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26/09/2010 20:07 | |
Sto visionando su internet dei video di coloro che si oppongono alle discariche di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e zone Vesuviane.
Innanzitutto, la protesta, da quanto vedo e dalle notizie che ho raccolto da persone fisicamente presenti in loco, è stata quasi totalmente pacifica e, dato importante, l'età media dei manifestanti è stata (ed è tutt'ora) alta -dico che è un dato importante perché smuovere padri e madri in una protesta di questo tipo implica un pericolo sentito come grave.
Purtroppo l'atteggiamento delle forze dell'ordine è stato spropositato e le cariche sono un uso della forze intollerabile.
Le zone che sono adibite a discarica, inoltre, sono state rese dallo Stato zona militare, soggette ad una disciplina penale aggravata -è stata addirittura sollevata la questione di costituzionalità in relazione a questo, e appena apprendo nuove in merito le posto-.
Per quanto riguarda quello che si diceva su, sul perché ci si ribella allo 'Stato' (rectius: a decisioni arbitrarie e antidemocratiche prese dallo Stato) e non alla camorra, mi rifaccio alle risposte date sopra.
Alla camorra le persone civili possono ribellarsi unicamente con l'arma a loro disposizione: la sensibilizzazione e, latu sensu, l'intelletto.
Il camorrista è un animale e agisce sul piano ferino, è stupido pensare di potersi confrontare in questo modo con i camorristi.
A fortiori è ancora più grave quando lo Stato, attraverso la sua forza, fa valere delle logiche non così dissimili da quelle della camorra.
Infine, sapevamo benissimo (o facevamo finta di non saperlo) due o tre anni fa, che prima o poi l'emergenza -o il riacutizzarsi dell'emergenza- sarebbe riscoppiata.
Per risolvere il problema è necessario una politica di raccolta differenziata massiva e di sensibilizzazione al problema ambientale nella sua accezione più generale, ma in primis quello della munnezza.
Ps: quante volte vediamo gentaglia che getta carte per strada, spazzatura dai piani superiori (aneddoto: una stronza stava per colpirmi in testa con un sacchetto sotto casa della mia ragazza), non fa la differenziata e non ha la minima cura del bene pubblico etc: significa che meritiamo la monnezza? No, significa che gli enti pubblici dovrebbero porsi il problema che, a monte, dovrebbe cominciare una capillare diffusione di messaggi e modelli culturali diversi, positivi, virtuosi.
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| | | | Post: 2.121 Post: 2.117 | Utente Veteran | Moderatore | | OFFLINE |
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26/09/2010 22:02 | |
e tu pensi davvero che quella signora la sensibilizzi? o pensi davvero di riuscire a sensibilizzare gli eredi? Personalmente vivo i quartieri spagnoli e ponticelli (i primi direttamente, i secondi attraverso l'esperienza lavorativa di mia madre) e mi sono convinto che lì non c'è possibilità attraverso la sensibilizzazione.
Mi piacque il discorso del procuratore di reggio sulla necessità di spiegare la CONVENIENZA di certi comportamenti. |
| | | | Post: 2.122 Post: 2.118 | Utente Veteran | Moderatore | | OFFLINE |
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26/09/2010 22:05 | |
Sono d'accordo con paperino che non si possa pretendere dal singolo o da piccoli gruppi di fare la lotta alla camorra, ma se ti sversano rifiuti tossici sotto casa e non dici nulla diventi poco credibile quando si tratta di aprire una discarica. I termovalorizzatori saranno anche un'incognita, ma le scorie radiottive o tossiche nelle campagne sono una sicurezza.. |
| | | | Post: 26.607 Post: 21.780 | Utente Gold | | OFFLINE |
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26/09/2010 23:54 | |
Con il cappio al collo, e le mani legate. Non solo gli operai della Davideco che pochi giorni fa erano saliti sul tetto agitando nodi scorsoi e manette mentre i loro colleghi si sdraiavano per strada a bloccare l’uscita dei compattatori. C’è una città intera che comincia a intravedere il ritorno dell’emergenza, o la fine dell’illusione. I sacchetti neri che fanno da spartiacque a via Medina sono cartoline da un passato troppo prossimo per essere già dimenticato. Proprio come i viaggi della speranza che portavano all’estero la spazzatura, treni e navi che partivano di notte, per nascondere l’umiliazione. La Regione Campania ha pubblicato un avviso alla ricerca di aziende disposte a portare «altrove» i rifiuti. «Misura prudenziale», certo, ma non induce all’ottimismo. Non è il 2008, però. Non ancora. Ma gli scontri, i roghi, le proteste di questi giorni raccontano dell’equilibrio instabile sul quale si regge il sistema-rifiuti campano. Della sua precarietà. Come se la vergogna che consegnò Napoli a un ludibrio mondiale non avesse insegnato nulla. A nessuno. La spazzatura nelle strade del centro e del Vomero è figlia di una gestione bizantina del servizio rimozione dell’immondizia a Napoli. Asia, la società del Comune che dovrebbe gestire il presunto ciclo integrato dei rifiuti, funziona come mero ente appaltatore. Fin dal 1998, quando la rivolta del «movimento dei disoccupati», la sigla sociale era questa, produsse autobus e negozi bruciati, giorni interi di guerriglia urbana, era apparso chiaro che il metodo non poteva funzionare. Eppure si è trascinato fino ad oggi. Con gare annullate per interdittive antimafia e servizi affidati a cooperative che spesso attingono in quelle pozze di disagio sociale dove anche la camorra ha gioco facile a infiltrarsi.
