ROMA - Disegni tribali, motivi floreali, animali e scritte che possono provocare dermatiti, eczemi, pruriti e desquamazione della pelle, a causa dei metalli contenuti negli inchiostri per tatuaggi. Negli ultimi 5 anni, le reazioni avverse da tatuaggio sono raddoppiate sia per quelli permanenti che per quelli temporanei, all'henné, proposti d'estate finanche sulle spiagge. Lo rileva un gruppo di ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanità e dell'Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma che ha realizzato una ricerca sui prodotti presenti sul mercato italiano.
"Tutti i produttori commercializzano inchiostri contenenti concentrazioni mediane molto elevate di cromo e di nichel - si legge nello studio - mentre il cobalto è presente in concentrazioni più basse". Il cromo, il nichel e il cobalto servono a produrre il blu, rosso e verde dei disegni e sono i diretti responsabili delle reazioni allergiche. La cura va da una crema al cortisone, fino alla laser terapia che cancella il tatuaggio. Nel caso dei tatuaggi temporanei all'henné a scatenare la reazione allergica è "la parafenilendiamina, colorante usato anche nelle tinture per capelli - afferma Antonio Cristaudo, direttore dell'Unità Operativa di Dermatologia e Allergologia dell'Istituto San Gallicano - . Questa sostanza rende l'inchiostro più scuro (l'henné dà una colorazione rossa) e allunga la persistenza sulla pelle".
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