| | | | Post: 77 Post: 77 | Utente Junior | | OFFLINE |
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02/07/2005 15:51 | |
Io adoro De Andrè... non un cantante ma un poeta-filosofo... ancora oggi quello che dice è attuale... purtroppo penso che non se ne vedranno più di cantanti così! le sue note mi rilassano e le sue parole mi danno la giusta adrenalina per andare avanti in questa bol gia infernale!
Adoro: "Canzone del Maggio Francese", "Un Giudice", "Khorakhanè", "Il Testamento", "Il Pescatore", "Bocca di rosa"... e tutte praticamente.... |
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| | | | Post: 2 Post: 2 | Utente Junior | | OFFLINE |
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03/07/2005 15:50 | |
sono d'accordissimo con te!!
anch'io lo adoro..le sue canzoni mi portano in un altro universo..e FANNO PENSARE,tanto ...per non parlare della sua voce..nn è solo un gande cantante,io penso sia stato un grandissimo uomo!
le mie preferite sono "il testamento di tito" "via del campo" "dolcenera" ..ma davvero tutte sono speciali!!! |
| | | | Post: 80 Post: 80 | Utente Junior | | OFFLINE |
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03/07/2005 16:27 | |
bellissima "il testamento di Tito" e Geordie e la guerra di Piero e tutte!!!!!
Dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
GRANDE FABRIZIO!!! |
| | | | Post: 2.216 Post: 1.913 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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04/07/2005 00:27 | |
mi fa piacere che la pensiate così..
ma, che io sappia, in questa cartella si postano dei testi..
..tra l'altro..se ne aveste voglia..c'è un topic dedicato a Faber..
bon vojage..
Cosa sta facendo? - Chiesero al signor K. - Sto preparando il mio prossimo errore. |
| | | | Post: 17.825 Post: 5.777 | Utente Master | | OFFLINE |
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04/07/2005 05:26 | |
siamo in tanti...ognuno lo prende a suo modo |
| | | | Post: 558 Post: 558 | Utente Senior | | OFFLINE |
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04/07/2005 09:49 | |
la simbiosi tra melodia e parole di via del campo...
o del bombarolo!
stupende entrambe, per motivi diversi
ma ce ne sarebbero tantissime altre
non so se già qualcuno ha provveduto, se è così, io ribadisco
Chi va dicendo in giro
che odio il mio lavoro
non sa con quanto amore
mi dedico al tritolo,
è quasi indipendente
ancora poche ore
poi gli darò la voce
il detonatore.
Il mio Pinocchio fragile
parente artigianale
di ordigni costruiti
su scala industriale
di me non farà mai
un cavaliere del lavoro,
io sono d'un'altra razza,
son bombarolo.
Nello scendere le scale
ci metto più attenzione,
sarebbe imperdonabile
giustiziarmi sul portone
proprio nel giorno in cui
la decisione è mia
sulla condanna a morte
o l'amnistia.
Per strada tante facce
non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza
si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia
per non piangere da solo,
io sono d'un altro avviso,
son bombarolo.
Intellettuali d'oggi
idioti di domani
ridatemi il cervello
che basta alle mie mani,
profeti molto acrobati
della rivoluzione
oggi farò da me
senza lezione.
Vi scoverò i nemici
per voi così distanti
e dopo averli uccisi
sarò fra i latitanti
ma finché li cerco io
i latitanti sono loro,
ho scelto un'altra scuola,
son bombarolo.
Potere troppe volte
delegato ad altre mani,
sganciato e restituitoci
dai tuoi aeroplani,
io vengo a restituirti
un po' del tuo terrore
del tuo disordine
del tuo rumore.
Così pensava forte
un trentenne disperato
se non del tutto giusto
quasi niente sbagliato,
cercando il luogo idoneo
adatto al suo tritolo,
insomma il posto degno
d'un bombarolo.
C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali.
Ma ciò che lo ferì
profondamente nell'orgoglio
fu l'immagine di lei
che si sporgeva da ogni foglio
lontana dal ridicolo
in cui lo lasciò solo,
ma in prima pagina
col bombarolo. | |
L'uomo è divenuto un superuomo... Ma il superuomo con il suo sovrumano potere non è pervenuto al livello di una sovrumana razionalità. Più il suo potere cresce, e più egli diventa anzi un pover'uomo. Le nostre coscienze non possono non essere scosse dalla constatazione che, più cresciamo e diventiamo superuomini, e più siamo disumani.
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| | | | Post: 5.750 Post: 5.750 | Utente Master | | OFFLINE |
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05/07/2005 22:55 | |
Fabrizio...per suonare la Canzone del padre mi strappai tre unghie che andarono a finire nella cassa della chitarra
c di male allucinante
L'amore implica la propria negazione per il fatto che possedere il sacro è nello stesso tempo profanarlo e infine distruggerlo, spogliandolo un pò alla volta del suo carattere d'estraneità. |
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