Quest’ultima crisi si può spiegare anche così, con la perseveranza nell’errore. Dal 2005 la raccolta e lo smaltimento sono affidati a Enerambiente, azienda privata veneta la quale a sua volta subappalta ad alcune cooperative locali, come la Davideco. Ma a metà settembre è diventato operativo l’esito dell’ultima gara indetta da Asia, che ha visto una ulteriore spartizione in cinque lotti. Enerambiente ha mantenuto il «controllo» dei quartieri Arenella e San Carlo, mentre il centro e il Vomero sono passati ad altre ditte. Il «restringimento» obbliga a tagliar fuori i lavoratori della cooperativa Davideco, che reagiscono devastando gli uffici di Enerambiente e mettono fuori uso i 50 automezzi che dovrebbero raccogliere i rifiuti. La violenza degli interinali di Davideco non è che un ulteriore granello di sabbia all’interno di un ingranaggio che si sta inceppando. «Ma come è possibile?». Nell’aprile di quest’anno Judith Merkeis, capodelegazione della commissione Petizioni del Parlamento europeo non credeva a suoi occhi. Era arrivata alla discarica di Terzigno per scoprire quel che a Napoli sanno tutti. La tritovagliatura e la «provenienza certa» dei rifiuti che venivano scaricati nel buco al centro del Parco Naturale del Vesuvio era tale solo sulla carta. Al tatto, i fusti di plastica con la scritta «solvente industriale», gli scarichi di olio da officina e altre pregevolezze si rivelavano per quel che erano. Rifiuti «tal qual», indifferenziati, non censiti e non vagliati. Il verdetto della Commissione fu una fotografia ancora più imbarazzante dei sacchetti neri di questi giorni. «In Campania manca un vero ciclo integrato; non viene rispettata la gerarchia dei rifiuti perché si utilizzano solo discariche e termovalorizzatori, senza passare per i processi di selezione e riciclaggio che riducono l’immondizia e favorirebbero un minore utilizzo delle discariche, che sono viste non come una soluzione temporanea, ma definitiva».
La raccolta differenziata è un miraggio. Il tetto di legge fissa un minimo del 40% di rifiuti separati all’origine, dovrebbero essere almeno 3.000 sui 7.000 che ogni giorno produce Napoli. Quando va bene sono 1.400. L’assenza degli impianti di compostaggio si somma a sette Centri di raccolta che continuano a tritare l’immondizia senza trattarla. A quasi due anni dalla sua inaugurazione, con Silvio Berlusconi a tagliare il nastro, l’inceneritore di Acerra rimane un mistero. La Protezione civile afferma che due linee su tre sono temporaneamente ferme per manutenzione ordinaria. Molti tecnici del gruppo A2A che gestisce l’impianto parlano invece di «problemi strutturali» che impediscono una messa a regime. Comunque sia, Acerra non è stata la panacea di tutti i mali. La riprova è nell’insistenza con la quale l’ex sottosegretario Guido Bertolaso si batte per l’apertura della cava Vitiello a Terzigno, uno sversatoio da tre milioni di metri cubi all’interno del Parco del Vesuvio che andrebbe ad affiancare l’attuale discarica da 700.000 tonnellate. La mistica del buco come unica soluzione per stipare i rifiuti presenta un difetto. Le discariche, infatti, tendono a riempirsi. Soprattutto se in questi due anni sono stati fatti pochi passi avanti nel compostaggio e nella differenziata. Terzigno chiuderà a dicembre, e come dimostrano le proteste e gli scontri di questi giorni ritiene di avere già dato. Chiaiano, aperta dopo infiniti tormenti e scontri, a mezzo servizio per l’ostilità dei residenti e per le frane che cadono spesso nell’invaso, «scade» a maggio del 2011. Intorno a Napoli c’è un cappio che si sta stringendo. E sono passati solo due anni.
