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L'assolutismo del potere giudiziario

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2012 13:19
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23/10/2012 00:40
 
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Corriere della Sera

Processo l'Aquila, condannati tutti i membri della commissione «Grandi rischi»

Sei anni per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose: rassicurazioni circa l'improbabilità di una forte scossa


Storica condanna per i membri della commissione Grandi rischi: sei anni di reclusione per tutti gli imputati, sei esperti e il vice direttore della protezione civile, Bernardo De Bernardinis. È questa la decisione del giudice unico Marco Billi che ha condannato i componenti della commissione Grandi rischi, in carica nel 2009. I sette avevano rassicurato gli aquilani circa l'improbabilità di una forte scossa sismica che invece si verificò alle 3.32 del 6 aprile 2009.

L'ACCUSA - L'accusa nei loro confronti era di omicidio colposo, disastro e lesioni gravi, per aver fornito rassicurazioni alla popolazione aquilana, in una riunione avvenuta solo una settimana prima del sisma. I pm hanno chiesto per loro la condanna a quattro anni di carcere, mentre i legali degli imputati hanno chiesto per tutti la piena assoluzione. Grande era l'attesa all'Aquila sulle sorti degli imputati. La sentenza è stata letta dal giudice unico Marco Billi alle 17 circa, dopo quattro ore di camera di consiglio. A intervenire per ultimo l'avvocato difensore Antonio Pallotta, legale di Giulio Selvaggi. Sette gli esperti e scienziati imputati, accusati di aver dato ai residenti avvertimenti insufficienti del rischio sismico. Precisamente si contesta loro di aver dato «informazioni inesatte, incomplete e contraddittorie» sulla pericolosità delle scosse registrate nei sei mesi precedenti al 6 aprile 2009. La difesa ha puntato sulla impossibilità di prevedere i terremoti, posizione sostenuta da ricercatori internazionali. Tutta la comunità scientifica si interroga ora su un punto: le rassicurazioni eccessive possono indurre la gente ad adottare comportamenti rischiosi, ma può un errore di comunicazione valere una condanna per omicidio colposo?

LA SENTENZA - Il giudice ha ritenuto i sette membri della commissione tutti colpevoli di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. A Franco Barberi, Enzo Boschi, Mauro Dolce, Bernardo De Bernardinis, Giulio Selvaggi, Claudio Eva e Gianmichele Calvi sono state concesse le attenuanti generiche. Oltre alla condanna a sei anni, sono stati condannati anche all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. È «una sentenza sbalorditiva e incomprensibile in diritto e nella valutazione dei fatti» ha commentato l'avvocato Marcello Petrelli, difensore di Franco Barberi. «Una sentenza che - ha aggiunto - non potrà che essere oggetto di profonda valutazione in appello».

LE REAZIONI - Si è detto «avvilito, disperato» Enzo Boschi, ex presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). «Pensavo di essere assolto - ha aggiunto - ancora non capisco di cosa sono accusato». «Mi ritengo innocente di fronte a Dio e agli uomini» ha aggiunto Bernardo De Bernardinis, ex vicecapo della Protezione civile e attuale presidente dell'Ispra. «La mia vita da domani cambierà, ma se saranno dimostrate le mie responsabilità in tutti i gradi di giudizio - ha aggiunto - le accetterò fino in fondo». Levata di scudi, sulla sentenza, da parte dei professori del mondo scientifico: «È la morte del servizio prestato dai professori e dai professionisti allo Stato - ha detto il fisico Luciano Maiani, attuale presidente della commissione Grandi rischi - non è possibile fornire una consulenza in termini sereni, professionali e disinteressati sotto questa folle pressione giudiziaria e mediatica. Questo non accade in nessun altro Paese al mondo».

