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Il sogno Italiano (Cartone animato che spiega il signoraggio bancario)

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2015 12:39
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02/08/2015 15:36
 
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Ho trovato questo cartone a tratti dispersivo, ma in alcuni passaggi estremamente efficace.
Spiega in maniera elementare come sono nate le banche, come è nata la moneta stampata, e come il debito pubblico nasca e si sviluppi per il piegarsi degli Stati agli interessi di pochissime persone, cui viene - tra le altre cose - concesso di stampare carta moneta e concederla a prestito ai cittadini...quando gli stessi potrebbero benissimo stamparsene una di loro proprietà, e non chiederla in prestito.




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03/08/2015 11:27
 
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[SM=g2725330] Davvero interessante.
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26/08/2015 19:46
 
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In questi giorni gira il video della discussione di laurea di questo ragazzo sul tema. Interessante.


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31/08/2015 02:00
 
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Il discorso del ragazzo ricalca in larga parte il contenuto del cartone animato, ovviamente con spiegazioni più tecniche ed entrando maggiormente nel dettaglio.
Sicuramente è un argomento del quale si sa e si capisce fin troppo poco, ed invece la moneta è uno strumento di controllo sociale, economico e politico.

Diciamo che se 5 secoli fa si era potenti e si sottometteva la popolazione detenendo il controllo di immensi distese di territori, oggi lo si fa detenendo il controllo della moneta.

E sempre uno sparuto gruppetto di persone riesce ad accedere al controllo dei mezzi di potere e di ricchezza, e li usa per interessi privati di pochissimi, a danno di tutti gli altri.
L'euro è stato creato e gestito secondo logiche che hanno prodotto un immenso danno alle popolazioni europee, a vantaggio di pochissime lobby.
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31/08/2015 12:37
 
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Re:
latte++, 26/08/2015 19:46:

In questi giorni gira il video della discussione di laurea di questo ragazzo sul tema. Interessante.








Pazzesco. Finché la crassa ignoranza gira su internet come nel video postato da Paperino non si può fare granché -se non biasimare chi si presta, si spera in maniera inconsapevole, a questa becera propaganda nazifascista- ma vederla in una istituzione accademica e addirittura come oggetto di tesi di laurea che la commissione approva è qualcosa che può accadere solo in un paese ormai prigioniero della follia. In una università normale di un paese normale questo pirla lo avrebbero lanciato dalla finestra, in Italia invece sono sicuro che tra non molto siederà in parlamento tra le file peppiane a votare sulla vostra pensione o sanità.

Giusto per spirito di servizio posto un vecchio ma sempre valido articolo di Mario Seminerio che spiega cos'è il signoraggio e come funziona, per chi volesse evitare di fare la figura dell'ignorante nel caso si trovasse a parlare con qualche homo sapiens.

phastidio.net/2007/12/27/signoraggio-tra-mito-e-realta/
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31/08/2015 12:39
 
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Re:
Paperino!, 31/08/2015 02:00:

Il discorso del ragazzo ricalca in larga parte il contenuto del cartone animato, ovviamente con spiegazioni più tecniche ed entrando maggiormente nel dettaglio.
Sicuramente è un argomento del quale si sa e si capisce fin troppo poco, ed invece la moneta è uno strumento di controllo sociale, economico e politico.

Diciamo che se 5 secoli fa si era potenti e si sottometteva la popolazione detenendo il controllo di immensi distese di territori, oggi lo si fa detenendo il controllo della moneta.

E sempre uno sparuto gruppetto di persone riesce ad accedere al controllo dei mezzi di potere e di ricchezza, e li usa per interessi privati di pochissimi, a danno di tutti gli altri.
L'euro è stato creato e gestito secondo logiche che hanno prodotto un immenso danno alle popolazioni europee, a vantaggio di pochissime lobby.






Molto tecnico. Ad un certo punto uno dei commissari gli chiede a quanto ammonti il reddito da signoraggio, cioè l'oggetto della tesi, e quello prima dice "abbastanza", poi "fantamiliardi", poi blatera delle camere di compensazione che fanno evasione(?) e infine dice che non lo sa.
Io non capisco come abbiano potuto approvarlo, era da bocciare seduta stante.


