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La tragedia di Davide ucciso a 17 anni

Ultimo Aggiornamento: 20/09/2014 16:07
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Condivido al 100% l'analisi di Capezzuto...c'è poco da aggiungere [SM=g2725291]
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08/09/2014 21:45
 
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Re: Re: Re:
idina, 07/09/2014 21:42:


Si era capito benissimo cosa intendeva per "fazioni" .


[/POSTQUOTE

La questione non è da che parte stare! Perché se fosse questa la questione, la risposta non può che essere univoca, dalla parte della giustizia e della legge. E' inutile strumentalizzare una tragedia. Se nell'inseguimento e nella colluttazione il colpo accidentale avesse colpito un terzo passante? A chi avremo dato la colpa? Le regole si rispettano e quando si infrangono si accettano tutte le conseguenze, dall'una e dall'altra parte. I processi si fanno nei tribunali, lasciamo che la giustizia faccia il suo corso. Le polemiche non servono a nulla, rispettiamo il dolore delle due famiglie.
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Re: Re: Re: Re:
federiciano, 08/09/2014 21:45:

idina, 07/09/2014 21:42:


Si era capito benissimo cosa intendeva per "fazioni" .


[/POSTQUOTE

La questione non è da che parte stare! Perché se fosse questa la questione, la risposta non può che essere univoca, dalla parte della giustizia e della legge. E' inutile strumentalizzare una tragedia. Se nell'inseguimento e nella colluttazione il colpo accidentale avesse colpito un terzo passante? A chi avremo dato la colpa? Le regole si rispettano e quando si infrangono si accettano tutte le conseguenze, dall'una e dall'altra parte. I processi si fanno nei tribunali, lasciamo che la giustizia faccia il suo corso. Le polemiche non servono a nulla, rispettiamo il dolore delle due famiglie.


Hai ragione. Nessuno qui comunque sta facendo polemica, ognuno esorime però il suo pensiero e non mi sembra che in questo ci sia qualcosa di sbagliato.

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Re: Re: Re: Re: Re:
idina, 08/09/2014 22:41:


Hai ragione. Nessuno qui comunque sta facendo polemica, ognuno esorime però il suo pensiero e non mi sembra che in questo ci sia qualcosa di sbagliato.



Polemica S.F - Controversia, piuttosto vivace, sostenuta tra persone che hanno diversità di vedute. Tutto qui. Ognuno è libero di esprime il suo pensiero, nulla di sbagliato, ci mancherebbe. Non dimentichiamo però che stiamo esprimendo il nostro pensiero su una tragedia, quindi una situazione molto delicata che richiede altrettanta delicatezza nell'esprimere i propri pensieri.
[Modificato da federiciano 08/09/2014 23:58]
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11/09/2014 20:09
 
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L'amaca di Michele Serra
La tragedia napoletana che ha visto morire un ragazzo per mano di un carabiniere è una specie di memento della catastrofe sociale italiana. Si vedono e si sentono i coetanei di Davide piangere e inveire, scandire slogan con il braccio teso nel modo degli ultras (la cultura “politica” largamente egemone tra i giovani dei ceti popolari di tutta Italia, anche fuori dagli stadi), e ieri chiedere e ottenere che il capo degli “sbirri” — un maresciallo civile, gentile — si levi il cappello davanti al lutto popolare. Ne sono morti dieci, cento volte di più per mano di camorra, di ragazzi come Davide, qualcuno anche innocente come lui, ma non risultano boss con il cappello in mano, a chiedere scusa.

L’illegalità implacabile che regola la vita di quei quartieri è l’evidente causa di questa e altre morti, fermarsi a un posto di blocco o mettere il casco o avere documenti in regola non fa parte delle premure messe a tutela degli altri e di se stessi. Nel clima di guerra l’assenza di pietà, i nervi tesi, lo sfoggio continuo di prestanza fisica e di impudenza sono le “qualità” richieste ai maschi giovani, e ne è rimasto vittima anche il carabiniere che ha sparato, lui, almeno, riconoscibile da una divisa e da quella divisa inchiodato alle sue responsabilità. Ma le responsabilità degli altri? Di tutti gli altri? Quanto se ne è parlato, in questi giorni? Quanto ha dominato il coro, invece, il lamento contro lo Stato sbirro e traditore, eterno alibi per non vedere il quotidiano tradimento contro se stessi di così tante persone?
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11/09/2014 21:01
 
