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Pellegrino: 'Presidente Repubblica non promulghi Dl Omnibus'

Ultimo Aggiornamento: 04/06/2011 18:28
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25/05/2011 12:28
 
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MARTEDI' 24 MAGGIO 2011
Pellegrino: 'Presidente Repubblica non promulghi Dl Omnibus' (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 24 mag - "Anche se passera' la legge Omnibus, il Movimento difesa del cittadino chiedera' alla Cassazione la conferma del referendum sul nucleare". Lo annuncia il portavoce del movimento, Gianluigi Pellegrino. "I cittadini hanno diritto ad esprimersi col referendum: chiederemo al Presidente della Repubblica, nell'esercizio dei suoi poteri, di disporre l'assoluta inopportunita' costituzionale della norma e, ove fosse promulgata, faremo gia' domani immediato ricorso alla Corte di Cassazione per confermare il referendum e il diritto ai cittadini di esprimere il proprio parere sul nucleare". Com-sal (RADIOCOR) 24-05-11 18:53:09 (0358)ene 5 NNNN



il sole 24 ore
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25/05/2011 19:33
 
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Referendum nucleare, approvato il decreto omnibus. E ora?
Approvato ieri pomeriggio con la fiducia il decreto legge omnibus che contiene la moratoria sul nucleare che vorrebbe far saltare il referendum sul nucleare. Ora restano aperte diverse vie: dal conflitto di attribuzione sollevato presso la Corte costituzionale alla sentenza della Cassazione. Il 12 e 13 giugno gli italiani riusciranno a dire la loro sull'atomo?
Giulio Meneghello
25 maggio 2011
A -A +A | Commenti (2) | Newsletter Il decreto legge omnibus che contiene la moratoria sul nucleare studiata per far saltare il referendum è passato. Votato ieri pomeriggio con la fiducia ha incassato 313 sì, 291 i contrari e 2 gli astenuti. Cosa succede ora? Che possibilità ci sono che il referendum si faccia comunque?

Le strade aperte restano diverse. Una possibilità, ritenuta però improbabile dai parlamentari sentiti da Qualenergia.it, è quella che il presidente della Repubblica non firmi il decreto, rilevandovi profili di illegittimità costituzionale. “Desta perplessità il tentativo più o meno celato impedire il referendum abrogativo, istituto tipico della democrazia diretta previsto dall'articolo 75, ma anche dall'articolo 1 della Costituzione", ci aveva spiegato alcuni giorni fa Alberto Lucarelli, uno dei costituzionalisti di riferimento del Comitato referendario (Qualenergia.it, Referendum nucleare, funzionerà il boicottaggio del Governo?).

Altra possibilità che il referendum si faccia è che la Corte Costituzionale dia ragione al Comitato promotore nel conflitto di attribuzione che questo ha sollevato presso di essa. Il Comitato in fase referendaria è infatti equiparato a un organo dello Stato e ritiene che l'emendamento sia lesivo delle proprie prerogative e della sovranità popolare, perché impedirebbe il referendum. Se la Corte accogliesse il ricorso potrebbe annullare il provvedimento, e si andrebbe al referendum. "Un caso analogo è già successo nel '78 – spiega a Qualenergia.it il costituzionalista Marco Giampieretti – e la Consulta decise in favore dei promotori del referendum sulla legge 152/75, sull'ordine pubblico, modificata all'ultimo momento in Parlamento". La decisione dovrebbe arrivare il 7 giugno, ma i parlamentari anti-atomo sentiti non sembrano contarci molto.

Il passaggio chiave, secondo molti, sarà infatti il giudizio dell'ufficio centrale della Cassazione. Le possibilità che confermi il referendum, decidendo che si voti per abrogare il nuovo testo sono abbastanza concrete. La Cassazione dovrà decidere se l'emendamento inserito nel d.l. omnibus comporti il superamento effettivo delle leggi che il referendum potrebbe abrogare. La norma fondamentale per capire come potrà decidere è la sentenza 68/1978 della Corte costituzionale, prodotta dalla Corte proprio nel giudicare un conflitto d'attribuzione tra comitato referendario e Parlamento in una situazione analoga, al referendum sulla legge 152/75, sull'ordine pubblico. Qualora l’abrogazione fatta dal parlamento - nel nostro caso l'emendamento al d.l. omnibus - non colpisca "i principi ispiratori della complessiva disciplina preesistente", chiarisce la sentenza, il referendum si deve fare ugualmente sebbene "sulle nuove disposizioni legislative". “Secondo questa sentenza il testo abrogativo, ossia l'emendamento al d.l. omnibus, dovrebbe riprodurre la volontà dei promotori del referendum" spiega Alberto Lucarelli.

