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bocciato il "porcellum"

Ultimo Aggiornamento: 20/12/2013 13:31
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04/12/2013 20:23
 
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quali saranno ora le conseguenze?
Legge elettorale, la Consulta boccia il porcellum(imagoec)ROMA - La Corte Costituzionale ha bocciato il Porcellum in tutti e due i punti sottoposti al vaglio di costituzionalità: ovvero il premio di maggioranza e la mancanza delle preferenze. La decisione consiste nel cancellare il premio di maggioranza, considerato abnorme, e nell'inserire una preferenza laddove la legge non le prevedeva.

"La Corte costituzionale - si legge in una nota - ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l'assegnazione di un premio di maggioranza (sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica) alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. La Corte ha altresì dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali 'bloccate', nella parte in cui non consentono all'elettore di esprimere una preferenza".

"Resta fermo - precisa comunque la Consulta - che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali".

Le motivazioni vere e proprie del pronunciamento della Corte "saranno rese note con la pubblicazione della sentenza, che avrà luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici".

La prima reazione ufficiale alla sentenza della Consulta è quella di Sel. "E' un raggio di sole nel gelo della democrazia, è un atto di giustizia contro quel Porcellum con cui la destra ha offeso l'Italia", commenta il leader Nichi Vendola. "E' necessaria immediatamente una buona legge elettorale, che sia in linea con l'orientamento espresso dalla corte", afferma Gennaro Migliore, presidente dei deputati di Sinistra ecologia libertà.

A seguire sono intervenute tutte le altre forze politiche. "Adesso il Parlamento non può scansare il suo dovere. La nostra proposta di doppio turno di collegio risponde perfettamente alle obiezioni della Corte e alle esigenze del Paese", assicurato l'ex segretario del Pd Pierluigi Bersani. "Speriamo di poter convincere chi fin qui ha fatto melina sperando alla fine di tenersi il Porcellum", aggiunge.

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, definisce la decisione della Consulta "ottima". "A questo punto - inisiste - non ci sono più pretesti e alibi per alcuno. Si deve procedere con urgenza a cambiare la legge elettorale".

Pier Ferdinando Casini ricorda che "abbiamo lavorato per anni all'introduzione delle preferenze nella legge elettorale, inoltre abbiamo sempre considerato una grave anomalia un premio di maggioranza costruito senza un'adeguata soglia. Oggi non possiamo che considerarci soddisfatti della pronuncia della Corte Costituzionale e invitare il Parlamento a lavorare subito all'approvazione delle due modifiche", ribadisce.

Netta la presa di posizione di Forza Italia. "La sentenza dichiarando incostituzionale il Porcellum, delegittima politicamente chi siede oggi in Parlamento. Nessuno escluso. I 'nominati' sono delegittimati una volta, chi poi siede al Senato e alla Camera grazie al premio di maggioranza, è delegittimato due volte", denuncia Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. "Conseguenza moralmente impegnativa - aggiunge - per sanare il contrasto tra realtà di fatto e diritto costituzionale, sono le elezioni da indire il prima possibile, con una nuova legge elettorale da approvare al più presto, limitandosi a dare esecuzione alla sentenza".

Simili le valutazioni della Lega. "Si è aperto il vaso di pandora", afferma Roberto Calderoli, il padre del Porcellum. "Ora - sostiene - ci saranno una serie di conseguenze da valutare che derivano da questa bocciatura. Potrebbe essere delegittimato il parlamento, potrebbe essere delegittimanto il governo sostenuto da questo parlamento delegittimato. E' delegittimato il presidente della Repubblica eletto per due volte da un Parlamento eletto con questa legge elettorale". "E ancora - conclude - è delegittimata la Corte costituzionale che in parte è composta da membri eletti da un Parlamento illegittimo. E' legittima una sentenza espressa da un organismo che non è legittimato?".

Attacca anche Beppe Grillo. "La sentenza della Consulta di fatto cancella il Porcellum che va considerato decaduto con il ritorno immediato al voto con la precedente legge elettorale Mattarellum", scrive il leader del M5S. "Si torni al Mattarellum, si sciolgano le Camere e si vada al voto. Non ci sono alternative", insiste Grillo.

A parlare per il governo sono stati invece i ministri Gaetano Quagliariello e Dario Franceschini. "Attendiamo di leggere le motivazioni. Quanto già emerso autorizza a dire che da domani una riforma complessiva delle istituzioni, a cominciare dal bicameralismo e dalla riduzione del numero dei parlamentari, che comprenda anche la legge elettorale, è ancora più essenziale. Senza questo non si va da nessuna parte", dice Quagliariello. La decisione della Corte sul Porcellum, rincara Franceschini, "spinge ancora di più il Parlamento ad approvare una legge elettorale che funzioni e dia stabilità al Paese".
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04/12/2013 20:27
 
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sentenza epocale!!!
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04/12/2013 21:29
 
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Re:
Jo@ne, 04/12/2013 20:27:

sentenza epocale!!!




Appena ieri, quando si profilava l'ipotesi di un rinvio.



Oggi, per fortuna, dopo otto anni, s'è decisa. C'è sempre speranza, dunque!



