George.Stobbart, 19/09/2013 13:28:
E' vero, gli italiani non avevano già votato contro il finanziamento pubblico dei partiti? Cos' è cambiato? Cambierà stavolta?
Per quanto riguarda la riforma della giustizia, quoto Paperino. L' italiano medio non può decidere su certe cose, non c' è la preparazione adatta ed è palese.
Sui temi riguardanti le carceri e le droghe leggere, con me si sfonda una porta aperta. Nel paese dove i condannati "onorevoli" fanno i ricorsi europei ed i messaggi alla nazione a reti unificate per veder cadere le proprie accuse si continuano a tenere in carcere migliaia di tossicodipendenti o persone che attendono il giudizio per mesi, è inaccettabile.
George, ma per favore....
Sul primo punto:
- quello del finanziamento pubblico ai partiti è un tema di fondamentale importanza. Il giochetto che è stato fatto dopo il primo referendum che aboliva il finanziamento è molto semplice. E' stato cambiato il nomen iuris: si è passati da "finanziamento pubblico" a "rimborsi elettorali". Roba che solo in Italia...
Se volessimo seguire il tuo modo di vedere le cose, dovremmo accettare l'idea che l'unica soluzione sia radere al suolo tutto ed andare via.
Cambierà qualcosa? Sì, cambierà qualcosa! O, almeno, bisogna credere che cambierà qualcosa.
- sul tema giustizia: " l'italiano medio non può decidere su queste cose poiché palesemente impreparato ".
Il parlamento rappresenta il popolo. Non nel senso che è il rappresentante del popolo, ma nel senso che è ad immagine e somiglianza del popolo. Accanto ad illustri giuristi che siedono sui seggi parlamentari, ci sono i vari Razzi e Scilipoti. Le due situazioni sono, di fatto, speculari.