I giudici dovranno dunque stabilire se l'emendamento al d.l. omnibus "colpisce i principi ispiratori della disciplina preesistente". In particolare dovranno valutare se cancella completamente il programma di ritorno al nucleare o se lo rimanda semplicemente. A leggere l'emendamento sembrerebbe valida la seconda ipotesi: il governo si riserva di tornare sulla questione entro dodici mesi. Anzi, come hanno segnalato in diversi, il nuovo testo renderebbe ancora più facile in futuro costruire le centrali.

“I commi 1 e 8 della stessa norma voluta dal Governo - spiega l'avvocato Gianluigi Pellegrino del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) - esplicitamente consentono che la realizzazione di centrali nucleari possa avvenire per semplice volontà della Presidenza del Consiglio dei Ministri cui è assegnata l’approvazione del piano energetico. Inoltre, lo studio che dovrebbe precedere il piano è limitato al tentativo di apprestare dispositivi di sicurezza che abbassino il rischio di incidenti, e quindi non esclude in nessun modo anzi conferma la scelta di fondo di procedere alla realizzazione delle centrali nucleari. Pertanto la finalità del referendum non solo non è superata, ma è rafforzata dal fatto che la legge nuova rende persino più semplice realizzare le centrali senza necessità di nuovi passaggi legislativi”.

Che lo stop governativo serva solo ad aggirare il referendum e fare il nucleare più avanti, d'altra parte Berlusconi lo ha già chiarito il 26 aprile: “Siamo assolutamente convinti che l'energia nucleare è il futuro per tutto il mondo. La moratoria è servita per avere il tempo che la situazione giapponese si chiarisca e nel giro di 1-2 anni l'opinione pubblica sia abbastanza consapevole da tornare al nucleare". E per maggior chiarezza aggiungeva che "a seguito anche di sondaggi che abitualmente facciamo" è risultato chiaro che "se fossimo andati oggi a quel referendum il nucleare in Italia non sarebbe stato possibile per molti anni a venire" (Qualenergia.it, Berlusconi "confessa": lo stop al nucleare è solo un trucco).

Dichiarazioni che renderebbero semplice per la Cassazione decidere, solo che, come ci spiega Marco Giampieretti, "sono dichiarazioni del singolo e non del Legislatore. Costituiranno un ausilio interpretativo, ma la Cassazione dovrà decidere sul testo dell'emendamento e non sulle parole di Berlusconi".

Staremo a vedere. Intanto, come spiegava qualche giorno fa a Qualenergia.it, Daniele Di Stefano, resposabile comunicazione del 'Comitato Vota Sì per fermare il nucleare', questa suspense sta lavorando contro la campagna (Qualenergia.it, La strategia dell'incertezza contro il referendum nucleare): “Anche se poi il referendum si farà, il Governo, con questa incertezza, sta ottenendo quello che voleva, cioè intralciare la campagna referendaria contro il nucleare. Si pensi che molti media hanno già detto frettolosamente che il referendum non ci sarà”.

Giulio Meneghello
25 maggio 2011
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31/05/2011 18:23
 
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ma a quando la sentenza?
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01/06/2011 11:38
 
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Nucleare, decisione Cassazione referendum "in mattinata"

ROMA (Reuters) - E' finita da pochi minuti la discussione della camera di consiglio dell'ufficio elettorale centrale della Cassazione per decidere se il referendum sul nucleare si dovrà tenere oppure no, e la decisione dei giudici è attesa "in mattinata".

Lo ha detto ai giornalisti l'avvocato Gianluigi Pellegrino, che davanti alla Corte Suprema rappresenta le posizioni del Pd, favorevole alla consultazione, nonostante la trasformazione in legge del decreto che secondo il governo annulla la costruzione delle previste centrali nucleari.

"E' finita la discussione, stiamo aspettando la decisione, che è previsto arrivi in mattinata", ha detto Pellegrino.

Intanto, però, il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro ha annunciato che il suo partito, promotore del referendum, ha già sollevato il conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale, e che i giudici decideranno in merito il 7 giugno.