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31/08/2015 20:57
 
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Re: Re:
trixam, 31/08/2015 12:39:






Molto tecnico. Ad un certo punto uno dei commissari gli chiede a quanto ammonti il reddito da signoraggio, cioè l'oggetto della tesi, e quello prima dice "abbastanza", poi "fantamiliardi", poi blatera delle camere di compensazione che fanno evasione(?) e infine dice che non lo sa.
Io non capisco come abbiano potuto approvarlo, era da bocciare seduta stante.





Per quanto non abbia sicuramente solide conoscenze su questi temi, mi viene ugualmente istintivo pensare che "a quanto ammonta il reddito della BCE" sia una domanda del piffero. Anzi, diciamo pure del cazzo.

Se anche il candidato avesse risposto 243.876.399.033.345 milioni, cosa avrebbe comportato?
Io posso fare una tesi sui traffici e i redditi prodotti della mafia, e ciò non di meno se un relatore mi chiede qual è il reddito preciso prodotto dalla mafia nel 2015, e come lo ha utilizzato, io devo per forza ritenere che è una domanda fattami da un idiota totale.

E perché poi il prof, trovandosi di fronte a tante idiozie, non è entrato nel merito delle stesse, invece di cercare di metter in difficoltà il ragazzo con una domanda così cretina e palesemente fatta solo per mettere in difficoltà?

E come può una persona, che parta dall'assunto che un reddito è privato e prodotto per finalità private, esser poi in grado di spiegarti nel dettaglio come questo reddito venga utilizzato?
Esiste forse una risposta a una domanda del genere?

Boh.

Il tipo sarà anche da lanciare dalla finestra, ma i professori se ne son stati buoni e zitti ad ascoltarlo per 20 minuti, e il modo in cui uno ha provato a metterlo in difficoltà nel finale mi pare la dica lunga sulla loro capacità di creare difficoltà di merito a quanto esposto.

Stesso tu, al di là dell'aggressività e dei toni che ti son consoni, nel merito non ci sei entrato...una singola argomentazione in base alla quale sarebbe normale che la moneta sia stampata da una banca privata e che uno Stato debba prenderla a prestito da privati, caricandone i costi sulla collettività, anziché stamparsene una di sua proprietà non ce l'hai fornita, eccettuato il solito link...

Forse che essendo l'Europa composta da un numero di Stati superiore a 1 era impensabile che il compito di stampa fosse demandato a un organismo pubblico?

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31/08/2015 22:10
 
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Capisco che il furore signoraggista faccia perdere un po'la testa, ma qui siamo al ridicolo. Tu fai una tesi dove spieghi che c'è un megacomplotto globale, dici che i bilanci della bce e della BDI sono falsi, tra una citazione di Ezra Poud, le caramelle e i bambini ecc.... Mi pare piuttosto ovvio che devi dimostrare questa tua tesi, se il signoraggio è il problema allora indicami come viene utilizzato ai fini del complotto.
La risposta a questa domanda, cioè che il reddito da signoraggio finisce AGLI STATI membri della zona euro, fa cadere tutta la tesi.
Per questo il professore gliel'ha posta e il tizio ha fatto una figura da chiodo.

Per altro è un'informazione che si trova su google in 10 secondi alla faccia della segretezza.

www.ecb.europa.eu/pub/pdf/annrep/ar2015annualaccounts_it.pdf?beec1a71e99e861b20ef1a25...


Il professore che ha fatto la domanda non è un pinco pallo, è il presidente del collegio sindacale della banca d'italia, mi pare anche giusto che chiedesse come il bilancio, certificato dalla più grande società di revisione del mondo e 4 organismi internazionali, fosse falso e dopo aver insistito alla fine etichetta le tesi con il nome adeguato: "fantasie". Per il resto che dobbiamo argomentare, che la terra è rotonda?

Tu stesso dici che non ne sai molto e invece di applicare il metodo che ti hanno insegnato all'università, suppongo, di studiare da fonti serie un argomento per farti un'opinione informata, ed il mio link contiene le nozioni base per farsela, preferisci prendere per oro colato un filmato che riprende apertamente propaganda nazifascista. Contento tu.


