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Ma in un paese civile possono succedere queste cose?

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2011 14:16
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26/01/2011 22:05
 
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Lunedi ho spedito una raccomandata da Milano a Roma. Conteneva documenti importanti che dovevano essere a Roma entro oggi.
Così ho fatto la raccomandata 1 che secondo le poste arriva in un giorno. Oggi i documenti non sono arrivati, stasera vado sul sito delle poste inserisco il codice della spedizione e vedo che la busta si trova a Padova in giacenza. Ora domani mattina all'ufficio postale farò succedere i numeri e probabilmente qualche impiegato ci lascerà la pelle. Visto che mi sembra che siano persone che lavorano alle poste qui sul forum, qualcuno può spiegarmi come diavolo possono succedere queste cose?

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26/01/2011 22:06
 
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sapessi quante ne capitano a me..
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Re:
trixam, 26/01/2011 22.05:

Lunedi ho spedito una raccomandata da Milano a Roma. Conteneva documenti importanti che dovevano essere a Roma entro oggi.
Così ho fatto la raccomandata 1 che secondo le poste arriva in un giorno. Oggi i documenti non sono arrivati, stasera vado sul sito delle poste inserisco il codice della spedizione e vedo che la busta si trova a Padova in giacenza. Ora domani mattina all'ufficio postale farò succedere i numeri e probabilmente qualche impiegato ci lascerà la pelle. Visto che mi sembra che ci siano persone che lavorano alle poste qui sul forum, qualcuno può spiegarmi come diavolo possono succedere queste cose?





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26/01/2011 22:08
 
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Ho fatto un casino, la rabbia.
26/01/2011 23:32
 
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Re:
trixam, 26/01/2011 22.05:

Lunedi ho spedito una raccomandata da Milano a Roma. Conteneva documenti importanti che dovevano essere a Roma entro oggi.
Così ho fatto la raccomandata 1 che secondo le poste arriva in un giorno. Oggi i documenti non sono arrivati, stasera vado sul sito delle poste inserisco il codice della spedizione e vedo che la busta si trova a Padova in giacenza. Ora domani mattina all'ufficio postale farò succedere i numeri e probabilmente qualche impiegato ci lascerà la pelle. Visto che mi sembra che siano persone che lavorano alle poste qui sul forum, qualcuno può spiegarmi come diavolo possono succedere queste cose?





Su non te la prendere, si risolverà in altro modo... purtroppo è successo, poteva succedere anche altrove non in Italia. I disservizi li troverai sempre, fanno parte della natura umana [SM=x43638]
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Re: Re:
Catgirlsupreme, 26/01/2011 23.32:




Su non te la prendere, si risolverà in altro modo... purtroppo è successo, poteva succedere anche altrove non in Italia. I disservizi li troverai sempre, fanno parte della natura umana [SM=x43638]




Per farlo calmare, suggerirei la visione del film "scusa se ti chiamo amore" e, subito dopo, l'ascolto degli ultimi successi degli Zero Assoluto.
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Re: Re: Re:
.pisicchio., 27/01/2011 19.18:




Per farlo calmare, suggerirei la visione del film "scusa se ti chiamo amore" e, subito dopo, l'ascolto degli ultimi successi degli Zero Assoluto.




[SM=x43636]
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la raccomandata 1 arriva effettivamente in 1 giorno
probabilmente qualche impiegato idiota l'avrà scambiata per una raccomandata normale e/o qualche altro impiegato se ne sarà completamente dimenticato
vedi che puoi chiedere sia il rimborso che il risarcimento danni

ma alla fine all'ufficio postale cosa ti hanno detto??
27/01/2011 19:39
 
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Re: Re: Re:
.pisicchio., 27/01/2011 19.18:




Per farlo calmare, suggerirei la visione del film "scusa se ti chiamo amore" e, subito dopo, l'ascolto degli ultimi successi degli Zero Assoluto.




certo che sono il tuo incubo quotidiano! [SM=x43668]
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Re:
gran generale, 27/01/2011 19.37:

la raccomandata 1 arriva effettivamente in 1 giorno
probabilmente qualche impiegato idiota l'avrà scambiata per una raccomandata normale e/o qualche altro impiegato se ne sarà completamente dimenticato
vedi che puoi chiedere sia il rimborso che il risarcimento danni

ma alla fine all'ufficio postale cosa ti hanno detto??




