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Marocco: tentata corruzione per falsificare anagrafe

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2011 22:55
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Re: Re: Re: Re:
Massimo Volume, 11/03/2011 12.10:





Sono argomentazioni non pertinenti. Il punto non è il dato della corruzione in Marocco; peraltro, la condizione di indigenza l'ho sottolineata anche io, ironizzando sul fatto che fossero poveri e quindi "stupidi" a non farsi corrompere.
Il discorso è diverso, ed è un discorso mediatico, per il quale è reputato ovvio che una impiegata marocchina si faccia corrompere.


Questo è il punto che hai scelto tu dopo aver letto l'intervento di Nando. Il punto principale è capire se questo articolo è verosimile e se è giornalisticamente valido. Ovvio che nelle argomentazioni ci possano essere posizioni varie, ma le argomentazioni in sé non sono il punto. Possiamo pensare di ragionare se le argomentazioni sono validanti, ma non di altro.
Poi è un discorso ulteriore indagare se e fino a che punto la nostra situazione sia applicabile anche al marocco. Tuttavia se dovessi restare alla valutazione statistica del fenomeno, mi verrebbe da pensare che forse noi siamo più ligi al dovere dei marocchini. Ovviamente non per un fatto razziale, ma per una serie di fattori ulteriori che rappresentano incentivi e disincentivi al comportamento.Inoltre ribadisco che la situazione di indigenza è un'argomentazione che non ritengo validante. Il soggetto corrotto èobbligatoriamente il p.u.. Immaginare una particolare situazione di indigenza è piuttosto puerile. Ritengo che giochino valutazioni altre rispetto al bisogno economico.



Il punto, comunque, è non limitarsi ad una analisi superficiale e capire dove nasce l'idea che la corruzione sia percepita come un fatto naturale e pacifico come fare la spesa, e quindi ci si stupisce che non sia andato a buon fine il tentativo del caso di specie.
Insomma, mi pare una trasposizione della condizione italiana e della sfiducia che nutriamo nei confronti della Amministrazione in un contesto diverso, che, perché povero, deve necessariamente partecipare delle nostre peggiori vicende.


NOn perché povero, ma per tutti i motivi di cui ti dicevo ed anche per l'indice di corruzione che ti ho linkato. Ora puoi dire che quell'indice non è valido\corretto, puoi dire che le mie argomentazioni non ti convincano, ma non vedo come tu possa dire che ritengo il fenomeno corruttivo legato alla mera indigenza. In ogni caso la sfiducia nei confronti della nostra p.a. non è elemento determinante, perché se l'evento fosse avvenuto in danimarca nessuno avrebbe dubitato che il p.u. molto probabilmente aveva rifiutato l'offerta corruttiva. Ora non sto sostenendo che i marocchini sono razzialmente dei corrotti, ma ti ribadisco le argomentazioni di cui all'altro post

Poi, e questo è l'argomento principale, nel momento in cui definisci (giustamente) il sistema del Marocco sulla base della sua debolezza strutturale, la forte burocrazia, la corruzione dilagante, indirettamente togli spazio all'autodeterminazione di una persona singola, che anche calata in quel contesto determinato può liberamente fare scelte diverse.


E qua o non hai letto o non hai capito o non parli di me. Ho scritto sopra: In ogni caso la mia cultura mi impedisce di ritenere la marocchina in re ipsa colpevole, ma analogamente non posso ritenere B. sicuramente colpevole.
Dove ho detto che il singolo non può "scappare" dalla condizione socio-economica? Dico proprio che, benché il sistema è corrotto, nulla vieta che la marocchina abbia detto NO. INoltre ho aggiunto, ed è questa la cosa che non vi piace, che non è nemmeno detto che B. veramente abbia corrotto, perché altrimenti possiamo inventare che ha ucciso, assassinato, mentito, stuprato etc.. e necessariamente deve essere vero, perché B. è il Male.