POLITICI - Sorpreso e amareggiato anche il mondo politico. «È una sentenza un po' strana e un po' imbarazzante: chi sarà chiamato in futuro a coprire questi ruoli si tirerà indietro» ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani. «Questa sentenza è la morte dello stato di diritto e una follia allo stato puro - ha commentato il leader Udc, Pier Ferdinando Casini - . L'obbligo previsionale in ordine a eventi tellurici è sancito». «Le sentenze vanno sempre rispettate - ha puntualizzato Pierluigi Bersani - ma l'importante è che prosegua la solidarietà. La giustizia deve fare il suo corso ma anche la ricostruzione deve farlo».






Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri.
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23/10/2012 05:57
 
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Senza motivazione è impossibile capire quale percorso logico abba seguito il giudice, che, rebus sic stantibus, sembra aver voluto fare "il protagonista".


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23/10/2012 12:11
 
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Da Repubblica

Scienziati Usa e Giappone contro sentenza
"Terremoto non si può prevedere"

Per gli esperti internazionali si tratta di una decisione "assurda e pericolosa. Il presidente Napolitano dovrebbe intervenire"

ROMA - La condanna degli scienziati italiani della Commissione Grandi Rischi 1, colpevoli per il tribunale dell'Aquila di aver sottovalutato il pericolo e fornito informazioni "imprecise e incomplete" sul sisma che sconvolse il capoluogo abruzzese ad aprile del 2009, non convince gli scienziati americani e giapponesi.

I membri della Union of Concerned Scientists, una influente Ong statunitense, si schierano contro la sentenza, definendola una decisione "assurda e pericolosa" e dicono:"Il presidente Napolitano dovrebbe intervenire". "Dopo che l'Aquila è stata investita da terremoti di piccola intensità, gli scienziati hanno affermato che un sisma di grande potenza era improbabile ma possibile, sottolineando l'incertezza in questo campo", si legge in un comunicato sul sito della Ong. "Quando il forte sisma ha colpito, causando vittime, gli scienziati sono stati messi sotto processo. In quell'occasione l'American Geophysical Union ha messo in guardia sul fatto che le accuse potevano mettere in crisi gli sforzi internazionali per capire i disastri naturali, perché il rischio di un contenzioso scoraggia gli scienziati e i funzionari dall'avvisare il proprio governo o anche lavorare nel campo della previsioni rischi in sismologia".

"Immaginate se il governo accusasse di reati criminali il metereologo che non è stato in grado di prevedere l'esatta rotta

di un tornado. O un epidemiologo per non aver previsto gli effetti pericolosi di un virus. O mettere in carcere un biologo perché non è stato in grado di prevedere l'attacco di un orso. Gli scienziati devono avere il diritto di condividere ciò che sanno e ciò che non sanno senza la paura di essere giudicati criminalmente responsabili se le proprie previsioni non si avverano", continua il testo. "Ciò arriva dalla terra natale di Galileo. Crediamo che alcune cose non cambieranno mai", è la polemica conclusione.

"Se fossi stato io lì avrei detto le stesse cose perché non è possibile stabilire quando può verificarsi una forte scossa sismica", è la posizione di Shinichi Sakai, professore associato dell'Earthquake Research Institute di Tokyo, che non nasconde i dubbi per la sentenza.

(23 ottobre 2012)






Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri.
23/10/2012 12:31
 
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dobbiamo aspettare la motivazione, ma azzardando un ragionamento, non credo che il punto sia la prevedibilita' o meno dei terremoti, ma probabilmente(ipotesi) e' stato dimostrato che sono stati negligenti nel fare il proprio lavoro,colposamente grossolano, e che quindi una condotta professionalmente diversa avrebbe indotto negli abitanti una maggiore attenzione e prudenza.
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23/10/2012 14:22
 
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Una sentenza clamorosa che ha fatto in pochi minuti il giro del mondo: la condanna di sette scienziati, per non aver allertato la popolazione dell'Aquila prima del sisma del 2009, è stata immediatamente ripresa dai siti internet stranieri. Addirittura, come per AL JAZEERA English e SPIEGEL, ne è diventata l'apertura del quotidiano web.

