Un anno di musica (2013)

E' tempo di bilanci di fine stagione e tutto il mondo della musica si sta interrogando su quali siano stati gli album, le canzoni, le rivelazioni e le delusioni dell'anno.
Anche noi, pertanto, non possiamo essere da meno
Perciò, cari/e forumin/e vi invito a scrivere qui le vostre personali classifiche.
Io, per le mie, seguirò questo format: 10 dischi, 10 canzoni, 5 rivelazioni e 5 delusioni.
Se preferite, potete anche non stilare una classifica e indicare solo alcune canzoni o album (o addirittura una sola canzone) che quest'anno vi hanno colpito particolarmente o accompagnato nelle vostre vicende.
Il format, insomma, è assolutamente libero. L'unico limite sarebbe quello di citare solo canzoni o album pubblicati quest'anno. Ma anche in tal caso è pronta la deroga : se proprio non avete riferimenti del 2013, potrete anche inserire canzoni vecchie che, per un motivo o per un altro, quest'anno vi siete ritrovati ad ascoltare spesso.
Nella convinzione che il topic non resterà deserto (giusto perché come minimo figureranno le mie classifiche ), auguro buona musica a tutti!

non è facile, perché come ben sai vivo completamente nel passato!
Inizia e ti seguo!
(in maniera più elastica che a 5 non ci arrivo neanche)

OneOfTheesedays, 04/12/2013 14:40:

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non è facile, perché come ben sai vivo completamente nel passato!
Inizia e ti seguo!
(in maniera più elastica che a 5 non ci arrivo neanche)

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Ok, io sono ancora in fase di definizione...Il 9 dicembre esce il nuovo album dei Toy che potrebbe far saltare le mie gerarchie

p.s. Se non conosci i Toy, ascoltali nel topic apposito. Hanno un qualcosa di psichedelico-progressivo che potrebbe piacerti

Cominciamo inserendo le classifiche stilate dalle più accreditate testate musicali italiane ed internazionali.

p.s. Non spaventatevi se non conoscete il 90% di questi artisti Deve essere piuttosto uno stimolo all'ascolto



Rolling Stone

1. Vampire Weekend - Modern Vampires of the City
2. Kanye West - Yeezus
3. Daft Punk - Random Access Memories
4. Paul McCartney - New
5. Arcade Fire - Reflektor
6. Queens of the Stone Age - ...Like Clockwork
7. Lorde - Pure Heroin
8. The National - Trouble Will Find Me
9. Arctic Monkeys - AM
10.John Fogerty - Wrote A Song For Everyone


Mojo

1. Bill Callahan - Dream River
2. Daft Punk - Random Access Memories
3. David Bowie - The Next Day
4. Arctic Monkeys - AM
5. John Grant - Pale Green Ghosts
6. Deerhunter - Monomania
7. Vampire Weekend - Modern Vampires of the City
8. Mark Kozelek & Jimmy Lavalle - Perils from the Sea
9. Nick Cave & The Bad Seeds - Push The Sky Away
10.John Murry - The Graceless Age

Spin

1. Kanye West - Yeezus
2. Chance the Rapper - Acid Rap
3. Vampire Weekend - Modern Vampires of the City
4. Haim - Days are gone
5. Disclosure - Settle
6. Tim Hecker - Virgins
7. Boards of Canada - Tomorrow's Harvest
8. Ka - The Nights Gambit
9. The Knife - Shaking the Habitual
10.Kurt Vile - Wakin On a Pretty Daze

NME

1. Arctic Monkeys - AM
2. Kanye West - Yeezus
3. Queens of the Stone Age - Like clockwork
4. Foals - Holy fire
5 Savages - Silence yourself
6 Daft Punk - Random access memories
7 Arcade Fire - Reflektor
8 Nick Cave - Push the sky away
9 Laura Marling - Once I was an eagle
10 David Bowie - The next day

