border="0"

       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Repubblicani senza un candidato "presentabile"

Ultimo Aggiornamento: 05/12/2011 21:46
Email Scheda Utente
Post: 5.100
Post: 5.089
Utente Master
Moderatore
OFFLINE
05/12/2011 20:42
 
Quota

Buone notizie per il presidente Obama. In testa ai sondaggi per la nomination repubblicana è salito Newt Gingrich, un candidato fino a ieri giudicato ineleggibile, una vecchia volpe della politica americana che nella sua lunga carriera è stato logorato da una molteplicità di piccoli scandali, ha tre matrimoni alle spalle e una moglie (l΄ultima) giudicata impresentabile. La buona notizia per Obama non è tanto il fatto che Gingrich sia in cima alle preferenze dei repubblicani, quanto l΄andamento della campagna elettorale stessa.

Stando ai sondaggi (almeno finora) c΄è un solo candidato repubblicano che può battere Obama: il moderato Mitt Romney. Ma c΄è un problema. Ai conservatori Romney non piace: proprio perché è troppo moderato, e inoltre è mormone e la riforma sanitaria che fece approvare quando era governatore del Massachusetts assomiglia troppo a quella di Obama. O forse semplicemente perché ha poco carisma, è legnoso, non ha fascino. E allora, nonostante sia il candidato più “eleggibile” alla Casa Bianca, in grado di strappare voti al centro democratico, tra i conservatori non sfonda e nei sondaggi tra l΄elettorato repubblicano il suo gradimento continua a oscillare intorno al venti per cento. Troppo poco.

E siccome i conservatori non amano Romney, da alcuni mesi cercano di trovare un΄alternativa. A settembre si entusiasmano per il governatore del Texas Rick Perry, che vola alto nei sondaggi fino a superare il 30 per cento. Perry sembra destinato al trionfo ma comincia a impaperarsi durante i dibattiti televisivi. Dice che per risparmiare è necessario eliminare tre o quattro ministeri. Ma quando gli chiedono quali non sa rispondere: non se lo ricorda. Dopo quella prova crolla, e ora è all΄8 per cento.

Dopo Perry è la volta di Herman Cain, un conservatore nero che in passato è stato presidente della Godfather΄s Pizza. All΄inizio di novembre i repubblicani schierati con lui superano il 25%: è gradito alla destra religiosa, piace ai militanti del Tea Party e sembra sul punto di decollare. Ma a quel punto saltano fuori due donne che lo accusano di molestie sessuali e una terza che sostiene di essere stata a lungo la sua amante. Bugie, molestie, adulterio: un΄altra candidatura bruciata. La stella di Cain scende rapidamente fino al 15% prima dell΄annuncio del suo ritiro. In questa situazione ci si aspetterebbe una crescita di Romney, serio, preparato, senza scandali alle spalle, una famiglia solida e una buona conoscenza dell΄economia. E invece ancora una volta le aspettative restano deluse. Gli elettori repubblicani sono alla ricerca di un candidato più conservatore e più carismatico di lui.

Questa volta è Newt Gingrich a salire. In questi giorni i sondaggi lo danno al 24% (Romney è al 21). Gingrich è un uomo di idee, artefice di mille battaglie condotte dal partito, un abile e affascinante parlatore e nel corso dei dibattiti televisivi fa sembrare i suoi interlocutori (a parte Romney) dei ragazzini inesperti. Il suo momento magico scattò nel novembre 1994, quando i repubblicani stravinsero le elezioni di medio termine e conquistarono la Camera per la prima volta dopo quarant΄anni. Gingrich fu considerato l΄artefice di quella vittoria, uno degli autori del “Contract for America”, una piattaforma elettorale populista che prometteva tagli alle spese del Congresso, la garanzia costituzionale del pareggio di bilancio, più soldi nella lotta alla criminalità e così via. Gingrich fu il volto della rivolta repubblicana alla presidenza Clinton.

Ma le sue fortune politiche cominciarono presto a declinare. La commissione etica della Camera gli rivolse ben 84 accuse e lui fu costretto a pagare una multa di 300 mila dollari per avere violato le regole nei finanziamenti elettorali. Nel novembre 1998, appena rieletto alla Camera (per la tredicesima volta) fu ritenuto responsabile della sconfitta elettorale del partito e decise di dimettersi. Da allora si è diviso tra l΄attività di lobbista e quella di politico, ed è stato più volte accusato di conflitto di interessi. In primavera ha deciso di tentare la via della presidenza, ma a giugno gli uomini del suo staff lo hanno abbandonato accusandolo di non essere un candidato credibile, succube com΄è della moglie Callista (la terza) che lo comanda a bacchetta e lo obbliga a troppi giorni di vacanza.

Può un personaggio simile diventare presidente? Difficile crederci. Ma i conservatori, che lo amano, lo stanno testando in questo lungo esame di maturità che precede le primarie. I primi di gennaio ci sarà il primo caucus in Iowa e lì Gingrich dovrebbe vincere a mani basse: è in vantaggio di 15 punti su Romney. Poi ci saranno le primarie nel New Hampshire, dove la situazione è esattamente ribaltata (Romney è in testa). Poi si andrà in South Carolina, dove Gingrich dovrebbe nuovamente prevalere senza problemi. Ma tutto potrebbe cambiare da un giorno all΄altro. Basta un piccolo scandalo, una gaffe, un errore. Le primarie sono un gioco a eliminazione, ma proprio questo potrebbe giocare a favore di Gingrich: Ota che Cain si è ritirato dalla gara, quasi la metà dei suoi simpatizzanti dovrebbero riversarsi su di lui. E anche i sostenitori degli altri candidati, tutti conservatori o iperliberisti, sembrano più orientati verso Gingrich che per Romney.

In questa America sempre più polarizzata, gli elettori che si impegnano nella sfida delle primarie chiedono candidati radicali, non centristi moderati come Romney. E questa, per Obama, è una gran bella notizia.



Leggi il resto: www.linkiesta.it/la-destra-non-trova-il-giusto-candidato-obama-puo-vincere-ancora#ixzz1...
Email Scheda Utente
Post: 1.456
Post: 1.456
Utente Veteran
OFFLINE
05/12/2011 21:46
 
Quota

Il gop è nei casini, nulla di nuovo. In questo partito vale la regola che in Italia ben conosciamo: prima combattere il nemico interno, senza esclusioni di colpi.
Solo che lì si scannano in un modo talmente feroce, che la nostra sinistra al confronto sembra la falange macedone.
La causa è rintracciabile nella mutazione genetica che il partito ha avuto nel 1964 sotto il peso della candidatura di quel pazzo scatenato di Barry Goldwater, un uomo sconosciuto che ha paradossalmente cambiato la storia.
Prima il gop aveva il volto che gli aveva impresso l'idealismo lincoliano: un grande partito nordista, industriale e laico.
Dopo è diventato un partito nazionale(vale a dire in grande di vincere anche al sud), con una forte componente religiosa e movimentista.
Un partito diviso in due, più le anime minori che anche loro non scherzano. In Italia faremmo una scissione senza pensarci tanto e perderemmo le elezioni. In Usa fanno le primarie e perderanno le elezioni. Una differenza sostanziale.

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:01. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com