valzer con bashir

l'ho visto ieri sera, è un film stupendo,toccante ,che apre con una certa semplicità, ma allo stesso con profondità, una riflessione su una parte di storia a noi poco o molto nota . La storia viene narrata dagli occhi di chi ha visto direttamente la strage nei campi di sabra e chatila e non ricorda o non vuole ricordare.
Finale toccante , non avevo visto un film così bello da tempo, la poesia del film esce in tutta la sua forza dal cartone animato e dal ritmo frenetico della guerra, che si trasfroma in musica che si trasforma in racconto.
qualcuno di voi l'ha visto?

L'ho visto la scorsa settimana

Veramente un bel film.

Posso produrmi in un papiello??? (è tanto che non lo faccio )

cof cof

Un film di animazione ma quasi “girato” come se fosse un film con attori in carne ed ossa (ammetto, però, di non saperne granché dei film di animazione).
Anzi, non solo l’animazione non toglie nulla alla violenta realtà della guerra, ma aggiunge una atmosfera onirica che si addice allo spirito “psicanalitico” del film
(salvo poi lo scioccante bilanciamento delle sequenze finali in cui si mostrano le immagini reali delle vittime della strage civile di Sabra e Chatila).
Il film non parla semplicemente della guerra (quella degli anni 80 in Libano, propagine dell’annoso conflitto israelo-palestinese), ma di come sopravvive un soldato all’orrore della guerra, in particolare del “rimosso” e del senso di colpa che provoca nelle mente umana l’aver partecipato ad una azione distruttiva su altri uomini.
Il film infatti parte dall’indagine che il regista e protagonista Ari Folman compie sulla sua esperienza nell'esercito israeliano ai tempi della strage compiuta, con la complicità israeliana, dai falangisti libanesi nel ghetto palestinese di Sabra e Chatila.
Infatti, Ari si rende conto di non ricordarsi assolutamente nulla della sua esperienza da soldato, se non alcuni piccoli flash in cui si mischiano realtà e sogno. E così incomincia a chiedere ai suoi commilitoni ed amici cosa ricordano della guerra per cercare di capire come è possibile che abbia rimosso tale orribile esperienza vissuta quando era appena ventenne.
Quello che mi ha colpito molto è la riflessione sul senso di colpa ebraico per aver contribuito in qualche modo ad una strage di civili innocenti gratuita ed efferata quanto l’olocausto, ma soprattutto un’altra importante riflessione che mi ha fatto pensare al mattatoio n. 5, il libro che sto leggendo
I soldati sono quasi sempre poco più che dei bambini gettati in pasto ad una delle più difficili esperienze da “digerire” che può mai capitare ad un essere umano e sono anche essi, spesso, vittime della guerra.
Il film mi ha lasciato per questo motivo (e altri, ovviamente) una profonda amarezza.

Bello ed originale, comunque, da vedere assolutamente

l'ho visto ieri sera...
davvero bellissimo e si meritava il golden globe più di gomorra.
aggiungerei che attraverso il trauma del soldato, della rimozione e della verità che riemerge pian piano il regista voglia pure denunciare una volontaria rimozione di quei fatti soprattutto dalla mente del popolo israeliano