In Europa la notizia ha avuto molto risalto, corredata da foto e approfondimenti. LE FIGARO ha titolato: "Sisma dell'Aquila: carcere per gli scienziati. Gli esperti sono stati condannati a sei anni per aver sottostimato i rischi prima del terremoto". LE MONDE ha scritto dei "grandi nomi della scienza italiana" coinvolti nel processo e di "verdetto storico". L'EXPRESS ha titolato: "Gli esperti condannati a sei anni di prigione. Il pm aveva chiesto quattro anni". Il sito 20MINUTES ha ricordato la riunione della Commissione Grandi Rischi che si era tenuta solo sei giorni prima della catastrofe.

"Carcere per i sette scienziati che non hanno allertato la popolazione. Si riunirono sei giorni prima della tragedia e non presero misure di prevenzione", ha scritto lo spagnolo EL PAIS. Anche EL MUNDO ha riferito di "scienziati condannati per non aver previsto la tragedia dell'Aquila, informando la popolazione".

Durissimo il TELEGRAPH: "Sismologi colpevoli di omicidio. Gli scienziati del terremoto dell'Aquila condannati a sei anni di carcere". Grande il rilievo della notizia anche sull'HUFFINGTON POST britannico e sul DAILY MAIL.

ansa.it

[SM=g2725330]
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23/10/2012 14:39
 
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Non mi convince il discorso di Lety.
La negligenza nel loro lavoro deve essere rapportata ad un livello di diligenza richiesto dall'ordinamento. Non potendo prevedere il terremoto, qual è questo standard?
Inoltre bisogna provare il nesso causale tra la condotta e la morte degli abitanti. Sinceramente è proprio l'assenza di questo nesso che mi lascia perplesso.

Diversamente accreditiamo l'allarmismo puro come è avvenuto con il tanto temuto nubifragio dei giorni scorsi che puntualmente non è arrivato. E' una sentenza figlia di una brutta mentalità (poi leggeremo le motivazioni) che si presta anche a giochi strani come per la mortale influenza aviaria di due anni fa.
23/10/2012 14:56
 
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Re:
giusperito, 23/10/2012 14:39:

Non mi convince il discorso di Lety.
La negligenza nel loro lavoro deve essere rapportata ad un livello di diligenza richiesto dall'ordinamento. Non potendo prevedere il terremoto, qual è questo standard?
Inoltre bisogna provare il nesso causale tra la condotta e la morte degli abitanti. Sinceramente è proprio l'assenza di questo nesso che mi lascia perplesso.

Diversamente accreditiamo l'allarmismo puro come è avvenuto con il tanto temuto nubifragio dei giorni scorsi che puntualmente non è arrivato. E' una sentenza figlia di una brutta mentalità (poi leggeremo le motivazioni) che si presta anche a giochi strani come per la mortale influenza aviaria di due anni fa.




sempre restando sul terreno del vago e delle ipotesi, immagino di nuovo che il punto non sia la prevedibilita' del terremoto, ma proprio perche' questi esperti, non sono in grado di prevedere il terremoto, non dovevano, allo stato delle cose, comportarsi in senso opposto : cioe' indurre negli abitanti una sorta di rassicurazione.Rassicurazione, che allo stato delle loro conoscenze, evidentemente non potevano offrire.Evidentemente non sono stati prudenti in tal senso, da qui, l'ipotesi che non abbiano adottato la diligenze richiesta nello svolgimento della loro delicata professione e ruolo.Sul nesso causale, bisognerebbe dimostrare che proprio la loro condotta negligente e grossolana, inferiore agli standards professionali richiesti, abbia indotto i cittadini ad affidarsi alla loro valutazione, determinando in loro, un abbassamento della soglia di prudenza, cosi da indurli a rimanere in casa. Ovviamente e' tutto da vedere, sono solo ipotesi, dovremmo come sempre leggere atti e testimonianze,nonche' la finale motivazione della sentenza.Sara' interessante vedere in appello cosa succedera'. [SM=x43813]
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23/10/2012 17:16
 
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Re:
giusperito, 23/10/2012 14:39:

Non mi convince il discorso di Lety.
La negligenza nel loro lavoro deve essere rapportata ad un livello di diligenza richiesto dall'ordinamento. Non potendo prevedere il terremoto, qual è questo standard?
Inoltre bisogna provare il nesso causale tra la condotta e la morte degli abitanti. Sinceramente è proprio l'assenza di questo nesso che mi lascia perplesso.

