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21/12/2012 ...si avvicina!!!!!

Ultimo Aggiornamento: 14/03/2011 21:50
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11/03/2011 20:45
 
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io mi fido solo di loro:

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11/03/2011 20:47
 
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No ja vi prego...contavo di laurearmi a Gennaio 2012...
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Re:
diegodp, 11/03/2011 20.47:

No ja vi prego...contavo di laurearmi a Gennaio 2012...




Embè tranquillo ce la fai... Magari se ti riesce, prima di Dicembre superi pure l'esame di Stato [SM=x43603]



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11/03/2011 21:19
 
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Re: Re:
Tony1985, 11/03/2011 20.21:




volendo filosofeggiare stai tranquillo...quella finisce comunque o per ademipiento o per impossibilità ad adempiere... [SM=x43636] [SM=x43636]




meno male..non vorrei essere in mora dopo [SM=x43636]
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questo si chiama verificazionismo...
detto ciò io aspetto l'invasione aliena, perché sono cresciuto a pane ed xfiles
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Giacobbo ha alimentato grandi aspettative...
Se non succede niente quasi quasi ci resto male [SM=x52003]
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11/03/2011 22:54
 
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Eh, no! Siete mal informati, aggiornatevi! [SM=x43673]
La fine del mondo è stata anticipata al 21-05-2011 -> http://notizie.virgilio.it/categorie/anticipata-fine-mondo-giorno-giudizio-21-5-2011.html


Niente studio per la sessione estiva! [SM=x43604]
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Re:
|Lyuba|, 11/03/2011 22.54:

Eh, no! Siete mal informati, aggiornatevi! [SM=x43673]
La fine del mondo è stata anticipata al 21-05-2011 -> http://notizie.virgilio.it/categorie/anticipata-fine-mondo-giorno-giudizio-21-5-2011.html


Niente studio per la sessione estiva! [SM=x43604]




Fosse quello il problema... Appunto questa settimana si è iniziato a discutere di eventuali mete per le vacanze estive [SM=x43630] [SM=x43639]



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11/03/2011 23:16
 
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Ho trovato quest'articolo su Tgcom... Si salvi chi può [SM=g51043] - Si tratta, ovviamente, solo e soltanto di una coincidenza. Ma se è vero che, per dirla con Poirot, "una coincidenza è una coincidenza, due coincidenze sono un indizio, tre coincidenze somigliano a una prova", c'è di che pensare. Perché, guarda caso, anche il devastante terremoto che ha colpito il Giappone si è verificato il giorno 11. Undici. Come l'11 settembre dell'attacco alle Torri Gemelle. Come l'11 marzo degli attentati a Madrid.
Una scia di sangue legata proprio al numero 11, insomma, che sebbene sia solo pura casualità ha già da tempo scatenato la fantasia degli autori di Hollywood, i quali nel 2010 hanno creato un film horror incentrato proprio su questa strana coincidenza: "11.11, la paura ha un nuovo numero".

E ora che il terremoto in Giappone diventa la terza grande strage avvenuta nel giorno 11, la curiosità in rete sulla maledizione del numero 11 si è tornata a scatenare. Dando retta alla numerologia, del resto, il numero 11 è da sempre portatore di sciagure. Il nome Adolf Hitler, ad esempio, guarda caso ha 11 lettere. E Manhattan, teatro dell'attacco alle Twin Towers, ha un nome che inizia con la lettera M, undicesima dell'alfabeto. Che in quello ebraico corrisponde a kaf e, secondo calcoli cabalistici, rappresenta il numero 66 e il suo opposto, il 666 dell'anticristo. E pure le torri, a voler ben vedere, erano un enorme 11 nel cuore di New York.