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Re: L'amaca di Michele Serra
latte++, 11/09/2014 20:09:

La tragedia napoletana che ha visto morire un ragazzo per mano di un carabiniere è una specie di memento della catastrofe sociale italiana. Si vedono e si sentono i coetanei di Davide piangere e inveire, scandire slogan con il braccio teso nel modo degli ultras (la cultura “politica” largamente egemone tra i giovani dei ceti popolari di tutta Italia, anche fuori dagli stadi), e ieri chiedere e ottenere che il capo degli “sbirri” — un maresciallo civile, gentile — si levi il cappello davanti al lutto popolare. Ne sono morti dieci, cento volte di più per mano di camorra, di ragazzi come Davide, qualcuno anche innocente come lui, ma non risultano boss con il cappello in mano, a chiedere scusa.

L’illegalità implacabile che regola la vita di quei quartieri è l’evidente causa di questa e altre morti, fermarsi a un posto di blocco o mettere il casco o avere documenti in regola non fa parte delle premure messe a tutela degli altri e di se stessi. Nel clima di guerra l’assenza di pietà, i nervi tesi, lo sfoggio continuo di prestanza fisica e di impudenza sono le “qualità” richieste ai maschi giovani, e ne è rimasto vittima anche il carabiniere che ha sparato, lui, almeno, riconoscibile da una divisa e da quella divisa inchiodato alle sue responsabilità. Ma le responsabilità degli altri? Di tutti gli altri? Quanto se ne è parlato, in questi giorni? Quanto ha dominato il coro, invece, il lamento contro lo Stato sbirro e traditore, eterno alibi per non vedere il quotidiano tradimento contro se stessi di così tante persone?




E' la strumentalizzazione della tragedia da parte di chi fa dell'illegalità uno status. IL loro grido e la loro protesta non fanno altro che fortificare il loro status con l'intendo di delegittimare le Istituzioni. Il rappresentante delle Istituzioni, se avesse ritenuto opportuno togliersi il cappello, l'avrebbe dovuto fare spontaneamente e non su invito (che sembra + una minaccia).
Del resto, se non mi sbaglio, nemmeno ai funerali dei caduti in servizio ho visto togliere il cappello, non per mancanza di rispetto (sembra che è previsto dal regolamento dell'arma non togliersi il cappello).
[Modificato da iudicium 11/09/2014 21:05]
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13/09/2014 11:26
 
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Re: Re: L'amaca di Michele Serra
iudicium, 11/09/2014 21:01:




E' la strumentalizzazione della tragedia da parte di chi fa dell'illegalità uno status. IL loro grido e la loro protesta non fanno altro che fortificare il loro status con l'intendo di delegittimare le Istituzioni. Il rappresentante delle Istituzioni, se avesse ritenuto opportuno togliersi il cappello, l'avrebbe dovuto fare spontaneamente e non su invito (che sembra + una minaccia).
Del resto, se non mi sbaglio, nemmeno ai funerali dei caduti in servizio ho visto togliere il cappello, non per mancanza di rispetto (sembra che è previsto dal regolamento dell'arma non togliersi il cappello).




Infatti è una forma di ignoranza. Il rispetto lo si dà con il saluto militare non togliendosi il cappello, ad ogni modo il comandante provinciale è un signore, ieri ho visto una parte di Quarto Grado... è stato davvero difficile interagire con certe persone che da un lato gridavano "noi vogliamo giustizia" però quelle stesse persone, al comandante, hanno detto "sì però il carabiniere almeno un'ora da solo con noi datecelo!"







Con il laccio che doveva unire i loro cuori hanno strangolato la loro pace.
(G. C. Lichtenberg)
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Re: Re: Re: L'amaca di Michele Serra
Suprema.Moltheni, 13/09/2014 11:26:




Infatti è una forma di ignoranza. Il rispetto lo si dà con il saluto militare non togliendosi il cappello, ad ogni modo il comandante provinciale è un signore, ieri ho visto una parte di Quarto Grado... è stato davvero difficile interagire con certe persone che da un lato gridavano "noi vogliamo giustizia" però quelle stesse persone, al comandante, hanno detto "sì però il carabiniere almeno un'ora da solo con noi datecelo!"



