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razion..ops..

Ultimo Aggiornamento: 04/12/2012 08:33
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30/11/2012 08:28
 
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la gamelle franco-allemande pour les italiens


da Italia Oggi del 14 novembre di Giampiero Di Santo

Appalti per 154 milioni di euro a Dussmmann e Gemeaz. I due gruppi, con 73 e 80 mln, lasciano le briciole alla italiana Ar Alimentari dei Russo.

Un esercito di giovanotti e giovanotte in buona salute. Che lavorano, fanno attività sportiva per tenersi ben addestrati e dunque mangiano di conseguenza. Così, per nutrirli ogni giorno, lo stato italiano, ministero della Difesa, ha bandito nel complesso 2 gare di appalto, per la bellezza di oltre 154 milioni di euro. Aggiudicate in larga parte ai tedeschi e ai francesi, per la soddisfazione di Frau Angela Merkel, cancelliere di Germania, e anche del presidente transalpino François Hollande, che con i paesi mediterranei di Eurolandia, a parole tanto negletti, continuano a fare affari d’oro. Anche in settori, come quello alimentare, che rappresentano uno dei punti di eccellenza del made in Italy. Ma tant’è, l’esercito ha rispettato la normativa europea, ha bandito la gara, e i vincitori, per la parte mense e ristorazione, sono risultati il Raggruppamento temporaneo di imprese Dussmann service, braccio italiano del Dussmann group di Monaco di Baviera, e il Raggruppamento temporaneo di imprese Gemeaz Elior, che fa capo al colosso francese Elior, terzo gruppo della ristorazione collettiva in Europa. Le prime colazioni, i pranzi e le cene serviti nelle mense dell’esercito, insomma, viaggeranno sull’asse Berlino-Parigi. E magra consolazione, anche se il business è pur sempre rilevante, è scoprire che la Ar.Alimentari, industria conserviera della famiglia Russo, è riuscita a conquistare un appalto di oltre 1,551 milioni di euro per la fornitura di 115.500 razioni di viveri da combattimento. Una cifra comunque ridotta per un’azienda che fattura oltre 300 milioni di euro e lavora il 20% di tutta la produzione di pomodori del Sud d’Italia. E che recentemente, è storia del febbraio 2012, ha fatto entrare nella Newco Pia (controlla lo stabilimento di Foggia), con la quota di maggioranza del 51%, i giapponesi della Mitsubishi. L’accordo ha consentito di «attrarre ingenti capitali esteri al Sud», ha spiegato il patron Antonino Russo, 81 anni. Ma è un dato di fatto che nel pacchetto di gare aggiudicato dall’esercito alla Ar Alimentari e dunque all’Italia sono andate le briciole di una torta spartita quasi equamente tra tedeschi e francesi. Il gruppo Dussmann, attraverso Dussmann service, ha conquistato i lotti 1, 5 e 6 (rispettivamente oltre 21,64 milioni, 29,927, e 21,6 milioni) della gara più importante e porterà quindi in Germania un bottino di 73,177 milioni di euro. Una bella sommetta che la dice lunga sull’importanza del mercato italiano per un gruppo che in tutto il mondo realizza, dati 2010, un giro di affari di 1,57 miliardi di euro. A Gemeaz Elior, invece, sono andati i lotti 2, 3 e 4, rispettivamente di 23,161 milioni, 30,456 e 26,451 milioni, cioè oltre 80 milioni di euro. Il gruppo transalpino, controllato al 100% dalla Holding Bercy Investissements (Fonds Charterhouse 62,3%, Bim 24,7%,Fonds Chequers 7,8% altri con il 5,2%) nell’ottobre 2011 ha realizzato un giro di affari di 2,814 miliardi di euro e un fatturato consolidato, tra ristorazione e servizi per le imprese e l’istruzione, sanità e concessioni autostradali e aeroportuali, di 4,175 miliardi.

Link
www.analisidifesa.it/2012/09/lesercito-presenta-le-nuove-ra...



www.analisidifesa.it/2012/11/lesercito-mangia-franco-tedesco/






Che schifo [SM=g2725302]

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30/11/2012 20:12
 
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Perché schifo? Se hanno vinto una gara regolare, qual è il problema?

Preferite l'italianità delle gare con le mazzette che aumentano i costi?
O l'italianità che produce disastri e scarica i costi sui contribuenti?

Il revanscismo pecoreccio antitedesco è piuttosto patetico.

Ps spero che le razioni siano migliorate rispetto ai miei tempi.
[Modificato da trixam 30/11/2012 20:13]
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03/12/2012 08:40
 
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Le razioni italiane sono tra le "meno peggio" in circolazione e se i tuoi tempi erano quelli della naja,sì sono migliorate poichè è cambiato un pò tutto e difficilmente nei magazzini sono ancora presenti reperti della IWW.

L'europeismo a senso unico è disgustoso e, volendo mettere i puntini sulle i, gli atri stati "d'europa" ovviano alle gare d'appalto in maniera poco ortodossa,altro che mazzette.

