Gli italiani sono geneticamente propensi alle frammentazioni politiche,basti considerare le decine di correnti e sottocorrenti che il bipolarismo conserva nelle orge di partito.
Ad onor del vero,siamo anche fottutamente nostalgici e non escludo che a fare scelte alternative saranno solo gli astensionisti di sempre,ma al dunque l'elettore di destra o sinistra voterà da "tifoso".
Partiti forti (legati al bipolarismo o ancor meglio al bipartitismo) sono necessari in tempi di crisi mentre la politica del compromesso e del filosofare dei proporzional partitini può (IMHO) essere un bene solo in periodi di prosperità.
[Modificato da connormaclaud 21/01/2013 18:07]