Di Pietro ha spiegato ai giornalisti di aver fatto già ricorso alla Consulta perché la Cassazione sarebbe orientata ad annullare il referendum.

Il provvedimento su cui oggi decide la Cassazione, e che potrebbe far saltare la consultazione sul nucleare - ma non i due referendum sull'acqua pubblica e quello sul cosiddetto legittimo impedimento - è stato approvato definitivamente il 25 maggio, e il 26 era stato promulgato dal presidente della Repubblica.

All'annullamento del referendum si oppongono i promotori, le associazioni ambientaliste e l'opposizione di centrosinistra, affermando che le norme approvate dalla maggioranza di centrodestra rappresentano soltanto una sospensione del nucleare, dato che rimandano la decisione sulla costruzione di nuove centrali a una prossima verifica a livello europeo sulla sicurezza degli impianti.

Nelle scorse settimane, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, parlando del tema, ha detto: "Se avessimo fatto il referendum avremmo rinunciato al nucleare per lungo tempo. Invece io spero che tra uno o due anni si potrà ritornare sulla scelta dopo che si sarà fatta chiarezza sulla tecnologia".
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01/06/2011 12:08
 
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ROMA - La Corte di Cassazione ha stabilito che il 12 e 13 giugno si terrà il referendum sul nucleare.

E' stata così accolta l'istanza presentata dal Pd che chiede di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel dl omnibus: quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8).
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01/06/2011 12:13
 
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Re:
biond@85, 01/06/2011 12.08:

ROMA - La Corte di Cassazione ha stabilito che il 12 e 13 giugno si terrà il referendum sul nucleare.

E' stata così accolta l'istanza presentata dal Pd che chiede di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel dl omnibus: quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8).




[SM=x43611] [SM=x43611] [SM=x43611]
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01/06/2011 12:14
 
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...ora vediamo che si inventeranno...
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01/06/2011 12:27
 
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Re:
biond@85, 01/06/2011 12.08:

ROMA - La Corte di Cassazione ha stabilito che il 12 e 13 giugno si terrà il referendum sul nucleare.

E' stata così accolta l'istanza presentata dal Pd che chiede di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel dl omnibus: quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8).




[SM=x2266376]




"E devi lottare ogni giorno per migliorare te stesso, per avere il coraggio di vederti riflesso, di guardarti allo specchio..
A volte ti sembra di sostenere il cielo, e che sotto quel peso non ci sia nessuno, ma guarda fuori.. c'è un mondo bellissimo..
è tutto giusto, è tutto sbagliato, abbiamo tutti una ragione.. ma non siamo mai soli se non lo vogliamo e siamo più uguali di quanto sembriamo.
Ora dammi la tua mano.."

[SM=x43829] Eros [SM=x43829]



01/06/2011 14:47
 
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Re:
biond@85, 01/06/2011 12.08:

ROMA - La Corte di Cassazione ha stabilito che il 12 e 13 giugno si terrà il referendum sul nucleare.

E' stata così accolta l'istanza presentata dal Pd che chiede di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel dl omnibus: quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8).




Magistrati 2 - Silvio 0 [SM=x43605]
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02/06/2011 13:43
 
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per fortuna i giudici della Cassazione, anche se prendono qualche cantonata(vedi la sentenza no stupro se la donna ha i jeans)sono molto più evoluti della classe politica
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04/06/2011 12:15
 
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Parte la controffensiva
Referendum, governo pronto alla battaglia davanti alla Consulta. Martedì la decisione

