www.ilsecoloxix.it/p/italia/2010/11/11/AMxUs8EE-minzolini_pazze_spe...
Sessantaseimila euro in un anno, 5.500 euro al mese: più o meno cinque volte la paga mensile di un operaio metalmeccanico. Ammonterebbero a tanto le spese che il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, avrebbe fatto utilizzando la carta di credito aziendale della Rai. Delle “spese pazze” di rappresentanza del “direttorissimo” dell’ammiraglia dell’informazione Rai, come lo chiama il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, si è occupato ieri pomeriggio il Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini. Il direttore del telegiornale dichiara al Secolo XIX di non saperne nulla. «Mi sembra una cosa campata in aria, ridicola: tutte le mie spese sono motivabili».
È noto che la Rai mette a disposizione dei propri direttori di testata e di rete una carta di credito aziendale per affrontare le spese di rappresentanza. Una prassi, questa, seguita da tante grandi aziende private e pubbliche, dell’editoria come dei servizi o dell’industria, con i loro dirigenti apicali. Funziona così, per esempio, anche nello Stato, al governo per i ministri. A Viale Mazzini il “plafond” per pagare pranzi e cene o fare dei regali a ospiti, fonti o autorità istituzionali sarebbe fissato tra i sei ed i settemila euro all’anno, più o meno 500 euro al mese. Un limite nei fatti storicamente rispettato da (quasi) tutti gli interessati. Ma, secondo quanto riferisce una fonte interna alla Rai, Minzolini avrebbe pagato con la carta di credito a propria disposizione dieci volte tanto il consentito.
Del profilo contabile della vicenda ora potrebbe però occuparsi la magistratura contabile, che tiene sott’occhio i disastrosi conti dell’azienda radiotelevisiva di Stato. Luciano Calamaro, il magistrato della Corte dei Conti che, in base ad una legge del 1958 relativa alle sedute dei consigli di amministrazione degli enti pubblici che ricevano un apporto statale al patrimonio, da qualche settimana partecipa infatti alle sedute del Cda Rai. E ieri si avrebbe immediatamente chiesto gli atti della pratica al direttore generale Mauro Masi.
quanti parrucchieri avrà pagato
[Modificato da legittimagiustizia 12/11/2010 11:56]
IO NON VESTO!! IO COPRO IL MONDO