| | | | Post: 1.064 Post: 1.064 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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25/05/2012 11:30 | |
Condivido le osservazioni di Paperino e aggiungo - a loro e mio sostegno - che anche il Presidente della Repubblica si è detto oggi preoccupato per un possibile ritorno del terrorismo e dello stragismo nel Paese. Né io, né Paperino siamo seducibili da dietrologie o dall'idea dell'asino che vola, mi sembra. Fare ipotesi e porsi domande alla luce di tanti "misteri" non risolti (tale è ancora il caso Moro, secondo me; ricordo poi anch'io il caso Kennedy, ai quali aggiungo l'attentato a Giovanni Paolo II e il caso Emanuela Orlandi). Mi sembra francamente sbagliato, peraltro - se posso dirlo - pretendere che una verità storica si dimostri attraverso i processi giudiziari e sentenze passate in giudicato: si tratta di piani diversi e comunque di sentenze passate in giudicato su avvenimenti inquietanti ed eclatanti (da piazza Fontana a Milano a piazza della Loggia a Brescia, dall'aereo che fu abbattuto ad Ustica ai casi Falcone e Borsellino, sui quali si sono riaperte le indaginigiudiziarie per l'accertata non credibilità dei pentiti che avevano condotto a "risolverli") ce ne sono molte, che non hanno portato ad accertamenti di responsabilità individuali e di gruppo, o avanzano su questo ragionamenti ipotetici, giacché relativi a responsabilità penali personali coperte da prescrizioni. Dobbiamo dunque accontentarci di ragionare solo su ipotesi in cui si sono avute condanne penali per fatti specifici (quando ci sono state, sempre comunque solo di esecutori e non di organizzatori e mandanti) e rinunciare all'essercizio della ragione (non cospiratoria, ma) critica? |
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