Prova a domandarti perchè pur avendo prodotti qualitativamente migliori a prezzi relativamente bassi l'italia non riesce mai a vincere le gare d'appalto,poi ne riparliamo...


Si confonde sentimento antitedesco -non dichiarato- con orgoglio/rispetto per la propria patria: le due cose sono un pò diverse,ma se l'essere antitedeschi (o antifrancesi) è patetico è ancor più vergognoso essere anti-italiani.

Un pò come il populismo di bassa lega che si scandalizza per le maserati blindate a prezzi contenuti - sempre questi benedetti contribuenti che vedono da una parte e cecano dall'altra- e non s'indigna per le mercedes stimate oltre il dovuto lo trovo sì ridicolo..



Che le cose non vadano bene è risaputo,ma affossare più del dovuto la propria terra -come se altrove vi fosse un paradiso in terra- è ignobile e ,per inciso, non tutto ha un prezzo in carta straccia
[Modificato da connormaclaud 03/12/2012 09:07]
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03/12/2012 17:29
 
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Il fatto che le nostre aziende siano discriminate in Francia e Germania appartiene al senso comune ma non ha molto riscontro nella realtà. In Francia lavorano duemila aziende italiane che occupano oltre 150.000 persone, i francesi sono statalisti ma non sono coglioni. Il sistema informatico della metropolitana di Berlino è gestito in appalto da un'azienda italiana e ci sono altri casi.
A rotterdam in Olanda, la lingua più parlata nel porto è il napoletano dato che due ditte italiane sono tra i principali appaltatori e ci sono molti emigrati che lavorano lì. Nessun politico ama dare appalti a stranieri perché gli appalti fanno clientele, ma non è detto che questo faccia il bene del popolo.

In generale che le nostre imprese siano discriminate in Europa è un semplice falso.
www.europarlamento24.eu/italia-al-primo-posto-nei-finanziamenti-europei-a-gestione-diretta/0,1254,72_ART_2171...

Saranno discriminate quelle che in Italia fanno affari con gli aiutini della politica o quelli che ha mostrato ieri sera report sugli investimenti in Montenegro e Serbia a spese dei contribuenti che pagheranno l'energia 3 volte il prezzo di mercato.

L'altra questione, è abbastanza tecnica. Innanzitutto parti da un assunto infondato, che le imprese italiane abbiano prodotti migliori a prezzi bassi.
Non è vero in generale e nemmeno nel campo dell'agroalimentare dove i nostri prodotti migliori sono ad alto valore aggiunto e quindi costano(Parmigiano e Prosciutto di Parma per dirne due), ma cmq anche supponendo che il costo per unità di prodotto sia uguale tra l'impresa italiana e quella tedesca, nel momento in cui si fa una proposta d'appalto che è un investimento devi fare tutta una serie di valutazioni.

Innanzitutto quella sulla redditività attesa, qui al contrario di quello che si pensa la redditività degli appalti non è particolarmente alta, soprattutto per le aziende al primo appalto dove siamo tra il 3 e 7%, mentre per aziende già esperte si arriva tra il 7 e il 12, per tutta una serie di ragioni tecniche.
In fondo l'appalto è una gara dove devi presentare l'offerta più bassa per vincere ma devi guadagnarci.

Quando si programma un investimento, si fanno una serie di operazioni per ogni singola voce che lo compone, in particolare: calcolare il rischio, prezzarlo e poi scontarlo, vale a dire attualizzarlo nel calcolo finale. Esempio piuttosto semplice: la cronica inaffidabilità nei pagamenti dello stato Italiano che mette in difficoltà così tante aziende. L'azienda tedesca calcola questo elemento e lo sconta sapendo che ha un sistema bancario in grado di sostenerla, quella italiana fa lo stesso sapendo che invece le banche non la sosterranno nello stesso modo perché sono contollate dai politici(per il bene della nazione) i quali le tengono sottocapitalizzate e quindi impossibilitate a fare il loro lavoro.

Allarga il confronto: miglior cuneo fiscale, riserve di capitale più consistenti, maggior flessibilità del sistema fiscale tedesco nell'ammortamento di investimenti di lungo periodo, economie di scala ecc e capisci perché l'azienda tedesca è potenzialmente più competitiva di quella italiana.

Per altro, questo accordo non esclude che saranno creati posti di lavoro in Italia.
Le aziende straniere in Italia sono una realtà importante, anzi il problema è che sono in diminuzione perché molte se ne stanno andando o pensano di andarsene.
Eppure per i giovani ambiziosi che non hanno appoggi sono uno dei principali vettori per fare carriera.

Insomma è un po' più complicata di Italia-Germania di calcio. Cmq mi risulta che MOnti abbia rimesso in giro le Alfa, mentre mi ricordo che ai tempi importanti ufficiali(e loro mogli e figli) giravano con le BMW 5000 di cilindrata senza sentirsi poco patriottici.

ps Il patriottismo non ha nulla a che vedere con lo sciovinismo e soprattutto non significa in alcun modo essere orgogliosi della mediocrità.

