connormaclaud, 09/01/2013 18:15:
Condivido il tuo pensiero,ma rispetto alla pubblica amministrazione ritengo che il vero salto di qualità sia l'ottimizzazione dello stesso e non un taglia e cuci da contabili.
Fin quando non si comprenderà la peculiarità e l'intrinseca importanza di ogni singola branca della pa e dei vantaggi del servizio pubblico si continuerà con i tagli lineari e a buttare il bambino con l'acqua sporca.
Lo stato ha dei costi -con buona pace del pareggio di bilancio-, gli italiani decidano una buona volta cosa vogliono fare da grandi.
p.s.
In bocca al lupo
Vedo che sfugge sempre quell'elemento arido, da contabili, che in qualsiasi organizzazione, stato compreso, i costi devono essere eguagliati o superati dai benefici per essere sopportabili. Se i costi non solo superano i benefici ma sono una variabile indipendente dagli stessi l'organizzazione diventa dannosa e nel caso dello stato tirannica.
Nel caso italiano poi mi sfugge del tutto quale sarebbe l'utilità di ogni singola branca dell'apparato pubblico.
Il barista che in questo periodo deve pagare 450 euro per tenere una tv nel suo locale quale beneficio ha dal sussidiare la Rai(io lo chiamo affettuosamente pizzo)?
Un'azienda che ha 2,5 miliardi di incassi garantiti, opera in situazione di oligopolio in un mercato ricco come la pubblicità e riesce nell'impresa di prendere 250 milioni all'anno. Citando Gordon Gekko: "se vendessero bare, la gente smetterebbe di morire".
Un esempio da insegnare nelle Business School su come NON gestire un'azienda.
Possiamo affermare che l'azienda pubblica Rai è inutile? Privatizzandola sono già 2,5 miliardi di costi in meno per i cittadini.
Però supponiamo di non restituirli ai cittadini e di destinare quei 2,5 miliardi alla realizzazione della banda larga dalla quale il paese trarrebbe enormi benefici, ecco un esempio di come eliminando una branca inutile dello stato si possono aumentare i benefici per i cittadini senza aumentare i costi.
E ho parlato di un solo asset.