Solo una cosa, tu, DA GIURISTA, sostieni che la bce e la banca d'italia sono banche private? Ho capito bene? Se è così forse sarebbe il caso di dare una ripassata a diritto bancario. Lo dico nel tuo interesse, immagino tu sia un giovane professionista e se vai in giro ad affermare farneticazioni del genere con persone che ne sanno qualcosa rischi una figura piuttosto magra.

[Modificato da trixam 31/08/2015 22:11]
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01/09/2015 13:40
 
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Re:
trixam, 31/08/2015 22:10:



Solo una cosa, tu, DA GIURISTA, sostieni che la bce e la banca d'italia sono banche private? Ho capito bene? Se è così forse sarebbe il caso di dare una ripassata a diritto bancario. Lo dico nel tuo interesse, immagino tu sia un giovane professionista e se vai in giro ad affermare farneticazioni del genere con persone che ne sanno qualcosa rischi una figura piuttosto magra.




Credo abbiamo due visioni del concetto "pubblico" distanti.
Tu ti appelli alla definizione formale, io guardo un po' i dati per distinguere ciò che è pubblico da ciò che è privato.

È pubblico ciò che è di proprietà pubblica, e gestito nell'interesse pubblico.
L'Inps è pubblica, il Colosseo è pubblico, la Piazza della mia città è pubblica. Ma la Banca D'Italia?

Per statuto si, ma vediamo chi detiene le quote di capitale della Banca D'Italia?
Ho trovato questo documento online, ma solo per i dettagli, per il resto non era necessario.
In linea di massima tutti sanno che il 95% delle quote della Banca D'Italia sono detenute dalle altre banche, che sono assolutamente private.
La partecipazione dell'Inps, per quanto è ridicola, potrebbero anche toglierla di mezzo. Tanto serve solo a dire che c'è ancora una parvenza di partecipazione pubblica dentro, non a altro.

Ovviamente, mi dirai che il governatore è nominato dal Presidente della Repubblica.
Si tratta di una nomina che avviene nel più palese disprezzo per gli interessi dei gruppi finanziari che detengono le quote, è chiaro.
Di solito le banche vogliono altre figure a capo della Banca d'Italia ma vengono sistematicamente brutalizzate nelle loro aspettative.
Polemiche tutti gli anni, perché Napolitano, e prima ancora Ciampi, sono stati tutti grandi oppositori dei poteri forti rappresentati da queste lobby.
Lo dice la Storia.

Dire che un gruppo, totalmente in mano ai privati che ne detengono tutta la proprietà, è pubblico, può riuscire solo perché nessuno capisce più cosa sia il pubblico.
Basta scrivere così nello Statuto, ed olpà: ci credono tutti.
È chiaro: è un istituto pubblico perché nello Statuto della Banca D'Italia c'è scritto così, e poco importa che sia totalmente in mano ai privati: chi lo guida lo fa nell'esclusivo interesse pubblico, senza che vi sia alcuno spazio per gli interessi di chi è proprietario della Banca D'Italia.



Chi è proprietario della Bce? Chi ne detiene le quote? Chi trae beneficio economico dal signoraggio?
Perché vedi, se la Bce è composta da banche, dire che tutto il frutto del signoraggio torna agli Stati membri, per essere reinvestito in pensioni, opere pubbliche, e servizi, suona quantomeno singolare.





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02/09/2015 10:45
 
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Rispondo anch'io, riprendendo considerazioni fatte e lette proprio in questi giorni.
I punti cardine della teoria signoraggista sono tre :a) la banca d'Italia , ovvero la banca centrale è privata.b) l'emissione di denaro da parte della banca centrale produce un reddito che ovviamente va ai privati .c) se la banca centrale fosse pubblica questo reddito andrebbe allo stato e sempre lo stato non dovrebbe pagare nessun rendimento sui suoi titoli di debito