Marco Imarisio
25 settembre 2010
...Kusovme
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| | | | Post: 2.920 Post: 2.920 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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27/09/2010 12:28 | |
poveri noi che tra camorra e governo (camorra legalizzata) non sapremmo mai la verità e pagheremo le conseguenze, visto che l'emergenza rifiuti la subiamo |
| | | | Post: 4.244 Post: 3.378 | Utente Master | | OFFLINE |
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27/09/2010 13:12 | |
.pisicchio., 26/09/2010 11.11:
La raccolta differenziata non basta. Resta comunque una quota considerevole di rifiuti indifferenziati che vanno smaltiti con gli inceneritori.
Ok...non hai votato destra...
Hai votato Bassolino? E' stato Commissario all'emergenza rifiuti...
Hai votato Pecoraro Scanio? I Verdi si sono sempre opposti alla costruzione degli inceneritori...
E Pansa? Catenacci? Bertolaso?
Non venire a dirmi che abbiamo votato pure quelli!
Martin Niemoller :
Quando i nazisti vennero per i comunisti, | Io restai in silenzio; | Non ero comunista. || Quando rinchiusero i socialdemocratici, | Rimasi in silenzio; | Non ero un socialdemocratico. || Quando vennero per i sindacalisti, | Io non feci sentire la mia voce; | Non ero un sindacalista. || Quando vennero per gli ebrei, | Rimasi in silenzio; | Non ero un ebreo. || Quando vennero per me,
Non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce.
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| | | | Post: 4.245 Post: 3.379 | Utente Master | | OFFLINE |
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27/09/2010 13:16 | |
giusperito, 26/09/2010 22.02:
e tu pensi davvero che quella signora la sensibilizzi? o pensi davvero di riuscire a sensibilizzare gli eredi? Personalmente vivo i quartieri spagnoli e ponticelli (i primi direttamente, i secondi attraverso l'esperienza lavorativa di mia madre) e mi sono convinto che lì non c'è possibilità attraverso la sensibilizzazione.
Mi piacque il discorso del procuratore di reggio sulla necessità di spiegare la CONVENIENZA di certi comportamenti.
le sensibilizzazioni si possono fare in tanti modi:anche con multe salatissime,sanzioni rapide ed efficaci.
Il problema è che non c'è la volontà di farlo.
Ad esempio dalle mie parti hanno bruciato due bidoncini della carta. Più di tenermi la carta conservata in casa in attesa che mettano i nuovi bidoni e tempestare di telefonate l'Asia,che debbo fare?
Si fanno sempre discorsi politici,ma mi spiegate come si fa a far lavorare quelli della PA quando se ne infischiano dei reclami???
Martin Niemoller :
Quando i nazisti vennero per i comunisti, | Io restai in silenzio; | Non ero comunista. || Quando rinchiusero i socialdemocratici, | Rimasi in silenzio; | Non ero un socialdemocratico. || Quando vennero per i sindacalisti, | Io non feci sentire la mia voce; | Non ero un sindacalista. || Quando vennero per gli ebrei, | Rimasi in silenzio; | Non ero un ebreo. || Quando vennero per me,
Non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce.
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| | | | Post: 5.546 Post: 5.529 | Utente Master | | OFFLINE |
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29/09/2010 14:56 | |
.pisicchio., 25/09/2010 15.53:
Paperino mi spiace ma sei tu superficiale a presumere che io non conosca bene la situazione.
Ci sei mai stato sul Parco Nazionale del Vesuvio? Io si.... decine di volte. Ci sono cresciuto. La legge vigente mi vieta di portarvi il cane a pisciare ma ti assicuro che di monnezza ce n'è già da vendere. Per non parlare degli abusi edilizi contro i quali nessuno ha mai protestato. Il Vesuvio è una straordinaria risorsa ma viene gestito come una latrina, da sempre.
Quella zona è stata già in passato utilizzata come discarica (l'ho vista io negli anni 90, a cielo aperto...). Ad ogni modo anche io preferirei che si facessero gli inceneritori, magari in zone meno delicate di quella, che potrebbe invece essere valorizzate per il turismo.