E' la dimostrazione che hanno una visione distolta di giustizia (abituati a farsela da soli).
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Re: Re: L'amaca di Michele Serra
iudicium, 11/09/2014 21:01:




E' la strumentalizzazione della tragedia da parte di chi fa dell'illegalità uno status. IL loro grido e la loro protesta non fanno altro che fortificare il loro status con l'intento di delegittimare le Istituzioni. Il rappresentante delle Istituzioni, se avesse ritenuto opportuno togliersi il cappello, l'avrebbe dovuto fare spontaneamente e non su invito (che sembra + una minaccia).
Del resto, se non mi sbaglio, nemmeno ai funerali dei caduti in servizio ho visto togliere il cappello, non per mancanza di rispetto (sembra che è previsto dal regolamento dell'arma non togliersi il cappello).




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17/09/2014 17:17
 
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mai vista tanta gente né tante manifestazioni di protesta o richieste di giustizia quando ci sono state vittime innocenti del male che attanaglia Napoli. Per certi versi siamo in'altra Repubblica.
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Re:
Alessandro.1987, 17/09/2014 17:17:

mai vista tanta gente né tante manifestazioni di protesta o richieste di giustizia quando ci sono state vittime innocenti del male che attanaglia Napoli. Per certi versi siamo in'altra Repubblica.




Non l'hai mai vista perchè forse non ci sei stato. Le ultime a cui ho partecipato, per Gianluca Cimminiello ed Annalisa Durante c'era il triplo della gente che ha sfilato nei giorni scorsi, ma al massimo ne hanno dato risalto i tg locali...
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Re: Re:
non c'ero a quella per Annalisa Durante, della cui vicenda e soprattutto del post-evento ho vaghi ricordi perché ero troppo piccolo all'epoca.
Ma siamo abbastanza grandi per dirci la verità: non mi pare il caso di tirare in ballo teorie pseudocomplottiste. I tg hanno dato per anni notizia di vittime innocenti e tutta la protesta si è spesso risolta in una bolla di sapone passeggera. Per fare un esempio, non ricordo, prima che si interessassero le Iene all'iniziativa di Don Patriciello per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla devastazione della terra dei fuochi, grosse manifestazioni e richieste di giustizia da parte di chi vive in queste terre martoriate (forse eccezion fatta per le proteste contro la costruzione di Cava Sari a Terzigno). Eppure anche le vittime di tumori nella nostra zona sono vittime innocenti di qualcuno. Ancora, ricordo varie trasmissioni di report, exit su la7 e annozero dedicate al tema. Così come non darei sempre la colpa, come fanno i meridionalisti convinti da qualche anno a questa parte, a quelli che abitano fuori Napoli e la Campania. Qualche volta la colpa è anche nostra e autoassolversi sempre non è la soluzione migliore per chi vuole il bene di questa terra.
Quando è stato picchiato a sangue e mandato in coma il signore di Napoli che aveva invitato dei ragazzi a non distruggere le aiuole nessuno ha fatto nulla a parte rilasciare le solite dichiarazioni di circostanza alle agenzie.
Le proteste e la richiesta di giustizia, perfettamente legittime (nessuno lo mette in dubbio), hanno assunto dimensioni che difficilmente si erano viste in passato con tale vigore e violenza verbale, il che rafforza nelle altre zone d'Italia il pregiudizio (a mio parere quasi del tutto ingiustificato) su questa città.


Giuseppe.appioclaudio, 17/09/2014 21:50:




Non l'hai mai vista perchè forse non ci sei stato. Le ultime a cui ho partecipato, per Gianluca Cimminiello ed Annalisa Durante c'era il triplo della gente che ha sfilato nei giorni scorsi, ma al massimo ne hanno dato risalto i tg locali...