a) Entro nel merito dell'argomentazione di Paperino.
Ciascun partecipante non può possedere, direttamente o indirettamente, una quota del capitale superiore al 3 per cento. Per le quote in eccesso non c'è diritto di voto. Ciò implica che la capacità di un'unica banca di influenzare le scelte della BI è limitata. Nell'elenco delle quote sono presenti molti istituti di credito che proprio privati non possono essere considerati (penso alle CR). Resta la loro presenza, ma il punto è il controllo effettivo che viene esercitato dallo Stato. Lo Statuto non lo devi leggere solo in quella che definisci petizione di principio, ma in toto guardando la concreta ripartizione di poteri. In pratica, imho, la tua idea "in mano ai privati = comandano i privati" in questo caso non opera, perché il funzionamento non è di tipo privatistico.
In pratica statuto alla mano:
L’assemblea non ha alcuna ingerenza nelle materie relative all’esercizio delle
funzioni pubbliche attribuite dal Trattato, dallo Statuto del SEBC e della BCE, dalla
normativa dell’Unione europea e dalla legge alla Banca d’Italia o al Governatore per
il perseguimento delle finalità istituzionali.

Continuando l'Assemblea elegge il COnsiglio, il quale pure non ha poteri in merito alle funzioni pubbliche Il Consiglio superiore non ha alcuna ingerenza nelle materie relative all’esercizio
delle funzioni pubbliche attribuite dal Trattato, dallo Statuto del SEBC e della BCE,
dalla normativa dell’Unione europea e dalla legge alla Banca d’Italia o al
Governatore per il perseguimento delle finalità istituzionali.

In pratica i partecipanti potrebbero influenzare le funzioni pubbliche solo attraverso la nomina dei membri del direttorio effettuata dal consiglio (a sua volta organo elettivo) su proposta del governatore. Insomma non mi pare una via troppo diretta.

B) dal bilancio emerge chiaramente che gli utili da signoraggio sono pochi milioni di euro. I dividendi, poi, vengono ripartiti nel limite del 3% a coloro che detengono almeno il 6% del capitale. L'utile di Banca d'Italia è di tre miliardi, dalla Relazione 2014. Di questi, 1.9 miliardi sono andati allo Stato, 750 milioni sono andati in riserva valutaria, e 340 milioni in dividendi.

C) sulla prima parte della questione già credo di aver risposto. per la possibilità di finanziarsi a gratis credo che il problema sia immediatamente evidente: inflazione.
Semplifico ricordando che i titoli di stato sono moneta. Senza interessi o con interessi irrisori non c'è differenza tra emettere un titolo di stato e battere nuova moneta. I rischi sono chiari a tutti.

I problemi veri quali sono? Non il signoraggio, ma, tra i primissimi, l'assenza di concorrenza nel settore bancario (crea introiti superiori ai fantamiliardi) e la sovrapposizione tra controllore e controllato.
In definitiva bisogna anche considerare che già il reddito da signoraggio va allo Stato (l. 262\05) e lo Stato lo usa...il punto è come lo fa...

Infine pur volendo accettare la conclusione di Paperino (che spero di aver mostrato non condivisibile) la mia domanda è: perché il signoraggio? Mi spiego. Il problema del sistema sarebbe la proprietà e non gli utili da signoraggio. Storicamente chi batteva moneta tratteneva una differenza di metallo prezioso per pagare i costi del lavoro, creando una differenza tra valore nominale e valore reale. In sé questa cosa non è uno scandalo. Lo Stato mica costruisce i ponti o l'Expo da solo. La differenza in merito sta sempre tra chi ritiene di dover spendere e chi, invece, vorrebbe almeno David Cameron.
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02/09/2015 21:18
 
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Re: Re:
Paperino!, 01/09/2015 13:40:



Credo abbiamo due visioni del concetto "pubblico" distanti.
Tu ti appelli alla definizione formale, io guardo un po' i dati per distinguere ciò che è pubblico da ciò che è privato.

È pubblico ciò che è di proprietà pubblica, e gestito nell'interesse pubblico.
L'Inps è pubblica, il Colosseo è pubblico, la Piazza della mia città è pubblica. Ma la Banca D'Italia?