Ho parlato nello specifico dei sabotaggi, affermando che sono stati guidati dalla camorra. Te lo ribadisco come ti ribadisco che chi incendia un camion è un delinquente. Punto. Questo distinguo va fatto altrimenti anche il codice penale diventa qualcosa di grigio e indefinito.
Mi spiace ma non nutro alcuna fiducia nei protestanti. Che tu ricordi, ci sono mai state proteste contro le discariche abusive della camorra, quelle disseminate nella zona a nord di Napoli, quelle che davvero contribuiscono ad aumentare il numero dei malati di cancro? Io non ho mai sentito parlare di una protesta contro le discariche abusive delle camorra. Credo che questo la dica lunga sull'innato e improvviso senso civico di certa gente.
Continuo a stare dalla parte dei militari (che sono rappresentanti dello stato, e non della camorra). Speriamo che tornino e plachino le proteste.
Quanto agli altri rappresentanti dello stato di cui tu giustamente lamenti la mancanza di onestà... mi spiace, ma li abbiamo votati noi. Ergo ce li meritiamo. Cosentino sarà anche il diavolo in persona ma i suoi voti vengono da noi campani.
Non so da quanto tempo manchi nella zona vesuviana. Ti dico che nei giorni caldi e ventilati la puzza arriva fino a certe aree di pompei.
La situazione è drammatica. A Terzigno c'è già una discarica ed è tutto pronto anche per l'apertura della seconda.
La protesta civile parte da questo. Certo ci sono anche i soliti sovvertitori dell'ordine. Ma ti posso assicurare che i presidi notturni e la protesta pacifica è della gente perbene.
Il discorso che porti avanti è giustissimo. Le connivenze (d'altronde trasversali) con la criminalità organizzata sono inscindibili. Ma, al momento, non è questo il punto.
Il dato certo è che in una zona a forte densità abitativa il territorio è saturo di materia inquinata. Basta vedere in che modo le colture ne stanno risentendo per averne percezione, e non solo nei terreni adiacenti o immediatamente vicini.
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| | | | Post: 2.962 Post: 2.962 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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29/09/2010 17:03 | |
la vedo dura
chissà come andremo a finire con tutto questo menefreghismo che ci circonda
ma parliamoci francamente ma secondo voi il governo non lo sa che la spazzatura è per la camorra un'affare d'oro?
perchè lasciano le cose così come stanno?
se le istituzioni ci aiutassero si potrebbe vivere meglio
ma tutto questo è solo utopia...qui non cambierà mai nulla |
| | | | Post: 36.011 Post: 12.367 | Utente Gold | | OFFLINE |
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02/10/2010 07:26 | |
che vergogna Annozero, invece di dare voce agli abitanti di Terzigno ancora con sta stronzata della casa di Fini! |
| | | | Post: 1.394 Post: 1.394 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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02/10/2010 22:33 | |
kykketta, 29/09/2010 14.56:
Non so da quanto tempo manchi nella zona vesuviana. Ti dico che nei giorni caldi e ventilati la puzza arriva fino a certe aree di pompei.
La situazione è drammatica. A Terzigno c'è già una discarica ed è tutto pronto anche per l'apertura della seconda.
La protesta civile parte da questo. Certo ci sono anche i soliti sovvertitori dell'ordine. Ma ti posso assicurare che i presidi notturni e la protesta pacifica è della gente perbene.
Il discorso che porti avanti è giustissimo. Le connivenze (d'altronde trasversali) con la criminalità organizzata sono inscindibili. Ma, al momento, non è questo il punto.
Il dato certo è che in una zona a forte densità abitativa il territorio è saturo di materia inquinata. Basta vedere in che modo le colture ne stanno risentendo per averne percezione, e non solo nei terreni adiacenti o immediatamente vicini.
Lo so e sono d'accordo. Un caro amico abita sulla panoramica (Boscoreale) e mi ha riferito tutto... spero che la cosa si risolva.
Soffro molto ma continuo a ritenere che una buona fetta di responsabilità sia attribuibile alla popolazione. E' la popolazione che esprime la classe dirigente. E' la popolazione che dovrebbe reclamare la cura del proprio territorio. Mi risulta che quel territorio venga stuprato da tanti anni e non ricordo alcuna manifestazione. Anzi, tutti a chiedere condoni edilizi... senza neanche menzionare l'istituzione del "parco"...
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