[Modificato da Alessandro.1987 18/09/2014 10:19]
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Re: Re: Re:
Alessandro.1987, 18/09/2014 10:14:

non c'ero a quella per Annalisa Durante, della cui vicenda e soprattutto del post-evento ho vaghi ricordi perché ero troppo piccolo all'epoca.
Ma siamo abbastanza grandi per dirci la verità: non mi pare il caso di tirare in ballo teorie pseudocomplottiste. I tg hanno dato per anni notizia di vittime innocenti e tutta la protesta si è spesso risolta in una bolla di sapone passeggera. Per fare un esempio, non ricordo, prima che si interessassero le Iene all'iniziativa di Don Patriciello per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla devastazione della terra dei fuochi, grosse manifestazioni e richieste di giustizia da parte di chi vive in queste terre martoriate (forse eccezion fatta per le proteste contro la costruzione di Cava Sari a Terzigno). Eppure anche le vittime di tumori nella nostra zona sono vittime innocenti di qualcuno. Ancora, ricordo varie trasmissioni di report, exit su la7 e annozero dedicate al tema. Così come non darei sempre la colpa, come fanno i meridionalisti convinti da qualche anno a questa parte, a quelli che abitano fuori Napoli e la Campania. Qualche volta la colpa è anche nostra e autoassolversi sempre non è la soluzione migliore per chi vuole il bene di questa terra.
Quando è stato picchiato a sangue e mandato in coma il signore di Napoli che aveva invitato dei ragazzi a non distruggere le aiuole nessuno ha fatto nulla a parte rilasciare le solite dichiarazioni di circostanza alle agenzie.
Le proteste e la richiesta di giustizia, perfettamente legittime (nessuno lo mette in dubbio), hanno assunto dimensioni che difficilmente si erano viste in passato con tale vigore e violenza verbale, il che rafforza nelle altre zone d'Italia il pregiudizio (a mio parere quasi del tutto ingiustificato) su questa città.








Non vedo cosa c'entrino i meridionalisti con questo discorso. Ho forse parlato di complotti? Ti ho solo detto, da persona che si impegna in certi quartieri, che bisognerebbe parlare di ciò che si conosce.In alcune di queste iniziative, la gente del posto è stata minacciata...e nonostante ciò non ha mollato. Io lo so non perchè ho la sfera magica, ma semplicemente perchè ero con loro. Oltretutto, la mobilitazione contro le ecomafie parte da denunce dei contadini del basso casertano che risalgono ad ameno 6-7 anni fa (a qualcuno è anche costata cara ed amara).
Di meridionalismo si può parlare, magari, in topic dedicati...Sempre che si sia a conoscenza del movimento e delle sue varie anime e sempre che si abbia la necessaria apertura mentale. [SM=x43812]
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19/09/2014 23:57
 
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ciao,

quando ho parlato di meridionalismo non mi riferivo certamente a te, ma ad un gruppo sempre più nutrito di persone che nella nostra Regione mostra la stessa apertura mentale dei leghisti e che fa demagogia e populismo anti-settentrionale, forte del fatto che quasi nessuno possa contestare certe dichiarazioni sul periodo borbonico e seguenti. Ed è a questo tipo di persone che penso quando dico che il vittimismo è uno dei grandi mali di Napoli.
Detto questo, ti assicuro che conosco perfettamente l'ambiente di cui parli, dato che ci vivo da quando sono nato.
Provo ad essere più chiaro sul resto: quando ho scritto
"mai vista tanta gente né tante manifestazioni di protesta o richieste di giustizia quando ci sono state vittime innocenti del male che attanaglia Napoli. Per certi versi siamo in'altra Repubblica."
intendevo che in molti altri casi che avrebbero meritato eguale attenzione e in cui le richieste di giustizia avrebbero dovuto essere portate avanti con la stessa forza e decisione, tutto questo non è quasi mai accaduto con queste dimensioni e questa partecipazione popolare.
E non ho mai detto che ciò sia dipeso dalla collusione del nostro popolo. Anzi, era sottointeso che il motivo fosse quello che hai scritto tu (minacce e simili). Quindi anche su questo mi pare che siamo d'accordo.
Anche con riguardo ai contadini del casertano, la pensaimo allo stesso modo: accanto ai pochi collusi (per ignoranza o per cupidigia) tanti hanno pagato caro. Il problema, ciò a cui mi riferivo, è che chi doveva vedere e oggi grida allo scandalo e all'ecatombe, a suo tempo (ben prima di 6-7 anni fa) non ha fatto nulla ed anzi ha contribuito ad insabbiare la vicenda.
Infine, ho parlato dei complottisti perché mi era sembrato di capire che te la prendessi con i tg che "a volte vedono e a volte cecano". Se mi sono sbagliato mi scuso.
[Modificato da Alessandro.1987 20/09/2014 00:00]
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20/09/2014 00:52
 