Rumore

1 King Krule-6 feet beneath the moon
2 Kanye West-Yeezus
3 Daft Punk-Random access memory
4 Vampire Weekend-Modern vampires of the city
5 Eleanor Friedberger-Personal record
6 Janelle Monae-The electric lady
7 My bloody valentine-MBV
8 Iceage-You're nothing
9 The National-Trouble will find me
10 Kurt Vile-Walkin on a pretty daze
11 In Zaire-White sun black sun
12 Jez Thoth-Blood moon rise
13 Parquet Courts-Light up gold
14 David Bowie-The next day
15 Deerhunter-Monomania
16 Deefheaven-Sunbather
17 Baths-Obsidian
18 James Holden-The inheritors
19 Arctic Monkeys-AM
20-Samsara Blues Experiment-Waiting for the flood


Rockerilla

1. Tim Hecker - Virgins
2. Massimo Volume - Aspettando i barbari
3. Ulver - Messe I.X - VI.X
4. Jonathan Wilson - Fanfare
5. Teho Teardo & Blixa Bargeld - Still smiling
6. Alela Diane - About farewell
7. Arcade Fire - Relektor
8. Boards of Canada - Tomorrow's harvest
9. White Lies - Big tv
10. Julia Holter - Loud city song
11. Daft Punk Random Access Memories
12. Mogwai - Las revenants
13. MGMT - Mgmt
14. James Holden - The inheritors
15. Arctic Monkeys - AM
16. The Appleseed Cast - Illumination ritual
17. Steven Wilson - The raven that refused to sing
18. Angele David-Guillou - Kourouma
18. Cosmo - Disordine
18. Iron & Wine - Ghost on ghost


Blow Up

1. Fire! Orchestra - Exit!
2. Denseland - Like Likes Like
3. Ghostpoet - Some Say I So I Say Light
4. Boards of Canada - Tomorrow's Harvest
5. Rob Mazurek Octet - Skull Sessions
6. James Holden - The Inheritors
7. Jonathan Wilson - Fanfare
8. Matana Roberts - Coin Coin Chapter Two: Mississipi Moonchile
9. The Uncluded - Hokey Fight
10. Colin Stetson - New History Warfare Vol. 3 - To see More Light

E' ora di pubblicare la mie classifiche, non sono in programma uscite rilevanti in quest'ultimo scorcio dell'anno
Partiamo dagli album:

1. Arctic Monkeys - AM
Un mix micidiale di beat hip-hop e attitudine indie-rock. Liriche brillanti e sferzanti, che si poggiano divinamente sulla musica. Alex Turner è il miglior storyteller della nostra generazione e lo dimostra ancora una volta con quest’album. La band attraversa un momento di forma e di brillantezza compositiva imbarazzante per gli altri competitors (anche live). Difficilmente ascolteremo qualcosa di meglio anche negli anni a venire, e - se accadrà - probabilmente sarà dovuto ancora una volta agli AM

2. White Lies - Big TV
Pomposo e cinematografico, è il disco che i Depeche Mode sognano di fare da 10 anni a questa parte. E, invece, lo hanno fatto questi ragazzotti londinesi.
Non che in passato non avessero già pubblicato degli ottimi dischi, ma questo li supera di gran lunga per ambizione ed intensità emotiva.
Concept album sulla vita in città di due giovani innamorati emigranti, è un album che si insinua nella testa e nell’anima sin dal primo ascolto, complice un’apertura da brividi con “Big TV” e la voce magnetica di Harry McVeigh. Il video del primo singolo, “There goes our love again”, è il più bello dell’anno.
Tre cose fanno un grande disco: un grande inizio, un gran finale e un grande intermezzo Questo disco ce l'ha tutte. Chapeau!

3. Arcade Fire - Reflektor
Era lecito aspettarsi un disco da primo posto in classifica. Raramente sbagliano un colpo, e neanche stavolta mancano l’obiettivo, ma la scelta di pubblicare un cd doppio li penalizza, disperdendo il pathos creato dalla musica. Questa è l’unica pecca di un album illuminante e visionario, che fa del trasporto emotivo (e non solo) il suo punto di forza. Il ritmo è a tratti frenetico e ricorda quello della dance anni ’80. Domina il ricorso a sinth ed effetti, accentuato da un impeccabile lavoro di produzione. “Afterlife” è già un classico degli ultimi vent’anni. Capolavoro incompiuto.

