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Umberto D

Ultimo Aggiornamento: 05/01/2009 23:36
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04/01/2009 18:58
 
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Rivisto per l'ennesima volta ieri, complice un brutto raffreddore.
é un film di una bellezza e poesia straordinaria.
Sarebbe semplicistico definirlo solo una (grande) espressione del neorealismo perchè il film va oltre.
é un film di "denuncia sociale" ma anche lirico, filosofico e decisamente struggente (quanto piango [SM=x43607])

Ho voglia di parlarne con qualcuno o di invogliare qualcuno a vederlo [SM=x43607] [SM=x43807]

Il protagonista è un vecchio pensionato che vive una esperienza di cui tutti abbiamo il terrore: una vecchiaia fatta di miseria e solitudine accompagnata da una graduale perdità della dignità personale.
(Come ha detto De sica) è sostanzialmente un film sulla incomunicabilità.
Tutti nel film sono abbruttiti dalla miseria, dalla ignoranza e dalla guerra.
Tutti sono meschini e insensibili.
Persino Umberto non è capace di vero affetto e di veri sentimenti se non per il suo cagnolino Flaick. Anche con la sua unica amica, la servetta, non riesce ad esprimere i suoi sentimenti, il suo dolore e la sua solitudine.
La disperazione e la vergogna lo porteranno ad una quasi tragedia da cui lo salva, con l'istinto di sopravvivenza, il suo cane
(che regista era De sica che riusciva a far recitare anche un cane????? [SM=x43601])
Il finale (uno dei migliori della storia del cinema) è, sicuramente non ottimista, ma ricco di speranza, a dimostrazione che il lieto fine non deve essere sempre una soluzione retorica e scontata.

(non ve la posso far vedere vi rovinerei non la sorpresa ma l'emozione, ma per quelli che vogliono rivederla qui)



questa è la scena, molto emblematica, in cui il protagonista non riesce a chiedere l'elemosina



[SM=x43601]

(si lo so [SM=x43607] per la serie tagliamoci le vene [SM=x43670])





([SM=x43808])

Usa la funzione "Cerca"! [SM=x43666] La Funzione "Cerca" è il miglior amico del forumista! Non abbandoniamola...[SM=g2725338]
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04/01/2009 19:12
 
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Re:
OneOfTheesedays, 04/01/2009 18.58:

Rivisto per l'ennesima volta ieri, complice un brutto raffreddore.
é un film di una bellezza e poesia straordinaria.
Sarebbe semplicistico definirlo solo una (grande) espressione del neorealismo perchè il film va oltre.
é un film di "denuncia sociale" ma anche lirico, filosofico e decisamente struggente (quanto piango [SM=x43607])

Ho voglia di parlarne con qualcuno o di invogliare qualcuno a vederlo [SM=x43607] [SM=x43807]

Il protagonista è un vecchio pensionato che vive una esperienza di cui tutti abbiamo il terrore: una vecchiaia fatta di miseria e solitudine accompagnata da una graduale perdità della dignità personale.
(Come ha detto De sica) è sostanzialmente un film sulla incomunicabilità.
Tutti nel film sono abbruttiti dalla miseria, dalla ignoranza e dalla guerra.
Tutti sono meschini e insensibili.
Persino Umberto non è capace di vero affetto e di veri sentimenti se non per il suo cagnolino Flaick. Anche con la sua unica amica, la servetta, non riesce ad esprimere i suoi sentimenti, il suo dolore e la sua solitudine.
La disperazione e la vergogna lo porteranno ad una quasi tragedia da cui lo salva, con l'istinto di sopravvivenza, il suo cane
(che regista era De sica che riusciva a far recitare anche un cane????? [SM=x43601])
Il finale (uno dei migliori della storia del cinema) è, sicuramente non ottimista, ma ricco di speranza, a dimostrazione che il lieto fine non deve essere sempre una soluzione retorica e scontata.