Diversamente accreditiamo l'allarmismo puro come è avvenuto con il tanto temuto nubifragio dei giorni scorsi che puntualmente non è arrivato. E' una sentenza figlia di una brutta mentalità (poi leggeremo le motivazioni) che si presta anche a giochi strani come per la mortale influenza aviaria di due anni fa.


Da una lettura piu' approfondita pare che siano stati accusati di non aver usato i mezzi a disposizione per la valutazione del rischio.
Da cio' emerge che i magistrati avrebbero ragione e che la commissione effettivamente sia responsabile ma la vera colpa non sia neanche degli esperti quanto dei politici che hanno voluto creare una commissione che li sollevasse dall'incarico di prendere decisioni. Lo scaricabarile di Bertolaso.
[Modificato da ObbligazioneNaturale 23/10/2012 17:17]
23/10/2012 17:35
 
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Re: Re:
ObbligazioneNaturale, 23/10/2012 17:16:


Da una lettura piu' approfondita pare che siano stati accusati di non aver usato i mezzi a disposizione per la valutazione del rischio.
Da cio' emerge che i magistrati avrebbero ragione e che la commissione effettivamente sia responsabile ma la vera colpa non sia neanche degli esperti quanto dei politici che hanno voluto creare una commissione che li sollevasse dall'incarico di prendere decisioni. Lo scaricabarile di Bertolaso.




senza una commissione, i politici avrebbero detto che " sarebbe servita una commissione di esperti"... [SM=g2725401] i politici sono secondi solo ai cottolici, nel cadere in piedi, e far quadrare il cerchio a proprio favore, sempre e comunque.Per questo i democristiani mi hanno fatto sempre paura.
[Modificato da --letizia22-- 23/10/2012 17:37]
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23/10/2012 19:33
 
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Il Pm piciuti dice che questo processo vuole legittimare il concetto di "difetto di analisi del rischio". Nella requisitoria ha parlato dell'uragano Katrina del 2005 per legittimare questa sua teoria, dimenticandosi che le situazoni sono un po' diverse.
Cmq per curiosità sono andato a leggermi il verbale della commissione rischi del 31 marzo 2009, il presidente Boschi(persona in sé non propria cristallina a sentire certe malelingue) dice testualmente che è improbabile che si ripeta una scossa come quella del 1703, ma che non si può escludere.
Mentre il prof Barberi a domanda dell'assessore regionale che gli chiede se è possibile dare credito alle voci su chi dice di poter prevedere il terremoto(le fregnacce sulla misurazione del gas Radom), riporta le posizioni scientififiche e sottolinea che è più importante soffermarsi sul miglioramente della capacità di resistenza e gestione del terremoto. Tutti più o meno così. Le solite cose che dicono, e non possono fare altro, i geologi e non vedo dove stia questo effetto di rassicurazione che genera il difetto di analisi del rischio per i sei anni di galera. Dovevano dire "ok, avete ragione. Diamo retta agli sciamani, tutti in tenda finché non arriva il terremoto"?


Dire che sono allibito è poco. Hanno ragione gli scienziati americani, siamo sempre il paese di Galileo.

ps aspetto ora il pm che porterà in tribunale gli economisti che non hanno previsto la crisi economica, sono sicuro che in Italia uno si trova.
23/10/2012 19:45
 