Per statuto si, ma vediamo chi detiene le quote di capitale della Banca D'Italia?
Ho trovato questo documento online, ma solo per i dettagli, per il resto non era necessario.
In linea di massima tutti sanno che il 95% delle quote della Banca D'Italia sono detenute dalle altre banche, che sono assolutamente private.
La partecipazione dell'Inps, per quanto è ridicola, potrebbero anche toglierla di mezzo. Tanto serve solo a dire che c'è ancora una parvenza di partecipazione pubblica dentro, non a altro.

Ovviamente, mi dirai che il governatore è nominato dal Presidente della Repubblica.
Si tratta di una nomina che avviene nel più palese disprezzo per gli interessi dei gruppi finanziari che detengono le quote, è chiaro.
Di solito le banche vogliono altre figure a capo della Banca d'Italia ma vengono sistematicamente brutalizzate nelle loro aspettative.
Polemiche tutti gli anni, perché Napolitano, e prima ancora Ciampi, sono stati tutti grandi oppositori dei poteri forti rappresentati da queste lobby.
Lo dice la Storia.

Dire che un gruppo, totalmente in mano ai privati che ne detengono tutta la proprietà, è pubblico, può riuscire solo perché nessuno capisce più cosa sia il pubblico.
Basta scrivere così nello Statuto, ed olpà: ci credono tutti.
È chiaro: è un istituto pubblico perché nello Statuto della Banca D'Italia c'è scritto così, e poco importa che sia totalmente in mano ai privati: chi lo guida lo fa nell'esclusivo interesse pubblico, senza che vi sia alcuno spazio per gli interessi di chi è proprietario della Banca D'Italia.



Chi è proprietario della Bce? Chi ne detiene le quote? Chi trae beneficio economico dal signoraggio?
Perché vedi, se la Bce è composta da banche, dire che tutto il frutto del signoraggio torna agli Stati membri, per essere reinvestito in pensioni, opere pubbliche, e servizi, suona quantomeno singolare.











Rispondo telegraficamente perché giusperito ha già fatto gran parte della fatica, nei prossimi giorni appena avrò finito di complottare contro il popolo faccio un post per inquadrare la faccenda del signoraggio per spiegare perché è meglio che a stampare la moneta sia un'autorità INDIPENDENTE DAL GOVERNO(riflettere se possibile sul significato di questa espressione).

1) Sentenza Sezioni Unite della Cassazione N.16751 del 2006: "Banca d’Italia non è una società per azioni di diritto privato, bensì un istituto di diritto pubblico secondo l’espressa indicazione dell’articolo 20 del R.D. del 12 marzo 1936 n.375“.

Il capitale è in mano alle banche perché all'epoca della centralizzazione dell'emissione le banche furono nazionalizzate, queste banche detengono quote, non azioni come dovrebbe essere per una banca, e concorrono solo ad eleggere il consiglio superiore che non ha e non ha mai avuto competenze di politica monetaria.

In Bdi comanda il governatore che è nominato dalla politica, liberissimo di pensare quello che vuoi sulle persone dei governatori ma la BDI è l'unica istituzione italiana che funziona, dove si entra con concorsi durissimi, ha un prestigio enorme all'estero e ha sempre sfornato la miglior classe dirigente del paese. Naturalmente non è perfetta e non sfugge al fenomeno della cattura del regolatore, ma per fortuna è supervisionata dalla bce e dal nuove meccanismo di unione bancaria europeo(cercare su google quello che è successo in questi giorni alla banca popolare di Vicenza).

2) Le banche private in italia NON esistono, le banche sono controllate dalle fondazioni bancarie che sono controllate dai partiti politici, anche Unicredit che è la più vicina al modello di public company ha ancora come azionista di riferimento la fondazione cariplo che è dominata da un politico democristiano di 85 anni che seppelirà tutti quanti noi, l'andreotti bancario.
Le banche sono private nel senso che sono di proprietà dei partiti, gli stessi che dominano lo stato (scritto la s minuscolissima).