Ha assicurato che il Governo «prenderà atto della volontà degli elettori» laddove dai referendum emergesse una bocciatura del nucleare. Ma intanto Silvio Berlusconi è pronto a dare battaglia in vista della consultazione del 12-13 giugno e ha incaricato l'Avvocatura dello Stato di presentare una memoria alla Consulta che sarà chiamata, il prossimo 7 giugno, a esprimersi sull'ammissibilità del nuovo quesito sul nucleare dopo il via libera della Cassazione.
Il Governo: quesito difforme rispetto a quello richiesto
Il Governo punta così a bloccare la possibilità che i cittadini possano esprimersi sul nucleare giudicando di fatto l'intervento della Cassazione - che ha chiesto la riformulazione del quesito alla luce delle nuove norme contenute nel decreto legge omnibus - un'entrata a gamba tesa perché «a quest'ultima spetta solo una verifica formale dei requisiti e non anche ulteriori valutazioni sostanziali». Nella memoria, gli avvocati dello Stato sottolineano poi che, con il varo del Dl omnibus, il Governo non ha fatto una modifica meramente «formale», ma una «innegabile e sostanziale diversità di scelta» rispetto alle norme sul nucleare sulle quali era stato chiesto il referendum. Per questo, gli elettori, il 12 e 13 giugno, si troveranno a votare un quesito «del tutto difforme rispetto a quello in base al quale sono state raccolte le sottoscrizioni necessarie allo svolgimento del referendum».
Con il via libera della Corte mutata la natura della consultazione
Da qui la tesi che la Cassazione sia andata oltre i suoi poteri perché vi è ben di più rispetto a quelle modifiche formali o di dettagglio» su cui la Corte si sarebbe potuta esprimere. Con la decisione della Cassazione, inoltre, secondo l'Avvocatura, è cambiata la natura stessa del referendum «che non è più abrogativa ma propositiva, se non consultiva». «Poichè, non deriva dai commi 1 e 8 dell'articolo 5 la possibilità di realizzare centrali nucleari, né di dar corso ad una politica energetica fondata sul nucleare - è scritto nella memoria - ne consegue che ciò che si chiede all'elettorato è di esprimersi sull'opportunità che in futuro, sulla base di nuove scelte, l'Italia adotti una strategia energetica». Un percorso che, secondo l'Avvocatura, «non è previsto dal nostro ordinamento costituzionale con la conseguenza che il quesito risultante dall'ordinanza dell'1 giugno dell'Ufficio centrale per il referendum non può che ritenersi inammissibile».

Fonte: Il sole 24 ore
04/06/2011 13:13
 
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Re: Parte la controffensiva
|Lyuba|, 04/06/2011 12.15:

Referendum, governo pronto alla battaglia davanti alla Consulta. Martedì la decisione

Ha assicurato che il Governo «prenderà atto della volontà degli elettori» laddove dai referendum emergesse una bocciatura del nucleare. Ma intanto Silvio Berlusconi è pronto a dare battaglia in vista della consultazione del 12-13 giugno e ha incaricato l'Avvocatura dello Stato di presentare una memoria alla Consulta che sarà chiamata, il prossimo 7 giugno, a esprimersi sull'ammissibilità del nuovo quesito sul nucleare dopo il via libera della Cassazione.
Il Governo: quesito difforme rispetto a quello richiesto
Il Governo punta così a bloccare la possibilità che i cittadini possano esprimersi sul nucleare giudicando di fatto l'intervento della Cassazione - che ha chiesto la riformulazione del quesito alla luce delle nuove norme contenute nel decreto legge omnibus - un'entrata a gamba tesa perché «a quest'ultima spetta solo una verifica formale dei requisiti e non anche ulteriori valutazioni sostanziali». Nella memoria, gli avvocati dello Stato sottolineano poi che, con il varo del Dl omnibus, il Governo non ha fatto una modifica meramente «formale», ma una «innegabile e sostanziale diversità di scelta» rispetto alle norme sul nucleare sulle quali era stato chiesto il referendum. Per questo, gli elettori, il 12 e 13 giugno, si troveranno a votare un quesito «del tutto difforme rispetto a quello in base al quale sono state raccolte le sottoscrizioni necessarie allo svolgimento del referendum».
Con il via libera della Corte mutata la natura della consultazione
Da qui la tesi che la Cassazione sia andata oltre i suoi poteri perché vi è ben di più rispetto a quelle modifiche formali o di dettagglio» su cui la Corte si sarebbe potuta esprimere. Con la decisione della Cassazione, inoltre, secondo l'Avvocatura, è cambiata la natura stessa del referendum «che non è più abrogativa ma propositiva, se non consultiva». «Poichè, non deriva dai commi 1 e 8 dell'articolo 5 la possibilità di realizzare centrali nucleari, né di dar corso ad una politica energetica fondata sul nucleare - è scritto nella memoria - ne consegue che ciò che si chiede all'elettorato è di esprimersi sull'opportunità che in futuro, sulla base di nuove scelte, l'Italia adotti una strategia energetica». Un percorso che, secondo l'Avvocatura, «non è previsto dal nostro ordinamento costituzionale con la conseguenza che il quesito risultante dall'ordinanza dell'1 giugno dell'Ufficio centrale per il referendum non può che ritenersi inammissibile».