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sempre repubblica
Completamente diversa è l'analisi della sentenza fatta da Scientific american: "Il processo non era alla scienza, né alla sismologia né alla capacità o incapacità degli scienziati di prevedere i terremoti. Gli imputati sono stati accusati di aver dato informazioni 'inesatte, incomplete e contraddittorie' sul fatto che le piccole scosse prima del terremoto del 6 aprile potessero rappresentare un avvertimento". Non è stato mai messo in discussione, si legge nel blog, se gli scienziati potessero prevedere o meno i terremoti: sotto accusa è il comportamento degli esperti che, al termine dell'ennesima riunione, non fornirono alla popolazione elementi sufficienti per valutare il rischio: "La scarsa comunicazione è stata una grave mancanza, anche se gli scienziati dividono la responsabilità con il governo italiano". La 'colpa' degli scienziati, dunque, per Scientific american, è quella di aver lasciato che le informanioni alla popolazione arrivassero da persone non esperte. In questo, si legge ancora nell'articolo, parte della responsabilità è del governo che non ha incluso nella Commissioni Grandi rischi qualcuno in grado di comunicare adeguatamente il pericolo.

La decisione del giudice dell'Aquila ha lasciato meravigliati gli scienziati svizzeri e molte voci si sono alzate per difendere gli esperti che avrebbero agito secondo i principi scientifici. "In una situazione simile, non mi sarei comportato diversamente dai miei colleghi italiani", ha dichiarato oggi in un'intervista all'Ats Stefan Wiemer, direttore del Servizio sismico svizzero (SED). A suo avviso, è poco comprensibile che gli esperti italiani siano stati giudicati sulla maniera in cui hanno informato dei rischi. "In futuro dovremo comunicare con maggiore prudenza",
(23 ottobre 2012)
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23/10/2012 19:49
 
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Da quello che mi e' dato capire alla commissione e' contestato di non aver fatto il proprio dovere provvedendo alla stesura di una valutazione che seguisse i criteri prefissati al momento dell'assegnazione dell'incarico. Il PM sostiene che abbiano preso la tangente redigendo un parere che ha indotto la popolazione alla calma e questo non rientrava nei loro compiti.

Pretty much quello scritto da SCIAM, che mi sembra la voce piu' seria del coro. [SM=x43799]
[Modificato da ObbligazioneNaturale 23/10/2012 19:50]
23/10/2012 19:50
 
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il ministro Clini
TERREMOTO: CLINI SU SENTENZA L'AQUILA, C'E' CONFUSIONE DI RUOLI (AGI) - Roma, 23 ott. - "Il rischio e' che si sia affermato il principio che non e' ammesso il dubbio in una valutazione scientifica". Parole del ministro dell'Ambiente Corrado Clini il giorno dopo la sentenza sul terremoto all'Aquila. "Io credo - aggiunge il ministro in una intervista a Radio 24 - si debba restituire a ogni componente della vita sociale il suo ruolo.
Il ruolo della scienza non e' quello della politica e non e' neanche quello dell'amministrazione. Probabilmente c'e' un po' di confusione di ruoli". Gli scienziati danno pareri, la politica decide, dice in sostanza il ministro, che spiega: "La catena di comando dovrebbe essere quella nella quale le istituzioni ricevono gli input dalla scienza, dalle agenzie territoriali, dalla sanita' e, sulla base delle informazioni assumono le decisioni. Che possono anche essere decisioni cautelative che a volte possono apparire esagerate, altre volte sono utili per prevenire i danni". Un vuoto della politica riempito dalla scienza, insomma. "Questo avviene sempre - prosegue Clini - quando le istituzioni non sono credibili.
Quando le istituzioni non hanno autorevolezza c'e' sempre qualcuno che ne prende il posto e questo non e' sano, come stiamo verificando anche a Taranto". "Le istituzioni, che poi sono amministrate in ultima istanza dalla politica, dovrebbero riprendersi la responsabilita' di decidere - conclude Clini a Radio 24 - gli scienziati devono dare le loro valutazioni, dare le loro previsioni e i loro scenari, ma poi e' la politica che deve assumere le decisioni. Io riguardo ai sismi sto dicendo da quando sono ministro che l'Italia e' un paese vulnerabile e che non possiamo aspettare gli eventi per accorgerci che ci sono zone dove non si poteva costruire. Allora, la politica deve assumersi questa responsabilita': che gli standard di costruzione vengano tarati su livelli piu' elevati, e che ci siano aree del nostro paese che vanno non utilizzate".
PROTEZIONE CIVILE: SI DIMETTE COMMISSIONE GRANDI RISCHI L'ufficio di presidenza della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi - formato dal presidente, Luciano Maiani, dal presidente emerito, Giuseppe Zamberletti, e dal vicepresidente, Mauro Rosi - ha rassegnato le dimissioni al presidente del Consiglio dei ministri. A renderlo noto e' il dipartimento della Protezione civile. Il presidente Majani ritiene "che la situazione creatasi a seguito della sentenza di ieri sui fatti dell'Aquila sia incompatibile con un sereno ed efficace svolgimento dei compiti della Commissione e con il suo ruolo di alta consulenza nei confronti degli organi dello Stato". Il dipartimento rende noto anche che il professor Mauro Dolce ha presentato le sue dimissioni da direttore dell'Ufficio III - Rischio sismico e vulcanico.
All'esito dell'iter amministrativo previsto, il professore verra' assegnato ad altro incarico.
Aq1/Ett
23/10/2012 20:09
 
