10 libri...anche se le classiche sono soggette anche all'umore, al momento, ad evoluzione (per fortuna)...
1984, Orwell...forse perché ero piccola,e mi ha in un certo senso condizionata ma ho iniziato da allora ad essere più critica per tante cose...
Jules et Jim, H.P.Roché...perché esistono tanti tipi d'amore, tante dimostrazioni, tante "morali" quanti i possibili modi d'amare, e perché l'amore autentico (forse) non è possesso...
La Nausea, Sartre "Questo è il tempo, giunge lentamente all'esistenza, si fa attendere, e quando viene si è stomacati, perché ci si accorge che era già lì da un pezzo".
Cent'anni di solitudine, Màrquez "perché le stirpi condannate a cent'anni di solitudine non avevano una seconda opportunità sulla terra" magico.
l'insostebile leggerezza dell'essere, Kundera. quanto tempo è passato eppure vedo ancora lei con la bombetta davanti lo specchio, i cararmati e la farfalla "leggera"...
Madame Bovary, Flaubert. pessima cosa, il velleitarismo...ma grande Flaubert.
Seminario sulla Gioventù, Busi." Che cosa resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani?Niente, neppure una reminescenza.Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo a un risolino di stupore, stupore per essercela tanto presa per così poco, e anch'io ho creduto fatale quanto poi si è rivelato letale solo per la noia che viene a pensarci. A pezzi o interi non si continua a vivere continuamente scissi? E le angosce di un tempo ci appaiono come mondi totalmente lontani da noi, che ci sembra inverosimile aver potuto abitarli in passato".
Il Processo, Kafka. perché viviamo in un mondo abbastanza claustrofobico e incomprensibile...(La Legge...bah)
Due di Due, De Carlo. per chi me l'ha fatto leggere.
Tokyo Blues-Norwegian Wood, Murakami. nostalgico...
Alla Ricerca del tempo perduto, Proust...perché prima o poi lo leggerò tutto...
ciao