Mine vaganti", il capolavoro di Ozpetek. Altro che Muccino... La recensione
"Mine vaganti" è il capolavoro (di leggerezza) di Ferzan Ozpetek, oltre che il film italiano più bello di questo inizio di 2010. Con ironia racconta l'impatto che la scoperta dell'omosessualità ha in una ricca famiglia tradizionale di Lecce. Il protagonista Riccardo Scamarcio si pone come nuova icona gay italiana. Leggi la recensione di Affaritaliani.it che ha visto in anteprima la pellicola, e scopri lo speciale con foto, video e particolari sull'ultima opera del regista italo-turco
di Antonio Prudenzano
"Mine vaganti" è il film più bello, divertente e profondo di Ferzan Ozpetek. Non solo, è il film italiano più riuscito di questo inizio di 2010. L'esatto contrario del confusionario, maldestro e inutilmente esagerato "Baciami ancora" di Gabriele Muccino. Un piccolo capolavoro di leggerezza (calvinianamente intesa), quello di Ozpetek, che racconta le contraddizioni della famiglia contemporanea con il consueto tocco magico del regista italo-turco ma che, questa volta, in più regala una mitragliata di battute indimenticabili (una comicità autoironica che raramente trova spazio nelle pellicole nostrane) e una poesia nuova, che fa da sottofondo e che mai appare forzata e invadente. Guai, quindi, a dire che Ozpetek rifà sempre lo stesso film, e che la sua epica da cantore delle famiglie alternative italiane ormai sa di già visto. In "Mine vaganti", che Affaritaliani.it ha visto in anteprima, il regista de "Le fate ignoranti" (2001) e "Saturno contro" (2007) parte sì, ancora una volta, dallo sguardo sull'universo omosessuale, ma poi arriva ben più lontano.
"Mine vaganti" (per la trama leggi sotto, ndr) non è (solo) un film sull'impatto che l'omosessualità può avere su una famiglia tradizionale del Sud. E' molto di più: è un'opera, ottimista e grondante di energie positive (anche se non mancano i momenti drammatici, naturalmente), sulla libertà e l'amore per la vita. Recitata alla grande, tra l'altro. E a questo proposito spiccano le prove del sempre più convincente Riccardo Scamarcio e di un'irrequieta Nicole Grimaudo. E poi la recitazione potente, invadente, gestuale di Ennio Fantastichini. Senza dimenticare l'autoironia a tratti irresistibile di un'inedita Elena Sofia Ricci... Unica pecca, la lingua: quasi nessuna delle star del cast si 'sforza' di riprodurre l'accento salentino. E nemmeno i personaggi secondari fanno bella figura con il dialetto locale. Per non parlare dell'improbabile presenza di idiomi napoletani e baresi. Uno va bene. Ma ne ascoltiamo troppi, e non ci capisce cosa ci facciano a Lecce... Sì, poi c'è appunto il Salento, che fa da sfondo perfetto. E soprattutto la Lecce appena citata, quella 'bene' in questo caso, vera co-protagonista della pellicola, con le viuzze colorate del suo centro storico, i suoi odori e i suoi sapori... ma quanto, e quanto bene, si mangia in "Mine vaganti..."?
“Mine Vaganti” il nuovo film di Ferzan Ozpetek, con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Ilaria Occhini, Carolina Crescentini, è una produzione Fandango in collaborazione con Rai Cinema, una distribuzione 01
"Non farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare. Sbaglia per conto tuo, sempre". E' il monito che l'anziana nonna rivolge al nipote Tommaso rientrato a casa da Roma deciso ad affermare le proprie scelte personali anche a costo di scontrarsi con la famiglia.
Quella di Tommaso, il figlio minore dei Cantone proprietari di un pastificio in Puglia, è una famiglia numerosa e stravagante. In casa c'e` molta attesa per il suo ritorno: la nonna ribelle e intrappolata nel ricordo di un amore impossibile, la mamma Stefania, amorosa ma soffocata dalle convenzioni borghesi, il padre Vincenzo deluso nelle aspettative sui figli, la zia Luciana a dir poco eccentrica, la sorella Elena che rifugge un destino da casalinga, il fratello Antonio da affiancare nella nuova gestione del pastificio di famiglia.
Insieme a loro Alba, la cui strada incrocia professionalmente quella dei Cantone. Non mancano pero` sorprendenti rivelazioni e colpi di scena. Ed anche per questo il soggiorno di Tommaso dovrà protrarsi ben piu` a lungo del previsto...
Andrete a vederlo?Io non vedo l'ora!
For you I was a flame....love, is a losing game....
Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.