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Il ruolo sociale dell'università nella lotta alle mafie

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2011 15:40
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13/03/2011 15:40
 
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Ricorre ogni 21 marzo la giornata della memoria e dell'impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti della criminalità. L'associazione Libera, promotrice della giornata nazionale, coniuga cosi due parole, memoria e impegno, perchè "si impegnino di più tutti nel contrasto alle mafie". Un onere dunque che nasce dalla memoria di quanti, nella storia criminale di questo paese, hanno onorato i principi di libertà, democrazie e giu...stizia con il proprio sacrificio. Non si tratta di memoria fine a se stessa ma di punto di partenza per un reale contrasto alle mafie a partire dai propri territori.

Il Movimento di Giurisprudenza, con la collaborazione del Movimento di Lettere e Filosofia, l'associazione Libera e con la collaborazione dell'Università Federico II di Napoli, ha ritenuto di promuovere, per ciò, l'incontro pubblico "Il ruolo sociale dell'Università nella lotta alle mefie" convinti di un contributo decisivo che la cultura, gli studenti, possono apportare a questa battaglia. Innegabile è il ruolo di baluardo della cultura e dei luoghi in cui si forma. Ancor di più se si tiene conto che è, del pari innegabile, che un sistema criminale che spadroneggia su un territorio, locale o nazionale, vuol dire negazione netta dei principi democratici, di libertà, di cittadinanza, di sviluppo economico e, ovviamente, culturale.

Quegli stessi principi che le facoltà, come più propriamente la facoltà di Giurisprudenza, vanno a proclamare e ad emanare. Insomma la lotta alle mafie non può prescindere da un contrasto subculturale di stampo camorristico. E' una lotta della magistratura e delle forze dell'ordine, senza dubbio. Ma è innanzitutto una battaglia culturale che va combattuta nelle aule universitarie e in tutti i centri di cultura e di formazione.
Per questo motivo il Movimento sente la necessita di confrontarsi con rappresentanti delle associazione e delle istituzioni.

All'incontro saranno presenti: Giovanni Melillo, Procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli; Geppino Fiorenza e Don Tonino Palmese, Referenti Regionali di Libera Campania; Amato Lamberti, Ordinario di Sociologia della devianza e della criminalità dell'Università degli studi di Napoli, Federico II e già direttore dell'Osservatorio sulla camorra; Antonio Cavaliere, Associato di Diritto Penale, Università degli studi di Napoli, Federico II e Alessandra Clemente, Coordinamento dei Familiari delle Vittime Innocenti della Criminalità.



Lunedì 14 Marzo ore 15. Aula A5, Via Marina.





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