Tutte casualità, naturalmente. Perché se è vero che, secondo la profezia maya, il mondo deve finire il 21 dicembre 2012, l'11 non c'entra niente. O forse sì, visto che sommando le cifre che compongono la data 21/12/2012 il risultato è 11...
[Modificato da Topolino80 11/03/2011 23:16]



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12/03/2011 08:40
 
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Re: Re: Re: Re:
Topolino80, 11/03/2011 19.47:




Ok per il buco dell'ozono e il resto, ma i terremoti e conseguenti ed eventuali maremoti che c'entrano, mica sono provocati dall'opera dell'uomo. [SM=x43633] ...




Secondo me in quasi tutto c'è lo zampino dell'uomo(forse terremoti e maremoti non tanto però le altre cosi si) [SM=x43799]
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12/03/2011 08:43
 
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Re:
Topolino80, 11/03/2011 23.16:

Ho trovato quest'articolo su Tgcom... Si salvi chi può [SM=g51043] - Si tratta, ovviamente, solo e soltanto di una coincidenza. Ma se è vero che, per dirla con Poirot, "una coincidenza è una coincidenza, due coincidenze sono un indizio, tre coincidenze somigliano a una prova", c'è di che pensare. Perché, guarda caso, anche il devastante terremoto che ha colpito il Giappone si è verificato il giorno 11. Undici. Come l'11 settembre dell'attacco alle Torri Gemelle. Come l'11 marzo degli attentati a Madrid.
Una scia di sangue legata proprio al numero 11, insomma, che sebbene sia solo pura casualità ha già da tempo scatenato la fantasia degli autori di Hollywood, i quali nel 2010 hanno creato un film horror incentrato proprio su questa strana coincidenza: "11.11, la paura ha un nuovo numero".

E ora che il terremoto in Giappone diventa la terza grande strage avvenuta nel giorno 11, la curiosità in rete sulla maledizione del numero 11 si è tornata a scatenare. Dando retta alla numerologia, del resto, il numero 11 è da sempre portatore di sciagure. Il nome Adolf Hitler, ad esempio, guarda caso ha 11 lettere. E Manhattan, teatro dell'attacco alle Twin Towers, ha un nome che inizia con la lettera M, undicesima dell'alfabeto. Che in quello ebraico corrisponde a kaf e, secondo calcoli cabalistici, rappresenta il numero 66 e il suo opposto, il 666 dell'anticristo. E pure le torri, a voler ben vedere, erano un enorme 11 nel cuore di New York.

Tutte casualità, naturalmente. Perché se è vero che, secondo la profezia maya, il mondo deve finire il 21 dicembre 2012, l'11 non c'entra niente. O forse sì, visto che sommando le cifre che compongono la data 21/12/2012 il risultato è 11...



c'è qualcosa ke nn si spiega!!!! [SM=x43600]

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12/03/2011 08:43
 
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Cmq la maggior parte di voi nn crede a ste cose....allora ne deduco che sono l'unico stronzo a crederle???? mi ci vorrebbe un po piu di ottimismo!!! [SM=x43607]
[Modificato da costantino90 12/03/2011 08:48]
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12/03/2011 10:51
 
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Questa forse è una cosa un po' più "scientifica"

Nel 2011 atteso un violento sisma a Roma
Raffaele Bendandi... l'uomo che prevedeva i terremoti

Si possono prevedere i terremoti? Bendandi diceva di essere in grado di prevedere le scosse di terremoto - Raffaele Bendandi, detto anche l'uomo dei terremoti, nacque a Faenza il 17 ottobre 1893.
Bendandi diceva di aver scoperto come si producono i terremoti e disse di saper predire una scossa di terremoto.

Nacque da un'umile famiglia nel quartiere tradizionalmente denominato Filanda Vecchia, che non potè permettergli di andare avanti con gli studi superiori (ultimò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l'apprendista da un orologiaio); ciononostante all'età di 10 anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da costruirsi da solo un telescopio ed alcuni giroscopi (in effetti lui era uno scultore di legno per professione). In seguito al terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, si appassionò ai terremoti, e riuscì, secondo lui, anche a predirli. Dopo l'esperienza come apprendista presso un orologiaio, si iscrisse ad una Scuola d'Arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre, nell'Emilia. Durante la Grande Guerra servì come meccanico in una squadriglia aerea. Si può definire il Bendandi come un ricercatore autodidatta, che nel 1920 formulò la propria teoria «sismogenica».