4. Queens of the Stone Age - ...Like clockwork
Non pensavo potessero più scrivere qualcosa che si avvicinasse anche soltanto lontanamente a quel capolavoro che fu “Songs for the deaf”, invece questo “…Like Clockwork”, se non lo eguaglia, ci va molto vicino. Azzeccatissima la scelta di ridurre la tracklist all’osso, lasciando fuori ogni riempitivo. Il disco, così, non soffre alcun calo di tensione e scuote dall’inizio alla fine. L’andamento ed il muro del suono sono quelli tipici dei QOTSA, artefici del c.d. stoner rock. Solido come una roccia. Travolgente.

5. Nick Cave & the Bad Seeds - Push the sky away
Un alone di mistero avvolge questa musica, sempre in bilico tra tensione ed ascensione. Il risultato è qualcosa di straordinariamente intrigante ed eccitante. La struttura ritmica è ridotta all’osso, la voce di Nick domina la scena, intrisa delle architetture sonore di Warren Ellis, e raggiunge momenti di lirismo ineguagliabile. Difficile non lasciarsi coinvolgere. Magnetico.

6. Iron & Wine - Ghost on ghost
Quando parte la prima traccia, "Caught in the briars", un senso di pace e di beatitudine ti coglie e non ti abbandona più per tutto l'album. E’ come se all’improvviso tutto cominci a girare nel verso giusto. E quando la musica riesce a creare queste sensazioni ha già svolto gran parte del proprio compito. Una perfetta commistione di pop-folk-jazz e soul. Magico!

7. Baustelle - Fantasma
Disco italiano dell'anno. Un concept sul trascorrere del tempo, che rapisce dall'inizio alla fine. Un concentrato di emozioni che si sublima in canzoni straordinarie come "Il futuro", "Radioattività", "Monumentale". Mai i Baustelle avevano raggiunto simili vette. Si ricollega direttamente alla grande tradizione cantautorale italiana.

8. Vampire Weekend - Modern vampires of the city
Sin dall'apertura con "Obvious bicycle" si capisce subito che questo sarà un grande disco, ma è la successiva "Unbelievers" che fa già gridare al mezzo miracolo: si può fare musica orecchiabile, senza sputtanarsi. Il bridge al minuto 2.30 è tra le cose più esaltanti che abbia sentito quest'anno.
Un andamento trionfale che continua con i successivi singoli "Step" e "Diane Young". In seguito il disco subisce delle battute di arresto, per tornare a ritmi alti con "Everlasting arms", altro piccolo gioiello, fino alla canzone clou dell'album "Ya Hey", che li proietta nell'olimpo indie-rock. Disco dell'anno per RollingStone.


9. The National - Trouble will find me
Atmosfere sommesse, voce quasi sussurrata, un senso di cupezza che colora l'intero album, ma tutto così affascinante ed emozionante come poco altro quest'anno. Manca lo slancio che gli avrebbe consentito di scalare posizioni in classifica

10. Editors - The weight of your love
Un disco spiazzante ai primi ascolti, che segna la svolta degli Editors verso territori più mainstream, saldamente presidiati da U2 e Coldplay.
Il falsetto di Tom in "What is this thing called love" ha fatto storcere il naso a molti fan della prima ora, compreso me, in un primo momento...Solo dopo diversi ascolti questo disco ti entra dentro e cominci ad apprezzare l'idea complessiva di creare un concept sull'amore. E l'amore, si sa, vince sempre sull’odio


P.S. Altri dischi che mi sono piaciuti particolarmente quest'anno: Daft Punk - Random Access Memories; Marlene Kuntz - Nella tua luce; John Mayer - Paradise valley; Primal Scream - More Light; These New Puritans - Field of reeds; Kings of Leon - Mechanical bull; John Hopkins - Immunity; Sigur Ros - Kveikur; James Blake - Overgrown; Haim - Days are gone; Laura Marling - Once I Was an eagle; Jake Bugg - Shangri la; Kurt Vile - Wakin on a pretty daze; Toy - Join the dots; Suede - Bloodsports.