_______________________________


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07/12/2013 15:16
 
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non si possono leggere le dichiarazioni dei politici...

sarebbe interessante capire se le leggi di questi anni possono essere considerate affette da illegittimità derivata. Prof. che ne pensate?
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09/12/2013 12:52
 
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Re:
giusperito, 07/12/2013 15:16:

non si possono leggere le dichiarazioni dei politici...

sarebbe interessante capire se le leggi di questi anni possono essere considerate affette da illegittimità derivata. Prof. che ne pensate?




e' infatti quello che mi chiedo anch'io... [SM=x43799]
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09/12/2013 23:19
 
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Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Penso che si commentano sentenze su motivazioni note, non comunicati stampa. E che il diritto costituzionale non sarà una scienza esatta, ma non è nemmeno ad capocchiam: qualcuno dica per esempio a Grillo che, se questo Parlamento è illegittimo, lo sono anche tutti i pandistelle che ora sono lì dentro. E c'è il principio di continuità degli organi costituzionali, cioè tempus regit actum, che si potrebbe tradurre, all'ingrosso: Cosa fatta, capo ha e - intanto che si fa una nuova legge elettorale - di un Governo, di Camere, di un Capo dello Stato, di una Corte Costituzionale (alcuni dei cui membri, se fosse corretta la tesi, pure sarebbero illegittimi, in quanto eletti da un Parlamento eletto col Porcellum), eccetera, c'è bisogno
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10/12/2013 12:23
 
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Cosa accadrà?

Semplicissimo.

I politici continueranno a far finta di nulla, ci metteranno un paio d'anni per riformare la legge elettorale e nella sostanza la dichiarazione di incostituzionalità non avrà nessun effetto concreto.

La democrazia vera in Italia pare stia diventando un optional... [SM=g2725337]
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18/12/2013 12:00
 
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In realtà il problema non è di stretta natura giuridica.
Abbiamo un codice penale scritto durante l'epoca fascista; a fortiori se continuiamo ad usarlo possiamo ritenere valide le leggi post porcellum.
A me pare, però, che il problema sia da rinvenirsi sul piano della legittimazione. Nel momento in cui la struttura portante del sistema democratico, almeno tale ritengo la legge elettorale, si presta ad alterazioni così nette della volontà popolare, possiamo ritenere che quelle leggi siano espressione, seppur mediata, delle scelte dei cittadini?
Non sono un proporzionalista convinto, ma sicuramente lo è la nostra Costituzione e lo era anche l'insieme delle leggi lato sensu costituzionali. Le preoccupazioni sulla compatibilità dell'art. 138 Cost. con il sistema maggioritario, così come tutte le altre disamine dottrinarie in materia, mi paiono pienamente concretizzate.
Abbiamo fatto una battaglia lunghissima contro questa legge elettorale per vedere con tantissimo ritardo che si è scoperta la luna nel plenilunio.
Possiamo immaginare, rectius accettare, che la tenuta del nostro sistema democratico dipenda da sentenze della magistratura a tutti i livelli?
Penso al povero De Gasperi, duramente criticato per la cd. legge truffa, e penso a Calderoli, compiaciuto del Porcellum. Viviamo un'epoca in cui non una parte politica, ma tutta la politica è intenta a costruire all'occorrenza leggi Acerbo.
Credo che il tema delle leggi elettorali vada approfondito in ottica di compatibilità con l'insieme delle norme che regolano la nostra vita pubblica. Non si può progettare una legge avulsa dal contesto in cui si cala e teleologicamente orientata alla governabilità intesa meramente come assenza di ricatto delle minoranze.
Che deriva.

In quest'ottica intendo che le leggi prodotte da questo sistema sono illegittime, affette dal triste vuoto dell'assenza di rappresentatività. Eppur mi si potrà ribadire che proprio gli ultimi anni vedono le Grandi Coalizioni mettere a firma congiunta tutte le leggi. Ebbene il problema è proprio l'inesistente compatibilità del sistema elettorale maggioritario con la nostra Costituzione e con l'architettura costituzionale. Al momento abbiamo una minoranza burocratizzata (almeno in parte) che riesce a rappresentarsi come una maggioranza schiacciante, come se fosse un imbuto capovolto.
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20/12/2013 13:31
 
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Ha ragione Nando, ormai in Italia è diventata illegittima la democrazia. Sarebbe più onesto tornare esplicitamente alla dittatura invece di scervellarsi su come rendere più legittimo il regime Boccia-De Girolamo. Perché alla fine tutto si riduce a scegliere se eleggere con le preferenze Scilipoti o con l'elezione diretta nel collegio Gasparri.


Mi hanno segnalato questo brano che non conoscevo, vale come riflessione di fine anno.

"Se il principe ha l'assoluto diritto di imporre tributi, quand'anche egli non abbia interesse a tartassare e vessare i sudditi, essi saranno tartassati e vessati. Le fantasie, le profusioni, le imprese del sovrano non conosceranno più limiti dal momento che esse non troveranno ostacoli di sorta. Ben presto una politica falsa e crudele lo persuaderà che i sudditi ricchi diventano sempre insolenti, che bisogna rovinarli per asservirli e che la povertà è il bastione più sicuro del trono. Il governo si impossesserà di tutti i profitti delle industrie, il commercio non circolerà se non attraverso l'intromissione e per il profitto dell'amministrazione fiscale. I negozianti metteranno le loro fortune al riparo, per trasportarle fuori di un Paese nel quale non c'è più né patria né sicurezza".

Sembra scritto oggi, invece è del 1722.

[Modificato da trixam 20/12/2013 13:32]
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