La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la sua naja: lui nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre, che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell'Appennino tosco-romagnolo.

Una sua prima involontaria previsione la fece per il terremoto della Marsica il 13 gennaio 1915, quando si accorse che il 27 ottobre dell'anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.

Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo.
Ciononostante il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo Colui che prevede i terremoti; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici.Oltre ai suoi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America. Riuscì nel suo piccolo a dotarsi anche di una piccola biblioteca scientifica.

Durante il periodo fascista, precisamente nel 1927 dapprima fu nominato da Mussolini Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l'esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.

Dopo averlo studiato a fondo, nel 1931 Bendandi affida all'Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, e nel seguito riesce autofinanziandosi a pubblicare "Un principio fondamentale dell’Universo", dove descrive la sua precedente scoperta.

Durante la sua vita, precisamente nel 1959, Bendandi scoprì anche un nuovo pianeta all'interno del sistema solare tra Mercurio ed il Sole, cui diede il nome della sua città natale, Faenza.

Solo successivamente, nel 1972 l'astronomo americano Wood e nel 1976 l'astronomo inglese Smith portarono avanti il metodo elaborato dal Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, andando a migliorarne l'analisi ed i risultati.

Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano.

Venne trovato morto, forse per cause misteriose, il 3 novembre 1979, nella sua casa-osservatorio in via Manara 17 di Faenza.

Bendandi, attraverso il suo metodo, ha anche predetto una scossa di terremoto devastante per la città di Roma e aree limitrofe per il giorno 11 maggio 2011, e un altro sisma di dimensioni ancora più apocalittiche per tra il 5-6 aprile 2012, quando parecchie scosse di terremoto colpiranno a macchia di leopardo tutta la terra.

In questa ultima predizione, tra l'altro, molti vedono anche le catastrofiche profezie Maya per il 2012.

Fonte abruzzo24ore.tv , ma l'avevo sentito anche al tg5, dove hanno parlato del possibile terremoto dell'11 maggio a Roma.
[Modificato da |Lyuba| 12/03/2011 10:55]
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Re:
|Lyuba|, 12/03/2011 10.51:

Questa forse è una cosa un po' più "scientifica"

Nel 2011 atteso un violento sisma a Roma
Raffaele Bendandi... l'uomo che prevedeva i terremoti

Si possono prevedere i terremoti? Bendandi diceva di essere in grado di prevedere le scosse di terremoto - Raffaele Bendandi, detto anche l'uomo dei terremoti, nacque a Faenza il 17 ottobre 1893.
Bendandi diceva di aver scoperto come si producono i terremoti e disse di saper predire una scossa di terremoto.

Nacque da un'umile famiglia nel quartiere tradizionalmente denominato Filanda Vecchia, che non potè permettergli di andare avanti con gli studi superiori (ultimò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l'apprendista da un orologiaio); ciononostante all'età di 10 anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da costruirsi da solo un telescopio ed alcuni giroscopi (in effetti lui era uno scultore di legno per professione). In seguito al terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, si appassionò ai terremoti, e riuscì, secondo lui, anche a predirli. Dopo l'esperienza come apprendista presso un orologiaio, si iscrisse ad una Scuola d'Arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre, nell'Emilia. Durante la Grande Guerra servì come meccanico in una squadriglia aerea. Si può definire il Bendandi come un ricercatore autodidatta, che nel 1920 formulò la propria teoria «sismogenica».

La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la sua naja: lui nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre, che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell'Appennino tosco-romagnolo.

Una sua prima involontaria previsione la fece per il terremoto della Marsica il 13 gennaio 1915, quando si accorse che il 27 ottobre dell'anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.

Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo.
Ciononostante il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo Colui che prevede i terremoti; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici.Oltre ai suoi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America. Riuscì nel suo piccolo a dotarsi anche di una piccola biblioteca scientifica.

Durante il periodo fascista, precisamente nel 1927 dapprima fu nominato da Mussolini Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l'esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.

Dopo averlo studiato a fondo, nel 1931 Bendandi affida all'Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, e nel seguito riesce autofinanziandosi a pubblicare "Un principio fondamentale dell’Universo", dove descrive la sua precedente scoperta.

Durante la sua vita, precisamente nel 1959, Bendandi scoprì anche un nuovo pianeta all'interno del sistema solare tra Mercurio ed il Sole, cui diede il nome della sua città natale, Faenza.

Solo successivamente, nel 1972 l'astronomo americano Wood e nel 1976 l'astronomo inglese Smith portarono avanti il metodo elaborato dal Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, andando a migliorarne l'analisi ed i risultati.

Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano.

Venne trovato morto, forse per cause misteriose, il 3 novembre 1979, nella sua casa-osservatorio in via Manara 17 di Faenza.

Bendandi, attraverso il suo metodo, ha anche predetto una scossa di terremoto devastante per la città di Roma e aree limitrofe per il giorno 11 maggio 2011, e un altro sisma di dimensioni ancora più apocalittiche per tra il 5-6 aprile 2012, quando parecchie scosse di terremoto colpiranno a macchia di leopardo tutta la terra.

In questa ultima predizione, tra l'altro, molti vedono anche le catastrofiche profezie Maya per il 2012.

Fonte abruzzo24ore.tv , ma l'avevo sentito anche al tg5, dove hanno parlato del possibile terremoto dell'11 maggio a Roma.



I Maya avevano una vera ossessione per il tempo. L'intero territorio dei Maya, con le sue centinaia di città di pietra può essere classificato come un enorme monumento in stretta relazione con il tempo. Sulle mura che cingevano i campi per il gioco della palla, sui templi, sugli architravi, sui pannelli scolpiti e addirittura sulle conchiglie, sulla giada - usata in grande abbondanza - i Maya per un periodo che abbraccia circa 1000 anni, incisero le relative date non appena arrivavano alla conclusione dell'opera, o la incisero per celebrare qualche avvenimento del passato.

Un erudito ha perfino trovato un'iscrizione Maya che risale per novanta milioni di anni nel passato.

Ma perchè i Maya avevano questa ossessiva preoccupazione per il tempo ?

Perchè - è questa la risposta più semplice - i Maya erano convinti che il tempo fosse ciclico. E che la stessa influenza e le stesse conseguenze si ripetessero in ogni determinato periodo nella storia.

Fu proprio Diego de Landa - il primo e più esauriente occidentale a venire a contatto e a studiare approfonditamente la cultura maya - a scrivere nei suoi diari: " Riuscivano (i Maya) a calcolare meravigliosamente le loro epoche, e così era facile per un vecchio con il quale mi capitò di parlare, di ricordare tradizioni che risalivano a trecento anni prima. Chiunque abbia messo ordine al loro calcolo dei katun, fosse stato anche il diavolo, lo ha fatto con una esattezza mai nel passato eguagliata."

Una specie di compendio di questa incredibile interpretazione del Tempo - i Maya erano convinti che il mondo avesse sofferto apocalittiche distruzioni per quattro volte, e che quando il velo si alzò sulla storia dei Maya, essi stavano vivendo nell'epoca seguente la quinta creazione del mondo (gli indiani raccontarono a Diego de Landa che gli dei che reggevano la terra fuggirono "quando il mondo fu distrutto dal diluvio")- si trova in quello che è universalmente conosciuto come Codice di Dresda (foto in testa).

Il Codice di Dresda è uno dei tre codici Maya sopravvissuti - per puro miracolo - alla furia della conquista spagnola, che come sappiamo fece purtroppo terra bruciata dell'intera cultura Maya.