Su B., che dire, stiamo facendo le verginelle. Sappiamo bene, per ammissione diretta di quel deputato abbruzzese del quale ora mi sfugge il nome (al programma La Zanzara di Giuseppe Cruciani che ho ascoltato in diretta), che gli fu offerta la possibilità di estinguere dei mutui per alcune case se fosse passato (cosa che ha fatto) nel PDL; oppure ultimamente il caso del parlamentare del Pd che ha denunciato pubblicamente il tentativo di corruzione; del resto, la chiamata in questura per "salvare" la nipotina di Mubarak cos'è?


Concussione. In ogni caso QUESTO non è il punto. Dire che B. abbia uno scarso o nullo senso delle istituzioni e delle regole altre rispetto a quelle penali è un punto diverso rispetto a dubitare che questo articolo sia buon giornalismo. A me non interessa se lui abbia corrotto un altro in un altro contesto, a me interessa che l'articolo non dica una menzogna. Visto che anche il fatto sta amando questo tipo di giornalismo è ovvio che mi viene da segnale che questo non è giornalismo. Poi ognuno può pensare che Travaglio sia il verbo e che qualsiasi cosa scrivano sia vera, ma ciò non cambia il punto. L'articolo in questione non è buon giornalismo e non è sufficiente per dire che in questo caso specifico B. abbia veramente corrotto.



Talvolta credo che dietro il paravento del "passaggio in giudicato" si faccia tanta confusione tra momento giuridico e momento politico: politicamente si possono (e si debbono) trarre delle conclusioni che possono prescindere dall'accertamento giuridico dei fatti, perché già i comportamenti sono politicamente valutabili, tra i quali, appunto, il caso ruby; oppure i comportamenti dei tre parlamentari che sono passati nei responsabili perché hanno avuto dei benefici e nessuno, nessuno, potrebbe affermare il contrario senza essere fintamente ingenuo oppure decisamente pirla.


Il punto non è il caso Ruby che sicuramente non è un momento valido di politica , benché a me sfugga ancora capire cosa gli si contesti.
Il punto non è nemmeno se i responsabili sono santi o interessati, ma è se il comportamento di chi se ne andava dal pdl era più o meno interessato.
Ora non si tratta di passaggo in giudicato, ma di altro. Non posso accettare che un articolo del genere possa essere la base per dire che X è corrotto, in quanto X sembra essere avvezzo alla corruzione. Sarò anche pirla, ma nazista proprio no.








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11/03/2011 15:08
 
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Re: Re: Re: Re:
napulitanboy, 11/03/2011 13.43:




Mah, io più ti leggo e più penso che questo non sei tu [SM=x43607]
Corrompere parlamentari degli schieramenti opposti per non cadere dalla poltrona non è reato ma pur sempre corruzione.

( Poi, lasciamo - ma solo per ora - al tribunale del popolo la sua identità di corruttore -in quanto autore di reato- fino alla sentenza sul caso mills)




nap ma che cosa avrei scritto in passato?
Mica sto dicendo che B. è un santo. Sto semplicemente dicendo che sarebbe il caso di applicare i principi fondamentali del nostro ordinamento anche a B. Nessuno viene processato dal tribunale del popolo ed il popolo esprime le sue posizioni politiche (appunto Maximo diceva di critica meramente politica e non giuridica\giudiziaria) attraverso le elezioni. Non posso tollerare che Travaglio o chi per lui metta su il solito tribunale sommario dove la colpa principale di B. è essere B.
Il punto è se ci interessa sapere se questo uomo ha corrotto un funzionario di stato estero. Diversamente stiamo dicendo: figurati se B. non si è comprato il campionato, se non ha corrotto, se non ha stuprato, devastato e sterminato.
Non è una questione di verginità, ma di capire fino a che punto possiamo aiutare B. a distruggere lo Stato di diritto. Condannandolo sulla base del "figurati se non l'ha fatto", "figurati se non lo sapeva" accettiamo un sistema penale che non ha nulla a che vedere con la nostra costituzione.