Che belle recensioni! Un giorno ti leggeremo su qualche rivista musicale, vero? Magari ti firmerai con lo pseudonimo bluesrock ... Sono d'accordo un po' su tutto, tranne sugli Editors che hai fatto ingiustamente cadere in disgrazia...
Tra quelli che hai segnalato in chiosa ci sono alcuni album che non ho mai ascoltato, provvederò ( sorvolando sulle Haim )...

panna e fragole, 19/12/2013 21:15:

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Che belle recensioni! Un giorno ti leggeremo su qualche rivista musicale, vero? Magari ti firmerai con lo pseudonimo bluesrock ... Sono d'accordo un po' su tutto, tranne sugli Editors che hai fatto ingiustamente cadere in disgrazia...
Tra quelli che hai segnalato in chiosa ci sono alcuni album che non ho mai ascoltato, provvederò ( sorvolando sulle Haim )...

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Può darsi
Perché non pubblichi anche la tua classifica?

bluesrock, 19/12/2013 23:01:

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panna e fragole, 19/12/2013 21:15:

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Che belle recensioni! Un giorno ti leggeremo su qualche rivista musicale, vero? Magari ti firmerai con lo pseudonimo bluesrock ... Sono d'accordo un po' su tutto, tranne sugli Editors che hai fatto ingiustamente cadere in disgrazia...
Tra quelli che hai segnalato in chiosa ci sono alcuni album che non ho mai ascoltato, provvederò ( sorvolando sulle Haim )...

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Può darsi
Perché non pubblichi anche la tua classifica?

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Sarà fatto!

Uh, solo adesso mi accorgo che i titoli degli albums nascondono un link ai brani, bellissimo!
Ecco qui anche la mia di classifica... Steghede'!



1. Editors - The weight of your love
2. Arcade Fire - Reflektor 
3. White Lies - Big TV
4. Marlene Kuntz - Nella tua luce 
5. Queens of the Stone Age -... Like Clockwork
6. Baustelle - Fantasma 
7. Arctic Monkeys - AM
8. The National - Trouble will find me
9. Kings of Leon - Mechanical bull
10. Belle And Sebastian -The Third Eye Centre


Ora pubblica la Top 10 Songs, su su ...

Ecco le mie canzoni preferite di quest'anno, con qualche commentino per invogliarvi all'ascolto

1. Arcade Fire - Afterlife

“ Possiamo farcela?
Se strilliamo e urliamo finché non risolviamo tutto, possiamo farcela?
Strilliamo e urliamo finché non risolviamo tutto.
Ma tu dici: “Oh, quando l’amore svanisce dove va?”
E tu dici “Oh, quando l’amore svanisce dove va?”
E noi dove andiamo?
Noi dove andiamo? “

Perchè solo loro riescono a farti piangere e ballare allo stesso tempo.
E perché ce la faremo. Certo che ce la faremo!



p.s. Questo video live rende ancora meglio l'idea

2. Queens of the Stone Age - I sat by the ocean

“ Mi sono seduto in riva all’oceano e ho bevuto una pozione per cancellarti.
A sguardo basso lungo il Boulevard, non riuscivo ancora a guardarti in faccia.
Non serve a niente piangere. Non cambia nulla…”

Non so se la pozione sia servita al caro Josh per dimenticare la sua bella amata, ma di sicuro non servirebbe a noi per dimenticarci di questa canzone. Una canzone assassina, non c’è scampo all’intruglio sonoro architettato dai QOTSA. Quando lo stoner rock diventa anche romantico veramente non capisco più come si possa ancora ascoltare altro.

3. These New Puritans - Fragment two

“ Tra gli appunti dove si nascondono le stelle
Nella via, finchè si sveglierà un’altra luna
C’è qualcosa, lì “

C’è qualcosa che ti scioglie lentamente in questa canzone. Prima il piano e la voce che disegnano una melodia celestiale, poi la batteria in controtempo, infine l’assolo di tromba che colora di poeticità il tappeto sonoro creato dagli ottoni. E poi il silenzio, in cui tutto sfuma si sa, ma che in questo caso non è altro che il continuo infinito della poesia.