3) Hai ragione a dire che abbiamo una profonda differenza sulla concezione del pubblico. Per esempio per te l'inps è pubblica perché è di proprietà dello stato, per me invece non lo è perché è stata una proprietà privata dei sindacati che l'hanno gestita fino ad oggi quando Renzi, unica cosa buona che ha fatto in un anno e mezzo, li ha messi alla porta nominando Boeri. Sindacati che hanno utilizzato i soldi di tutti per attribuire scandalosi privilegi ai propri dirigenti e i loro iscritti che ora si godono la pensione retributiva con 20 anni di contributi mentre tu lavorererai fino ad 80 anni per avere la pensione sociale.


[Modificato da trixam 02/09/2015 21:20]
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03/09/2015 11:51
 
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Mi spiace paperino, ma mi chiedo come si possa appoggiare le farneticazioni di questo tesista... già a sentirlo si ha perfettamente il sentore del fatto che la tesi ( in linea col 99% delle tesi " sperimentali" dell'accedemia italiana) è la solita accozzaglia di idee altrui messa su per fare scena, impatto, mancando però del substrato di quello che dovrebbe fare uno che tenta di dimostrare una tesi: "portare le prove".Ma sono solo io a vedere che queste " prove" sono riferimenti pleonastici a nozioni filosifiche ed economiche prive di attinenza? L'unica "prova", e condivido con trixam e giusperito, sarebbe proprio la risposta alla domanda che il professore alla fine gli pone:" dove va a finire l'utile da signoraggio?" peccato che la risposta è si una prova, ma una prova contraria, che sfalda tutto il castello di sabbia montato su da questo impavido individuo...(condivido con te che la domanda del prof su quanto ammonta l'utile poteva essere posta in maniera diversa, ma immagino la pressione del professore in questione nel sentirsi ostaggio di 20 minuti di teorie non suffragate da alcunchè).
Se l'intento era un attacco all'euro, e il signoraggio un mezzo, allora è stata una pessima scelta, e bisognava spostare il discorso dall'imposizione di una moneta omogena su realtà economico/burocratiche disomogee, avrebbe colto in pieno le contraddizioni della moneta unica ed avrebbe evitato la figura barbina fatta alla fine.
[Modificato da Mojo.Pin 03/09/2015 11:52]
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03/09/2015 17:49
 
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Re:
Mojo.Pin, 03/09/2015 11:51:

Mi spiace paperino, ma mi chiedo come si possa appoggiare le farneticazioni di questo tesista... già a sentirlo si ha perfettamente il sentore del fatto che la tesi ( in linea col 99% delle tesi " sperimentali" dell'accedemia italiana) è la solita accozzaglia di idee altrui messa su per fare scena, impatto, mancando però del substrato di quello che dovrebbe fare uno che tenta di dimostrare una tesi: "portare le prove".Ma sono solo io a vedere che queste " prove" sono riferimenti pleonastici a nozioni filosifiche ed economiche prive di attinenza? L'unica "prova", e condivido con trixam e giusperito, sarebbe proprio la risposta alla domanda che il professore alla fine gli pone:" dove va a finire l'utile da signoraggio?" peccato che la risposta è si una prova, ma una prova contraria, che sfalda tutto il castello di sabbia montato su da questo impavido individuo...(condivido con te che la domanda del prof su quanto ammonta l'utile poteva essere posta in maniera diversa, ma immagino la pressione del professore in questione nel sentirsi ostaggio di 20 minuti di teorie non suffragate da alcunchè).
Se l'intento era un attacco all'euro, e il signoraggio un mezzo, allora è stata una pessima scelta, e bisognava spostare il discorso dall'imposizione di una moneta omogena su realtà economico/burocratiche disomogee, avrebbe colto in pieno le contraddizioni della moneta unica ed avrebbe evitato la figura barbina fatta alla fine.



Sulle prove è evidente che esse richiedono un grado di conoscenza e di possibilità di monitorare i flussi di redditi che sfuggono ai più.
Se è vero o è una bufala (alla "scie chimiche") che le Banche investano in traffici di armi o vi abbiano partecipazioni o detengano conti alle Cayman...questo probabilmente non è allo stato dimostrabile e rientra nel novero delle fantasie e/o illazioni, come giustamente le bolla il Prof a fine discorso.
Non è detto che sia falso, ma allo stato è una illazione.