Mi dispiace che non mi riconosci, ma davvero vorrei che qualcuno mi prendesse un mio vecchio post dove dico il contrario di questi principi. Se evito di aggiungere ad ogni mia parola una critica a B. è semplicemente perché sono stanco e perché ho manifestato chiaramente come e cosa ho votato in passato. Tuttavia noto che, non mi riferisco direttamente a te, chi ha votato il PD anche nelle sue più becere gerarchie (tipo Bassolino) ora vuole venire a farmi la morale. Sinceramente non lo tollero perché io a B. e ai B. di sinistra non li ho mai votati.
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11/03/2011 22:55
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
giusperito, 11/03/2011 10.34:




Purtroppo sui responsabili il discorso non è così facile. D'altra parte non si può pensare che gli amici di Fini siano fuoriusciti per senso dello Stato e dell'onore (ce lo siamo detti mille volte).
Su Mills non avendo mai letto nulla di diverso dalle tesi di Travaglio e co. mi evito facili conclusioni a cui ero approdato per esempio per il Lodo Mondadori.
Le fonti sono anonime e non circostanziate. Altrimenti Belpietro è stato oggetto di tentato omicidio perché lo dice il capo della scorta che diversamente dal caso in questione ha un nome ed un cognome. Chi è questo funzionario, come si chiama, che poteri ha. Chi ha incontrato, che proposta ha ricevuto, etc...



Gius vuoi per caso metterti a questionare sul caso mills?
Già te l'ho detto che sei diventato berlusconiano, se poi ti metti anche a fare le pulci su questa situazione gli utenti onesti, che fortunatamente sono la netta maggioranza, farebbero bene a darti del mascalzone.
Secondo te possono esserci dei due dubbi solo perchè:
- la stessa sentenza dice che quando andò a testimoniare non si era messo d'accordo con B e quindi fece falsa testimonianza di sua spontanea volontà contando che B lo avrebbe corrotto tre anni dopo (un elemento psicologico del reato futurista);
- questa vicenda è nata da una confessione di Mills al suo commercialista per giustificare un suo presunto reato di evasione fiscale e che la magistratura inglese dopo aver indagato sulla vicenda ha archiviato tutto;
- che la prova della corruzione, cioè la dazione del denaro, non esiste; sfido a leggere le 376 pagine di primo grado+ 400 di appello+ 41 della cassazione e trovarla. Ci sono solo dei lunghi e complessi ragionamenti che spiegano perchè questa prova non è stata trovata e su come però si possa presumere la sua esistenza, che è un principio basilare dell'applicazione del diritto penale in certe parti d'italia.
L'elemento decisivo al riguardo è una dichiarazione del manager finivest carlo bernasconi, morto tre anni prima che cominciasse il dibattimento di primoi grado. Giustamente non potendo interrogare un morto( a meno che non si chiami ciancimino) la dichiarazione del morto, riportata per interposta persona era chiara, precisa e coerente.
- la fantastica teoria giuridica secondo cui la corruzione si completa nel momento in cui il corrotto comincia a spendere il denaro. Conseguenza logica, se mills dopo aver ricevuto il regalo li avesse tenuti in banca a fruttare per i nipotini, sarebbe stato un onesto cittadino;
- conclusione con il presidente del collagio di primo grado che durante il dibattimento la sera scriveva su internet cose tipo "berlusconi è un dittatore sanguinario". Un tipico esempio di giudice equo e al di sopra delle parti.

In base a tutti questi elementi, puoi avere dei dubbi che non sia stato un processo limpido e cristallino?
Io personalmente sono superfelice di avere magistrati che lavorano così e che perseguono i tiranni e i loro scagnozzi con ogni mezzo.

Ps Inoltre faresti bene a stare attento con queste critiche alla magistratura. La settimana scorsa un giornalista è stato condannato per diffamazione per aver diffamato i procuratori del processo tortora. Cosa aveva scritto il giornalista? Che si trattava di un vergognoso errore giudiziario.
Sono così venuto a conoscenza di un caso strepitoso. I familiari di tortora avevano querelato nel 1994 il pentito che lo accusò, il quale aveva affermato di nuovo che tortora era colpevole.
Il gup di milano, DOTTORESSA CLEMENTINA FORLEO, proprio lei, archiviò tutto con la seguente motivazione: "l'assoluzione di tortora non comporta la sua estraneità alla vicenda".
Precisanco eh il caso tortora non ha a che fare con B e che B dovrebbe difendersi nelle aule del tribunale nel nuovo processo Mills, mi sembra di aver detto tutto.

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