border="0"

È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Save your pint

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2012 10:56
Email Scheda Utente
Post: 575
Post: 575
Utente Senior
OFFLINE
29/10/2012 09:11
 
Quota

Una delle vittime più illustri della crisi economica nel Regno Unito è l’industria delle bevande alcoliche. In poco meno di 4 anni Oltremanica hanno chiuso ben 6.000 pub e le vendite di birra sono crollate del 15%. Tutta colpa del regime fiscale introdotto nel 2008 che prevede ogni anno un aumento della singola pinta del 2%. Da un lustro il prezzo della birra cresce più velocemente dell’inflazione e in meno di 4 anni le tasse sulla bevanda alcolica sono incrementate di oltre il 40%, Per interrompere questa spirale negativa l’associazione Camra (Campaigning for real ale) ha organizzato una petizione online intitolata «Save your pint» (salva la tua pinta), che chiede il congelamento degli aumenti delle tasse sulla birra. In poco meno di sei mesi ben 100.000 britannici hanno sottoscritto il documento che giovedì prossimo sarà discusso in Parlamento. COSTI - I maggiori produttori di birra dichiarano che la politica governativa è profondamente sbagliata perché non è possibile che un terzo del costo della pinta siano tasse: «Su ogni pinta paghiamo 50 centesimi o più di tasse e altrettanti di Vat (l’Iva britannica ndr) - dichiara al sito di Skynews Stephen Pugh, direttore finanziario della birreria Adnams di Southwold, piccola cittadina nella contea di Suffolk - In media bisogna aggiungere su ogni pinta una sterlina di imposte. Penso che questi siano costi inaccettabili per il consumatore». Dello stesso avviso David Sanchez, gestore del pub Lord Nelson che afferma che per ottenere un profitto realistico bisognerebbe far pagare una pinta 4 sterline. Tuttavia il prezzo è troppo alto per i consumatori e quindi si è costretti a vendere la singola pinta a 3 sterline e 40 centesimi: «Per incoraggiare i clienti a comprare la birra - taglio corto Sanchez - dobbiamo tenere i prezzi bassi». NUMERI ALLARMANTI - Nonostante gli sforzi dei gestori dei pub, i numeri sembrano allarmanti. Tra luglio e settembre si registra un calo del 5,6% dei volumi di birra nei pub e nei negozi rispetto al trimestre dell’anno scorso e sono 117 milioni le pinte in meno vendute nello stesso periodo. Colin Valentine, direttore della Camra afferma che questi risultati disastrosi dimostrano come la petizione contro le tasse sulla birra sia sacrosanta: «Negli ultimi sei mesi, Camra ha raccolto le firme ai festival della birra, ha organizzato eventi per promuovere la campagna e ha distribuito volantini nei pub per far conoscere la petizione. Abbiamo dedicato grandi risorse alla campagna e siamo felici di essere stati ripagati. Adesso non bisogna riposare sugli allori, ma continuare in Parlamento la nostra battaglia. Nonostante la crisi e la chiusura di tanti esercizi commerciali, l’industria della birra e i pub producono un fatturato di 21 miliardi di sterline del Pil nazionale e danno lavoro a circa un milione di persone. E’ giunto il momento per il governo di aiutare questo settore e mantenere la promessa di essere pub-friendly».] MILANO - Una delle vittime più illustri della crisi economica nel Regno Unito è l'industria delle bevande alcoliche. In poco meno di 4 anni Oltremanica hanno chiuso ben 6.000 pub e le vendite di birra sono crollate del 15%. Tutta colpa del regime fiscale introdotto nel 2008 che prevede ogni anno un aumento della singola pinta del 2%. Da un lustro il prezzo della birra cresce più velocemente dell'inflazione e in meno di 4 anni le tasse sulla bevanda alcolica sono incrementate di oltre il 40%, Per interrompere questa spirale negativa l'associazione Camra (Campaigning for real ale) ha organizzato una petizione online intitolata «Save your pint» (salva la tua pinta), che chiede il congelamento degli aumenti delle tasse sulla birra. In poco meno di sei mesi ben 100.000 britannici hanno sottoscritto il documento che giovedì prossimo sarà discusso in Parlamento.

COSTI - I maggiori produttori di birra dichiarano che la politica governativa è profondamente sbagliata perché non è possibile che un terzo del costo della pinta siano tasse: «Su ogni pinta paghiamo 50 centesimi o più di tasse e altrettanti di Vat (l’Iva britannica ndr) - dichiara al sito di Skynews Stephen Pugh, direttore finanziario della birreria Adnams di Southwold, piccola cittadina nella contea di Suffolk - In media bisogna aggiungere su ogni pinta una sterlina di imposte. Penso che questi siano costi inaccettabili per il consumatore». Dello stesso avviso David Sanchez, gestore del pub Lord Nelson che afferma che per ottenere un profitto realistico bisognerebbe far pagare una pinta 4 sterline. Tuttavia il prezzo è troppo alto per i consumatori e quindi si è costretti a vendere la singola pinta a 3 sterline e 40 centesimi: «Per incoraggiare i clienti a comprare la birra - taglio corto Sanchez - dobbiamo tenere i prezzi bassi».

NUMERI ALLARMANTI - Nonostante gli sforzi dei gestori dei pub, i numeri sembrano allarmanti. Tra luglio e settembre si registra un calo del 5,6% dei volumi di birra nei pub e nei negozi rispetto al trimestre dell'anno scorso e sono 117 milioni le pinte in meno vendute nello stesso periodo. Colin Valentine, direttore della Camra afferma che questi risultati disastrosi dimostrano come la petizione contro le tasse sulla birra sia sacrosanta: «Negli ultimi sei mesi, Camra ha raccolto le firme ai festival della birra, ha organizzato eventi per promuovere la campagna e ha distribuito volantini nei pub per far conoscere la petizione. Abbiamo dedicato grandi risorse alla campagna e siamo felici di essere stati ripagati. Adesso non bisogna riposare sugli allori, ma continuare in Parlamento la nostra battaglia. Nonostante la crisi e la chiusura di tanti esercizi commerciali, l'industria della birra e i pub producono un fatturato di 21 miliardi di sterline del Pil nazionale e danno lavoro a circa un milione di persone. E' giunto il momento per il governo di aiutare questo settore e mantenere la promessa di essere pub-friendly».

[SM=g2725285]


tratto da: www.corriere.it/esteri/12_ottobre_28/petizione-birra-parlamento-inghilterra_46f8cb50-2113-11e2-89f5-89e01e31e2...
Email Scheda Utente
Post: 6.061
Post: 6.049
Utente Master
Moderatore
OFFLINE
29/10/2012 10:56
 
Quota

In Italia sarebbe nemici della patria [SM=g2725401]

A naso credo che in Italia le tasse sulla birra siano maggiori [SM=g2725402]


La birra è un diritto fondamentale dell'uomo [SM=g2725163]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:47. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com