Il codice di Dresda (detto codex Dresdensis) è il più bello e il più complesso dei tre (cm.350X20X9) risale probabilmente all'XI o XII secolo e ricopia quasi sicuramente un originale del periodo classico; parla delle eclissi, della rivoluzione sinodica di Venere, di riti religiosi e di pratiche divinatorie, per ben 70 pagine. Fu scoperto a Vienna nel 1739, e in seguito venne acquistato dalla biblioteca di Sassonia, a Dresda.

E' stato proprio partendo da quel codice della biblioteca di Dresda, che Ernst Forstermann, impiegato di quella biblioteca, riuscì a decifrare una parte del calendario Maya, e a compiere il lungo conto che permette di stabilire una data in rapporto al punto di partenza cronologico Maya, grazie a una serie di glifi. Forstermann, in realtà, si era messo in testa di trovare il contenuto di quello strano libro di magia, e fu il primo, nel 1887, a capire che si trattava di tavole del pianeta Venere.

Ed è proprio il Codice di Dresda a fornire lumi su come il lungo computo del tempo scandito dal calendario Maya si arrestasse consapevolmente il 21 dicembre del 2012. Sappiamo poco su come essi immaginassero la fine del mondo. L'unica immagine possiamo averla osservando l'ultima pagina del codice di Dresda. In essa si vede l'acqua che distrugge il mondo, essa fuoriesce dai vulcani, dal Sole e dalla Luna generando oscurità che prevale sulla luce.

Cosa è questa acqua ?

E' facile pensare perchè questa profezia - o meglio, questo computo temporale - dei Maya abbia così suggestionato gli uomini di oggi. Se si prova ad immaginare quella profezia, attualizzandola, la prima cosa che viene in mente è il global warming: innalzamento degli oceani, ecc.. Ma tante altre ipotesi vengono alla mente: caduta di un meteorite, eruzioni spaventose. E c'è chi immagina anche che l'acqua che invaderà il mondo, possa essere quel nuovo quinto elemento sprigionato dagli esperimenti del Large Hadron Collider (del quale abbiamo parlato spesso qui a Mysterium ) che - guarda caso - stanno per iniziare a Ginevra, e che saranno pienamente effettivi proprio intorno al 2012...

Insomma, chi più ne ha più ne metta. Ma io penso che tutto questo dovrebbe semplicemente portarci a una conclusione: quella di studiare meglio la grande cultura maya, quella di un popolo terribile e misterioso, intorno al quale le nostre conoscenze sono ancora molto scarse...

fonti: Victor W.Von Hagen - Il Mondo Maya - Newton, 1977












homo faber fortunae suae
12/03/2011 12:08
 
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ma che strunzat
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12/03/2011 12:46
 
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Maya-taffancul! [SM=x43668]
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12/03/2011 12:56
 
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se non erro Roma non è ad alta sismicità, cosa che mal si accorda con la previsione di un terremoto catastrofico, inoltre Roma si trova al di fuori della fascia sismica che si trova nella dorsale appenninica. L'unica zona sismica è quella dei Colli Albani, che è vicina alla capitale, ma nella quale si sviluppano terremoti solo strumentali od avvertibili solo a livello locale. Inoltre, anche nel caso in cui, in quella zona, si dovessero sviluppare terremoti più forti, cmq questi non sarebbero devastanti per Roma, dato che la città è "protetta" da una conformazione geologica molto solida.
[Modificato da .irly. 12/03/2011 12:57]
12/03/2011 13:18
 
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Re:
(Graziello), 12/03/2011 12.46:

Maya-taffancul! [SM=x43668]



[SM=g51998] [SM=g51998] [SM=g51998]


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Re: Re:
Topolino80, 11/03/2011 21.08:




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però non faccio in tempo a fare manco una lira... [SM=x43647]
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Tu ne quaesieris (scire nefas) quem mihi, quem tibi
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Ut melius quicquid erit pati!
Seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum, sapias, vina liques et spatio brevi
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.

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