Stamattina alle otto e trenta ero lì. L'impiegato delle raccomandate era assente e irrintracciabile.
Il primo impiegato con cui ho parlato, un giovane gentile, capendo che ero nero dalla rabbia e le cose potevano mettersi male mi ha subito mandato dal direttore il quale ha provato a prendermi con il buono. "Non ti preoccupare, qui mica siamo al cimitero che si fregano Mike Buongiorno". Che tu ti chiedi come gli vengono certe cose alla gente. Chiarito che doveva darmi del lei perché non siamo né parenti nè amici, ha fatto un giro di chiamate ed effettivamente era finita in un paese in provincia di Padova di settemila abitanti.
Come è potuto accadere? Nessuno sapeva niente ovviamente.
Quando mi hanno detto che non potevano recuperarla in tempi brevi ho pronunciato varie espressioni irripetibili.
Alla fine mi sono fatto fare una raccomandata A/R normale accompagnata da una dichiarazione del direttore sulle sventure della prima e l'ho spedita.
valuterò se ci sono gli estremi per fargli causa e se mi conviene.
Dio quanto odio i monopoli.
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Re: Re:
trixam, 27/01/2011 20.00:




Stamattina alle otto e trenta ero lì. L'impiegato delle raccomandate era assente e irrintracciabile.
Il primo impiegato con cui ho parlato, un giovane gentile, capendo che ero nero dalla rabbia e le cose potevano mettersi male mi ha subito mandato dal direttore il quale ha provato a prendermi con il buono. "Non ti preoccupare, qui mica siamo al cimitero che si fregano Mike Buongiorno". Che tu ti chiedi come gli vengono certe cose alla gente. Chiarito che doveva darmi del lei perché non siamo né parenti nè amici, ha fatto un giro di chiamate ed effettivamente era finita in un paese in provincia di Padova di settemila abitanti.
Come è potuto accadere? Nessuno sapeva niente ovviamente.
Quando mi hanno detto che non potevano recuperarla in tempi brevi ho pronunciato varie espressioni irripetibili.
Alla fine mi sono fatto fare una raccomandata A/R normale accompagnata da una dichiarazione del direttore sulle sventure della prima e l'ho spedita.
valuterò se ci sono gli estremi per fargli causa e se mi conviene.
Dio quanto odio i monopoli.



Guarda è una lotta quotidiana, insieme a quella contro il "Voi".



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Re: Re: Re:
JuanManuelFangio, 27/01/2011 20.46:



Guarda è una lotta quotidiana, insieme a quella contro il "Voi".




[SM=x43668]


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Re: Re:
trixam, 27/01/2011 20.00:



Stamattina alle otto e trenta ero lì. L'impiegato delle raccomandate era assente e irrintracciabile.
Il primo impiegato con cui ho parlato, un giovane gentile, capendo che ero nero dalla rabbia e le cose potevano mettersi male mi ha subito mandato dal direttore il quale ha provato a prendermi con il buono. "Non ti preoccupare, qui mica siamo al cimitero che si fregano Mike Buongiorno". Che tu ti chiedi come gli vengono certe cose alla gente. Chiarito che doveva darmi del lei perché non siamo né parenti nè amici, ha fatto un giro di chiamate ed effettivamente era finita in un paese in provincia di Padova di settemila abitanti.
Come è potuto accadere? Nessuno sapeva niente ovviamente.
Quando mi hanno detto che non potevano recuperarla in tempi brevi ho pronunciato varie espressioni irripetibili.
Alla fine mi sono fatto fare una raccomandata A/R normale accompagnata da una dichiarazione del direttore sulle sventure della prima e l'ho spedita.
valuterò se ci sono gli estremi per fargli causa e se mi conviene.
Dio quanto odio i monopoli.



che battuta simpatica [SM=x43624]
valuta bene, perchè gli estremi ci sono. tutto dipende dal danno subito.

devo correggerti sul monopolio: dal primo gennaio è stato liberalizzato il mercato della corrispondenza al di sotto dei 50 grammi, quindi la posta ordinaria per intenderci. ci sono aziende già operative sul campo, come TNT, che offrono servizi simili alle raccomandate, ma diversi quanto a tempi (non hanno una rete distributiva tale da garantire le raccomandate in 3 giorni) e costi (la metà, rispetto a Poste Italiane).
[Modificato da gran generale 27/01/2011 21:36]
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Re: Re: Re:
JuanManuelFangio, 27/01/2011 20.46:



Guarda è una lotta quotidiana, insieme a quella contro il "Voi".