4. White Lies - Big TV

“ Solo, mi sento solo, quando vivo in un edificio come un dente nella gola del cielo…”

Epica, sontuosa, ricca di pathos. Una storia d’amore e di sacrificio. Il kolossal musicale di quest’anno.

5. Nick Cave & The Bad Seeds - Jubilee street

“ Ma eccomi arrivare da sopra la collina
Che spingo la mia ruota d’amore
Porto amore nella pancia, ma anche un po’ di dolore
e 10 tonnellate di catastrofi su una catena di 60 libbre
E spingo la mia ruota d’amore su per Jubilee Street
Oh, guardatemi adesso…
Sono in trasformazione. Sto vibrando.
Sto brillando. Sto volando.
Guardatemi adesso.
Sto Volando.
Guardatemi adesso…”

Nick Cave è maestro nel dare voce alle pieghe più oscure dell’animo umano. La caduta e la rinascita, il peccato e la redenzione: Nick Cave canta la vita in Jubilee Street.
(Qui la versione integrale)

6. Arctic Monkeys - Snap out of it

“ Ho sentito che ti sei innamorata…
Voglio afferrarti le spalle e scuoterle, piccola
Riprenditi…
‘Per sempre’ non è per tutti
E’ per sempre, per te?
Sembra come un sistemarsi o arrendersi
Ma non sembra una cosa troppo da te, ragazza ”

Una giovane donna innamorata, forse colpa della stessa voce narrante, forse colpa di qualcun altro… Sta di fatto che le cose non sembrano essere molto consuete rispetto al suo stile di vita e potrebbe trattarsi soltanto di una cocente illusione.
Il tema è semplice e la canzone pure, ma allora dove sta la grandezza? Sta nel fatto che milioni di band venderebbero l’anima al diavolo pur di riuscire a scrivere una canzone del genere. Snap out of it!

7. Iron & Wine - Lover's revolution

“ Ed ora siamo una delle innumerevoli stelle della mappa del creato,
uno dei fiori secchi nel giardino lasciati a chiedersi quando arriverà la pioggia…”

Inizia in sordina e finisce in un’esplosione sonora ed emotiva inarrestabile dopo il bridge jazzistico. Un climax che coincide con la ripartenza della lover’s revolution (“ And then we lost our old lovers’ revolution but it started again…”) e che culmina nella ricongiunta unità (“Now we’re one”). Miglior testo del 2013.

8. Vampire Weekend - Ya Hey

“Attraverso il fuoco e attraverso le fiamme
(Ya hey, ya hey, ya hey.)
Non vuoi nemmeno dirmi il tuo nome.
(Ya hey, ya hey, ya hey.)
Attraverso il fuoco e attraverso le fiamme
Non vuoi nemmeno dirmi il tuo nome,
Dici solo “Io sono quegli che sono.”
Ma chi potrebbe mai vivere così?
(Ya hey, ya hey)”

Bibbia, Esodo 3:14: “Iddio disse a Mosè: ‘Io sono quegli che sono’. Poi disse: ‘Dirai così ai figliuoli d’Israele: L’Io sono m’ha mandato da voi’ ”
Da alcuni bollata per la ripetizione con eccessiva disinvoltura del nome di Dio nel ritornello, seppur camuffato (“Ya hey” si pronuncia come “Yahweh”, il nome del dio ebraico), questa canzone induce a meditare sul senso più profondo della fede e del donare la propria esistenza al prossimo, attraverso una riflessione, con tono provocatorio ai limiti della blasfemia, sull’"utilità” del sacrificio del Cristo. Apoteosi del pop.

9. Editors - Two hearted spider

“ Ogni tuo movimento mi ferisce,
ogni tuo sorriso falso mi ferisce…”

Il brano che rappresenta il legame tra i vecchi Editors ed il nuovo corso espresso con l’ultimo album. L’intensità emotiva è ai massimi vertici, nell’interpretazione di Tom sembra proprio di sentire i palpiti di un cuore spezzato. Per inguaribili romantici.