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Re:
Alessandro.1987, 19/09/2014 23:57:

ciao,

quando ho parlato di meridionalismo non mi riferivo certamente a te, ma ad un gruppo sempre più nutrito di persone che nella nostra Regione mostra la stessa apertura mentale dei leghisti e che fa demagogia e populismo anti-settentrionale, forte del fatto che quasi nessuno possa contestare certe dichiarazioni sul periodo borbonico e seguenti. Ed è a questo tipo di persone che penso quando dico che il vittimismo è uno dei grandi mali di Napoli.
Detto questo, ti assicuro che conosco perfettamente l'ambiente di cui parli, dato che ci vivo da quando sono nato.
Provo ad essere più chiaro sul resto: quando ho scritto
"mai vista tanta gente né tante manifestazioni di protesta o richieste di giustizia quando ci sono state vittime innocenti del male che attanaglia Napoli. Per certi versi siamo in'altra Repubblica."
intendevo che in molti altri casi che avrebbero meritato eguale attenzione e in cui le richieste di giustizia avrebbero dovuto essere portate avanti con la stessa forza e decisione, tutto questo non è quasi mai accaduto con queste dimensioni e questa partecipazione popolare.
E non ho mai detto che ciò sia dipeso dalla collusione del nostro popolo. Anzi, era sottointeso che il motivo fosse quello che hai scritto tu (minacce e simili). Quindi anche su questo mi pare che siamo d'accordo.
Anche con riguardo ai contadini del casertano, la pensaimo allo stesso modo: accanto ai pochi collusi (per ignoranza o per cupidigia) tanti hanno pagato caro. Il problema, ciò a cui mi riferivo, è che chi doveva vedere e oggi grida allo scandalo e all'ecatombe, a suo tempo (ben prima di 6-7 anni fa) non ha fatto nulla ed anzi ha contribuito ad insabbiare la vicenda.
Infine, ho parlato dei complottisti perché mi era sembrato di capire che te la prendessi con i tg che "a volte vedono e a volte cecano". Se mi sono sbagliato mi scuso.




Ho capito, ma se alcuni abitanti del luogo iniziano a protestare (rimettendoci, tra l'altro, auto e mezzi da lavoro), mentre Prefetti, Questure ed amministratori locali se ne lavano le mani, come possiamo dare la colpa al popolo lazzaro e meschino?
E'facile prendersela con quei miserabili ignoranti che abitano dalle nostre parti...un po'meno facile è farlo con chi, pur essendo lautamente pagato per garantire la sicurezza dei cittadini, non fa il proprio dovere...
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20/09/2014 16:07
 
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Re: Re:
Infatti è proprio a Questure, amministratori locali, prefetti, forze dell'ordine e aggiungerei anche qualche ex Ministro che mi riferisco.
Anche il popolino napoletano ha la sua dignità e va apprezzato chi, pur di non delinquere, si ingegna in tutti i modi per vivere onestamente, tanto di cappello a queste persone [SM=g2725291] .
Ma non dobbiamo nasconderci che c'è una parte non proprio infinitesimale della popolazione che è collusa o quantomeno connivente che, come in questo caso, ha fatto quadrato in questa vicenda ancora tutta da chiarire.
Che tanti altri abbiano paura è comprensibile, inutile nasconderlo.

cmq mi pare che, dopo esserci chiariti, ci troviamo d'accordo su tutto [SM=x43812] .

Giuseppe.appioclaudio, 20/09/2014 00:52:




Ho capito, ma se alcuni abitanti del luogo iniziano a protestare (rimettendoci, tra l'altro, auto e mezzi da lavoro), mentre Prefetti, Questure ed amministratori locali se ne lavano le mani, come possiamo dare la colpa al popolo lazzaro e meschino?
E'facile prendersela con quei miserabili ignoranti che abitano dalle nostre parti...un po'meno facile è farlo con chi, pur essendo lautamente pagato per garantire la sicurezza dei cittadini, non fa il proprio dovere...




[Modificato da Alessandro.1987 20/09/2014 16:09]
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