A me il voi piace molto. E' un segno di rispetto ed è comunque contemplato dalla grammatica italiana. Alcuni dicono si sia ridotto ad un meridionalismo...

Purtroppo a Milano non posso usarlo altrimenti mi sfottono.
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Re: Re: Re:
gran generale, 27/01/2011 21.35:



che battuta simpatica [SM=x43624]
valuta bene, perchè gli estremi ci sono. tutto dipende dal danno subito.

devo correggerti sul monopolio: dal primo gennaio è stato liberalizzato il mercato della corrispondenza al di sotto dei 50 grammi, quindi la posta ordinaria per intenderci. ci sono aziende già operative sul campo, come TNT, che offrono servizi simili alle raccomandate, ma diversi quanto a tempi (non hanno una rete distributiva tale da garantire le raccomandate in 3 giorni) e costi (la metà, rispetto a Poste Italiane).




Si però tnt è un attimino esoso...
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Re: Re: Re: Re:
--letizia22--, 27/01/2011 19.39:




certo che sono il tuo incubo quotidiano! [SM=x43668]




Li amo molto, è vero. Mi piacerebbe vedere un film tipo "scusa se ti chiamo amore" accompagnato dalle loro splendide canzoni. Ovviamente con regia di Moccia.
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28/01/2011 12:56
 
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Re: Re: Re: Re:
.pisicchio., 28/01/2011 12.50:




A me il voi piace molto. E' un segno di rispetto ed è comunque contemplato dalla grammatica italiana. Alcuni dicono si sia ridotto ad un meridionalismo...

Purtroppo a Milano non posso usarlo altrimenti mi sfottono.




Non esiste il voi come strategia di cortesia. Il voi è retaggio meridionale poiché noi abbiamo subito l'influenza linguistica dei francesi e degli spagnoli che non hanno il pronome di cortesia di terza persona ma solo il voi,di seconda. [SM=x1520878]
[Modificato da Napapiiri 28/01/2011 12:56]
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28/01/2011 13:00
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Napapiiri, 28/01/2011 12.56:




Non esiste il voi come strategia di cortesia. Il voi è retaggio meridionale poiché noi abbiamo subito l'influenza linguistica dei francesi e degli spagnoli che non hanno il pronome di cortesia di terza persona ma solo il voi,di seconda. [SM=x1520878]




Si, interessante.

Comunque ricordo di avere letto questa cosa in più di una grammatica italiana. Insomma, secondo i miei ricordi, il "voi" non sarebbe un errore in senso stretto.
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28/01/2011 13:02
 
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dal sito della Crusca
Napapiiri, 28/01/2011 12.56:




Non esiste il voi come strategia di cortesia. Il voi è retaggio meridionale poiché noi abbiamo subito l'influenza linguistica dei francesi e degli spagnoli che non hanno il pronome di cortesia di terza persona ma solo il voi,di seconda. [SM=x1520878]




Rispondiamo alle diverse domande pervenuteci sull'uso degli allocutivi di cortesia pubblicando la risposta di Luca Serianni, già apparsa sul periodico dell'Accademia La Crusca per voi (n. 20, aprile 2000, p. 7)



Gli allocutivi di cortesia

"Il signor Guido Iazzetta (Milano) chiede informazioni sull’uso del pronome allocutivo voi invece di lei: il voi è andato in disuso con la caduta del Fascismo o mantiene tuttora qualche vitalità? Se si scrivesse un romanzo ambientato nel Sette o nell’Ottocento sarebbe più opportuno usare il voi o il lei?