Fonte: Il sole 24 ore




Silvio mi sta facendo saltare i nervi [SM=x43614] Non ho paroleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee [SM=x43671] e se non sbaglio lunedì sarà nominato un nuovo presidente della consulta con tendenze a destra [SM=x43638] [SM=x43643] [SM=x43643] [SM=x43643]
[Modificato da Niña de Luna 04/06/2011 13:14]
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04/06/2011 15:14
 
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Per coloro che non avessero letto i nuovi quesiti sul nucleare, posto i testi. Leggete bene il comma 1 dell'art 5 di cui si chiede l'abrogazione.




Articolo 5 (Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari):
1. Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.
(...)
8. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorità e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento, il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo, l'incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica, la sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell'energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali. Nella definizione della Strategia, il Consiglio dei Ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a livello di Unione europea e a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici, delle indicazioni dell'Unione europea e degli organismi internazionali in materia di scenari energetici e ambientali.
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04/06/2011 16:33
 
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Re:
trixam, 04/06/2011 15.14:

Per coloro che non avessero letto i nuovi quesiti sul nucleare, posto i testi. Leggete bene il comma 1 dell'art 5 di cui si chiede l'abrogazione.




Articolo 5 (Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari):
1. Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.
(...)
8. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorità e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento, il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo, l'incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica, la sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell'energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali. Nella definizione della Strategia, il Consiglio dei Ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a livello di Unione europea e a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici, delle indicazioni dell'Unione europea e degli organismi internazionali in materia di scenari energetici e ambientali.



Ci avevo fatto caso anch'io..sono confusa [SM=x43608]
Abrogando questi articoli si tornerebbe al decreto omnibus?[SM=x43608]
[Modificato da marika.ce 04/06/2011 16:36]
04/06/2011 17:51
 
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Re:
trixam, 04/06/2011 15.14:

Per coloro che non avessero letto i nuovi quesiti sul nucleare, posto i testi. Leggete bene il comma 1 dell'art 5 di cui si chiede l'abrogazione.




Articolo 5 (Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari):
1. Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.
(...)
8. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorità e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento, il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo, l'incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica, la sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell'energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali. Nella definizione della Strategia, il Consiglio dei Ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a livello di Unione europea e a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici, delle indicazioni dell'Unione europea e degli organismi internazionali in materia di scenari energetici e ambientali.



Trixam perdonami ma hai postato il testo del decreto Omnibus (non il quesito referendario)...il quale NON RINUNCIA al nucleare ma posticipa di 12 mesi la decisione quindi il Governo tra un anno frega tutti i promotori del referendum e i cittadini che avrebbero detto un NO al nucleare [SM=x43808]
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04/06/2011 18:18
 
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Re: Re:
Niña de Luna, 04/06/2011 17.51:



Trixam perdonami ma hai postato il testo del decreto Omnibus (non il quesito referendario)...il quale NON RINUNCIA al nucleare ma posticipa di 12 mesi la decisione quindi il Governo tra un anno frega tutti i promotori del referendum e i cittadini che avrebbero detto un NO al nucleare [SM=x43808]




Il testo del quesito sarà questo.
«Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell'articolo 5 del dl 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?»

Le due disposizioni richiamate sono quelle postate.
04/06/2011 18:21
 
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Re: Re: Re:
trixam, 04/06/2011 18.18:




Il testo del quesito sarà questo.
«Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell'articolo 5 del dl 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?»

Le due disposizioni richiamate sono quelle postate.




Ah scusa però mi chiedo...che caspita stanno combinando? non ci sto capendo nulla [SM=x43667]
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04/06/2011 18:24
 
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Re: Re: Re: Re:
Niña de Luna, 04/06/2011 18.21:




Ah scusa però mi chiedo...che caspita stanno combinando? non ci sto capendo nulla [SM=x43667]




La risposta è molto semplice, la cassazione ha fatto un papocchio giuridico sublime.
04/06/2011 18:28
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
trixam, 04/06/2011 18.24:




La risposta è molto semplice, la cassazione ha fatto un papocchio giuridico sublime.




Su questo sono assolutamente d'accordo,la Suprema Corte aveva l'obbligo di non creare questa confusione. Diciamocela francamente però questo è anche il risultato di quando si "sospende" parzialmente una legge sottoposta a referendum abrogativo.
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