border="0"

Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Trattativa Stato - mafia : no a regia politica

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2013 18:42
Email Scheda Utente
Post: 6.396
Post: 6.361
Utente Master
Moderatore
OFFLINE
10/01/2013 17:00
 
Quota

Stato-mafia, i Pm di Palermo non ci stanno
«Rinvio a giudizio per Mancino e politici»
Le richieste del pm Nino Di Matteo all'indomani della conclusioni dell'Antimafia che ha escluso una regia politica


Il pm Nino Di Matteo
I pm di Palermo non ci stanno. Per loro «la trattativa Stato-mafia ci fu e partì da un preciso input politico». Addirittura la regia di questo tentativo di trovare un'intesa con i capi di Cosa Nostra per mettere fine alla stagione delle stragi dei primi anni novanta stava ai massimi vertici delle istituzioni repubblicane. Dunque non fu affatto l'iniziativa autonoma ed isolata di «pezzi dello Stato», in particolare dei carabinieri dei Ros, come nelle conclusioni del presidente della commissione antimafia Beppe Pisanu ma di alti esponenti delle istituzioni mentre i carabinieri erano solo il braccio operativo.
CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO - Per questo all termine della loro requisitoria nell'aula bunker dell'Ucciardone hanno chiesto al Gip Piergiorgio Morosini il rinvio a giudizio di tutti gli undici imputati nel procedimento per la trattativa Stato-mafia. E tra questi anche dell'ex ministro Nicola Mancino (accusato però solo di falsa testimonianza), dell'ex ministro Dc Calogero Mannino, del senatore del Pdl Marcello Dell'Utri e dei boss Leoluca Bagarella, Totò Riina, Giovanni Brusca e Antonino Ciná. Stessa richiesta anche per tre alti ufficiali dei Ros, i generali Mario Mori e Antonio Subranni e l'ex colonnello Giuseppe De Donno e anche del figlio di don Vito Massimo Ciancimino. I reati contestati sono quelli di attentato, con violenza o minaccia, a corpo politico, amministrativo o giudiziario dello Stato, tutto aggravato dall'agevolazione di Cosa nostra. La posizione del boss Bernardo Provenzano è stata stralciata nei giorni scorsi e verrà giudicato il 23 gennaio dallo stesso Gup.

RITO ABBREVIATO - L'ex ministro Calogero Mannino ha chiesto di essere giudicato col rito abbreviato. L'istanza è stata fatta allo stesso gup Morosini che si è riservato la decisione. Terminata la requisitoria del Pm ora la parola passa alle parti civili. L'udienza preliminare proseguirà anche venerdì con gli interventi dei difensori, e quindi andrà avanti anche lunedì prossimo.



Calogero Mannino (Ansa)
LA PAURA DI MANNINO - Secondo la tesi dei Pm di Palermo lo spunto per l'avvio della trattativa è l'omicidio dell'eurodeputato Salvo Lima. Un avvertimento per un intero ceto politico che a, giudizio di Cosa Nostra, aveva tradito le intese con i mafiosi spiazzato dalle pesanti condanne al maxi-processo. Per questo motivo dopo Lima dovevano morire altri politici considerati vicini alle cosche, primo fra tutti Mannino. E sarebbe stato proprio l'ex ministro Dc a spingere perché lo Stato scendesse a patti per il tramite dell'allora comandante dei Ros Antonio Subranni. È solo a questo punto che entrano in scena gli altri ufficiali dei carabinieri, Mori e De Donno, che intavolano la trattativa con la mediazione dell'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimimo.
GLI OSTACOLI - Sulla strada della trattativa - sempre secondo la tesi dei pm di Palermo- vengono fatti fuori politicamente anche tutti quegli uomini che diventano un ostacolo. E tra questi il ministro della giustizia Claudio Martelli sostituito col più disponibile Giovanni Conso che poi è colui che materialmente non firmerà il rinnovo del carcere duro, il 41 bis, per centinaia di mafiosi. Guarda caso una delle richieste del famoso "papello" di Totò Riina. In questi interventi per mettere in posti chiave uomini più «morbidi» e disponibili a scendere a patti, sempre secondo i magistrati di Palermo, ci sarebbe stato addirittura l'avallo della massima carica dello Stato, cioè l'allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Proprio l'uomo entrato al Quirinale subito dopo la strage di Capaci in cui fu ucciso Giovanni Falcone.

IL RUOLO DI SCALFARO - Se oggi fosse in vita Scalfaro sarebbe tra gli imputati di questo processo e come Mancino sarebbe chiamato a rispondere di falsa testimonianza. «Ebbe un ruolo nella nomina ai vertici del il dipartimento per le carceri -ha accusato Di Matteo- mentre in sede di interrogatorio ha detto di non sapere nulla su quell'avvicendamento». I pm di Palermo puntano il dito anche contro l'ex ministro Mancino accusandolo di aver mentito su quella stagione in cui lo Stato venne a patti con Cosa Nostra. «Mancino - accusa Di Matteo- ci ha raccontato di non aver saputo nulla del dialogo tra i Ros e l'ex sindaco Ciancimino ma è stato smentito dall'ex ministro Martelli e anche dal boss pentito Giovanni Brusca che ha parlato delle confidenze di Riina sulla trattativa con lo Stato e sulla sinistra che sapeva, la sinistra Dc di Mancino».

BAGARELLA NEGA - A margine dell'udienza il boss Leoluca Bagarella ha voluto rendere dichiarazioni spontanee negando di avere mai avuto contatti con politici di «qualsiasi» colore. Le dichiarazioni di Bagarella fanno seguito alle accuse formulate dai Pm secondo i quali il boss, attraverso Vittorio Mangano e il senatore Marcello Dell'Utri, avrebbe cercato contatti con Silvio Berlusconi. Nella sua lunga requisitoria Di Matteo ha anche fatto cenno alla mancata cattura del boss catanese Nitto Santapaola: il Ros pochi mesi prima del suo arresto da parte della polizia sapeva dove fosse e lo stava intercettando, ma non lo prese. Questa, per i magistrati, fu l'ennesima concessione fatta dallo Stato alle cosche nell'ambito della presunta trattativa.

Alfio Sciacca
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:00. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com