(non ve la posso far vedere vi rovinerei non la sorpresa ma l'emozione, ma per quelli che vogliono rivederla qui)



questa è la scena, molto emblematica, in cui il protagonista non riesce a chiedere l'elemosina



[SM=x43601]

(si lo so [SM=x43607] per la serie tagliamoci le vene [SM=x43670])




L'ho visto ieri sera per la prima volta (la7 qualche giorno fa ha persino mandato in onda La grande illusione di Renoir [SM=x43601] ).
Poetico. Attualissimo. Poeticamente struggente.
Sarò fuori luogo, ma il finale mi ha ricordato il finale di Dillinger è morto di Ferreri. Un'associone mia probabilmente del tuo arbitraria eppure quell'alienazione di un borghese dell'immediato dopoguerra e l'alienazione dell'uomo moderno dall'altro, l'insensatezza di quella povertà e solitudine dopo una vita di lavoro e l'insensatezza di una solitudine in una vita apparentemente normale. Dove la normalità in entrambi i casi assume dei connotati ben diversi, pronti a sbottare in un tentativo di suicidio da una parte e in un omicidio insensato dall'altro.
Apertura finale per entrambi...
Starò delirando nell'interpretazione. Dimmi che l'hai visto. [SM=x43819]





.................................................

Poi tornai nella mia stanza e mi liberai del giubbotto.Volevo cercare le parole sul dizionario.Mi tolsi gli stivali e lanciai il berretto sul lavandino.Volevo cercare le parole.Volevo cercare velleità e quotidiano e impararle a memoria,queste stronze di parole,una volta per sempre,impararne l’ortografia,la pronuncia,ripeterle ad alta voce,sillaba per sillaba – vocalizzare,produrre suoni vocali,emettere suoni,pronunciare le parole per quello che valevano.Questo è l’unico modo al mondo di sfuggire alle cose che hanno fatto di te quello che sei. (Underworld, DeLillo).
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04/01/2009 19:26
 
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Re: Re:
Sybil.Vane, 04/01/2009 19.12:




L'ho visto ieri sera per la prima volta (la7 qualche giorno fa ha persino mandato in onda La grande illusione di Renoir [SM=x43601] ).
Poetico. Attualissimo. Poeticamente struggente.
Sarò fuori luogo, ma il finale mi ha ricordato il finale di Dillinger è morto di Ferreri. Un'associone mia probabilmente del tuo arbitraria eppure quell'alienazione di un borghese dell'immediato dopoguerra e l'alienazione dell'uomo moderno dall'altro, l'insensatezza di quella povertà e solitudine dopo una vita di lavoro e l'insensatezza di una solitudine in una vita apparentemente normale. Dove la normalità in entrambi i casi assume dei connotati ben diversi, pronti a sbottare in un tentativo di suicidio da una parte e in un omicidio insensato dall'altro.
Apertura finale per entrambi...
Starò delirando nell'interpretazione. Dimmi che l'hai visto. [SM=x43819]









No [SM=x43607]
ma giuro che lo farò
però il discorso sull'alienazione (e l'incomunicabilità che ne è un aspetto) mi sembra molto giusto.
Del resto è il grande tema del '900 [SM=x43630]

(grande la 7 comunque [SM=x43629])

lo sapevaaaate che [SM=x43827]
il bravo Giulio Andreotti e tutta la DC ostracizzarono il film perchè dava una brutta immagine dell'Italia all'estero, perchè "i panni sporchi si lavano in famiglia" [SM=x43827]

se avessero saputo che nel 2009 sarebbe stato così attuale si sarebbero impegnati di più [SM=x43806]
o forse avrebbero capito che tanto non sarebbe servito a nulla comunque [SM=x43607]



[Modificato da OneOfTheesedays 04/01/2009 19:30]





([SM=x43808])

Usa la funzione "Cerca"! [SM=x43666] La Funzione "Cerca" è il miglior amico del forumista! Non abbandoniamola...[SM=g2725338]
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04/01/2009 19:28
 
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Re: Re:
Sybil.Vane, 04/01/2009 19.12:




L'ho visto ieri sera per la prima volta (la7 qualche giorno fa ha persino mandato in onda La grande illusione di Renoir [SM=x43601] ).
Poetico. Attualissimo. Poeticamente struggente.
Sarò fuori luogo, ma il finale mi ha ricordato il finale di Dillinger è morto di Ferreri. Un'associone mia probabilmente del tuo arbitraria eppure quell'alienazione di un borghese dell'immediato dopoguerra e l'alienazione dell'uomo moderno dall'altro, l'insensatezza di quella povertà e solitudine dopo una vita di lavoro e l'insensatezza di una solitudine in una vita apparentemente normale. Dove la normalità in entrambi i casi assume dei connotati ben diversi, pronti a sbottare in un tentativo di suicidio da una parte e in un omicidio insensato dall'altro.
Apertura finale per entrambi...
Starò delirando nell'interpretazione. Dimmi che l'hai visto. [SM=x43819]











[SM=x43613] [SM=x43613] [SM=x43613] [SM=x43613] [SM=x43613]

Ma va? ua incredibile...
Uno dei capolavori assoluti del cinema... assieme a UmbertoD ovviamente... complimenti [SM=x43641]

A stò punto citerei pure gli altri, Sciuscià e Ladri di Biciclette [SM=x43813]
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04/01/2009 19:45
 
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Re: Re: Re:
OneOfTheesedays, 04/01/2009 19.26:




No [SM=x43607]
ma giuro che lo farò
però il discorso sull'alienazione (e l'incomunicabilità che ne è un aspetto) mi sembra molto giusto.
Del resto è il grande tema del '900 [SM=x43630]

(grande la 7 comunque [SM=x43629])

lo sapevaaaate che [SM=x43827]
il bravo Giulio Andreotti e tutta la DC ostracizzarono il film perchè dava una brutta immagine dell'Italia all'estero, perchè "i panni sporchi si lavano in famiglia" [SM=x43827]
se avessero saputo che nel 2009 sarebbe stato così attuale si sarebbero impegnati di più [SM=x43806]
o forse avrebbero capito che tanto non sarebbe servito a nulla comunque [SM=x43607]







Sì, avevo letto qualcosa di simile. Ieri sera post-film in uno sprazzo di intervita De Sica parlava parlava proprio delle difficoltà nella produzione del film...

ps.


.................................................

Poi tornai nella mia stanza e mi liberai del giubbotto.Volevo cercare le parole sul dizionario.Mi tolsi gli stivali e lanciai il berretto sul lavandino.Volevo cercare le parole.Volevo cercare velleità e quotidiano e impararle a memoria,queste stronze di parole,una volta per sempre,impararne l’ortografia,la pronuncia,ripeterle ad alta voce,sillaba per sillaba – vocalizzare,produrre suoni vocali,emettere suoni,pronunciare le parole per quello che valevano.Questo è l’unico modo al mondo di sfuggire alle cose che hanno fatto di te quello che sei. (Underworld, DeLillo).
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04/01/2009 19:47
 
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Re: Re: Re:
Massimo Volume, 04/01/2009 19.28:





[SM=x43613] [SM=x43613] [SM=x43613] [SM=x43613] [SM=x43613]

Ma va? ua incredibile...
Uno dei capolavori assoluti del cinema... assieme a UmbertoD ovviamente... complimenti [SM=x43641]

A stò punto citerei pure gli altri, Sciuscià e Ladri di Biciclette [SM=x43813]




...in sordina alle due del pomeriggio. E io ero lì. [SM=x43665] [SM=x43668]

.................................................

Poi tornai nella mia stanza e mi liberai del giubbotto.Volevo cercare le parole sul dizionario.Mi tolsi gli stivali e lanciai il berretto sul lavandino.Volevo cercare le parole.Volevo cercare velleità e quotidiano e impararle a memoria,queste stronze di parole,una volta per sempre,impararne l’ortografia,la pronuncia,ripeterle ad alta voce,sillaba per sillaba – vocalizzare,produrre suoni vocali,emettere suoni,pronunciare le parole per quello che valevano.Questo è l’unico modo al mondo di sfuggire alle cose che hanno fatto di te quello che sei. (Underworld, DeLillo).
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05/01/2009 23:36
 
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Molto bello,l'ho visto ieri grazie ai miei genitori che lo hanno registrato..sopratutto molto attuale!



Percorri soltanto le vie indicate dall'Onore.
Lotta e non essere mai vile.
Lascia agli altri le vie dell'infamia.
Piuttosto che vincere per mezzo di un'infamia,meglio morire combattendo sulla strada dell'onore.
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