto dall'avanzare degli anni e della malattia...
Credo che mi piacesse pensare che almeno lui,così speciale,così sereno anche nel dolore,non se ne sarebbe andato come tutti gli altri..
I bollettini medici mi hanno chiaramente riportato alla realtà.. e con quegli stessi occhi con cui lo avevo seguito negli anni.. ho pianto.. con la disperazione inconsolabile della bambina e la consapevolezza della donna che,cresciuta,conosce la sofferenza .
Indipendentemente dall’essere cattolici o meno,non si può non riconoscere la rivoluzionarietà del suo pontificato,è stato il Papa degli incontri,della ricerca del dialogo,della voglia di conciliazione,della “pace”prima di tutto,un Papa purtroppo poco ascoltato negli appelli anche recenti contro la guerra,che,probabilmente se non provato nel fisico,con quella capacità di comunicare e di arrivare che è stata il suo segno distintivo…avrebbe urlato il suo disappunto,scuotendo il bastone con la croce di Cristo e puntando il dito in alto quale segno di condanna…così come spesso aveva fatto..Come dimenticare il suo duro e deciso“convertitevi” nel discorso ai siciliani dopo la strage di Capaci..
Ed ora che si è spento ..invece di stucchevoli e ripetitivi dibattiti,si dovrebbero semplicemnte scorrere le immagini della sua vita,ascoltare le tante parole da lui scritte e pronunciate..e lasciare che ognuno scelga di vivere questo momento,comunque storico,nel modo che ritiene più opportuno...