«Buffet Rule»

STATI UNITI
Obama lancia la «Buffet Rule» Per tassare i ricchi
Il presidente Usa presenta il piano per ridurre il debito

Barack Obama (Ap)

USA - Un sistema di tassazione in base a cui i milionari dovranno pagare almeno la stessa percentuale di tasse che sborsano i contribuenti della classe media. Lo presenterà lunedì il presidente degli Stati Uniti Barack Obama nell'ambito del suo piano per la riduzione del debito. Lo riferisce un funzionario della Casa Bianca, parlando a condizione di rimanere anonimo. La proposta è stata denominata «Buffet rule», dal nome del miliardario Warren Buffet che spesso si è lamentato del fatto che i ricchi come lui pagano una quantità inferiore di tasse rispetto ai contribuenti della classe media. Proprio il mese scorso Buffett aveva scritto sul «New York Times» che lui e i suoi amici ricchi erano «stati viziati abbastanza a lungo da un Congresso amico dei miliardari».

IL PIANO - La proposta della «Buffet rule» andrà ad aggiungersi al piano da 447 miliardi di dollari di nuove entrate fiscali che il presidente Obama sta promuovendo per coprire le spese a breve termine. Il dibattito si annuncia acceso. La scorsa settimana lo speaker della Camera dei rappresentanti, John Boehner, ha annunciato che si opporrà all'aumento delle tasse per ridurre il deficit. Il cosiddetto supercomitato bipartisan per il deficit, intanto, ha tempo fino al 23 novembre per fare le sue raccomandazioni a proposito di modifiche di spesa e tasse federali. Per Boehner il comitato ha «una sola opzione: cioè tagli alla spesa e riforme dei diritti», riferimento quest'ultimo ai programmi federali come Social Security, Medicare e Medicaid (fonte Lapresse).

Fonte: Corriere della Sera - 18 settembre 2011 10:22

Il discorso è un attimino più complicato di: Congresso amico dei miliardari.

Ora indipendentemente dalle prospettive personali, questa è una teoria economica finalizzata a migliorare la condizione complessiva della popolazione e non quella dei più ricchi. Fintanto che il discorso non viene impostato in termini economici, si rischia di fare vuota propaganda e solita demagogia. E' ovvio che i ricchi debbano pagare di più, ma non per pura volontà di "punire" il ricco. Devono pagare di più se è una soluzione più efficiente per tutti.
Ribadisco che va bene prendere posizione ed ogni idea è lecita, ma deve trattarsi di una posizione economica e non morale o ideologica

giusperito, 18/09/2011 12.27:

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... va bene prendere posizione ed ogni idea è lecita, ma deve trattarsi di una posizione economica e non morale o ideologica

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Concordo, ma concedimi una digressione: non so quali esperienze lavorative hai avuto e se non ti sia già accorto di quanto e come in alcuni casi, persino su importanti decisioni ci si lasci stupidamente influenzare da preconcetti ideologici se non proprio da antipatie o rivalità personali... portando a scelte autolesionistiche per l'intera azienda...
Tornando oltreoceano, vedo che l'ottusa opposizione ideologica ce n'è un po' ovunque, soprattutto sul fronte repubblicano che sembra esser interessato solo a metter i bastoni tra le ruote a Obama, anche se a costo di mettere ancora più in crisi tutti gli Usa.

Restando oltreoceano, ma come fai a dire che i repubblicani lo stanno facendo solo per intralciare Obama?

In pratica significa che la buffett rule sicuramente è giusta? Benissimo allora, questo appunto dicevo, parliamone in termini economici.
Diversamente la posizione dei repubblicani potrebbe spiegarsi anche sulla base della profonda convinzione che sia giusto (ribadisco: da un punto di vista economico generale) far pagare meno i ricchi.
Non mette in argomento la mia posizione. Voglio solo dire che ci sono economisti con tanto di premio Nobel che dicono, semplificando, se i ricchi pagano meno tasse, migliorano le condizioni di tutti, e poi ci sono altri economisti con tanto di premio Nobel che sostengono il contrario.
Ora a me l'opzione morale non interessa, perché per me è giusto che si paghino le tasse nel modo più efficiente per tutti, quindi, per esempio, tra sistema progressivo e flat rate tax scelgo il sistema che economicamente è più valido per la collettività. Purtroppo l'economia non necessariamente è una scienza esatta. Tuttavia l'opzione tra i sistemi deve essere fatta su basi scientifiche e non emozionali, culturali o ideologiche.
Per queste ragioni non so fino a che punto i repubblicani siano in errore, certamente non me la sento di dire che lo fanno per ottusa opposizione (per dirlo bisognerebbe spiegare economicamente perché la buffet rule sia buona, smontando completamente la teoria opposta). Sinceramente al momento credo che si possano fare due valutazioni generali:
1) Benché un sistema NON valga l'altro, evidenze scientifiche determinanti non ce ne sono e, quindi, l'opzione dipende dalle convinzioni scientifiche di ciascuna parte (ergo se sono valide quelle democratiche, perché non dovrebbero esserlo quelle repubblicane?)
2) Al momento Obama non sembra aver indovinato molte scelte economiche. Il giudizio lo darà la storia, ma al momento il mercato lo sta punendo (ed il mercato non sono i cattivi speculatori, ma tutti noi)