Un po’ di storia. Nel Medioevo l’italiano, come altre lingue romanze, disponeva di un sistema bipartito, imperniato sull’asse tu/voi. Nella Commedia Dante si rivolge di norma col tu ai personaggi con cui scambia battute di dialogo, riservando il voi a interlocutori particolarmente autorevoli (“Siete voi qui, ser Brunetto?”). Il lei si è diffuso nelle cancellerie e nelle corti del Rinascimento ed è stato rafforzato, in séguito, dal modello spagnolo. Per alcuni secoli – diciamo dal Cinquecento al pieno Novecento – la nostra lingua disponeva dunque di un sistema tripartito: tu/voi/lei. Potremmo affermare, schematizzando un po’, che l’italiano letterario dei secoli scorsi era avviato a condividere la situazione dell’inglese attuale: il pronome allocutivo non marcato era voi (come you), lei e tu si adoperavano rispettivamente come variante altamente formale e altamente informale, ma tu poteva rappresentare un allocutivo non connotato socialmente, e quindi usato in riferimento a Dio o a un ente astratto personificato (come l’ingl. thou; “Tu – dice il Manzoni, rivolgendosi alla Fede nel Cinque maggio – dalle stanche ceneri / sperdi ogni ria parola”).

Ma le differenze non sono soltanto queste. Oggi la distribuzione degli allocutivi è rigida dal punto di vista sociale: 1) ci si dà del tu o del lei reciprocamente, senza tener conto (per fortuna!) di eventuali differenze di condizione o di cultura; 2) se si decide di comune accordo di variare il sistema allocutivo la variazione può consistere solo nel passaggio dal lei al tu; 3) un rapporto dissimmetrico è ammesso solo tra un adulto e un ragazzo (un quindicenne darà del lei a un adulto sconosciuto, ma si sentirebbe a disagio se questi lo ricambiasse con un altro lei e non col tu; anche in questo caso la variazione potrà consistere solo nell’estensione bidirezionale del tu). Per il passato bisogna tener conto soprattutto di due fatti: 1) erano forti gli squilibri dipendenti dalle diverse posizioni sociali degl’interlocutori (padrone-servitore, ecc.) e il fattore età poteva condizionare persino il rapporto genitori-figli (ancora nella borghesia ottocentesca un figlio poteva dare del lei al padre e alla madre, ricevendone ovviamente il tu): 2) nelle relazioni tra pari l’uso degli allocutivi era meno stabile di quanto sia oggi, e si poteva passare dal tu al lei o al voi – e viceversa – senza particolari implicazioni affettive (qualche esempio in epistolari ottocenteschi nei miei Saggi di storia linguistica italiana, Napoli, Morano, 1989, pp. 20-23).

Passando ora agli specifici quesiti posti dal signor Iazzetta, si può affermare che: 1) la disposizione fascista in favore del voi ebbe scarsa efficacia, non solo perché fu varata solo nel 1938 ed ebbe poco tempo per affermarsi, ma anche perché il lei era assai diffuso e più o meno adoperato o compreso in tutt’Italia, mentre il voi era concentrato nel Mezzogiorno, ciò che ne comprometteva le possibilità d’affermazione nazionale; 2) oggi l’uso del voi non è certo scomparso, ma è sempre più limitato sia regionalmente (Italia meridionale), sia come registro (familiare), sia generazionalmente (è in forte declino presso i giovani); 3) in un romanzo ambientato nei secoli scorsi, bisognerebbe certamente rappresentare tutti e tre i pronomi allocutivi, prendendo esempio dal Manzoni, che nei Promessi Sposi – ambientati come tutti sanno in Lombardia tra il 1628 e il 1630 – riproduce con estrema cura, tra gli altri, anche questo aspetto d’epoca."


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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
.pisicchio., 28/01/2011 13.00:




Si, interessante.

Comunque ricordo di avere letto questa cosa in più di una grammatica italiana. Insomma, secondo i miei ricordi, il "voi" non sarebbe un errore in senso stretto.




Non lo é,ma secondo i linguisti le regole di cortesia non contemplano il voi. O esiste il lei o il tu. Se vuoi qualche delucidazione cerca deissi sociale. Forse trovi qualcosa sul voi,il Bazzanella rifiuta la 2persona plurale. :-)
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