Al di là di tutto, rivendicare la natura "pubblica" delle banche per il loro essere controllate dai partiti politici, e ipotizzare l'assoluta non ingerenza dei grandi investitori finanziari nelle scelte "globali", alla luce di quanto risulta da statuti e regolamenti ufficiali, è un discorso che a occhio e croce si distanzia dalla realtà tanto quanto il diritto scritto nei libri si distanzia da quello che trovi nei Tribunali.




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Re: Re:
Paperino!, 03/09/2015 17:49:



Sulle prove è evidente che esse richiedono un grado di conoscenza e di possibilità di monitorare i flussi di redditi che sfuggono ai più.
Se è vero o è una bufala (alla "scie chimiche") che le Banche investano in traffici di armi o vi abbiano partecipazioni o detengano conti alle Cayman...questo probabilmente non è allo stato dimostrabile e rientra nel novero delle fantasie e/o illazioni, come giustamente le bolla il Prof a fine discorso.
Non è detto che sia falso, ma allo stato è una illazione.

Al di là di tutto, rivendicare la natura "pubblica" delle banche per il loro essere controllate dai partiti politici, e ipotizzare l'assoluta non ingerenza dei grandi investitori finanziari nelle scelte "globali", alla luce di quanto risulta da statuti e regolamenti ufficiali, è un discorso che a occhio e croce si distanzia dalla realtà tanto quanto il diritto scritto nei libri si distanzia da quello che trovi nei Tribunali.









Più o meno come la differenza tra parlare di banche dopo aver visto un filmato su youtube e averci lavorato dentro.

Giusto un esempio, poi desisto perché contro il pensiero magico la lotta è persa in partenza.

Questo è l'azionariato di Intesa San Paolo, la più grande banca italiana.

www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/chi_siamo/ita_azionariato.jsp#/chi_siamo/ita_azionar...


Come si vede tra coloro che detengono partecipazioni superiori al 2% quelli che fanno la parte del leone sono le fondazioni bancarie, messe insieme fanno il 20% del capitale; tra gli altri soggetti stranieri solo uno è privato BlackRock, gli altri sono il fondo sovrano norvegese e la banca centrale cinese che sono entrati su
espressa richiesta dei governi italiani. E applicando il principio sostanzialistico sostenuto da te chiedo: chi comanda dentro le fondazioni? Il precedente presidente della compagnia di san paolo era sergio Chiamparino, ex sindaco di torino e ora presidente del piemonte, come ebbe l'incarico? Per concorso? Per nomina dello spirito santo?

Ma uno può dire, si però il 70% è in mano al mercato, si vede bene nel grafico. Infatti, e se quel 70% contasse qualcosa in termini di governance davvero non troverebbe un candidato migliore per fare il presidente del consiglio di sorveglianza di un avvocato bresciano di 85 anni che sta lì da 20 e che è esponente di una famiglia di democristiani, il cui genero ha scritto lo statuto del partito democratico ed il cui nipote siede tra le file del Pd come deputato?


Ricordiamo un piccolo insegnamento: in una società per azioni gli azionisti, o meglio la gran parte degli azionisti, non contano un cazzo. Chi comanda sono i manager e gli azionisti di riferimento che li nominano. Nelle banche gli azionisti di riferimento sono i partiti e gli uomini che comandano sono esponenti politici.

Poi che tutti i bilanci delle banche siano falsi, che i banchieri schiacciando un bottone creino del denaro dal nulla che ha un valore occulto che però necessità, chissà perché visto che che è occulto, di essere riciclato tramite le stanze di compensazione senza spiegare(almeno questo!) come avvenga, non può che suscitare ilarità in chi la laurea non l'ha presa con i punti del formaggino ma studiando(e sono convinto che tu sei tra questi) e si fa un mazzo dalla mattina alla sera.

Ps Cmq ho appreso che il fenomeno del video dopo la laurea ha trovato lavoro come venditore di liquori ed è l'esperto economico del M5S a Pavia, un esempio perfetto del fallimento di un sistema educativo e di un paese allo sbando.



[Modificato da trixam 06/09/2015 12:41]
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