[Modificato da trixam 03/12/2012 17:33]
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03/12/2012 18:38
 
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Caro trixiam metti tanta carne al fuoco quando si trattava un aspetto specifico,comunque sia,contento tu...

Hai arrotondato un pò troppo per eccesso,mi risulta - dati della "invest-in france"- che le aziende italiane (su più di una ci sarebbe molto da dire) siano 1700 ed impieghino sì 100000 unità, ma tutto personale dell'Hexagone. Dire poi che è tricolore il sistema informatico berlinese o gli appalti portuali a rotterdam non significa granchè ( emigranti o società che formalmente battono bandiera italiata,sai meglio di me, rappresentato un dato estremamente relativo e ,perchè no,falsato).

Parliamo di briciole e non di appalti pubblici sicchè inutile mettere tutto nel pentolone,gli appalti italiani -e non solo- sono quasi inesistenti in francia,germania et similia.
Tutta colpa della mediocrità italiota? Sta diventato la pangea di ogni male,ma poco credibile che sia sempre e comunque questo il motivo.

Apro una parentesi ,con tono di pietrino:che c'azzecca il link nei finanziamenti europei? Sarebbe,al limite, più indicato un link rispetto al cannibalismo/parassitismo aziendale.


Immoliamoci all'altare del tecnicismo,ma prima abbiamo l'onestà di dire che in un appalto per razioni militari non sono presenti eccellenze del nostro settore agroalimentari,ma alimenti qualitativamente migliori.
Non serve Monti o Ramsey per confermare o smentire,le razioni alimentari dell'ei sono nettamente superiori a quelle assunte dalle controparti straniere...sono gli stessi militari (italiani e non),in ogni missione di peace keeping,a confermarlo.

Le valutazioni e le stime risentono più che di tecnicismo di accademismo.Un pò più di italia-germania,ma qualcosina in più di un compitino.
Giusto quello che hai affermato,ma resta il mero dato oggettivo di un bene qualitativamente inferiore ;la locomotiva tedesca o francese andrà pure più spedita, ma i pro e contro per lo stato italiano?
Non facciamo i conti senza l'oste perchè nella genialità estera il protezionismo -chiamiamo le cose col proprio nome- è una realtà diffusa e radicata.


p.s.
non esalto la mediocrità,ma neppure il calabraghismo senza limitismo.
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03/12/2012 20:01
 
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Calabraghismo? Ma che razza di termini sono?

Il resto è il solito pensiero italico.

Ma da cosa deduci che il prodotto è qualitativamente inferiore?
Dal fatto che l'appaltatore non è italiano? Ma se nove anni fa erano gli italiani a preparale, faceva schifo uguale, questo te lo testimonio io. Quindi? Che ragionamenti sono?

Ma secondo te le nostre aziende di componentistica, uno degli ultimi gioielli della nostra industria, dove mandano i loro prodotti?
Sai che ci sono aziende del settore che esportano in germania l'80% del fatturato. Se in germania ragionassero come te, dovrebbero dire che la meccanica tedesca è intrinsecamente superiore a quella italiana e in base al protezionismo smettere di comprare quei prodotti.

I settori in cui tedeschi e francesi praticano il protezionismo, sono quelli che vanno male.
Pensare di imitare i loro difetti, invece di imitare i pregi, è il tipico pensiero che ti conduce dritto contro un muro.

Siamo nel ventunesimo secolo, viviamo la più grave crisi economica della storia, la realtà è molto complessa e i problemi non si risolvono minacciando di sguainare otto milioni di baionette.
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03/12/2012 20:42
 
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E' un neologismo,il significato non credo sia criptico.

Rileggo in te la noiosa mentalità italica dove quello che viene da fuori è bello e nuovo e quelle di casa nostra brutte sporche e cattive.

La qualità di un prodotto da cosa si deduce se non dalla qualità e composizione dei singoli elementi?
Esattamente cosa testimoni se la quasi totalità degli alimenti passava da mense interne,ergo 22 o mcm?

Trixam continui a generalizzare:scindi il settore privato dal pubblico,continuare a dialogare sul sesso degli angeli lo trovo superfluo.

Piccola parentesi: i settori dove i francesi e tedeschi attuano politiche protezionistiche sono eminentemente stratregici o di pubblico interesse. Non si tratta di male o bene,bensì di salvaguardia di uno stato ed un popolo.

Non promuovo l'imitazione o lo scimmiottamento di nessuno,solo la salvaguardia degli interessi nazionali,cosa che molti ignorano.
Siamo nel ventunesimo secolo ed è vero,le baionette non servono,ma gli attributi sì e sembrano latitare nella mediocrità generale.

Pianga se stesso chi è causa del suo mal.


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04/12/2012 08:33
 
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errata corrige:quello di casa nostra brutto,sporco e cattivo
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