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17/06/2010 09:48 | |
CITTA’ DEL VATICANO - Non bastano i fondi messi a disposizione dai donatori internazionali per garantire l'accesso dei poveri e delle popolazioni emarginate ai farmaci antiretrovirali, mentre l'Aids continua a decimare ogni giorno migliaia di persone nel sud del mondo, tra i quali molti bambini. Lo ha denunciato l’Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a New York, Monsignor Celestino Migliore, in un discorso all' Onu. ''I fornitori legati alla Chiesa cattolica in Uganda, in Sudafrica, ad Haiti e in Papua Nuova Guinea - ha dichiarato Migliore, lamentando i ''troppi ostacoli'' ancora frapposti alla lotta all'Aids - riferiscono che i donatori internazionali hanno detto loro di non introdurre nuovi pazienti in questi programmi. Inoltre, hanno espresso preoccupazione per ulteriori tagli che riguarderanno anche coloro che stanno gia’ ricevendo il trattamento. La comunita’ globale ha la grande responsabilita’ di offrire un accesso equo e costante a questi trattamenti. Fallire in questo non solo causera’ perdite e sofferenza indicibili alle persone e alle famiglie direttamente colpite dalla malattia, ma avra’ anche - ha ammonito il prelato - gravi conseguenze economiche, sociali e di sanita’ pubblica per tutta la famiglia umana''. Il rappresentante della Santa Sede ha poi sollecitato piu' sforzi per la prevenzione, da ottenere - ha rimarcato citando il parere degli ''esperti di sanita' pubblica'' - ribadendo ''il rispetto per la dignita' della natura umana e per la legge morale''. |
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