Ironico, divertente ma anche molto amaro. La storia vera di Augusten Burroughs, dalle cui memorie autobiografiche è stata tratta la sceneggiatura del film (anche se il libro è molto più "politicamente scorretto").
Dietro l'apparente facciata di commedia vi sono temi davvero duri trattati con uno sguardo disilluso, grottesco e un po' acido.
Ma soprattutto c'è tanta speranza e poesia...
Nella scena finale prima dei titoli di coda si guardano e ridono il vero Augusten e l'attore che lo ha interpretato, Joseph Cross.
Questa è una delle scene più assurde ed esilaranti...
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"L'odio viene da qualche meandro profondo, ma le religioni gli danno una cornice nobile. Ecco perché sono pericolose. "
Daniele Luttazzi