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Re:
trixam, 23/10/2012 19:33:

Il Pm piciuti dice che questo processo vuole legittimare il concetto di "difetto di analisi del rischio". Nella requisitoria ha parlato dell'uragano Katrina del 2005 per legittimare questa sua teoria, dimenticandosi che le situazoni sono un po' diverse.
Cmq per curiosità sono andato a leggermi il verbale della commissione rischi del 31 marzo 2009, il presidente Boschi(persona in sé non propria cristallina a sentire certe malelingue) dice testualmente che è improbabile che si ripeta una scossa come quella del 1703, ma che non si può escludere.
Mentre il prof Barberi a domanda dell'assessore regionale che gli chiede se è possibile dare credito alle voci su chi dice di poter prevedere il terremoto(le fregnacce sulla misurazione del gas Radom), riporta le posizioni scientififiche e sottolinea che è più importante soffermarsi sul miglioramente della capacità di resistenza e gestione del terremoto. Tutti più o meno così. Le solite cose che dicono, e non possono fare altro, i geologi e non vedo dove stia questo effetto di rassicurazione che genera il difetto di analisi del rischio per i sei anni di galera. Dovevano dire "ok, avete ragione. Diamo retta agli sciamani, tutti in tenda finché non arriva il terremoto"?


Dire che sono allibito è poco. Hanno ragione gli scienziati americani, siamo sempre il paese di Galileo.

ps aspetto ora il pm che porterà in tribunale gli economisti che non hanno previsto la crisi economica, sono sicuro che in Italia uno si trova.



ho letto anche io ora il verbale, mi pare di aver capito che non escludono categoricamente che piccole scosse precedenti, possano portare ad un forte terremoto ( come e' successo), ma ritengono molto semplicemente che possa anche non accadere. Evidentemente, e' di questo che bisognava informare la popolazione: "le piccole scosse possono portare ad un terremoto piu' forte, c'e' questo rischio".Se avessero detto questo,avrebbero fornito ai cittadini la possibilita' di una valutazione del rischio piu' informata.La mia ovviamente e' solo un' ipotesi molto approssimativa [SM=x43813]
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24/10/2012 09:53
 
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Stamane ho letto questo articolo,e mi sembra che non faccia una piega.
Riporto il link:


www.valigiablu.it/laquila-e-stato-un-processo-a-scienziati-che-hanno-staccato-il-cervello-e-obbedito-agli...



_______________________________


Verweile doch! Du bist so schön!
24/10/2012 10:03
 
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Re:
fridafrida, 24/10/2012 09:53:

Stamane ho letto questo articolo,e mi sembra che non faccia una piega.
Riporto il link:


www.valigiablu.it/laquila-e-stato-un-processo-a-scienziati-che-hanno-staccato-il-cervello-e-obbedito-agli...




da vomito Bertolaso.Cmq, quella daniela Stai e' incommentabile,e ' odiosa per quanto e' remissiva: un vuoto d'aria.
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Utente Senior
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25/10/2012 13:19
 
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a me sa tanto di bue che dice cornuto all'asino
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