10. The National - Graceless

“ Tutti i miei pensieri di te
sono proiettili che attraversano rocce
e si aprono in due, come scuciti.
Ora so che cosa vuol dire morire “

Un andamento alla Joy Division trascina questa canzone nella top ten di quest’anno. Al minuto 2.33 subentra la grazia (“Grace…”) e la canzone decolla!

11. Baustelle - Il futuro

“ Perché quando te ne vai è’ davvero come se capissi per la prima volta l’uomo che sarai.
Perché tutto quel che hai prima o poi lo perderai
In autunno foglie e rami se li porta il vento ”

Sembra di sentire De Andrè. Questa è un po’ la forza e il limite di questa canzone. Come De Andrè non ci sarà più nessuno, ma se qualcuno attualmente un po’ gli si avvicina è senz’altro Bianconi dei Baustelle.
Perfetta immagine del trascorrere del tempo, tema centrale di “Fantasma”. Da brividi l’arrangiamento orchestrale.

12. Marlene Kuntz - Senza rete

“ Senza rete, in volo libero l’eternità in pochi istanti astrali.
Senza rete, l’elettricità dentro di noi disposti anche a scoppiare ”

Una devastante scarica marlenica d’altri tempi. La tempesta dopo la quiete.

13. Primal Scream - Invisible city

“ Amo questa città, proprio una gran bella città…La città invisibile…”

Una città allucinata e psichedelica fa da sfondo a questa irriverente cavalcata sonora dei Primal Scream.
Il ritmo è subito trascinante e quando partono i fiati capisci che l’ascolterai ancora per parecchie volte.

14. Daft Punk ft. Julian Casablancas - Instant crush

“Non volevo essere io a dimenticarmene.
Ho pensato a ogni cosa, non avrei avuto alcun rimpianto.
Tutto quello che ho avuto è un po’ di tempo con te
È tutto quello che ci serve perché è tutto quello che possiamo prenderci”

Tutti ricorderanno “Get lucky”, grande hit di quest’anno dei Daft Punk ft. Pharrel Williams, ma la vera chicca dell’album è questa “Instant crush” con Julian Casablancas (leader degli Strokes). Il povero Julian si è scottato e la catarsi passa dal contrasto tra l’andamento robotico, quasi gelido, della musica e la straordinaria sensibilità emotiva del testo.


15. Kings of Leon - Wait for me

“Oh, è tutto migliore ora, è tutto migliore ora,
aspettami, aspettami…”

Intensa ballad dei fratelli Followill, intrisa di un senso di malinconia culminante nel bridge strumentale (minuto 2.10), che eleva la canzone in un’altra dimensione. Quel momento segna una cesura tra il prima e il dopo, e così l’ultimo ritornello assume un sapore diverso: questa volta la malinconia lascia il posto alla speranza. Lo schema è quello più semplice possibile della ripetizione del ritornello in funzione catartica. Basta così poco per rendere tutto migliore…

Rivelazioni 2013

1. Swim Deep
2. King Krule
3. Haim
4. Jake Bugg
5. Lorde

Le delusioni

Senza classifica, sarei troppo ingrato Hanno fatto tutti dei dischi al di sotto delle aspettative, soprattutto considerata la levatura degli artisti:

Pearl Jam: nel cd si salva solo "Sirens" e poco altro. Senza amalgama.

Nine Inch Nails: "Hesitation marks" è davvero un disco brutto e poco fruibile, nonostante qualche buona canzone.

Placebo: i singoli promettevano bene, ma l'album è poca cosa.

Deep Purple: il ritorno sulle scene poteva e doveva essere migliore.

Depeche Mode: ormai sono anni che si sono assestati su un livello appena sufficiente, giusto per trainare il tour live. Peccato, perché quando si mettono di impegno sfornano ancora qualche buona canzone.

The Strokes: la più grande delusione, da uno dei miei gruppi preferiti. "Comedown Machine" è inascoltabile.